Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Carrie_brennan    27/06/2010    5 recensioni
Maya decide di voler dire una cosa importante a Masumi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PARTE OTTAVA


Shiori Takamya era immobile al centro del terrazzino, lo sguardo rivolto ai palazzi della grande città, visibilmente ansiosa.
Erano passati solo alcuni minuti dal suo arrivo, ma l’attesa del suo trionfo le sembrava già durata troppo. La giovane donna si voltò verso la porta, udendola aprirsi.
"Sei arrivata finalmente.. ma.. Masumi!"
Masumi, lasciando socchiusa la porta, si avvicinò lentamente alla donna.
"Si, Shiori sono io, aspettavi qualcun altro?"
"No, certo che no. Tu piuttosto, cosa ci fai qui" rispose sorpresa e visibilmente a disagio.
Masumi si concesse un fugace sorriso.
"Ho sempre pensato che tu fossi una persona gentile, Shiori. Che le difficoltà create dalla tua salute ti avessero reso più sensibile, capace di intuire il dolore degli altri. Per questo ho sempre creduto che fosse stato tuo nonno e i suoi tirapiedi ad anticipare quello, che secondo loro, fosse giusto per te.."
"Che stai dicendo Masumi? Tu non sai perché sono qui.. io ti ho semplicemente seguito, volevo vederti!"
Masumi questa volta rise apertamente, scuotendo la testa.
"Continui a recitare Shiori, io ho le prove di quello che hai architettato. Fotografie di un tuo dipendente che ti consegna la borsa di Maya, la testimonianza di un venditore che ti ha visto in macchina.. "
Lei si strinse le braccia sul grembo, facendo un passo indietro
"Mi ci hai costretto tu Masumi! Sono la tua fidanzata! E davanti ai miei occhi continuavi a corteggiarla! A mandarle rose viola!"
Masumi trasali.
"Si, so tutto Masumi. Ho visto le foto di Maya che tu conservi tanto gelosamente.. ma sei senza speranza, caro Masumi, lei ti odia! Impazzirà quando saprà che sei tu l'ammiratore"
Masumi le afferrò un polso gracile e l'avvicinò, un sorriso compiaciuto sulle labbra.
"E qui che ti sbagli, Shiori.. lei non mi odia!"
"Sei un illuso, come fai a dirlo? Hai dimenticato tutte le sue imprecazioni contro di te? E poi, visto che l'ami cosi tanto, come mai non sei corso da lei?"
Masumi, che la tratteneva ancora per il polso, strinse un po' di più la presa.
"Bene, avevo ragione, il biglietto è davvero tuo”
Distolse lo sguardo da lei.
“Vuoi sapere come so che non mi odia? Perché è stata lei stessa ad avvisarmi del furto! Era preoccupata per me! Lei sa tutto Shiori! Sa che sono l'ammiratore, e credo che lo sappia già da tanto.."
Masumi le lasciò il polso e rimase a gustarsi l'espressione inorridita di Shiori.
"Perciò.. tutte le volte che parla dell'ammiratore con quel trasporto.. parla di te.."
Lui fece un passo verso di lei, minaccioso
"Cosa avresti fatto oggi, Shiori? Cosa le avresti fatto?" disse, prendendola per le spalle, scrollandola leggermente, il tono di voce decisamente più elevato.
"L'avrei costretta a lasciarti stare! Lei non è adatta a te!"
Lui la guardò negli occhi, e lei sentì quello sguardo affilato arrivarle fino a dentro l’anima, fendendola.
"E come? Gettando altro fango su di me? In modo che lei fuggisse? E se non ti avesse ascoltato, Shiori?"
Lei cercò di staccarsi dalla sua presa, di fuggire dalla sua furia. Senza riuscirvi. Si udirono dei rumori nelle vicinanze dell’ingresso del terrazzino.
"Avrei trovato un modo Masumi.. tu sei mio.." e lo guardò glaciale. Masumi sembrò cogliere un lampo di follia nei suoi occhi. Forse lo era davvero, folle, o forse era solo una povera donna di cui aver pena.
Respirò a fondo, cercando di ritrovare la calma
"Shiori, manderò le foto e la registrazione di questa nostra conversazione, a tuo nonno. Se non ci lascerete stare, farò in modo di farle avere ad un giornale nazionale. Userò i vostri stessi trucchi! Devi annunciare la rottura del nostro fidanzamento. Trova la scusa che vuoi, non mi importa! Nonostante mi fossi adattato ad un matrimonio combinato e conoscessi la tua famiglia, ero sempre stato convinto che tu fossi una vittima, ma ora capisco che, non solo non potrei mai provare amore per te, ma nemmeno rispetto"
Shiori, portandosi una mano alle labbra, scoppiò a piangere
"Masumi, non puoi lasciarmi.. non lasciarmi, ti prego.." il corpo scosso dai singhiozzi
"Signori.." e fece cenno alle due ombre, nascoste dietro la porta che dava sul terrazzo
"Riportate a casa la vostra signora.. credo abbia bisogno di riposare"
"Sei un illuso, Masumi, lei non ti amerà mai! Mai! E’ solo una sciocca ragazzina.."
"Forse.. ma so che qualunque cosa dirà e farà, verrà da un cuore sincero.. addio Shiori”
“Maledetto Hayami, non la passerai liscia!” urlò uno dei due uomini, avvicinandosi rapidamente a Masumi e impugnando una pistola. Masumi gli afferrò prontamente la mano che teneva l’arma e gli disse, a pochi centimetri da un’orecchio:
“Vi consiglio di stare attenti, siete sotto tiro.. ” voltando il viso verso il palazzo di fronte
L’energumeno seguì la linea del suo sguardo e vide, in lontananza, un luccichio sospetto. Alcuni uomini armati erano nascosti dietro delle colonne, sull’attico di fronte.
L’altro uomo lo raggiunse, e lo afferrò per un braccio
“Andiamo!” gli ordinò, poi si rivolse verso la donna
“Venga, signorina Shiori”
Lei li precedette, inerme, come una bambina.
E Masumi si sentì finalmente libero.


