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Autore: Tayr Seirei    15/06/2010    10 recensioni
Questa fanfiction rimarrà incompiuta. Nell'ultimo capitolo troverete un link a degli approfondimenti di trama.
"Il dio venne sconfitto e dilaniato. Ciò che ne rimaneva fu raccolto e conservato dai Custodi del Sole, per poterlo un giorno lontano riportare alla vita. Quantomeno, così dice la leggenda."
Il Sole sta morendo e il mondo con lui.
Una nuova corsa contro il tempo, una ricerca disperata, storie antiche, leggende che prendono forma e consistenza, magia e fede: tutto questo aspetta la vecchia banda di Domino. Con una componente aggiuntiva: Atemu, di nuovo vivo, è rimasto al loro fianco. E una streghetta che darà loro man forte. Come se la caveranno contro degli dèi...? Ma soprattutto, potranno ridonare la giusta scintilla al Sole?
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo Secondo


L'eclissi dei morti viventi



La mano di Yami scattò automaticamente sulla spalla del suo Aibou - era protettivo come sempre - e lo trascinò in un androne, che divenne invisibile con l'imprevisto calar delle tenebre.
- Atemu... - mormorò Yuugi, consapevole di quale pensiero fosse appena balenato nella testa dell'altro. Era la cosa più ovvia, in effetti.
Esasperato e piuttosto irritato, l'altro sbottò: - No, per favore, non di nuovo!
Anche se, lì per lì, Yuugi non comprese se ad infastidirlo fosse di più quello che pareva tanto l'Avvento dell'Oscurità Parte Seconda, in perfetto Zork Necrofades Style, o l'intoppo che gli avrebbe sicuramente impedito di mettere le mani sulla Stele del Mago Nero. Conoscendolo, era più orientato verso la seconda opzione. Non rimasero poi così sconvolti, comunque: era solo un eclissi, no? Imprevista, ma...
Un acuto e assordante grido li fece volgere in sincrono verso l'altra parte della strada. E si presentò ai loro occhi qualcosa di imprevisto come l'eclissi, ma decisamente più preoccupante; la loro imperturbabilità, per una volta, vacillò.
- Yuugi - disse Yami lentamente, e il fatto che avesse usato il suo vero nome la diceva lunga - Ti sei per caso ricordato di portare il duel disk?
Agghiacciato, l'Aibou arretrò. - Temo di no...
- Be', ci resta sempre un'alternativa - replicò l'altro, sciogliendo le spalle, e stiracchiandosi piano.
- Ergo?
- Correre!


