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Autore: DiKey    04/06/2010    2 recensioni
Ecco qui il terzo ed ultimo capitolo della Serie "il leone,l'angelo,il drago", ambientata due anni dopo la fine de "La profezia". Una faccenda creduta chiusa è stata semplicemente lasciata in sospeso, ed ora si ripresenterà con gli interessi.. In quest'ultimo capitolo saranno presenti tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo all'interno della saga, ed a loro che mi riferisco con "un po' tutti." Ognuno di loro ha ancora un ruolo da giocare..
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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Capitolo 13 Irvine non aveva capito. Ma era logico, lui non era stato tra i presenti quella volta a Centra, non aveva potuto vedere che cosa era stato capace di fare Storm. Non aveva riconosciuto quella colonna di fuoco circondata da fiammelle e quell'aspetto, quante volte l'aveva visto...ma come poteva essere successo? C'erano ancora tante cose che non si conoscevano sui Guardian Force, ma arrivare addirittura a diventarne uno? Come era stato possibile?
Ovviamente erano tutte congetture, ma se davvero fosse stato lui..lei non avrebbe potuto sprecare una simile occasione.
Saltò per evitare un pericoloso attacco basso, riuscì a fare una capriola in aria ed a portarsi alle spalle del clone, ma quello non si fece cogliere di sorpresa e riuscì ad afferrarla per il collo ed a proiettarla in avanti, facendola finire per terra. Cercò allora di finirla piantandole la lama nel petto, ma la ragazza si salvò rotolando di lato e riuscì a rimettersi in piedi. Poggiò entrambe le mani sul petto del Clone guardandolo negli occhi vuoti ed immediatamente l'energia del GF iniziò a fluire da lei..ma in quel momento Irvine sparò una raffica in corsa contro il clone facendolo cadere e colpì Fujin con il calcio del suo fucile. Il clone si rimise in piedi, ma Irvine lo accolse con un vibrante in pieno petto che lo scaraventò contro il muro, o meglio quel che ne rimaneva, di una palazzina.

"Cosa diavolo stai cercando di fare, Fujin?" sbraitò Irvine "Tu NON hai provato a passare i Junction a quel dannato essere, vero?"

"Non hai capito..."

"NO! Sei tu a non capire! Un GF di quella potenza in QUEL corpo? Vuoi scatenare una belva?"

"Hai visto anche tu l'aspetto di Uno, Irvine. E quell'attacco, era il suo! Non può essere una coincidenza!"

"E se invece lo fosse? Non me la sento di correre questo rischio. Il tuo GF rimane dov'è e quel corpo...è solo un clone vuoto di Storm. Storm è morto Fujin e sicuramente non si è..."

cosa Storm "non si fosse.." rimase non detto, perchè Irvine dovette gettarsi di lato per evitare una magia di fuoco. Il clone apparve dalla nebbia di polvere e calcinacci brandendo la spada che calò su Fujin, che dovette estrarre la sua per parare il colpo. Ma la forza dell'altro era di troppo superiore e la ragazza venne spinta indietro e fu costretta a piegarsi inarcando la schiena in modo innaturale...ed allora Irvine intervenì aprendo il fuoco sul clone che lasciò cadere Fujin ed iniziò a deviare i proiettili utilizzando la spada ed avvicinandosi ad Irvine nel frattempo. Sicuramente era più pericoloso dell'ultimo affrontato a Galbadia, dato che quello si lasciava colpire senza problemi, mentre questo aveva iniziato a sviluppare una sorta di intelligenza. Irvine indietreggiava camminando, ma poi si ritrovò a corto di colpi e quello gli fu addosso. La spada calò ma Irvine parò il colpo con l'Exeter, salvandosi la vita. Ma l'impatto fu comunque abbastanza forte da atterrarlo. Il Clone alzò una gamba fino in alto sopra la testa e la calò con un calcio ad ascia che colpì il cowboy al petto. Irvine sputò sangue e perse i sensi.
Il Clone si girò cercando Fujin con lo sguardo ma non riuscì a trovarla. La ragazza aveva usato la potenza di una magia di vento per darsi una spinta sufficienza a balzare in aria. Lì fece una capriola ed atterrò alle spalle del clone. Quello si volto ma Fujin riuscì ad anticiparlo ed a poggiargli entrambe le mani sul cuore.
L'energia di Uno venne fuori sotto forma di tanti raggi filiformi e brillanti, uscendo dal petto di Fujin ed entrando in quello del Clone che aveva di fronte. Di norma il passeggio di un GF da un essere senziente ad un altro era indolore, ma in questo caso non fu così. Fujin iniziò quasi a lacrimare, era come se il GF stesso opponesse resistenza al trasferimento da un corpo all'altro. Alla Fujin cadde in ginocchio, mentre il Clone di Storm era in piedi traballante. Per un attimo fu come se cercasse di abbattere la sua spada sul collo della ragazza ma la mano si fermò e lui cadde in ginocchio...i due sguardi si incrociarono, e vi fu come se non ci fosse nulla tranne che loro, nonostante il rumore delle urla, le esplosioni ed il sangue.