*******************************************




“Maya..”
“Hayami san.. sei tu?”
“Si, Maya, sali qui sul terrazzino..ti aspetto”
“Si”



Maya cominciò a correre per il corridoio, se avesse potuto avrebbe chiesto due ali per arrivare subito da lui. Tutti i timori erano stati confinati in qualche posto nascosto della sua anima, avrebbe pensato sul momento alle cose da dire e da fare. Ora voleva vederlo. Sapere che stava bene. Guardarlo negli occhi e trovare lo sguardo di Masumi e dell’ammiratore finalmente uniti. Kuronoma la vide sfrecciare verso le scale.
“Kitajima! Sei ancora qui?” attirando l’attenzione anche degli altri attori.
Lei non rispose, in un battito di ciglio era già davanti la porta che dava sul terrazzino.
“H-Hayami san..” disse col fiatone, cercandolo con lo sguardo.
Lui con pochi passi fu davanti a lei. Rimasero qualche istante a guardarsi, Maya fu costretta ad abbassare lo sguardo imbarazzata. Gli occhi di Masumi erano cosi vividi, curvi in un’espressione tenera. Ora lui sapeva. Tutte le dichiarazioni di affetto che lei aveva esplicitato nei confronti dell’ammiratore.. ora lui sapeva che erano per lui. Si sentì improvvisamente avvampare.
“Io..forse è meglio che..” e fece per volgersi verso la porta. Ma lui fu lesto nell’allungare una mano verso di lei. La prese, delicatamente, per una spalla e la fece voltare verso di lui.
“E’ quasi il tramonto Maya, vieni a vederlo con me.. ti va?”
Lei annuì, agitata. Si avvicinarono al davanzale del terrazzo. Lui teneva le mani in tasca, la brezza serale gli muoveva leggermente i capelli e il collo dell’impermeabile grigio. Maya poggiò le mani sul parapetto, colpita dalla gradazione di colore che il sole diffondeva attorno a se, avvicinandosi all’orizzonte. Mai tramonto gli era sembrato così emozionante e intenso.
“Da quanto..?”
Lei abbassò gli occhi, intuendo il senso della domanda dell’uomo.
“Da Lande Dimenticate. Il fazzoletto, Hayami san, quando lei è venuto a vedermi è stato l’unico giorno in cui ho usato un fazzoletto azzurro..e nel suo biglietto..”
“Ah”. Riuscì solo a dire lui, ma poi fece una breve risata.
“Sono stato maldestro.. ma non è la prima volta che mi capita quando si tratta di te. Hai il potere di confondermi Maya”
“Io..confonderla?”
“Si, Maya.. "
Rimase in silenzio, concentrato, come a trovare le parole adatte.
"Prima che ti incontrassi era tutto chiaro per me..chi ero, quale era il mio ruolo, cosa avrei fatto della mia vita. E sebbene questa consapevolezza mi facesse provare una profonda amarezza, era semplice essere Masumi Hayami. Un uomo capace di pensare solo agli affari, senza scrupoli, totalmente dedito al potere, senza sentimenti”
“No, lei non..” cercò di protestare Maya.
Lui si voltò verso di lei e le prese il mento, tra pollice e indice, azzittendola. Sorridendole continuò.
“Poi sei comparsa tu nella mia vita, Maya, e tutto quello che avevo vissuto fino a quel momento ha, piano piano, cominciato a cambiare forma. Ho cominciato a vedere il mondo in modo diverso, a sentire che c’era altro oltre ciò cui ero abituato. Coltivare un sogno, avere interesse per un'altra persona, godere di un sorriso, di una carezza. Io credo che questi pensieri, questi sentimenti, facessero già parte di me.. ma l’essere un Hayami li aveva sepolti, come se fossero addormentati in qualche parte nascosta. E tu Maya.. tu..” le accarezzò delicatamente una guancia “che mi rivolgessi un’occhiataccia o un sorriso, che mi urlassi contro o mi abbracciassi.. sei riuscita a farmi ritrovare questa parte nascosta. Ed ora non potrei più riuscire a viverne senza”
Maya, istintivamente, gli si avvicinò ancora un po’, poggiando le dita sul petto di Masumi.
“Per questo..” abbassò gli occhi, emozionato “quando mi sono convinto che tu mi avresti solo e soltanto odiato.. ho provato il dolore più grande di tutta la mia vita. Io tenevo a te così tanto, ma ero stato capace solo di farmi disprezzare da te..mi dispiace Maya, io..”
