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Autore: Ariadne_Bigsby    17/06/2010    4 recensioni
Storia scritta in collaborazione con RUSSIAN FANATIC:

“[…]In questo pianeta impronunciabile, dicevo, vive uno scienziato appartenente a una famosissima razza aliena verde e saltellante, il quale 90 anni fa (questa razza di alieni è molto longeva, infatti) scoprì che esiste un punto che mette in contatto i banchetti di souvenir che sono in Piazza dei Miracoli a Pisa, con il nostro universo, con il multi-verso, con il cesso della casa di Robert Plant.”

La storia di come due normali ragazze fan dei Beatles (e di John Lennon, in particolare) si sono ritrovate catapultate in un universo popolato da ben 4 John, tutti innamorati di loro, e della loro perenne fuga da fans impazzite, zie inferocite e scienziati pazzi…
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Goo goo

Valentina e Bianca erano ancora senza fiato per la corsa appena sostenuta e Valentina aveva ancora i brividi per l’esperienza di poco prima: lo scienziato che aveva tentato di spararle ed il suo salvataggio da parte di uno dei quattro John, un John che sembrava uscito dal film “Help”, poiché aveva lo stesso aspetto che aveva in quel film.

 

“Tutto ok, piccola?” le chiese lui, sempre sopra di lei: Valentina pensava che non sarebbe mai riuscita a trovare le parole per rispondergli.

 

“Ehm..io, si..tutto bene.” Farfugliò mentre John la aiutava ad alzarsi.

 

Si girò verso la sua amica, lanciandole un’occhiata stravolta.

 

Bianca sembrava altrettanto allucinata: era rimasta in piedi, mezza abbracciata al John che avevano incontrato mentre stava scappando dalle fans urlanti: quando lui aveva visto lo scienziato estrarre la pistola le aveva passato un braccio attorno alla vita e la aveva attirata a se per proteggerla.

 

“Valentina ma…cosa sta succedendo?” riuscì a bisbigliare lei, mentre John la guardava sorridendo e lanciandosi sguardi d’intesa con il John di Help.

 

“Non lo so! “ rispose l’altra sempre spaesata “ so solo che, fino a 5 minuti fa eravamo al Liverpool ed ora siamo in questa specie di…di…non so neanche dove siamo!”

 

“ E poi ci sono loro!” squittì Bianca indicando con la testa i quattro John.

 

“Stai parlando di noi, dolcezza?” intervenne il John dal ciuffo alla Elvis, sfoderando la sua aria da seduttore e cominciando ad avvicinarsi a lei.

 

“Calma figliolo, calma!” disse il John che aveva scacciato gli scienziati, mettendogli una mano sulla spalla “ non lo vedi che queste due povere fanciulle sono sconvolte?”

 

“Beh, c’era da aspettarselo…hanno visto me!” disse il John di Help tutto tronfio

 

“Ehi, amico..fly down!” gli intimò il teddy boy avvicinandosi a lui “voglio mettere in chiaro una cosa: queste due pollastrelle sono roba mia! Le ho viste prima io! E per sottolineare il suo gesto attirò a sé una Valentina più spiazzata che mai “perciò voi…via, smammare! Sciò! Noi tre abbiamo mooooolto di cui discutere..” e lanciò un’occhiata d’intesa prima a Valentina e poi a Bianca (che era sempre abbarbicata al John di Hard Day’s Night che non aveva ancora proferito parola.)

 

“Ragazzi, ragazzi…calma!” sentenziò il John più anziano alzando le mani come per ribadire il gesto “ora facciamo una cosa fatta bene…”

 

Il John di Hard Day’s Night alzò un sopracciglio ed il John più anziano lo fulminò con lo sguardo.

 

“Piantala tu, razza di swine!”

 

“Ehi, fattons…non venire a dire a me cosa devo fare!” disse John “Swine” inalberandosi subito

 

“Si che lo dico, sono il più anziano”

 

“E anche il più fatto!” sentenziò il John di Help incrociando le braccia.

 

A questo punto John”Swine” ed il John che aveva salvato Valentina si girarono verso il Teddy Boy, sperando che desse loro manforte ma..il nostro Teddy Boy era impegnato a fare altro.

 

“E il tuo numero? Me lo lasci il tuo numero? Ti preeeeeego! stava dicendo a Valentina, lusingata ed incredula.

 

“Teddy!” ruggirono i due serrando i pugni.

 

“Ohhhh ma non vedete che ho da fare? “

 

“Ma, ma…dì qualcosa!”

 

“Qualcosa!”berciò lui in risposta  e stavolta si diresse verso Bianca, che se ne era rimasta in un angolo dopo che John “Swine” la aveva liberata dalla sua stretta per litigare con John “The fattons”

 

“E tu tesoro? Come butta?”

