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Autore: Luine    29/06/2010    6 recensioni
Che fine hanno fatto le ostrichette? Perché la Regina Bianca è così sbroccata? Perché Stein sta con quella Rossa? Perché il Brucaliffo è tornato bruco? Come mai il Cappellaio Matto è così poco matto? E gli Umpa Lumpa che c'entrano? Una parodia demenziale che, spero, vi diverta più del film che ha deluso un'accanita fan di Alice della Disney.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 8.

Nella cioccolata c'era del whisky!



E' guerra!

Saruman, dall'alto della sua torre... no, un momento, anche l'autrice perde colpi, non solo i suoi personaggi.

*cough cough*

Mentre l'autrice tenta di darsi un contegno, la Regina Bianca grida e riporta l'autrice alla realtà dei fatti: non sta facendo le cronache di ciò che successe nella Terra di Mezzo alle porte della Guerra dell'Anello.

“Dovresti fare la cronaca sulla guerra che si sta per svolgere nel giorno dello Spassospassosissimo, carina!” esclama la Regina Bianca, rivolta all'autrice che, scornata, aveva cercato di censurare quelle scalette attraverso cui la sopracitata Regina sale sul suo cavallo. Sì, beh, l'autrice tenta in qualche modo di giustificarsi, ma nessuno le crede.

Ma, dato che ormai che il danno è fatto, ella potrebbe sempre portarvi a parlare con i soldati, coloro che effettivamente compiranno questa guerra, perché si sa: i giovani periscono e i vecchi resistono, anche se in questo film vecchi se ne sono visti pochi. Theoden è felice di essere stato citato, per cui non citerà in giudizio l'autrice.

“Sono scandalizzato!” esclama il topolino. “La Regina ci guida in battaglia e si rigirerà i pollici!”

Il Bianconiglio guarda l'ora. “Ah, spero di arrivare in orario. Stasera gioca il Giappone!”

“Ma sei sicuro?” il Cappellaio non ne è tanto sicuro.

“No, ma è sempre meglio essere a casa, sai com'è... non si sanno mai i casi della vita. Marianna si agita, se non sono a casa per le otto.”

“Eh già...” il Cappellaio sorride giulivamente all'aria. “Ma secondo voi, pioverà?”

“Sì.” risponde Pinco Panco.

“No.” replica Panco Pinco.

Il Cappellaio chiede all'Altissimo un po' di pazienza.

Anche il topolino guarda in alto. “Ah, tanto, se piove, sarò l'ultimo a saperlo! Alla faccia vostra!”

“Io lo pesto.” dichiara il Bianconiglio.

“No, per pietà!” replica il Cappellaio, posandogli una mano sulla spalla. “Già siamo pochi, Alice si è data alla macchia... se muore qualcuno prima della battaglia, siamo fritti.”

“Io adoro la frittura di pesce.” ammicca lo Stregatto.

“Ora che ci penso... anch'io.” risponde il Cappellaio, colpito dal pensiero. “Certo, ma se ci pensi, una frittura di topo, misto a coniglio, misto a gatto e a Cappellaio con contorno di capelli della Regina Bianca non mi suona così appetitoso...”

Lo Stregatto ci pensa su un attimo. “Lo sai? Mi è passata la fame.”

“Pure a me.” approva il Bianconiglio.

“Sentite.” continua il topolino. “Ma secondo voi non dovremmo metterci a fare dell'introspezione psicologica, così da far salire il patos in noi e nelle nostre lettrici appassionate?”

Tutti quanti ci pensano, poi il Cappellaio scambia un'occhiata perplessa con lo Stregatto. “Di che parla?”

“Non ti so dire. Ma deve essere qualche follia particolare sconosciuta pure ad un mondo di matti. Mmm, vai a sapere. Non sei tu quello matto di questa storia, caro Cappellaio.”

“Guarda, non ne parliamo. Ormai devono chiamarmi Cappellaio Savio.”

“Sa-che?” domanda il topolino, perplesso.

“Sakè? Mi piacerebbe davvero assaggiarlo.” ammette lo Stregatto.

“Ah, ma tu non pensi ad altro, eh!” lo rimprovera il Cappellaio.

Ma... che succede? Zitti tutti! Non sentite questo strano suono di trombe nell'aria?