Maya strinse tra le dita la giacca di Masumi, e lo strattonò. Qualche piccola lacrima aveva cominciato a inumidirle gli occhi, senza però venir giù.
“No, Hayami san” disse con voce ferma
“Vuoi davvero che mi metta ad elencare tutto quello che hai fatto per me? Che sei stato per me? Tutto quello che io non ho compreso, prima perché ero solo una ragazzina infantile e poi perché mi sembrava impossibile che tu tenessi a me così tanto? Sono stata io a farti soffrire Hayami san.. e se potessi tornare indietro..”
Lui avvicino il viso al suo, carezzandole la guancia con la sua.
“Maya tu sei così giovane, ed hai un futuro luminoso davanti a te. Io non mi ero mai innamorato prima di incontrarti, e so di essere forse un po’ maldestro, ma..ti affido il mio cuore Maya. Accetterò tutto quello che vorrai darmi. Ma permettimi, comunque, di amarti, anche se dovrò starmene in disparte, in silenzio. Anche se so che sarà difficile accettare che, un giorno, tu possa avere accanto a te qualcuno, io..”
“Hayami san.. come fai ancora a non capire.. ” e si appoggiò sul suo torace, le lacrime ora scendevano lente
“Ho provato in tanti modi a farti capire quello che sentivo.. non immagini cosa ho provato quando sono venuta alla tua festa di fidanzamento, decisa a parlarti dei miei sentimenti, e sentirmi dire che tu e Shiori eravate anime gemelle?”
Maya continuava a piangere sul petto di Masumi, stringendo ancora i lembi della sua giacca
Lui la accolse in un abbraccio disperato. La strinse come aveva pensato non avrebbe mai potuto fare.
“Maya, non illudermi..”
Maya, sentì il cuore esploderle di felicità. Lei, Maya Kitajima, era così importante per un uomo come Masumi? Un uomo che avrebbe potuto avere qualunque donna accanto a sè, per intelligenza, bellezza, agiatezza?
Lei sollevò lo sguardo, e vide i suoi occhi, e pensò che nessuno l’aveva mai guardata in quel modo. E Masumi vide gli occhi di Maya. E si sentì profondamente amato.
Lei stava per dire qualcosa quando la porta del terrazzino si aprì improvvisamente. Entrambi rivolsero lo sguardo all’uscio. Affacciati, e con uno sguardo decisamente stupito, stavano Kuronoma, Sakurakoji e altri tre ragazzi della compagnia.
“Maya, ma cosa..?” esplose Sakurakoji.
Masumi e Maya erano ancora abbracciati. Lei si sciolse dall’abbraccio, lentamente, sorridendo a Masumi, rassicurandolo. Lui ricambiò il sorriso. Poi si rivolse al gruppetto.
“Salve, Kuronoma” il regista rispose con un cenno del capo.
“Se non vi spiace, io e Maya stavamo parlando di cose private, potreste allontanarvi, per favore?” riuscì a dire, con voce apparentemente ferma. Kuronoma sorrise, per poi incappare in una risata, aperta ma priva di scherno.
“Si, signor Hayami, ci scusi, è che abbiamo visto Maya correre qua su ed eravamo preoccupati, sa anche lei come è imprevedibile la nostra piccola dea” e diresse un sorriso tenero a Maya. Lei ricambiò con una linguaccia, per poi fare anche lei un sorriso, grata.
“Aspetti” disse Sakurakoji, alterato, facendosi spazio davanti al regista
“Io non le credo, signor Hayami, che sta succedendo Maya?”
“Sakurakoji!” il tono le uscì forse più severo di quanto volesse. Così chiuse un istante gli occhi. Quando li riaprì diresse un’espressione assai più mite al suo vecchio e caro amico.
“Non devi preoccuparti per me, Sakurakoji, sto parlando tranquillamente col signor Hayami, e credo che da oggi in poi succederà molto spesso..”
E così dicendo lei e Masumi si guardarono. Kuronoma ebbe la sensazione di veder Masumi Hayami ringiovanire, divenire il ragazzo che effettivamente era. Come, finalmente, sgravato da un pesante fardello che ne imprigionava l’essenza. Merito della sua pupilla e della sua magia, ne era certo. Capì che tante cose ora cominciavano ad avere un senso.
“Forza, andiamo ragazzi, e ora di tornare a casa” fece verso Sakurakoji e gli altri. Yuu, guardò ancora un istante Maya. Per un attimo gli parve di vedere una sorta di aura intorno a lei e Masumi. Ma non volle pensarci, sapeva già che capire quello che stava succedendo gli avrebbe fatto molto male.