La Salagiochi (sì, con la maiuscola, perché era diventata quasi un membro del gruppo anche lei) era senz'altro il luogo più adatto per un piacevole ritrovo mattutino, secondo gli standard della vecchia banda di Domino. E quindi, per la duecentotreesima volta quell'estate, Jonouchi, Honda, Miho e Anzu si erano trovati lì di fronte.
C'erano solo due punti a sfavore quel particolare giorno, come stava appunto riflettendo Jonouchi, con lo sguardo rivolto al cielo. Uno: Atemu e Yuugi non si erano uniti al gruppo perché dovevano andare al museo... ad una conferenza o qualcosa del genere... o comunque roba noiosa; due: un'eclissi di cui nessuno sapeva niente aveva appena fatto piombare la città nel buio. Non è che gli dispiacessero le sferzate di vita ma, come dire... avrebbe gradito, ogni tanto, poter passare la mattinata senza anticipi del Giudizio Universale.
Mentre lui era tutto preso da questi pensieri (e qui Anzu avrebbe simpaticamente commentato: Perché, tu pensi, Jonouchi?) Miho-chan strillò e si fiondò tra le braccia di Honda, con naturale e sommo piacere di quest'ultimo.
Jono si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli ulteriormente. "E ora, cosa c'è?"
- Miho ha visto una cosa orribile! Guardate là! - farfugliò appena lei, stringendosi al ragazzo moro.
Jono inspirò a fondo per trovare la pazienza. - Miho-chan, non so che cosa tu abbia visto e neanche mi...
D'un tratto, Anzu divenne pallida come un cencio e indicò un punto imprecisato dietro il biondino, che si trovava di fronte a tutto il gruppetto con le braccia sui fianchi.
- Jono!
L'altro non si scompose particolarmente, nel rispondere: - Ho qualcosa di orribile alle spalle, eh?
Tentando di darsela a gambe nella maniera più discreta e più o meno decorosa possibile, i suoi amici annuirono.
Per quanto la cosa lo allarmasse un po' (un po' parecchio) il biondo decise di mostrarsi fiero come sempre! Nulla poteva scoraggiare Jonouchi Katsuya! Perciò, declamando un eroico "E' inutile farla tanto lunga! Qualunque cosa sia, l'affronterò!" Jono si girò, trovandosi faccia a faccia con il primo zombie della sua vita.
Quello in cui i loro sguardi - se di sguardi si poteva parlare, visto che al... al coso mancava un bulbo oculare - fu un attimo molto intenso.
Il biondo lasciò scorrere lo sguardo sulla pelle imputridita, nel viso tanto sottile da lasciar intravedere la dentatura marcia; brandelli di vestiti di vetusta foggia pendevano ancora dalla sua figura, coprendo a malapena il corpo rinsecchito. Un vermetto, spuntando fuori dall'orecchio destro, sembrò fargli "ciao".
Un passo indietro, in tal caso, sembrava perdonabile.
E, sebbene il fetore rancido emanato da quell'affare gli stesse facendo arricciare il naso, affermò: - Ma va'! A qualcuno saranno impazziti gli ologrammi durante un duello!
- Jono, non fare idiozie! - cercò di intimargli Honda, per la verità senza troppa convinzione. E chi aveva intenzione di avvicinarsi?
Con spavalderia, il biondo fece per tirare un pugno alla sagoma. Ed incontrò della carne putrida che gli sporcò la mano.
- Ehm... - Jonouchi si ritrasse, deglutendo rumorosamente, e lo zombie abbassò la testa verso lo stomaco, dov'era stato colpito. Poi sembrò ricordarsi dei suoi atavici istinti divoratori, rialzò il capo e ruggì.
- Ah, be', io ci ho provato - alzò le spalle rassegnato Jono, prima che gli altri lo trascinassero via.
- Scappa!


Yuugi correva. Correva insieme ad Atemu per le strade di Domino. Fosse stato per lui, si sarebbe volentieri risparmiato questa sessione di ginnastica, ma sapete com'è... trovarsi di fronte un'orda di voraci zombie metterebbe a chiunque le ali ai piedi.
E come li inseguivano cocciutamente, quei cadaveri! Fino ad allora, non li avevano staccati che di pochi metri.
"Momento... ma da quando in qua gli zombie sono degli abili cento metristi...?" Uno dei pochi pensieri razionali che riuscì a combinare. Yuugi non era eccessivamente portato per gli sforzi fisici; insomma, lui e il suo alter-ego erano le menti del gruppo, al solito, mica le pedine!
Mugugnò qualcosa, con i polmoni in fiamme, cercando di riportare il suo respiro al limite della decenza.
- Ti prendo in braccio, Aibou? - domandò Yami, fra una corta boccata d'aria e l'altra.
Yuugi gli scoccò quella che nelle sue intenzioni era un'occhiata omicida. Il fiatone e le guance ormai tendenti al bluastro, però, limitarono notevolmente l'effetto. - No, ce la faccio!
- Guarda che dicevo sul serio.
- Sai dove ti manderei, se tu non fossi il mio caro Mou hitori no boku? - lo rimbeccò l'altro risentito.
- Non dirlo - sorrise Yami, afferrandolo per un braccio e trascinandolo in una piazzetta.
Yuugi si guardò intorno. Non c'era anima viva.
Lo scopo di Atemu era stato, tutto quel tempo, allontanare gli zombie dagli altri cittadini. Sempre un buon governante, attento ai bisogni del popolo. Pure dopo tremila anni. Yuugi aveva fatto bene a lasciarsi guidare. Non che ne dubitasse, eh.
- Benissimo - disse il più giovane (per quanto, dal punto di vista di Yami, quei tremila anni di differenza fossero stati un battito di ciglia), pur sapendo quanto la parola non fosse particolarmente adatta all'occasione. Passi pesanti e grugniti bestiali: gli zombie svoltarono l'angolo in quel momento e, casinisti come li si vedeva nei film, si avvicinarono. - Abbiamo salvato gli abitanti. Ma ora chi salverà noi?