*Suono di trombe per l'autrice*


Tutti si voltano e arriva Alice, ai piedi della quale si apre il piccolo sparuto esercito della Regina Bianca. È sull'orso cane, quella cosina secca secca in armatura. La vedete? Ora sorgerà il sole e illuminerà i suoi lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle e anche sulla sopracitata armatura che ci costringerà a metterci una mano sugli occhi per non rimanere accecati e non farci vedere che la Regina Rossa è stata corrotta con un bel gruzzolo di denaro per perdere questa guerra.


*Dlin dlon. Attenzione: questo piccolo intermezzo tratta di corruzione. Se siete deboli di cuore, vi prego di distogliere lo sguardo fino alla fine dello stesso. *


“Così, Ira, tesoro,” esclama la Regina Bianca, che ama mettere nomignoli stupidi alla sorellina che, forse per questo è diventata così isterica e bisognosa di governare il Mondodisotto. “Mentre tutti quanti penseranno che stai per andare in esilio in qualche terra brutta e desolata, io ti mando con i Pirati dei Caraibi e Stein nei Caraibi, eh?”

La Regina Rossa ci pensa su un attimo. “Ma così io non ci perdo capra, cavoli e regno?”

La Regina Bianca alza le spalle. “Sì, può succedere... ma pensa ai pirati... e pensa a Stein, che non dovrà più stare vestito come un barbagianni per via di Rating e scemenze del genere...”

La Regina Rossa non ha più bisogno di pensare a niente: sa già qual è la scelta migliore da prendere e la afferra al volo, ma l'autrice, perfida, non vi dice quale è la decisione presa, così continuate ad andare avanti con la lettura. Eh eh eh.


*Fine dell'intermezzo. Dlin dlon.*


“Dove andiamo?” vuole sapere Alice.

“A Hogwarts.” risponde la Regina Bianca, che cavalca leggiadra al suo fianco, molto di più di Alice che sembra una cafona.

“E dov'è?”

“E' a nord, sulle montagne... sai, nei suoi sotterranei c'è una scacchiera niente male. È il posto ideale per tagliare la cioccolata!”

Alice lo prende per un dogma e così, dopo aver preso l'Espresso per Hogwarts al binario limite per x che tende ad infinito di x al quadrato fratto x al cubo meno due, arrivano al castello, attraversano con un sottomarino il lago nero capitanato da Nemo Silente, e condotti da Harry Potter stesso fino alla scacchiera, dove il suo amico Ron si siede sul cavallo e dice di dover fare lui la partita perché a scacchi è bravissimo. La Regina Bianca gli scocca un'occhiata carica di sufficienza.

“Non serve.”

“Come no?” sbotta Ron. “Ma... Harry deve andare avanti! Deve impedire a Piton di rubare la pietra filosofale!”

“Guarda che la pietra filosofale la vuole rubare il professor Raptor.” gli fa sapere il Cappellaio. Ron pare scornato e così tutti i personaggi della saga di Harry Potter che decidono di eclissarsi per essere riusciti a fare la figura degli scemi persino in un film che non è il loro.

Così, il campo è libero, finalmente, e appare anche il gruppo dei cattivi, composto da: Raptor, che passava di lì per caso e, non essendoci nessuno che tenta di fermarlo dal prendere la pietra e non riuscendo a prenderla e basta, decide di allearsi con la Regina Rossa; poi c'è puffo Brontolone, perché odia qualunque cosa, Gargamella, che voleva catturare puffo Brontolone, Stein e un mazzo di quaranta carte tutte rosse, perdindirindina, più la strega di Biancaneve e la matrigna di Cenerentola, a braccetto con il lupo di Cappuccetto Rosso e un nutrito gruppo di principi ranocchi.

“Ira, tesoro, possiamo risolvere pacificamente la questione. Basta che ti arrendi!” le fa sapere la Regina Bianca.

“Col cavolo!” sbotta la Regina Rossa. “Anche se mi hai passato un botto di quattrini, voglio comunque provare a batterti e, se non ci riesco, me ne vado.”

“La cosa non mi convince tanto...”

“Fatti sotto, Miranda!”

“Eh no! Io sono la seconda assistente di Miranda! Sono la nuova Emily!”

“Eh?”

