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Autore: Oxis    10/06/2010    3 recensioni
amare vuol dire poter stare tutta la notte a guardarti dormire...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'ONLY YOU AND ME'
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Mi avvicino e poi lo vedo.

Nella penombra, un volto dolcissimo e familiare.

L'immagine della sua espressione mi rimane impressa a fuoco, dappertutto.

Credo di sognare ad essere arrivata fin qui.

Un altro passo. E' cosi' vicino. E' perfetto in ogni cosa.

Rimango a guardarlo per minuti, forse ore.

Lui dorme tranquillo, il viso appoggiato al cuscino, leggermente di lato, un ciuffo corvino che gli ricade sulla fronte, le labbra semisocchiuse.

Mi devo trattenere, assolutamente.

Il suo corpo e' quasi completamente coperto dal lenzuolo, ma un braccio ricade fuori, accanto al torace, la mano abbandonata che sembra volermi dire di prenderla.

Mi viene da piangere per la commozione.

Lo amo con tutto il mio cuore.


Mi inginocchio accanto al suo letto, guardo il torace alzarsi e abbassarsi piano, a ritmo con il suo respiro lento e regolare.

Non credo di stare ancora respirando.

La mia mano si ribella alla mia parte razionale che dice di fermarmi e scosta il ciuffo riunendolo agli altri capelli neri sparsi sul cuscino.

E' ancora piu' bello quando dorme.

Non ho neanche paura che si possa svegliare, non penso ad altro che a guardarlo. Il suo viso e' accarezzato da una striscia luminosa di luna, che filtra dalla finestra con le tapparelle alzate. 

E' tutto cosi' calmo, e perfetto.

Non ho mai potuto guardarlo cosi', prima.

Ero sempre spaventata all'idea che lui mi vedesse fissarlo, cercavo di guardarlo di sfuggita.


Accosto il mio viso al suo, sentendolo vicinissimo.

 Il mio cuore batte quasi a farmi male, sto tremando.

Non l'ho mai visto così vicino.

La realta' mi strattona con la forza di uno tsunami.

Sono davver qua.

Si potrebbe svegliare, mi dico.

E poi un'altra voce mi lampeggia in testa.

Fallo. Adesso.

Bacialo, non se ne accorgera' mai.

Non posso farlo.

Perche' no?

Perche' sarebbe come prenderlo in giro.

Non lo vorresti.

Infatti. E' vero.


Il mio naso sfiora il suo, solo un attimo, poi mi ritiro.

Mi costringo ad alzarmi, senza staccare gli occhi dal suo viso.

Al chiarore della luna leggo l'ora: le cinque.

Ero cosi' presa che non mi sono resa conto che il tempo e' passato cosi' in fretta.

Le lacrime cominciano a scorrermi sul viso, silenziose ma dolorose.

Lo avro' mai?


Non posso neanche pensare di rinunciare a lui.

Non posso.

Vorrei star li' tutta la notte, ma so che non e' possibile.

I miei pensieri sono interrotti da un lieve fruscio.


Trasalisco e mi tappo la bocca con una mano.

Oddio. No, si sta svegliando.

No!

Si muove, sospira.

NO.

Non mi puo' trovare li', come glielo spiego, cosa faccio?


Indietreggio, fino ad entrare nel cono d'ombra protettrice che proietta l'armadio alla luce della luna.

Poi i suoi occhi si aprono.

Oddio. Il mio cuore. Si e' fermato.


Rimango immobile, paralizzata letteralmente dalla paura.

Ho il terrore di respirare.

Trattengo il fiato. 

No. Non puo' vedermi adesso.

Non qui.Non nella sua stanza.

Non alle cinque di mattina.


Si alza sui gomiti, il suo viso si stiracchia dolcemente in un'espressione dubbiosa e accigliata.

Mi ha sentito? Mi ha visto? Che faccio??

Non riesco a pensare a niente.

E' la prima volta che non penso a niente.

Sono solo vagamente cosciente di quello che sta accadendo.

Lui aggrotta le sopracciglia, poi si ridistende sul cuscino, coprendosi fino alle spalle.

Quando i suoi occhi si chiudono sono ancora immobile.

Si, mi ha sentito


Solo dopo almeno dieci minuti muovo un microscopico passo verso la porta.

Me ne devo andare.

Via, adesso.

Sguscio fuori dalla porta, e come un'ombra arrivo nel bagno, senza quasi respirare.

La finestra e' ancora aperta, esco sul balcone, la accosto dietro di me. Non importa se non la chiudo, mi dico, lo attribuiranno a una dimenticanza.

Mi calo giu' dal balcone e mi aggrappo alla grondaia.

Poi corro, verso dove ero venuta, senza voltarmi indietro, senza pensare. 

Solo quando sono sul pianerottolo davanti alla porta mi rendo conto di quello che ho fatto.


E' stato eccitante, unico.

Apro piano la porta, dopo cinque minuti sono di nuovo in pigiama, in camera mia, nel buio protettore davanti al mio letto.


Come se non fosse successo niente.




FINE



che ne pensate? grazie a chi recensira'...

   
 
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