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Autore: DiKey    24/06/2010    3 recensioni
Ecco qui il terzo ed ultimo capitolo della Serie "il leone,l'angelo,il drago", ambientata due anni dopo la fine de "La profezia". Una faccenda creduta chiusa è stata semplicemente lasciata in sospeso, ed ora si ripresenterà con gli interessi.. In quest'ultimo capitolo saranno presenti tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo all'interno della saga, ed a loro che mi riferisco con "un po' tutti." Ognuno di loro ha ancora un ruolo da giocare..
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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Capitolo 17 Joseph aveva guidato il terzetto praticamente fino alle porte di Deling City.ma invece di prendere la strada per la città, arrivato ad un bivio prese una deviazione senza uscita che comportava l'ingresso in una delle fermate intermedie della stazione. Lì sarebbero entrati per una delle porte di servizio di cui di norma si servivano solamente gli addetti alla manutenzione dei binari, una sorta di seconda strada sotterranea che collegava tutti i vari binari fino ad arrivare sotto la stazione centrale, e da lì si poteva facilmente trovare un collegamento con le fogne.
Ma prima li portò in una delle loro basi sicure, dove si collegò ad un terminale

"Oggi delle nuove reclute verranno spedite al fronte meridionale come supporto" spiegò Joseph "E' abitudine di Caraway galvanizzare le truppe con un discorso in piazza. Molto retorico, ma non male devo dire."

"Cosa puoi dirci di più?"

Joseph mostrò loro una mappa olografica di Deling City e premette rapidamente sulla piazza, che si illuminò di rosso

"Qui è dove Caraway sarà a mezzogiorno. Il raggio d'azione del fucile di Ravenant restringe il campo utile a quest'area"

inserì nei dati nel terminale, che dipinse un cerchio brillante intorno la piazza

"Togli gli edifici più bassi di tre piani" disse il tiratore

il supporto infiltrato lavorò sui dati ed eseguì l'input, riducendo il numero di edifici

"Questo" disse Ravenant toccandone uno

"Va bene, è un condominio. Alle 11:30 staccheremo luce e telefono per dieci minuti. Immagino siano più che sufficienti a pulire il piano che vi interessa. Quanto a Ross...una gittata più breve, ma d'altronde non si richiede grande precisione..."

"Va benissimo questo posto." disse il Phalanx indicando un punto "è Zell che deve essere a portata di attacco fisico, ma al contempo sicuro dai miei razzi e granate."

"ultima fila tra le reclute, abbiamo una divisa Galbadiana. E' di una taglia più grande, ma dovrebbe andarti bene." concluse Joseph

"Siete sempre così preparati?" chiese stupito Zell

"La maggior parte del nostro equipaggio è stata acquistata coi quattrini presi dal nostro vecchio lavoro. Ed anche molta roba." spiegò Ravenant

"Mah...comunque, mi pare che il piano sia perfetto"

"E' l'unico che abbiamo, SeeD...e non dobbiamo fallire.
Ora in marcia!"

***

La testa del soldato Smith era immersa nell'acqua del lago Obel. Le bollicine d'ossigeno uscivano dalla sua bocca mentre lui cercava di lottare per la vita, non doveva affogare. Poi fu tirato su violentemente, ed i polmoni poterono inspirare nuovamente aria invece che acqua.

"Ora che sei sveglio e concentrato, tu ed io dobbiamo parlare" gli disse il falso soldato Galbadiano con i capelli neri e rossi.

Storm aveva insistito per deviare verso il lago Obel. Il tempo era un fattore determinante, questo si, ma gli occorrevano informazioni. Ovviamente non poteva pretendere che il soldato sapesse l'agenda di Caraway, ma qualsiasi informazione poteva aiutarli.

"Cosa volete?" chiese quello

"Tu sai cosa fa Caraway domani?"

"Io? Ma sono solo un soldato semplice!"

(grosso errore)

Aveva evitato di rispondere alla domanda. Non aveva detto di no, aveva proprio evitato di dare una risposta. Segno che sapeva qualcosa.