Il Cappellaio alza gli occhi al cielo, poi si volta verso lo Stregatto.

“E' meglio se le parli tu. Non mi pare il momento di recitare il Diavolo veste Prada.”

“Perché io?”

“Abbiamo altra soluzione? Guarda lì!” indica alla sua sinistra dove ci sono il topolino, Pinco Panco e Panco Pinco che tentano di passare a miglior vita facendo surf su una lastra di metallo, aiutati da un pezzo degli scacchi trasfigurati dalla professoressa McGranitt che, come molti personaggi di questa fanfic, passava per caso.

“Mmm, forse hai ragione.” lo Stregatto sbuffa, ma evapora dal fianco del Cappellaio per ritrovarsi a quello della Regina Bianca. “Mia Regina, forse è il caso che si dia inizio alla battaglia.”

Lei lo guarda, sbigottita. “E perché? Io sono contro la violenza!”

“Ma così vincerà tua sorella.”

“Cosa?” grida la Regina Bianca. “No! Non accadrà mai!” così la Regina riafferra la scaletta, risale sul cavallo e ci si adagia, bevendo un tè. “Su, coraggio. Tutti a combattere! Io rivoglio la mia bella corona!”

E tutti si fiondano all'attacco, si fermano in mezzo al campo e giocano a tabù. Il Cappellaio e il topolino sono in coppia contro Stein e la Regina Rossa.

Alice, intanto, è persa nelle sue elucubrazioni. Vede gli Umpa Lumpa impegnati a portare di qua e di là la cioccolata, ballando e cantando canzoncine come: “Alice non ce la fa, Alice deve smamma'”.

Alice si sente, giustamente, presa in giro. Ma solo un pochino.

“Ehi, piantatela!” grida loro. Ma loro rispondono con una pernacchia e continuano a ballare e cantare con una mega tavoletta di cioccolata Milka sulla testa:

“Se Alice il Cappellaio vuole baciar,

prima la cioccolata deve tagliar,

ma Alice non ce la fa,

Alice deve smamma'.”

Alice sente che i suoi nervi stanno per saltare, ma ancora non è del tutto sicura. È ancora indecisa e ha paura di quelle innocue creaturine che stanno cantando. Non è sicura di farcela.

“Se Alice il Cappellaio vuol baciar

A sei cose stupide deve pensar

Ma se Alice non ce la fa,

Alice deve smamma'.”

Alice non capisce il senso di quella canzone. Si gratta la nuca e continua a pensare. Intanto la canzone riparte da capo almeno sei volte.

Le partite a tabù non sono ancora finite, perché nessuna delle coppie riesce a indovinare una parola entro il termine stabilito dalla clessidra.

“Ce l'ho io.” dice il Topolino, leggendo una carta.

“Mmm... orecchie!” risponde pronto il Cappellaio.

“No.”

“Mmm... naso!”

“No!”

“Orecchie.”

Stein preme il buzz. “Già detto!” esclama tutto orgoglioso. “Andiamo avanti di un punto noi!”

“Eh, no, carino!” sbotta il topolino. “Questo si chiama barare.”

“Fateci provare ancora!”

“Non siamo mica fessi” la Regina Rossa afferra un cartellino. “Ora tocca a noi. Stein, l'ho detto ora ora.”

“Stein?” replica Stein.

“No! Ho detto che non siamo mica...”

Stein è preoccupato. “Ehm... non ti ascoltavo...”

Lei si batte una mano sulla fronte. “Siamo fritti!”

“Ecco! La parola è fritti!”

“Singolare?”

Stein ci pensa. “Friggere?” chiese, preoccupato.

Il Cappellaio a far suonare il buzz.

“E perché?” sbotta Stein, isterico.

“Perché sei un ignorante!”

“Ehi, ma io...” gli tira un pugno e, invece di continuare a giocare, si danno alla lotta corpo a corpo, prima che Regina e topolino li dividano e li rimettano al loro posto, per continuare la partita.

Intanto, Alice cerca di interpretare la canzone degli Umpa Lumpa.