Il minischermo, perennemente collegato ad un satellite, che aveva installato non molto tempo prima nel suo elicottero privato, mostrava a Seto (alla "guida") una scena per certi versi deliziosa: Atemu - suo cugino. Solo a pensarci, rabbrividiva - e Yuugi circondati da un gruppo di zombie. Se non avesse fatto tanto B-Movie, e se lui fosse stato un filino più cattivo, si sarebbe limitato a guardarla estasiato, come un sogno che s'avvera. Ma, appunto, non c'erano le condizioni. Mentre eseguiva una virata a sinistra, in direzione della piazzola, tirò un'occhiata quasi preoccupata a quell'immagine. Solo quasi, però. Doveva far presto.
Qualche secondo dopo, suo malgrado, un ghigno gli si dipinse sul volto. Bonkotsu e gli altri tre... tizi (che fatica, non usare un dispregiativo per loro!) erano appena finiti nella stessa piazzetta.
Resistere alla tentazione di tornare a casa e stappare una bottiglia di champagne divenne quasi impossibile.
Ah. Seto odiava ripetersi, eppure... solo quasi.


- Ricorda molto quel film americano... - Jono era un intenditore in materia. E pensare a qualcosa dove gli zombie fossero solo attori travestiti ed effetti grafici era molto confortante, in quel momento. - Avete presente? L'alba dei morti viventi!
- A Miho piace quel film! - squittì Miho, abbarbicata sulla schiena di Honda. - Lì è tutto finto!
- Però adesso sarebbe meglio dire "L'eclissi dei morti viventi" - fece notare Honda, riuscendo ad incamerare un filo d'aria.
Anzu scosse il capo. - Tutto questo è molto interessante - accennò ad una piazza che improvvisamente era comparsa loro davanti, tra il dedalo di vicoli imboccati. - Ma guardate lì: non sono Yuugi e Atemu, quelli?
Ad Honda e Miho scintillarono gli occhi. - Salvezza!
- E cosa credete che possano fare contro degli zombie? - chiese Jonouchi piccato, forse perché il suo intervento non si era rivelato molto utile.
- Niente, ma almeno moriremo tutti insieme!