 

Bianca lo fissò come se fosse una specie di apparizione mistica, ancora incapace di realizzare tutto quello che era successo.

 

“Ehi piccola, tutto ok?” le mise un braccio sulla spalla, con fare scherzoso, prima che gli altri tre lo tirassero via.

 

“ALLORA!” disse di nuovo il John “fattons” perdendo per un attimo la sua abituale calma “ vogliamo sederci e parlare come si conviene alle persone civili?”

 

Tutti  si sedettero, borbottando : le due amiche si misero accanto, mentre gli altri cercavano di accaparrarsi un posto accanto a loro.

 

John il Teddy Boy fece per scattare verso Valentina, ma fu bloccato dal John di Help, che gli fece lo sgambetto facendolo rovinare per terra e si piazzò accanto alla ragazza che aveva salvato. Allora il Teddy Boy provò a gattonare verso Bianca, ma fu preceduto dal John di Hard Day’s Night che, con tutta calma si era seduto accanto a lei.

 

Il Teddy Boy gli ringhiò contro e si accontentò di sedersi davanti a loro insieme al John Fattons.

 

Le due amiche ebbero modo di osservare con calma quei quattro John Lennon che sembravano litigarsi le loro attenzioni.

 

Il John seduto a fianco di Valentina sembrava il più rilassato: aveva i capelli lunghi fino a sotto le orecchie ed indossava una giacca nera, un dolcevita rosso e dei pantaloni neri anch’essi.

 

John”the swine” invece indossava il classico completo nero con la cravatta e gli stivaletti di pelle ed aveva il look caratteristico dei Beatles: anche lui aveva un’aria piuttosto sorniona e sembrava trovare tutta la faccenda esilarante, poiché il sorrisetto non lo aveva abbandonato fin dall’inizio della vicenda.

 

Il John più anziano invece indossava la casacca verde dell’esercito americano, pantaloni bianchi con anfibi neri ed un basco nero calcato in testa.: aveva capelli biondicci ed ondulati che gli incorniciavano il viso fino  a sotto le orecchie e portava anche le basette. Sul naso gli inconfondibili occhialini tondi dalle lenti nere. Era difficile cercare di capire il suo stato d’animo, ma anche lui sembrava abbastanza tranquillo e, appena si fu seduto cominciò a rollarsi un’altra canna.

 

Ed infine il John Teddy Boy indossava una giacca di pelle nera, una t-shirt dello stesso colore, pantaloni anch’essi di pelle e stivali da cowboy. Lui era imbronciato e lanciava occhiatacce a tutti i presenti (tranne ovviamente alle due fanciulle sulle quali cercava di fare colpo, alle quali riservava occhiolini ed ammiccamenti esagerati)

 

“Dunque..ora che siamo qui riuniti…” iniziò il John “fattons” sempre intento a rollare la canna

 

“Aspetta un po’, e chi ha detto che inizi tu?” osservò il John dal completo nero elegante

 

“Sentite ragazzini: io cerco di rendere la cosa meno difficile per tutti. O ci state oppure siete fuori.”

 

I 3 annuirono, svogliatamente (trovavano molto più interessante osservare le due ragazze spaurite sedute accanto e davanti a loro)

 

“Allora? Cosa ci fanno delle belle ragazze come voi in un posto simile?” iniziò il John in giacca e cravatta, sporgendosi per guardare meglio la sua “preda”

 

“Noi…non lo sappiamo..” disse Bianca osservando John intimidita (diamine stava parlando con John Lennon!)

 

“Cominciamo bene..” commentò John di Help

 

“Noi..ci siamo trovate qui all’improvviso!” Valentina corse in aiuto dell’amica “ eravamo a Liverpool davanti al Cavern…”

 

Si fermò un attimo come per cercare l’assenso dei quattro, che annuirono simultaneamente ( John il fattone intanto aveva quasi finito la preparazione della sua canna)

 

“Eravamo li ed abbiamo cominciato a bisticciare per una foto…e senza rendercene conto siamo finite a canticchiare delle….tue..ehm..vostre canzoni”

 

“Interessante!” comemntò il Teddy Boy appoggiando il proprio viso sui gomiti cercando di accattivarsi le attenzioni di Valentina

 

“E cosa avete cantato di preciso?” le interpellò John con gli occhialini, distraendosi per un attimo dal suo minuzioso lavoro di rollaggio.

 

“Un po’ di canzoni, non ricordo neanche quali. Però ricordo bene che abbiamo ripetuto “Goo Goo G’Joob” per un po’ di volte….” Terminò Bianca.

 

I quattro si lanciarono un’occhiata nervosa: avevano forse detto qualcosa che non andava?