“Mah, è una delle cose più assurde che mi sia mai...” se questo fosse un cartone animato o un fumetto, ad Alice sarebbe sputata una lampadina illuminata dietro la testa: sente di aver detto qualcosa di intelligente, finalmente, dopo otto capitoli e un'ora e mezza di film. “Ora penserò a sei cose plausibili e mi farò coraggio, così voi, stupidi Umpa Lumpa, la smetterete di cantare canzoni così criptiche!” dichiara, guardando gli Umpa Lumpa che, di fronte a tanta risolutezza, non possono fare altro che fermarsi, ammutoliti. “Le canzoni di Tiziano Ferro hanno un significato profondo!”

Il topolino indovina una parola: stupido.

Stein impreca e la Regina butta tutti i cartellini, indignata.

“Con i capelli corti starei anche meglio!”

Il topolino indovina un'altra parola e la Regina Rossa sputa in faccia a Stein.

“Chuck Norris può ammalarsi!”

Il topolino indovina una terza parola!

Il tempo nella clessidra sta per scadere...

“Il mio film è meglio del Signore degli Anelli!”

Il topolino indovina la quarta parola. E il tempo scade.

“E pure del libro!”

“A quante siamo?” vuole sapere lo Stregatto, che si è messo a giocare a scala quaranta con l'esercito di carte rosse.

“Io sto per chiudere.” dichiara una.

“No, io parlavo di Alice.”

“Io mi sono addormentato.”

“Se 'pure del libro' era una delle cose plausibili,” dice una carta. “allora cinque.”

“Ah,” lo Stregatto sospira. “ce ne manca solo una, finalmente!”

Alice, intanto, si spreme le meningi per trovare una delle cose plausibili. “Mmm... ci penso... ci penso... quella cioccolata non è Milka, ma Lindt!”

Il Cappellaio, il topolino, la Regina Bianca che si era addormenta sul cavallo, Stein, la Regina Rossa che lo stava strangolando perché lei aveva sbagliato a suggerire, e tutti quanti quelli che sono stati presi in causa dall'inizio della storia, si girano, stupefatti dalla dichiarazione. Anzi, forse è meglio dire che sono tutti terrorizzati.

“No!” gridano in coro gli Umpa Lumpa. “Come hai fatto a capirlo?”

Pure loro increduli di essere stati scoperti, lasciando andare la cioccolata per mettersi le mani tra i capelli e gridare al cielo la loro disperazione. La cioccolata cade a terra e si frantuma.


Un minuto di silenzio, per favore.


E ora... festa!

La Terra di Mezzo è libera dallo strapotere di Sauron e il Mondodisotto può dirsi libero dalla tirannia della Regina Rossa.

“Arrivano le aquile!” grida il Cappellaio, lanciando il cappello in aria.

Stein gli batte il dorso della mano sul petto. “Macché! Arrivano i cavoli amari, amico mio.”

“In che senso? E da quando siamo amici?”

Stein e il Cappellaio si scambiano un'occhiata. “Non lo siamo?”

“Non lo so... non ricordo...” ammette il Cappellaio. “Siamo amici, secondo te, topolino?”

“Ma anche no!” sbotta il topolino. “Stein sta cercando di salvarsi dalla forca!”

“Ah... quale forca, se non muore nessuno?”

“Ne parliamo dopo, eh?” lo Stregatto, che ha vinto la partita a scala quaranta perché aveva molti assi nelle manica, fa sparire dalla gigantesca testa della Regina Rossa la sua minuscola corona e la fa diventare enorme per la minuscola testa della Regina Bianca. La Regina Bianca è subito più contenta, anche se si sente un po' sbilanciata.

“Adesso stabiliamo i ruoli. Allora...” si mette in mezzo al campo di battaglia. “Il Cappellaio sarà il buffone di corte, gli Hobbit mi faranno da schiavi, Pinco Panco e Panco Pinco saranno i miei consiglieri, il topolino diventerà consigliere di guerra e generale, lo Stregatto sarà il capo dei cuochi, il leprotto bisestile mi farà da calzascarpe e Alice... no, prima mia sorella e Stein. Dato che avete perso e, dato che non avete voluto ascoltarmi, mi vedo costretta a ritirare la mia promessa di mandarvi ai Caraibi.”

“E perché mai? Abbiamo perso apposta! Potevamo stracciare quel Cappellaio e quel suo amico topo in qualunque momento!” abbaia la Regina Rossa.