"Va bene, allora prendi fiato"

Storm lo afferrò per i capelli e lo reimmerse nel lago e lì lo tenne giù finchè le bolle iniziarono quasi a mancare del tutto. Il soldato cercava di divincolarsi, ma il braccio del Phalanx era troppo forte per lui. Fu Squall a tirarlo fuori, invitando il fratello a farsi da parte mentre fu Rinoa a gestire "l'interrogatorio"

"Senti..quanti anni hai? Venti?"

quello fece di si con la testa

"Allora ascoltami..non vale la pena di morire a quest'età...se hai qualcosa da dire dilla, ed io ti giurò che nessuno dei presenti alzerà un dito su di te."

Storm sbuffò. Giocare al buono ed al cattivo era una cosa che funziona solamente nei film polizieschi...tuttavia la faccia innocente e gentile di Rinoa poteva cambiare le carte in tavola,dato che la ragazza aveva lo strano potere di ispirare fiducia.

"Io non so cosa fa Caraway...ma al campo ci hanno informati che nuove truppe si uniranno al fronte meridionale..."

"Si, ed allora?" chiese Storm beccandosi un'occhiataccia di Rinoa

"Caraway fa sempre un discorso alle truppe che vanno al fronte...dalla piazza di fronte la Residenza Presidenziale...a mezzogiorno..lo ha sempre fatto."

E così il gioco del buono e del cattivo aveva funzionato. Non se lo aspettava proprio. Storm sfoderò la spada e si preparò ad abbatterla sul soldato, ma Rinoa si mise davanti

"Lui ha mantenuto la promessa, ed io manterrò la mia."

"Ma pensavo che stessi scherzando!"

Squall si portò di fianco a Rinoa, coprendo il povero soldato che vista la spada sollevarsi aveva iniziato a piangere. Storm schioccò la lingua e rinfoderò la spada.

"E va bene piccioncini...rendetelo inoffensivo almeno."

Rinoa si girò e guardò il soldato negli occhi

"STOP."

Il soldato restò come pietrificato in quella scomoda posizione: le lacrime agli occhi, le braccia alzate come se stesse chiedendo pietà e la bocca aperta in una richiesta di misericordia. Squall lo prese e lo infilò nuovamente nel bagagliaio.

"Allora, che si fa?" chiese Fujin

"Liquidare Caraway è l'obiettivo primario. Cerchiamo di mimetizzarci tra i soldati."

"Come facciamo? Nessuno tra noi è bravo con le armi da fuoco, forse avremmo dovuto portare Irvine con noi." fu l'opinione di Rinoa

"No. Me ne occupo io." disse Storm, serio.

"Un fendente d'aria tagliente dalla distanza?"

"No, pensavo più ad un affondo nella budella. il fendente si può vedere, ma se gli balzo addosso lo squarto prima che possa anche solo capire che gli è arrivato addosso: mi servono solo sette passi."

RInoa fece una strana smorfia. Troppo spesso la gente intorno a lei tendeva a dimenticare che Caraway fosse suo padre e per quanto lei lo odiasse non sarebbe stata una cosa sgradita utilizzare un linguaggio meno...brutale.

"Va bene, io e Rinoa cercheremo di procurarci una via di fuga nel caos che succederà dopo. Fujin, tu te la senti di impedire che questo sconsiderato faccia qualche fesseria?"

Fujin si limitò ad alzare il pollice per dire "OK".
Il successivo problema fu decidere dove passare la notte, e per mancanza di alternative la passarono in macchina.

"manco fossimo hyppie di FH..."