 

“Oh..” fu il commento di John”The Swine”

 

“Perché oh? C’è qualcosa che dovremmo sapere?”a Valentina non era piaciuta l’occhiata che si erano scambiati

 

“Si, il mio numero di telefono!” intervenne il Teddy Boy, che fu prontamente messo di nuovo a tacere da uno scappellotto  di John “The fatton” sulla nuca.

 

“Ehm..la faccenda è più complicata di quanto pensassi..” fece il John  “Help” grattandosi la testa.

 

Bianca e Valentina giravano la testa soffermandosi prima su uno e poi su un altro.

 

“Cosa c’è che non ci dite?” chiesero spaventate.

 

“Ehi, aspettate un momento! “ intervenne John “The Swine”   “Voi non ci avete detto come vi chiamate!”

 

Le due rimasero interdette e si guardarono per un attimo.

 

“Io sono Valentina….”

 

“Enchanté” commentò il John fattons sporgendosi un attimo per fare un elegante baciamano alla ragazza.

 

“Ehi tu, non approfittartene!” sbuffò il John di Help

 

“Piacere Valentina..Io sono John” disse il John seduto accanto a lei sfoderando uno dei suoi smaglianti sorrisi ammaliatori (Valentina sentì il suo cuore perdere qualche battito quando lui le sorrise a quel modo)

 

Il John di Hard Day’s night le rivolse un garbato cenno del capo, impegnato com’era a fissare Bianca che intimidita non aveva il coraggio di fissarlo negli occhi. (era sempre così con i ragazzi che le piacevano! E figurarsi con John Lennon!) ed il Teddy Boy le sorrise a sua volta e le fece l’occhiolino.

 

“E la tua timida compagna ce l’ha un nome?” chiese John The Swine passando un braccio attorno alla spalla di Bianca e scuotendola leggermente, come per darle un po’ di sprint.

 

“Io sono Bianca…” disse lei guardando per un attimo il John trentenne .

 

Anche a lei il John con la casacca verde dedicò un baciamano (sotto l’occhiata assassina di Teddy John e The Swine) e lasciò che gli altri si presentassero.

 

“Bene, ed ora che ci siamo conosciuti…John se apri bocca per dire una delle tue cretinate ti tiro un cazzotto..” aggiunse il John Fattone prevenendo John The Swine, che aveva squadrato per un attimo Bianca e stava per aprire bocca, l’aria di chi ha appena avuto un’idea geniale “ direi che possiamo fumarci una cannetta in santa pace!”

 

Ed aspirò: John Teddy lo guardò con sguardo avido e chiese “Posso fare un tiro…?”

 

“No che non puoi. A  18 anni io non fumavo mica!”

 

“E che me ne importa di quello che facevi te? Io voglio fumare una canna! Uffa!”

 

“Ti importa, visto che io e te siamo la stessa persona.”

 

“Lo so, Mister intelligenza ma volevo….”

 

“E basta, mocciosetto! Non lo vedi che il capo ha parlato?” lo apostrofò il John Hard Day’s Night “ piuttosto, John…passa un po’ qua!”

 

“Neanche per sogno, Neanche a 23 anni fumavo le canne.”

 

Il John di Help intanto rideva sotto i baffi, davanti a quella scena

 

Tu, invece..” fece John capo indicando la sua copia più giovane “tu puoi. Quando giravo Help fumavo più canne io che il Brucaliffo..” e passò il tubicino fumante ad un John visibilmente contento.

 

Valentina era strabiliata: lei e Bianca avevano davanti quattro John, ognuno con la sua personalità, ognuno in discordanza con l’altro. Roba da non crederci!

 

Nel frattempo, il paesaggio intorno a loro era diventato una specie di giardino rigoglioso, pieno di piante e fiori: un luogo dove ogni Hippy che si rispetti si sarebbe trovato a suo agio.

 

“E ora che facciamo?” chiese speranzoso il più giovane dei John

 

“Ora ci rotoliamo nell’erba!” sentenziò il John fattone, visibilmente su di giri.

 

E detto questo si lasciò cadere sull’erba ridacchiando come un invasato.

 

“Valentina ma in che razza di posto siamo?”

 

“Non lo so Bianca. Ma non è poi così male, ora che ci penso!”

 

“Non non lo è affatto..” commentò la sua amica “se non altro non corriamo rischi con loro….”

 

Non appena lo ebbe detto, i due John che avevano fumato la canna avevano cominciato a rotolarsi nell’erba, urlando frasi sconnesse e facendo versi animaleschi.

 

“Ehm…più o meno..” si corresse subito Bianca

 

“E noi allora che facciamo?” una voce le riscosse dal loro apparente isolamento

 

Le due alzarono il viso: davanti a loro c’erano il John Teddy Boy, che stava fumando una sigaretta con la sua solita aria strafottente John The Swine con le braccia conserte.