“Niente ma!” la Regina Bianca batte le mani e tutte le carte rosse si dipingono di nero e arrestano la Regina Rossa. “Su, su. Vedrai che l'eternità passa in fretta. E non sarai da sola.”

“Io sono amico del Cappellaio!” esclama Stein, prendendolo a braccetto.

Lui e il Cappellaio si scambiano un'occhiata.

“Davvero?” domanda il Cappellaio.

“Sì, certo, non ti ricordi? L'hai detto tu prima!”

“Non lo so, non mi ricordo...”

Il topolino guarda torvo il Cappellaio. “Cappellaio... ma non hai ancora capito che ti vuole fregare?”

“Ah, sì?” il Cappellaio guarda Stein, costernato. “E che cavolo di amico sei, allora?”

La Regina Bianca lo fa ammanettare per attentato al suo nuovo buffone di corte e li fa mandare via, non si sa bene dove e l'autrice manco se lo ricorda. Finalmente, ci possiamo dedicare di nuovo ad Alice, sulla cui spalla si è appollaiato lo Stregatto facendo le fusa.

“Lo sapevo che ci saresti riuscita.” dice, sensuale. Alice sorride.

“Non ho neanche tagliato la cioccolata!”

“Complimenti, cara Alice.” il Cappellaio le prende le mani. “Sei... sei stata... in gamba! Una cosa incredibile per una che ha tentato di svicolare fino all'ultimo! E io che non avevo scommesso un centesimo su di te!”

Alice è basita. “Come? Avete scommesso su di me?”

La Regina Bianca si affianca al Cappellaio, sorridendo. “Sì, avevo scommesso col Cappellaio che non avresti mai partecipato alla battaglia. Io ero convinta che tu saresti venuta, ma lui proprio no. E mi ha detto che, se l'avessi fatto, allora mi avrebbe fatto da buffone di corte. Buffa la vita, eh?”

Alice non sa cosa dire. “E adesso?”

“Adesso, tieni, un regalino da parte mia.” la Regina le fa avere un pezzetto di cioccolata che si è frantumata cadendo. Gli Umpa Lumpa sono ancora a terra e piangono disperati per essere stati scoperti ad importare illegalmente dalla Svizzera il cioccolato Lindt.

“E che ci faccio?” chiede Alice, prendendo la cioccolata.

“Beh, la mangi. Che altro?”

“Ma io credevo... che avrei baciato il Cappellaio... il Brucaliffo ha detto...”

La Regina Bianca fa una smorfia stizzita. “Ma lascialo perdere quel vecchio stupido! Mangia la cioccolata e torna indietro. Sono sicura che non vedi l'ora di tornare a casa per sposare quel rospo rosso e schifoso!” la Regina sputa di nuovo a terra e Alice sussulta.

“Beh, guarda il lato positivo...” esclama lo Stregatto. “Se non mangi la cioccolata rimani qui e potrai tentare di sedurre il Cappellaio tutte le volte che vorrai, ma se te ne vai...”

Il Cappellaio fa un sorriso a trentadue denti. “Ti dimenticherai di noi.”

“Ma non potrei mai dimenticarvi! Soprattutto non potrei dimenticare te, Cappellaio mio adorato!”

Lui alza gli occhi al cielo. “E te pareva!”

“Quindi...” Alice restituisce il pezzo di cioccolata alla Regina. “non lo mangio e rimango qui.”

“Cosa?!” la Regina si fa indietro. “Cara Alice, non vorrei sembrarti ingrata, dopo tutto quello che hai fatto per noi, ma... devi sistemare delle cose, nel tuo mondo: devi dare una risposta a quel povero sfigato che ti sta ancora aspettando. Si è fatta notte, ma lui è ancora sotto quel gazebo per sapere se dirai sì o no! E, anche se a me frega il giusto, dato che qui non hai più niente da fare, devi andartene e non appesantirci il sedere con la tua presenza. Non voglio che, poi, tu ti metta in testa la mia corona! Scommetto che, se continui a rimanere qui, qualcuno potrebbe anche decidere di destituirmi per mettere te, sul trono, al mio posto. E non saprei neanche come riprendermelo, dopo, dato che tutti quanti saranno dalla tua parte.”

Alice si sente improvvisamente uno schifo. “Ma... ma...” balbetta, senza sapere che altro dire. “Ma io vi voglio bene... siete come una famiglia!”