E fu così che il gruppo di cari amici, stretti gli uni agli altri, si trovò circondato da un qualcosa che, nel corso dei vari duelli, aveva visto anche troppo spesso. Peccato solo fosse reale.
Gli zombie camminavano lentamente, ora, come un cacciatore che s'avvicina con paziente calma alla preda. Scappare di nuovo non sarebbe stato così difficile, ma i cadaveri avevano bloccato tutte le possibili vie di fuga, stringendo un cerchio intorno a loro.
Bocche schiumanti e ringhi sommessi ovunque.
- Qui ci starebbero bene delle parole d'addio - rifletté Yuugi con aria assorta. - Quella bella poesia, Partire è un po' morire..
Yami gli tirò un nocchino. - Non moriremo, Aibou!
- Ah sì? E cosa te lo fa pensare?
Brevemente, l'altro fece il quadro generale della situazione: una trentina di zombie marciava con tutta calma verso di loro, i quali erano naturalmente sprovvisti di pistole, sciabole o perlomeno duel disk; Miho si era attaccata alla schiena di Honda come quel simpatico animaletto australiano... koala...? , Jono aveva la stessa espressione schifata di una donnicciola davanti ad un esercito di ratti e Anzu e Yuugi si limitavano a sospirare affranti.
Ne aveva viste di peggio, tutto sommato.
Oh, il frastuono di un elicottero in avvicinamento. Eh!?
Volgendo lo sguardo in alto, Yami sollevò due dita ed enumerò: - Primo, ci sono io. Il che assicura una discreta possibilità di sopravvivenza, di solito. - sorrise. - Due, sta arrivando.
Fu allora che l'elicottero di Seto piombò come un macigno su cinque zombie. Una pala si spezzò e schizzò via; s'incrinò il parabrezza e una scura macchia di benzina si allargò dal serbatoio irrimediabilmete forato.
Anzu, Miho e Jono strillarono - o meglio, Jono si mise a strepitare: l'entrata più figa, la beccava sempre quel disgraziato - atterriti, mentre i "gemellini" (Yami e Yuugi) fissarono straniti la scena. Erano abbastanza sicuri che fosse una cosa voluta. Circospetti, gli altri zombie si allontanarono, seguendo la stessa tattica dei topi.
- SETO!
- Quant'è megalomane! - si mangiò le mani Jonouchi, come sempre arrabbiato (ed anche un filino geloso) con il suo acerrimo rivale.
Con estrema disinvoltura, il presidente della KaibaCorp uscì dal velivolo semidistrutto e si avvicinò. Agitando un duel disk. - Questa è organizzazione, plebaglia.
- Forse dovresti solo mettere un po' a punto l'atterraggio, sai - Atemu si massaggiò la fronte. - Comunque, dà qua!
- Assolutamente no!
- Ragazzi... - intervenne Anzu sinceramente perplessa. - Ma cosa credete di fargli con dei mostri virtuali?
Yuugi, Atemu e Seto si scambiarono un'occhiata stralunata.
- Be', almeno ci proviamo.
- Oh, questo non sarà un problema - Una voce piovve dall'alto. Quando Yuugi si concesse il lusso di perdere di vista gli zombie e guardare lì, si fece luce nella sua mente.
- Ho capito - sentenziò, - Stiamo sognando!
Una ragazzina se ne stava placidamente sospesa ad una dozzina di metri sopra le loro teste, a cavallo di un'antiquata ramazza, e li guardava con aria sorniona.
A cavallo di una scopa...!?

Jono diede una gomitata a Yami. - Ti giuro, prima che arrivassi tu, 'ste cose le vedevo solo al cinema!
- E anche quando prendevamo la pizza in quel locale.. "I quattro morti"... le poche allucinazioni... - soggiunse, cogitabondo, Honda.
In preda ad una vago disappunto, la ragazza si schiarì la voce. Evidentemente, si aspettava delle reazioni un po' diverse. Ma tant'è. - Scusate se ve lo faccio presente, ma state per esser divorati vivi da un branco di cadaveri mordaci. - la giovane accennò con un gesto ampio al resto della piazza. - Comunque, guardate; la magia che li anima si sta esaurendo.
In effetti. Ora gli zombie si muovevano piano, quasi al rallentatore, emettendo solo deboli rantolii... e bramiti pur sempre agghiaccianti. Così, per sicurezza, qualcuno del gruppo arretrò di un passo.
La ragazza sorrise. - Orbene, visto che ho ottenuto la vostra attenzione, posso fornirvi qualche utile dritta per salvarvi i quarti posteriori...
Seto sbuffò. - Dell'aiuto di una psicomane, io, ne faccio volentieri a...
- Basta che evochiate i veri Ka! Quelli racchiusi nelle Steli! Ma per il momento, fate riferimento a Steli vicine: il tempio sepolto di Veju è troppo lontano!
Seto avrebbe voluto evocare il suo Blue Eyes che, ovviamente, si trovava all'esposizione (e sarebbe dovuto passare a sgraffignarlo in mattinata...). Avrebbe voluto. Ma Yami gli strappò il duel disk di mano prima che il suo cervello avesse il tempo di inviare l'impulso al sistema nervoso. Celerità imbattibile, senza ombra di dubbio.
E allora, ad Atemu il microfono...
- Black Magician!


Capitolo Secondo - Fine.