"Un GF controlla il corpo se non ha sufficiente volontà...guardami, Storm. So che ci sei tu là dentro..." sussurrò la ragazza poggiandogli la mano sulla guancia.

Uno doveva essere Storm. DOVEVA. Quella colonna di fuoco era la manovra con cui Storm si liberò dalle rocce che l'avevano intrappolato a Centra. Le ali di Uno erano le ali che avevano protetto Fujin dall'attacco di Gilgamesh. Non poteva essere una coincidenza.
Lo sguardo del clone perse la sua vacuità e la sua mano prese per un attimo quella di Fujin.
Ma solo un attimo.
Poi lo sguardo si spense ed il corpo del Clone di Storm si accasciò come un burattino a cui avevano tagliato i fili. Fujin rimase come pietrificata guardando il guscio vuoto che aveva davanti e mordendosi a sangue il labbro. In quel momento Irvine le si avvicinò, pulendosi con la manica della giacca il sangue che gli colava fuori dalla bocca

"Non so che hai fatto Fujin,ma bel lavoro. Andiamo a dare un mano agli altri, pare ci siano problemi nella zona del porto."

Fujin si limitò ad annuire svogliatamente.
***
Zell riaprì gli occhi. Non era più in mezzo alla sabbia, ma in una stanza quadrata ed abbastanza buia. C'era molto caldo e si mise in posizione seduta sul letto in cui era stato sistemato. Come diavolo c'era arrivato lì? Cercò i suoi vestiti e solo quando li ebbe reindossati uscì dal luogo in cui si trovava. Tra la stanza da cui era uscito a quella in cui era entrato le differenze erano veramente minime, se non fosse per il tavolo rotondo al centro della stanza con una caraffa d'acqua fresca e diversi bicchieri. Biggs stava parlando con una ragazza con una strana maglietta verde e le treccine, che però sembrava più interessata a fumare una sigaretta che ad ascoltarlo

"Ben svegliato SeeD."

La ragazza salutò con un cenno della mano

"Come ci sono arrivato qui?" chiese il SeeD grattandosi la nuca dubbioso

"Siamo andati avanti nel desertoi, difendendoci dai mostri con le armi che abbiamo preso ai soldati in prigione. Ma quando eravamo lì sul punto di crepare, abbiamo incrociato questo gruppo di Hyppi...pacifisti, che venivano a protestare contro i metodi disumani della prigione distretto-D. Ogni tanto lo fanno." Qui Biggs abbassò il volume della voce "non che abbiamo mai concluso niente, è la prima volta servono a qualcosa"

La ragazza spense la sigaretta e parlò guardando il SeeD con fastidio

"Complimenti per il lavoro fatto alla prigione, ma noi non apprezziamo i metodi violenti e chi li applica. Ora che ti sei rimesso in piedi, potete andarvene."

Quella ragazza ricordava tantissimo il capostazione di Fisherman Horizon, incapace di distinguere la violenza necessaria dalla violenza gratuita sebbene, e qui lo stesso Zell era costretto ad ammetterlo, troppe volte i due profili erano in realtà solo questione di punti di vista.
Nel suo grande piano, Caraway si era lasciato sfuggire un piccolo, insignificante gruppo di dissidenti e loro erano sopravvissuti. Doveva riuscire a comunicare con il Garden di Balamb...anche se il Garden più vicino era quello dei Phalanx. E secondo il protocollo del Garden di Balamb...