Il Cappellaio guarda la Regina Bianca. “Che tatto, eh!”

“Scusa... dicevo solo quello che pensavo.”

“Vieni con me, Alice.” il Cappellaio la prende sottobraccio e porta con sé anche un pezzo di cioccolato. Passeggiano lungo la scacchiera e si fermano lontano da orecchie indiscrete. “Ascolta, Alice... lo so che vuoi rimanere con noi. Lo vorrei anche io, ma, da una parte, la Regina Bianca ha ragione: devi pensare alle persone che hai lasciato e che ti vogliono bene...”

“Ma voi mi volete più bene!”

Il Cappellaio fa una smorfia che maschera subito in un sorriso. “Certo. Ma c'è un'azienda da mandare avanti, c'è un ragazzo da sposare... ci sono tante cose a cui devi pensare.”

“Ma io voglio che tu mi baci e che rimaniamo insieme per sempre!”

Il Cappellaio sbuffa. “Senti, Alice. Io ti prometto una cosa: tu torna nel tuo mondo e, un giorno, prendo l'aereo e vengo a trovarti!”

Alice sorride. “Me lo prometti?”

Il Cappellaio annuisce. “Certo! E quel giorno ti bacerò.”

Alice grida di gioia e salta. “Davvero?”

“Sì.”

“Sei sicuro?”

“Sì.”

“Ma proprio sicuro sicuro sicuro sicuro?”

Il Cappellaio arriccia le labbra. “Ti ho detto di sì. Mangia la cioccolata, oppure non potrò mai fare ciò che ho detto!”

E Alice, che ci è cascata in pieno, ingurgita tutto il pezzo di cioccolato. In un attimo, Mondodisotto si è liberato della sua scomoda presenza. Tutti quelli rimasti si fanno intorno al Cappellaio e lo Stregatto si mette a fare le fusa sulla sua spalla. “Cos'è un aereo?”

Il Cappellaio alza le spalle. “Non ne ho la minima idea, ma pare che Alice lo conosca bene.”

“E se ti aspettasse?” domanda il topolino, torvo.

“Tanto si è dimenticata di noi...” risponde il Bianconiglio, un po' triste.

“Beh, andiamo a casa?” vuole sapere la Regina, rompendo l'attimo di silenzio che si era creato, ma che nessuno vuole far protrarre troppo a lungo, casomai a qualcuno fosse venuta voglia di piangere.

Tutti quanti si dirigono verso il palazzo e anche la Regina mangia un pezzo di cioccolato, tanto su di lei non fa nessun effetto, se non quello di farle venire il singhiozzo.

“Spero che Alice non si sia ubriacata...” esclama, posandosi una mano davanti alla bocca.

“E perché?” vuole sapere il topolino.

“In questa cioccolata c'è un po' di whisky.”

Tutti quanti si lanciano delle occhiate preoccupate.

“Oh, ma io lo devo fare il buffone di corte?” così il Cappellaio mette fine a quello scambio di sguardi.

“Sì.”

“E perché una gallina attraversa la strada?”

“Ma è chiaro!” risponde la Regina. “Per lo stesso motivo per cui un cammello somiglia ad un ombrello.”

“E perché un cammello somiglia ad un ombrello?”

“Ah, questo proprio non lo so.”

Questa è diventata la domanda che il Cappellaio continuerà a porsi senza mai riuscire a trovare una risposta.


Alice, intanto, si è svegliata nella tana di un coniglio. È stordita ed è sicura di aver appena affrontato un'avventura nel mondo di Oz. Si arrampica fuori e si dirige verso il gazebo, è spettinata, sporca e sembra si sia fatta una dose di qualcosa, ma nessuno sembra accorgersene. Amish la guarda.

“Sembra che tu abbia fatto sesso con il Cappellaio.” le dice.

Alice non crede alle proprie orecchie. “Lo sai già?”

“Che dici, Alice? Ho detto se sei caduta su un sasso, dato che sei così scapigliata. Fai vedere se hai un bernoccolo!” Amish si avvicina alla sua testa, ma lei lo scansa.

“No! Prima devo rispondere alla tua domanda.” replica lei. “Vedi, Amish, tu sei un bravo ragazzo, bravissimo, ma hai problemi di flatulenza e mi sembra più giusto che sia tua madre a prepararti le minestrine.”

