Anime & Manga > Soul Eater
Segui la storia  |       
Autore: faberriess    05/06/2010    5 recensioni
"C’era la neve fuori, ma non riuscivo a sentire freddo.
Non finché c’era lui a riscaldarmi il cuore."


SoulxStar
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Black Star, Soul Eater Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Black Star, si può sapere dove diamine siamo finiti

Black Star, si può sapere dove diamine siamo finiti?”

Lo fisso esasperato.

Ci saranno tipo -10 gradi, sta nevicando e il mio stupido amico ci ha fatti sperdere entrambi sui cucuzzoli delle montagne.

Quando gli altri lo sapranno, si sbellicheranno dalle risate.

“Beh, siamo qui!”. Indica con l’indice un punto poco definito della cartina.

“Ah, adesso sì che ho le idee chiare!” esclamo, in preda all’esasperazione più totale. “Credo dovresti iniziare seriamente a considerare la prospettiva di lavorare come guida turistica, davvero!”

“Ehi, ehi, ehi! Mentre tu perdevi tempo a lamentarti, ho visto una casetta dall’aria abbandonata laggiù. Io andrei a dare un’occhiata, se non ti dispiace”.

Afferro lo zaino, sbuffando. Ovviamente non ho altra scelta che seguirlo, dato che lui è provvisto dell’unica cartina.

Il panorama è spettrale: intorno a  noi ci sono solo enormi alberi malconci e tanta neve.

Black Star stamattina mi aveva rassicurato che saremmo andati in un posto sicuro, ma in realtà nemmeno lui aveva idea di dove saremmo andati a finire.

Ci fermiamo davanti alla casetta, interamente costruita in legno, sicuramente abbandonata, da come si poteva evincere dalla porta socchiusa,sprovvista di serratura.

Che aspetti, entra!”

Doveva essere una bella casa, un tempo:un caminetto spento adorna l’unica stanza al piano inferiore, che funge da cucinotto e salone; una scala a chiocciola porta al piano superiore, dove suppongo ci siano le camere da letto.

Mi chiudo la porta di legno alle mie spalle, mentre Black Star accende un fuoco nel caminetto grazie a del legno trovato in giro.

In un angolo della stanza trovo un paio di plaid di lana pesante, che provvedo subito a stendere davanti al camino.

“Siediti sul plaid, avrai freddo” mi invita lui, già steso davanti al fuoco.

Accetto l’invito di buon grado, sto morendo dal freddo.

Mi avvicino più che posso al fuoco, sperando di riscaldarmi in fretta.

Aaah, com’è piacevole quest

“Devo pisciare”

Dopo avermi deliziato con questa perla di saggezza, si alza di scatto.

Black Star, e che càzzo! Ma un po’ di contegno!” gli urlo, ma lui è già partito al piano di sopra alla ricerca di un bagno. Riscende le scale poco dopo.

“Hai trovato il bagno?”

“Si, ma la tazza è diventata un ospizio per topi e la doccia sembra il festival dello scarafaggio!”

“Beh, puoi sempre pisciare nel camino!”. Sorrido, divertito all’idea.

Si batte una mano sulla fronte. “Giuuuusto! Grazie Soul!”

Sta cominciando a sbottonarsi i pantaloni. Ma non vorrà davvero…?

“Star! Non avrai mica intenzione di pisciarci davvero dentro?!

“Perché no,scusa! Ti dà fastidio?”

“Eh beh!”. In realtà non mi fa schifo l’atto in sé, ma più che altro il fatto di vedere il…coso di Black Star.

Ma dài, Soul, tanto siamo tra uomini! Mica è la prima volta che vedi un uomo nudo,no?” dice, come se mi avesse letto nel pensiero.

Arrossisco violentemente.

“OMMIODDIO”. Si riallaccia i pantaloni. “Tu…AHAHAHAHAHAHA!”

Ah ah ah. Càzzo ride? Che cosa c’è di strano?

Si abbassa verso di me, guardandomi negli occhi.

