Il vento notturno le accarezza il viso.
Winry Rockbell si trova affacciata alla finestra della sua stanza, immersa nei suoi pensieri.
Si volta per un paio di secondi, giusto il tempo di vedere Edward dormire beatamente.
Torna a posare i suoi occhi azzurri su ciò che c'è oltre il davanzale pensando a quanto sia stupido quel ragazzo.
La faceva sempre preoccupare con il suo essere impulsivo eppure lo amava.
Sentiva il cuore batterle all'impazzata quando lui le parlava, cercando di rassicurarla su ogni cosa che le provocava tristezza.
Nella testa le balena il pensiero di quando aveva aiutato Scar.
Probabilmente i suoi genitori avrebbero agito alla stessa maniera, ma da sola non sarebbe mai riuscita a capirlo.
Era stato Edward a farle comprendere che lei non è adatta a togliere la vita agli altri.
Edward l'aveva sempre guidata e lei non se n'era mai resa conto.
Cosa aveva fatto per lui?
Gli aveva donato quel braccio e quella gamba metallici... E poi?
Winry sente come un grosso peso sul petto.
Il peso dell'impotenza.
Vorrebbe aiutare quel ragazzo che russa poco dietro di lei, a combattere quella guerra ma sente di non avere la forza necessaria.
Sente di non potercela fare.
Dagli occhi cominciano scenderle delle lacrime che danno vita ad un pianto silenzioso.
Anche se Edward si trova così vicino a lei, Winry non può fare a meno di pensare a quanto si senta distante da lui.