“Eh?”

“In poche parole: sei brutto e non mi piaci.”

“Ah.” Amish, scornato, abbassa la testa e non replica. Non tenta di appiccare fuoco alla casa e non si strappa i capelli dalla disperazione, ma, chi se ne frega? Alice ne ha anche per gli altri! Scende dal gazebo e guarda la megera che, per poco, non è diventata sua suocera.

“Senti, tu mi stai proprio sullo stomaco. Mi sembri, sai chi?, la Regina Rossa. Sei proprio una squilibrata!”

“Senti chi parla!” sbotta la megera, ma Alice va da sua madre.

“Mamma, la devi smettere di andare con questo e con quello per un po' di denaro. Adesso ci penso io.”

Sua madre diventa rosso pomodoro dall'imbarazzo, ma Alice non si accorge di niente e si piazza di fronte a Lowell, il marito di sua sorella Margaret, che è accanto a lui. “Sono troppo nobile e troppo corretta per dire a mia sorella che pensi bene di andare a letto con tutto ciò che respira. Però smettila, perché mia sorella è una donna in gamba.”

“M-Margaret, che... no, ti prego!” Margaret lo insegue, dandogli borsettate sulla testa e dovunque riesca a colpirlo mentre lui scappa. Alice non trova più sua sorella, così si mette di fronte alla vecchia zia che crede che il suo principe azzurro la stia aspettando.

“Zia, sei una sfigata.” le dice. “E non arriverà mai nessuno a sposarti. Sei un water con la tavoletta... e... va beh... mi sa che ho infierito abbastanza.”

Così se ne va, e non vede la vecchia zia cominciare a piangere disperatamente, tanto che due persone la devono portare fuori dalla scena per non far sentire ai lettori come ulula. E Alice, allora, si piazza di fronte al padrone di casa che sente chiaramente l'odore del whisky nel suo alito.

“E adesso noi due dobbiamo a parlare di affari. Ti aspetto nel tuo studio tra cinque minuti”

“Sì, certo.” risponde lui, pronto, come se non avesse aspettato altro che quella frase. E, quindi, mentre lui sparisce in mezzo alla folla, Alice si alza la gonna, mostra i mutandoni della nonna e improvvisa un cancan, tanto che tutti rimangono pietrificati nel giardino e a sua madre viene un infarto.

Quindi Alice si dirige nello studio del padrone di casa, prende un atlante. “Ho avuto un'idea bestiale, mentre ero via.”

“Via dove?”

“A Mondodisotto.”

“Eh?”

“Lascia perdere... dicevo: mi è venuta un'idea bestiale.”

“L'ho capito, vai avanti.”

“L'idea è quella di smerciare i prodotti tossici alla Cina, passando per Hong Kong. In questo modo, spendiamo poco e non inquiniamo la nostra bella Inghilterra.”

“Tu sei ubriaca.” dichiara il padrone di casa.

Alice sorride e ridacchia.

“Comunque,” continua il padrone di casa. “mi hai convinto. Partirai col primo carico.”

Tutta contenta, Alice accetta.

Mentre lei è sul ponte della nave, sua madre – che si è ripresa magnificamente bene – sua sorella che ha un ghigno soddisfatto, Lowell che, invece, ha un occhio nero, e il padrone di casa, la salutano dalla banchina del porto.

“Sei sicura che non tornerà?” chiede sua madre a mezza bocca.

“Io non so come potrebbe. Le ho dato una lettera da presentare alla polizia cinese, non appena arriva.”

“Ah, e se la aprisse?”

“Tranquilla: l'ho scritta in cinese. Li prego di tenerla lontano dall'Inghilterra il tempo necessario perché possiamo cambiare nome... così che, una volta tornata, non possa più nuocere a nessuno.”

“Ah, allora...”

Alice, intanto, che è su, saluta e saluta, ignara di quello che i suoi parenti e amici hanno fatto e si mette sulla punta della nave perché arrivi il suo DiCaprio e ripetere la più famosa scena di Titanic. Invece di Jack, arriva una farfalla blu che si posa sulla sua spalla. Alice ghigna.

“Tanto, prima o poi,” dice. “al posto tuo verrà il Cappellaio, caro il mio Brucaliffo.”