***
(Sangue? E' sangue questo nelle mie vene?)
(Nelle nostre vene..)
(Nelle MIE vene, mio incorporeo amico squamato..)
(Il fatto che il corpo sia copia di ciò che avevi non deve farti dimenticare che noi siamo Uno)
(Quello che ci sta succendendo è sbagliato?)
(a ciò non sono capace di rispondere)

***
Squall dovette effettuare una capriola per evitare l'attacco, che frantumò l'asfalto della strada. Impugnò il Gunblade e colpì, ma l'esoscheletro del suo nemico si rivelò più resistente del previsto, ed attaccando il SeeD scoprì inutilmente il fianco e fu proprio lì che un possente pugno del nemico lo colpì.
Tutto era andato alla perfezione all'inizio. La sola presenza di Squall era stata più che sufficiente a far indietreggiare i Galbadiani e dare nuovo vigore ai difensori, che erano riusciti a completare la manovra a tenaglia intrappolando i Galbadiani in prossimità della stazione dove le cose avevano iniziato a farsi complicate: il muro di edifici che si ergeva ai lati della stazione rendeva praticamente impossibile attaccare sui fianchi, a meno di non fare il giro largo e passare dalle rotaie dove però ci si ritrovava scoperti e sarebbe bastato un solo tiratore con molte munizioni per fare una strage. Tuttavia,anche se ben difesi, erano pur sempre rimasti in trappola. Finchè non era caduto quel grosso scatolone metallico dal cielo,legato ad un paracadute. All'inizio si era pensato ad una sorta di ordigno esplosivo, o magari un nuovo robot da guerra. Invece era uscito fuori un mostro.
Era sicuramente artificiale e persino lo stomaco temprato di Squall non riuscì a resistere alla voglia di vomitare. Di base sicuramente c'era un uomo, forse un clone e ciò si poteva capire dalla forma umanoide e dal modo in cui teneva la testa,ma tutto il resto...da dove diavolo veniva?
Dalla cintura in su il corpo si era sviluppato in modo abnorme,con degli enormi muscoli rossi che pulsavano come se sopra non vi fosse pelle, ed il peso era così elevato che sebbene il mostro fosse in grado di muoversi e persino di correre, quando restava fermo era costretto a poggiare le enormi mani a terra per reggere il peso del proprio corpo. Sopra aveva quella che inizialmente Squall aveva scambiato per un'armatura, ma che poi aveva scoperto essere una sorta di esoscheletro in materiale organico incredibilmente resistente a lame e pallottole. Non aveva armi, ma delle lame erano state impiantate artificialmente nelle sue braccia, uscendo fuori all'improvviso all'altezza del polso, e le unghie stesse sembrano in grado di tagliare agilmente il metallo. I Canini della mandibola erano oscenamente lunghi e pericolosi, e la bava che colava fuori emanava un tanfo disgustoso. Non che fosse acida o altro, ma faceva veramente schifo. Sul cranio,lucido e nero, come bruciato, una folta criniera leonina che copriva l'intera schiena.
Squall incassò pugno stringendo i denti, poì saltò per evitare il colpo di una lama uscita dal braccio e contrattaccò colpendo quello stesso braccio, potenziando il colpo con lo sparo, riuscendo ad infilare la punta del Gunblade sotto l'esoscheletro e tirandolo riuscì a strapparne una piccola parte. Il mostro però lo afferrò con le sue grandi mani ed iniziò a stringere il suo torace in una morsa d'acciaio. Fortunatamente per Squall, Pitt, un SeeD armato di mitragliatore, fece fuoco sul mostro costringendolo a mollare la presa. La creatura si avventò su SeeD mentre Squall prendeva fiato ed il ragazzo fu abbastanza in gamba da evitare gli artiglie e le lame ed aprire il fuoco dalla breve distanza, ma sfortunatamente finì con le spalle contro il muro, e gli artigli del mostro lo trapassarono da parte a parte. Squall saltò sulla schiena e conficcò il Gunblade nel collo del nemico, ma non riuscì ad affondare la lama più di qualche centimetro, ma dovette comunque essere di fastidio alla creatura che iniziò a muoversi per liberarsi dal nemico

(quindi questo un po' di dolore lo sente? Ottimo..)

(...se solo riuscissi a stare in piedi)

Squall cadde a terra dopo aver disimpegnato il Gunblade e vide che una lama era puntata sul suo torace mentre la mano sinistra lo teneva a terra. Improvvisamente vide una macchia indistinta blu e nera passare sopra di lui con un lampo d'acciaio.

"Colpo Iai: Voce del Vento."