Qualche nota.
Mi sono divertita da pazzi a scrivere questo capitolo. Giuro, mi stavo sganasciando da sola. E nel caso qualcuno ora avesse il dubbio: no, non è una fanfiction comica. O meglio, lo è anche, perché l'ironia fa parte del mio stile. Sto cercando di creare qualcosa che sia al contempo vivace e profondo. Frizzante XDD nel prossimo capitolo, comunque, cercherò di riacquistare una parvenza di serietà, nei limiti del possibile ^-^. ancora cerco un equilibrio tra le parti, quindi abbiate pazienza. A volte tendo a rivolgermi direttamente al lettore; è una cosa ripresa dallo stile di Barrie, che io apprezzo molto.
Quanto al ritardo.... be', è stato un periodo un po' difficile (come ha detto Jono, un po' parecchio), per cui ho rimandato tutto. Ma ora sono qui, libera e inarrestabile XD
Durante quest'estate, ve lo prometto, sarò onnipresente!
^___^
Potrò finalmente dedicarmi ai vecchi aggiornamenti (che attndono da tempi vergognosi.. =//=), a quelli più recenti, e poi a tutte le ideuzze che mi frullano per la testa. Oh sì, ci sarò eccome... ^_^

Ed ora, ringraziamo di cuore Mizu-chan, Andry-chan e dragoon che hanno recensito il precedente capitolo ^_^, poi sempre Andry-chan, piccolalice e piccolasidet, le quali seguono questa storiella ^_^.
E tante, tante grazie a chi ha letto sin qui!

Angolino delle Recensioni:

dragoon
: grazie tante per le tue recensioni, cara, mi fanno davvero molto piacere! Sì, dal primo capitolo cominciano a smuoversi le cose, e in quest'ultimo propongo parecchia ed improbabile azione, ma spero sia lo stesso una buona lettura XD quanto al salvare il mondo, vedremo già dal prossimo cap. in cosa consisterà l'avventura mensile! Sì, come la KaibaCorp possa superare le assenze del capo resta un mistero anche per me, ma in fin dei conti, Seto è un genio, quindi tutto può essere... (Finalmente lo ammetti! Nd Seto) Seee, seee, aspetta così ti toccherà in Jumanji, genietto mio! Ma niente spoiler XD Poi, francamente, non sono proprio in grado di scrivere delle long prive di Yami: la sua presenza mi è assolutamente necessaria! E ho anche sistemato tutto per bene, vedrai... per ultimo, l'acceno a Mana non cadrà nel vuoto, ma rimango sempre dell'idea di non spoilerare. Aspetta e vedrai!

Andromeda2012:
Elementare, mia cara Andry-chan, elementare! Yami e Yuugi non sono stinchi di santo, l'ho sempre declamato ai quattro venti! E Seto... oh, be', quell'entrata in scena è solo un anticipo della sua grande affabilità di cui darà veramente prova in seguito, fidati! E l'eclissi è stato un tocco di classe, convengo, soprattutto considerando cosa le segue in questo capitolo! Sono nel mio periodo-zombie. XD Conto sul tuo nuovo parere, magari entro la data che ti porti nel nick!

Mizushipping:
sorellona! Sapessi quanto mi ha fatto felice constatare che il primo capitolo ti era piaciuto! ^_^ il rapporto tra loro è esattamente quello che vedo io: due gemellini in pura simbiosi spiritica, ma che non si risparmiano i leggeri contrasti. I quali si traducono in dispetucci da niente, ovvio. XD Li adoro! L'idea di rubare Oshishou-sama non so da dove sia saltata fuori di preciso, però pare abbia riscosso successo *_* eh, chi sia la figuretta e il ruolo di Enàri cominceranno a delinearsi sul serio dal prossimo capitolo, dove la streghetta potrà fare una presentazione in grazia di Ra! E grazie, sorellona ^__^

Bene, inviterei chiunque avesse apprezzato, oppure volesse il mio recapito per spedire eventuali rimostranze e/o TNT, a lasciarmi un commentino! Mi farebbe tanto piacere ^_^

E ora, ossequi a tutti!

Bye!






  
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