La farfalla vola via e raggiunge una sua sorella.

“Ma chi cavolo è questo Brucaliffo?!” chiese questa sorella.

“Non chiedermelo.”


FINE



Ebbene sì, siamo ufficialmente alle battute finali. Questo è frutto di due ore di treno e ho messo la parola fine proprio all'arrivo alla stazione di arrivo! XD

Dunque, dato che non ho molto altro da dire, passo immediatamente alle risposte alle recensioni e, infine, ai ringraziamenti finali.


Sweet_Nightmares: sì, il capitolo precedente continua a non piacermi, ma comunque questo mi sembra meglio. Aspetto con ansia la tua opinione. :)


amelia spicer: e chi non ama il dottor House?! È un genio ed è troppo ganzo, al pari di moltissimi personaggi del nostro Johnny!


brokendream: non hai saltato un capitolo o quasi! Il Cappellaio si chiede se tu volessi andare a prendere tè e pasticcini con lui. Promette di non farti ubriacare come ad Alice, però. XD Grazie per aver commentato. :)


Elelovett: il capitolo precedente non mi fa ridere né sorridere, tutto qui; mi sembra di averlo scritto sotto costrizione, sarà per questo che non mi piace. :P Il Cappellaio ti fa sapere che è colpa di Alice e dell'alitosi che non l'ha baciata, ma che ce l'ha messa tutta. U.U Lui non vuole deludere le sue fans! XD


Tigro: *Luine ferma la frusta di Tigro*. È brutto quando ci si blocca con le fanfic: a me sembra che qualunque cosa scrivo faccia schifo, poi, a distanza di anni, a volte, mi capita di andare a rileggere cose che avevo mollato perché non mi piacevano più e trovo che siano belle e vorrei sapere come vanno a finire. XD


candidalametta: lo Stregatto di Tim Burton mi dava proprio l'idea di maiale (che gioco di parole!) e allora ho scatenato la fantasia. XD E per quanto riguarda la Regina Bianca sono d'accordo: anche nel film, lei dice che è contro la violenza, quindi dovrà essere Alice tagliare la testa al Ciciarampa. Scusami tanto, bella – le avrei detto io – ma perché invece di stressare le povere Alice per bene, non ti rimbocchi le maniche e fai da te? (Alice, dietro di me, annuisce convinta).


A tutte voi voglio dire: grazie. Mi ha fatto molto piacere e mi sono divertita moltissimo a leggere i vostri pareri sul film e sulla storia. Non pensavo che ci fossero tante persone che la pensassero come me, sul film. Era nata come una sorta di protesta, ma poi, col tempo, dimenticandomi un po' dei particolari del film, mi sono soffermata sui punti più salienti e li ho sviluppati in un modo del tutto nuovo e, spesso, inaspettato anche per me. XD

Ah, un'ultima cosa: parte del titolo, “rovinare così bel film della Disney”, viene dal Signore degli Anelli – le due Torri, quando Gollum dice a Sam “rovinare così bel pesce, daccelo crudo e che si dibatte”, non so se ricordate la scena dove Sam cucina i conigli che Gollum porta a Frodo. XD Personalmente l'adoro.


Adesso, passo a ringraziare le 11 persone che hanno inserito la storia nelle loro seguite:


1 - baloon

2 - DolceRosellina

3 - Elelovett

4 - Hoshi

5 - jadina94

6 - Kikkina90

7 - Lady__Beatles

8 - LiLium

9 - Taiga

10 - Tigro

11 – ZexionAngel94


Le 4 che l'hanno inserita tra le loro storie da ricordare:


1 - Daicchan

2 - duedicoppe

3 - Liz_23

4 – Masquette


E le 9 che l'hanno inserita tra le loro preferite:


1 - amelia spicer

2 - Angel666

3 - brokendream

4 - Daicchan

5 - DolceRosellina

6 - Elelovett

7 - Sweet_Nightmares

8 - ZexionAngel94

9 - _Pan_



E, adesso, siamo davvero alla fine.

*L'autrice fa un inchino e cala il sipario (fate piano con quei pomodori! XD ).*

Grazie di nuovo a tutti quanti (se ci sono anche ragazzi nel mezzo, non si sa mai :) ).

Luine.

  
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