***
"Pronto, Ravenant?" disse una voce alla radio

mancavano ormai pochi secondi alle 11:30. Ravenant controllò l'ultima volta la pistola caricata con anestetico e l'equipaggiamento. Aveva studiato il piano a lungo, fino a trovare l'appartamento ideale: visuale diretta sulla piazza, in modo da poter colpire Caraway dritto al lobo occipitale..
11 e 30.
Ravenant spruzzò dell'acido intorno la maniglia ed aprì la porta con una ginocchiata, sparando subito l'anestetico su un uomo di circa trent'anni che lo guardava stupito. Ci furono delle urla, ed il Phalanx dovette sparare altri due colpi su una donna per farla tacere. Controllò le altre stanza in fretta, e quando entrò in cucina, per poco, un coltellaccio non gli tranciò la giugulare. Ravenant prese per il polso quel poveraccio che in fondo difendeva solo il suo appartamento e lo proiettò a terra facendolo passare da sopra la spalla, e poi gli sparò l'ultima cartuccia praticamente a bruciapelo.
Il tiratore chiuse la porta dell'appartamento e la bloccò utilizzando una pesante poltrona. Fatto questo prese un tavolo e lo portò vicino alla finestra che gli interessava. Questo perchè lui era un tiratore professionista, e non aveva bisogno di affacciarsi sulla strada per sparare, perchè se l'avesse fatto il bagliore del colpo lo avrebbe fatto localizzare in meno di mezzo minuto, ma gli bastava avere a disposizione un piano su cui poggiarsi; senza bisogno di sporgersi e con un buon silenziatore non l'avrebbero localizzato tanto presto.
Montò il fucile di precisione e si posizionò. In quel momento tornò la luce.

"Ravenant pronto." disse alla radio.

***
Storm e Fujin erano in posizione. Il compito di Fujin sarebbe stato quello di coprire i fianchi di Storm in modo da impedire ai soldati di mettersi in mezzo. Storm aveva trovato un buon posto, posizionandosi in seconda fila, a nove passi da Caraway. I soldati di cui avevano preso il posto era stato attirato in un viottolo da Rinoa, e lì erano stati neutralizzati e privati del codice d'identificazione che poi Storm e Fujin avevano mostrato all'ufficiale in divisa rossa che aveva assegnato loro quella posizione.
A mezzogiorno esatto Caraway si presentò scortato da due uomini di grossa statura, almeno quanto Ravenant se non di più. Caraway si portò sul palco e sistemò il microfono.

"Prodi Soldati, Orgoglio di Galbadia tutta! Oggi è il giorno in cui diventate uomini. Sapete che questa guerra non l'abbiamo voluta noi, sapete che per troppo siamo stati sotto la minaccia di un popolo i cui capi sono tutti ex-mercenari ed assassini..."

Storm impugnò la spada che portava al fianco ed iniziò ad estrarla senza farsi notare.

"Non abbiamo voluto noi la guerra! Ma la concluderemo!" continuava Caraway

Storm piegò le ginocchia ed iniziò a richiamare energia per il balzo che avrebbe dovuto compiere. In quel momento Caraway presentò uno dei due colossi che fece un passo avanti...e che improvvisamente si accasciò per terra, mentre uno schizzo di sangue e materia cerebrale gli usciva dalla testa sporcando di rosso la faccia di Caraway. Immediatamente i soldati si sparpagliarono in cerca del responsabile mentre altri coprivano Caraway col proprio corpo.

"Non è possibile...qualcuno ha avuto la nostra stessa idea!"

***
"Maledizione!"

Quante erano le possibilità che proprio in quel momento qualcuno decidesse di mettersi in mezzo? Sarebbe stato un centro perfetto!
Ravenant posò il fucile e sfondando la porta per non perdere tempo iniziò a correre giù per le scale. Adesso avrebbero avuto bisogno di una via di fuga o di un supporto e da lì, lui non avrebbe potuto fornire bene nessuno dei due. Accese la radio e gli urlò dentro

"Ross, vai, vai, VAI!!!!"