Masumi si era avvicinato al davanzale del terrazzo. Qualche istante e si accorse della presenza di Maya al suo fianco
"Hayami san..."
Maya si fermò accanto a lui, poggiò le mani sul parapetto. Il tramonto stava lasciando lo spazio all'oscurità, strascichi violacei coloravano ancora la linea dell'orizzonte.
"Maya, finalmente posso mostrarti il mio regalo di compleanno"
Maya si voltò verso di lui, perplessa. Appoggiò una mano sul suo braccio per indurlo a voltarsi verso di lei, ma lui non si girò. Maya non fece in tempo a chiamarlo che udirono un forte rumore, simile ad un colpo di cannone. Lei si volto istintivamente cercando l’origine del frastuono e, in quello stesso istante, il cielo iniziò a colorarsi delle mille luci di fuochi pirotecnici. Fu un esplosione di colori sgargianti e forme maestose, accompagnati dai boati degli spari. In cielo si formò un cuore di un luccicante rosso. Masumi si accostò al suo orecchio.
"Buon compleanno Maya"
Lei lo guardò emozionata. Le luci dei fuochi si riflettevano negli occhi limpidi di Masumi.
"Grazie Masumi.. di tutto" riuscì solo a dire, e gli prese una mano. Lui intrecciò le dita con quelle di lei, e si voltarono di nuovo verso il cielo, ancora squarciato dalle scie colorate.
Si cercarono ancora con gli occhi, poi Masumi se la avvicinò al petto, le circondò la vita con le braccia, e rimase li, dietro di lei, tenendola stretta a se, sfiorandole col mento i capelli.
Al sentirsi stringere in quell'abbraccio, Maya ebbe un sussulto.
"Era da tanto che desideravo stringerti cosi,Maya.."
Lei si girò parzialmente verso di lui, in modo da agganciare i suoi occhi
"Masumi.." istintivamente lui chiuse gli occhi, godendosi il brivido provocato dalla dolcezza con cui Maya aveva detto il suo nome.
"Tutto questo, per me, è nuovo.. Stare cosi con te..io.."
Lui sorrise, e le sfiorò il naso con il suo
"Ti senti bene, qui, tra le mie braccia, Maya?"
Lei arrossì
"Si, Masumi, si.."
"Allora vedrai che andrà tutto bene"
Maya sentì la pena scivolare via e si voltò interamente verso di lui, ricambiando completamente il suo abbraccio.
"Masumi..che succederà ora?"
"Maya.. “ Masumi avvicinò la bocca a quella di Maya, lei sentì il respiro mozzarsi in attesa del suo contatto
“Si sistemerà tutto..vedrai.." e fu sulle sue labbra.

FINE

 

 

Questo era l'ultimo capitolo. Se a qualcuno potesse far piacere potrei postare una seconda parte (già scritta, questa storia è di qualche tempo fa) che parte da questo capitolo e prosegue raccontando un pò come Maya e Masumi hanno "sistemato" le cose, soprattutto tra loro due :-)

Fatemi sapere. Grazie a tutti per aver letto questa storiella.

Carrie.

 

  
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