Perché mi sento mancare improvvisamente ilk respiro, quando noto che il suo volto è a meno di 3 centimetri dal mio?

“Vuoi che me ne vada? Dico, se vuoi vado a pisciare fuori”

“NO! Cioè, no , dài, fuori fa freddo, il…coso si raffredda”. Che càzzo sto dicendo?

Si allontana di qualche centimetro, anche se è sempre vicinissimo.

Ma TU vuoi che resti?”

Il silenzio più assoluto piomba nella stanza.

Nella mia mente, la risposta già ce l’ho.

“Io…”

Mi avvicino ancora di più al suo viso, le punte dei nasi ora si sfiorano.

“Io…”

Non mi dà nemmeno il tempo di formulare per bene la frase.

La sua lingua sta già “prendendo confidenza” con la mia. Ok, questa battuta era scadente, ma insomma, mi starei anche un attimo baciando col mio migliore amico!

E bacia anche bene!

In preda ad un mix di eccitazione e gusto per il proibito –gusto per il proibito? OMMIODDIO!-, inizia a baciarmi lungo il collo.

E’ il paradiso.

Mi sfilo in fretta la camicia, senza sapere precisamente neanch’io cosa sto facendo, mentre lui mi dà dei piccoli morsi sull’orecchio sinistro.

Riesco a percepire un sussurro. “Il piccolo Soul vuole giocare…”

Sbuffo. E’ così? Mi considera piccolo? Ora glielo faccio vedere io, chi è il piccolo.

Gli strappo con violenza la camicia, i bottoni volano da tutte le parti, dopodiché lo afferro per la nuca ed inizio a baciarlo.

E’ un gesto di sfida: costringo la sua lingua ad intrecciarsi con la mia, lo sottomendo.

Sorride, ha capito il mio gioco.

Mi slaccia i pantaloni, sento le sue dita fredde accarezzarmi lungo i fianchi, il respiro caldo sul mio collo mentre gli annuso i capelli.

Inspiro profondamente: sono un po’ bagnati a causa della neve sciolta, ma profumano di buono.

Nel frattempo, sono rimasto in mutande.

Fin dove ci saremmo spinti? Nel pensarlo, un brivido mi percorre la schiena.

All’improvviso, non sento più i suoi baci sul petto.

Alzo la testa, notando che mi sta fissando come fossi un idiota.

“Qualcosa non va?”. La sua voce mi fa girare la testa. Probabilmente sono rimasto imbambolato per un po’.

“Tutto bene. Continua, se…ti va”. Se non gli ero sembrato stupido fino ad ora, adesso gli ho dato una splendida occasione per farlo.

“Non mi faccio di certo pregare…”

Mentre riprendiamo a baciarci, si slaccia anche lui i calzoni.

Faccio per aiutarlo, quando noto che oltre ai pantaloni sta levando anche i boxer.

Lui vuole…?

Dio, ora sì che mi gira la testa.

“Star…sei sicuro che sia il caso?” gli dico, mentre continua a darmi bacetti sul collo.

Stacca per un secondo la bocca dal mio collo, senza muoversi di un solo millimetro.

“TU lo vuoi?”

Uffa, perché riesce sempre a trarmi in inganno? Sa perfettamente che in questo momento il mio unico desiderio è il suo corpo.

“Beh, direi che…”

Prende una ciocca dei miei capelli ed inizia a giocarci.

“…Certo che lo voglio, deficiente”. Gli sorrido, per poi baciarlo nuovamente.

Le sue mani mi cercano, cercano il mio corpo, mi desiderano.

Lo imito, inizio a toccarlo, non pensavo srei riuscito a farlo.

Eppure lo sto facendo, perché sono io il primo a volerlo.

Mi lascio sfuggire un piccolo sospiro, mentre sento i miei boxer scivolare giù, lasciandomi nudo.

 

 

Writer’s Space

 

EHEHEH!

Non c’è altro da aggiungere, se non che un giorno lontano (non ora :D) posterò l’epilogo.

EHEHEHEHEHEHE!

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: faberriess