***
Squall, Rinoa e Fujin avevano estratto le armi ed avevano iniziato a farsi largo tra la folla tranciando i soldati che li circondavano, e che pressati nella mischia non fecero nemmeno caso a tre combattenti che pur indossando la loro divisa li combattevano e li uccidevano. Storm estrasse le spade e colpì due soldati,poi si chinò e balzò sul palo, eliminando il secondo colosso e preparandosi ad affondare le lame su Caraway. Ma in quel momento si sentì un forte sibilo e Storm riconobbe in esso il rumore di una granata che stava per colpire il palco. Ma chi aveva sparato aveva deciso di usare una granata più potente di quanto servisse realmente, un'arma che avrebbe potuto eliminare tutte le persone nel raggio di diversi metri. E quindi Squall, Rinoa...e Fujin.
Da un lato Caraway a portata di spada, dall'altro la sua famiglia...e Fujin.
Storm si morse il labbro così forte da farlo sanguinare e poi spiccò un ampio balzo deviando la granata con il piatto della sua lama e spedendola lì dove non avrebbe potuto ferire i suoi cari.
Quando si voltò, Caraway era fuori dalla sua portata e si stava dirigendo verso un edificio basso vicino la residenza presidenziale. Storm si preparò ad inseguirlo, ma vide un umanoide dalla pelle rossa avvolto in una cortina di fiamme tagliargli la strada, rischiando di ferirlo. Infuriato e convinto di avere davanti l'ennesima copia modificata di sè Storm lo colpì con due rapidi affondi che lo ferirono al fianco destro. Storm cerco di correre verso Caraway ma quando gli fu vicino l'umanoide infuocato lo raggiunse con un balzo e saltandogli addosso lo schiacciò contro il terreno.

(ok, ora sono davvero incazzato.)

Storm si rialzò e spedì una serie di fendenti d'aria tagliente contro il suo avversario che a sua volta aveva iniziato a correre dietro Caraway, probabilmente per proteggerlo.

"E va bene schifoso clone.." disse quello "FIRE FIST: AXE!"

Quello unì i due pugni che iniziarono a prendere fuoco e poi cercò di colpire Storm con quest'attacco che ebbe l'effetto di un'ascia infuocata che aprì uno squarcio del terreno. Ma per Storm era stato troppo lento, e gli era bastato spostarsi indietro per evitarlo. Storm ruotò su sè stesso puntando le spade contro il nemico

"FLARE RAIN!"

I raggi rossi e bianchi scattarono velocissimi verso il bersaglio, ma con enorme sorpresa del Phalanx quello gli corse incontro schivando ogni attacco fino ad arrivare così vicino da piazzargli un calcione allo stomaco.
Il phalanx indietreggiò e quello iniziò a colpire rapidamente, ferendolo ed ustionandolo, ma solo finchè Storm non replicò aprendo le braccia dopo aver portato le spade sui polsi del suo avversario, privandolo della sua guardia e colpendolo con una serie di ginocchiate allo stomaco seguite da una poderosa testata che spedì il nemico lontano da lui.
I due si rimisero in piedi, quello avvolto in un'aura fiammeggiante e Storm brandendo la spada nera

"CERCHIO FATALE!"

"GIUDIZIO FINALE!"

"Basta così!"

Squall si mise in mezzo, frapponendosi alle cariche dei suoi avversari ed intercettando con il Gunblade scintillante la spada di Storm e con un pugno imbevuto dal potere di Shiva l'attacco dell'altro.

"Che diavolo fai??" Urlò Storm

"Squall?!?" fece l'altro sorpreso.

Le fiamme che circondavano il soldato si spensero e quando si tolse l'elmetto rivelò di essere Zell.

"Difendi un clone, Squall?"

"Clone sarà tua madre, gallinaccio."

"Storm?!?"

"E' complicato" concluse il comandante SeeD. "Ed adesso se volete smetterla di fare gli idioti..."

"La colpa è di quest'idiota qui che ha mandato all'aria il piano" dissero contemporaneamente Storm e Zell indicandosi.

"Siete entrambi idioti! ma adesso basta discutere...Zell, ti aggiorneremo mentre avanziamo. Adesso dobbiamo stanare Caraway."

***

"Non possiamo più stare qui." disse Crisis ai suoi

I phalanx schierati lo guardarono dubbiosi.

"non siamo più al sicuro all'interno del Garden di quanto non lo saremmo sul campo di battaglia. Fino ad ora ci siamo solo limitati a rispondere, ora è il momento di chiudere i conti con Deling City.
Rawls, segnala a Kaine di avanzare.
Il P-Garden scende in guerra."

***

"Che diavolo stai combinando, Nida?"

Urlò Irvine

"Non sono io a guidare il Garden!"



   
 
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