La lama puntata sopra Squall venne tranciata in due dall'attacco di Fujin e un colpo penetrante di Irvine trapassò da parte a parte la mano/zampa del mostro permettendo al comandante SeeD di liberarsi e colpire il nemico con una magia Ultima a bruciapelo che lo fece cadere su un fianco.

"Ehi Squall, che aspetti? entra in simbiosi ed affettalo!"

"Sono arrivato a Balamb in simbiosi ed ho avuto uno scontro con la marina Galbadiana, devo recuperare le energie prima di poterci riprovare."

Detto questo Squall puntò il Gunblade contro il nemico mentre si avvolgeva in un fiume di scintille rosse. Fujin estrasse la Katana ed Irvine ricaricò. Poi attaccarono.
Squall attacco la testa del mostro dando libero sfogo all'energia del Renzokuken sferrando potenti colpi che lasciavano dietro di loro scintille dorate, mentre Fujin attaccò il ventre, riuscendo ad affondare la katana tra gli spazi dell'esoscheletro, e poi attaccò le gambe non difese della creatura mentre Irvine sparava sul torace. Il mostro fu messo in difficoltà ed iniziò a dimenarsi, riuscendo ad afferrare Squall e Fujin e lì tirò contro Irvine, che venne atterrato.
Squall si rimise in piedi impugnando saldamente il Gunblade e caricò a testa bassa, venendo ferito leggermente alla spalla da un'artigliata mentre colpiva la creatura alla gola. Il SeeD si fece indietro e cercò di ritornare in simbiosi con Griever, ma dato che era costretto a schivare gli attacchi del mostro l'operazione risultò più difficile del previsto. Fujin rinfoderò la Katana Blu e cercò di attaccare usando la spada nera, ma venne facilmente disarmata e la spada fu gettata oltre un palazzo. ed Irvine, per quanto si sforzasse non aveva una linea di tiro facile. Non si avvide di una mano che afferrava al volo la spada nera, la possente Drakon.

"GUNGNIR!"

Una forma di energia tangibile sotto forma di lancia nera penetrò attraverso il torace della creatura, aprendo un foro incandescente. Una figura calò rapidamente su di loro impugnando la spada nera con la lama tenuta verso il basso usando l'impugnatura rovesciata. Il mostro restò fermo come se fosse paralizzato finchè la figura non sbattè il tallone per terra, scatenando una potente vibrazione.

"Cerchio Fatale."

Un sottile fascio di luce tagliò orizzontalmente il torace del nemico,ed il corpo iniziò a dividersi seguendo quella linea, e la parte superiore del torace cadde separandosi dal resto del corpo.
I presenti guardarono adesso la figura che aveva preso la spada nera. I capelli lunghi neri dai riflessi rossi gli cadevano fino a metà schiena, il corpo intero era ricoperto da un'armatura nera con raffinati intarsi rossi che però arrivati all'altezza dello stomaco andavano a fondersi con la stessa pelle tramutandosi in squame che prendevano il posto della pelle, che in volto era chiara, ma all'apparenza più spessa del cuoio. La barba nera era un'unica linea dal mento alle basette. Gli occhi erano rosso sangue con un'unica linea da rettile per pupilla.

"Storm...?"

"E' complicato." disse la figura voltandosi verso di loro parlando con voce spezzata "Non dovevi farlo Fujin."

Piantò con forza la spada nell'asfalto e gli passò sopra la mano destra, delicatamente ed a lungo

"Questo mondo...non è più il mio."


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Note dell'autore: Su invito di un amico, cercherò di fare Un po' di chiarezza:
-La colonna di fuoco è già stata usata da Storm in "La profezia" nel Capitolo VIII, ed è forse uno degli attacchi meno sfruttati dal Phalanx.
-L'attacco Ultima Flare viene usato da ZERO, il Guardian di Storm in "Fratelli", nel capitolo 21 e durante lo scontro finale.
-La possessione di un corpo da parte del GF è già stata mostrata in "Fratelli", in cui l'esperto di Esthar la spiega scientificamente.
Qua e là per la saga sono sparsi altri suggerimenti e fatti che giustificano ed anticipano questo strano ritorno.
Spero abbiate gradito la storia fino ad ora, nel frattempo Vi invito a commentare ed a non lesinare sulle critiche che ritenete necessarie. Ci sentiamo al prossimo aggiornamento!



   
 
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