 

“Quei due ormai sono andati..ed è un peccato lasciare due ragazze così simpatiche qui da sole…” commentò “The Swine” porgendo una mano a Bianca.

 

Teddy fissò il suo “gemello” e cercò di ripetere il gesto elegante che aveva appena fatto con Valentina aiutandola ad alzarsi dall’erba.

 

“Che ne dite di fare un piccolo giro? C’è ..ehm…c’è..” farfugliò John The Swine alla ricerca di qualcosa di vagamente interessante in quella distesa di fiori e lanciando un’occhiata di sottecchi a gli altri due John che avevano ingaggiato un’appassionante caccia al quadrifoglio.

 

“Beh ci sono i fiori…” buttò li il Teddy cercando di parlare in tono spavaldo e sicuro di sé.

 

“Vedo, vedo..” commentò Valentina

 

“Manca qualcosa…” disse pensieroso John The Swine

 

“Beh non c’è molto da fare..qua ci sono solo fiori..” disse Bianca

 

“Giusto! Quindi credo che dovremmo andare da qualche altra parte e lasciare i nostri due amici….” E qui indicò i due John strafatti che litigavano (Il John di Help sosteneva di aver trovato il quadrifoglio ed il John fattone lo stava accusando di aver trovato un semplice trifoglio e di aver semplicemente tagliato a metà i petali) “a divertirsi con i fiorellini..”

 

“Io avrei un’idea…” il Teddy Boy alzò la mano “andiamo a Mendips!E’ così carina…e tranquilla!”

 

Gli occhi del suo gemello si illuminarono “Oh si! Venite, è proprio qui dietro l’angolo!”

 

Non del tutto convinte Bianca e Valentina presero a braccetto i loro cavalieri (o meglio, loro presero a braccetto le ragazze) e camminarono verso la solita nebbiolina candida che li inghiottì per pochi secondi.

 

Quando la foschia si diradò, le due ragazze ebbero modo di vedere che si trovavano in un paesino tipicamente inglese: villette eleganti a schiera, giardinetti ben curati e cielo plumbeo..

 

“Benvenute a Woolton!” disse John Swine “questa è la mia modesta dimora!”

 

“La nostra dimora vorrai dire”

 

“Giusto, la nostra! Mia e di…..”

 

Ma John non riuscì a finire la frase perché una scossa di terremoto li fece vacillare: Valentina fu acchiappata al volo dal Teddy Boy prima che cadesse a terra, Bianca invece cadde  fra le braccia di John The Swine, che sorrise compiaciuto.

 

“Cos’è stato?” chiese Valentina indicando le casette

 

Nessuno rispose: il Teddy Boy sembrava molto teso.

 

“Oh oh….mi sa che….”

 

Non aveva neanche terminato una frase quando un urlo agghiacciante, che aveva ben poco di umano si diffuse più velocemente di Speedy Gonzales che cerca di sfuggire a Gatto Silvestro

 

JOHN WINSTON LENNON!” tuonò la voce

 

I due John impallidirono: Il Teddy boy aprì la bocca come un pesce lesso ed il John di Hard Day’s Night per un attimo non fece cadere Bianca per terra.

 

“Lo sapevo che saresti tornato senza!” continuò ad infierire la voce agghiacciante

 

“Ma chi diavolo è??” chiese Valentina tirando il Teddy per la manica

 

“Lo sapevo Lo sapevo, lo sapevo!! E ora ne pagherai le conseguenze!” continuava a tuonare la voce proveniente dal nulla

 

Ci fu un attimo di silenzio, poi il John di Hard Day’s Night urlò “SCAPPATE SE CI TENETE ALLA SCHIENA!”

 

In un batter di ciglia i quattro stavano correndo a rotta di collo giù per la piccola collina : Bianca e Valentina si guardarono alle spalle….e videro una vecchietta , con un elegante vestito nero brandire una scopa sopra la sua testa, con aria minacciosa

 

“Lo sapevo che ti saresti scordato di metterti gli occhiali! Se ti prendo…..”

 

“Correte, correte!!”

 

“Ma è solo una povera vecchietta….” Osservò Valentina senza fiato

 

“Solo una vecchietta??” strillò John Teddy Boy “Quella è la zia Mimi! Se ci becca possiamo pure dire addio alla schiena!”

 

“Dove diamine è quella nebbia quando serve??” si disperò John The Swine abbassandosi per evitare un micidiale lancio di scopa boomerang

 

Come non detto, ecco arrivare la provvidenziale foschia, che li inghiottì portandoli lontano dalle pericolose mazzolate della zia nella quale i 3 si gettarono senza indugi sperando di poter tornare nel campo fiorito dagli altri due John

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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