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Autore: Ariel Bliss Russo    01/07/2010    4 recensioni
Questa storia comincia dal periodo in cui Kilari Tsukishima, quasi sedicenne, è all'apice del suo successo. Il lavoro da idol ormai fa parte di lei, e ogni giorno diventa sempre più brava, facendo accrescere il successo del suo nome e della sua agenzia, l'agenzia Muranishi. La storia è centrata molto sui suoi sentimenti. Dopo aver scoperto di essere innamorata di Hiroto Kazama, che fa parte del duo Ships con Seiji Hiwatari, stare con l'amico senza poter rivelargli i suoi sentimenti la fa soffrire molto. Tutto si complica quando conoscerà un ragazzo, Haru Yamashita, che poco dopo diventerà un idol come lei. Pian piano, i due cominciano ad innamorarsi e Kilari non sa più per chi batta il suo cuore. Haru o Hiroto? Un avvenimento, però, la sconvolgerà profondamente. Scopre infatti che Hiroto sta con una ragazza, Noeru, e li vede baciarsi in spiaggia. A quel punto, lei non sa proprio cosa fare. Il giorno del suo compleanno si avvicina e il suo cuore è spezzato in due. Il giorno prima del 7 luglio, data che segnerà i sedici anni di Kilari, un litigio tra Haru e Hiroto farà venire a galla i sentimenti che la giovane idol prova per Hiroto. Il giorno dei suoi sedici anni sarà un momento magico...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In strada non c’era molta confusione, quindi arrivammo presto. Entrammo nello studio e percorremmo vari corridoi. Poi arrivammo nel dietro le quinte dello studio di registrazione del programma, e lì incontrammo il signor Daimonji mentre parlava con alcuni tecnici.

Signor Daimonji: Oh! Hiroto, Seiji e anche la bellissima Kilary! E’ un piacere avervi qui, nella mia trasmissione…

Kilary: Buon giorno signor Daimonji! Anche per noi è davvero un onore essere qui come ospiti del suo programma!

Hiroto: La ringraziamo di cuore per averci invitati!

Signor Daimonji: Per me è davvero fantastico avere qui dei grandi idol come voi! Sono io che devo ringraziarvi!

Seiji: Grazie per i complimenti!

Signor Muranishi: Buon giorno signor Daimonji, è un piacere rivederla!

Signor Daimonji: La ringrazio Direttore! – e poi rivolgendosi a noi - Bene ragazzi, andate nei vostri camerini. Lì troverete i nostri più esperti stlisti e truccatori al vostro servizio!

Kilary: Wow! Bene, allora andremo subito signor Daimonji!

Che bello, c’erano anche gli stilisti e i truccatori. Questi erano alcuni dei lati positivi dell’essere una idol. Ogni volta che qualcuno ti faceva indossare i propri abiti era qualcosa di fantastico! Perché ogni abito esprimeva sentimenti diversi, anche a seconda di chi lo indossava. Quando io indossavo abiti nuovi cercavo di trasmettere felicità e voglia di vivere a tutti quelli che mi guardavano! E anche oggi avrei fatto così.

Il vestito che oggi indossavo era aderente, con una gonna corta e con delle fasce di margherite attorno alla vita e all’altezza del petto. Era un arancione spiccante, proprio il genere di colore che mi piace, perché è acceso e molto vivace!

Uscì dal camerino, ed ero talmente distratta dal pensiero della diretta da non accorgermi che dietro la mia porta c’era Hiroto e, sbattendogliela quasi in faccia mentre uscivo, lo feci cadere per terra. Però finì col perdere l’equilibrio anche io, finendogli addosso. Appena mi resi conto di ciò che era successo, il mio cuore cominciò a palpitare più velocemente e divenni tutta rossa in faccia (me ne accorsi perché mi sentivo andare a fuoco!). Hiroto, rosso quanto me, era fermo immobile nel pavimento e mi guardava.

Kilary:  Ah-ah… Scusa! E-ero sovrappensiero e non m-mi sono accorta che tu… cioè n-non ho visto che eri proprio qui dietro… e-ehm… mi dispiace!

Hiroto:  N-non mi sono fatto niente, s-sta tranquilla Kilary…

Era così bello. Guardarlo negli occhi mi faceva sentire così felice, ma anche terribilmente triste. Non mi accorsi che ero ancora sopra di lui, così, con uno scatto veloce mi misi a sedere accanto.

Kilary: S-scusa non mi ero accorta d-di essere ancora sopra di te…

Non dissi altro. Stavo balbettando e ripetevo le stesse parole una, due, mille volte. Il fatto è che quando ero sola con lui, come in quel momento, non riuscivo proprio a parlare o a dire cose che avevano senso.

Hiroto: Kilary?                       

Kilary: S-si?

Hiroto: Si può sapere perché sei tutta rossa??

Sapevo di essere diventata rossa, ma speravo non se ne accorgesse.

Kilary: N-non è niente davvero, forse è per il caldo.

Hiroto: Ma se siamo astento in primavera? Non è che hai la febbre?? Fammi vedere…

Mentre si avvicinava per toccare la mia fronte con la sua guancia, il mio cuore saltò di due battiti per poi cominciare a galoppare talmente in fretta che avevo paura mi scoppiasse! E questo suono non passò inosservato a Hiroto…

Hiroto: Kilary il tuo cuore sta battendo velocissimo!! S-si può sapere cosa ti succede oggi? –adesso, era un po’ in imbarazzo.

Kilary: Dico sul serio, non ho niente! Sta tranquillo! – E gli sorrisi!

Hiroto diventò rosso quasi quanto me. Poi si alzò e aiutò anche me a rialzarmi. Dall’angolo del corridoio spuntò fuori Seiji . Vide che Hiroto mi aveva dato la sua mano per rialzarmi, e mi sembrò un po’ irritato, ma forse era solo una mia impressione.

Seiji: Ragazzi, cosa sta succedendo? Perché vi state tenendo le mani?

Io e Hiroto lo guardammo confusi, ma poi capimmo… le nostre mani erano ancora unite! Io stavo completamente andando a fuoco! Così ci staccammo da quel contatto che per me era stato così naturale, tanto da non accorgermene.

Hiroto: Kilary era… beh si insomma… è uscita dal suo camerino e mi ha quasi sbattuto la porta in faccia, ma ha perso l’equilibrio e mi è caduta addosso… e poi io l’ho aiutata… ehm… a rialzarsi e… sei arrivato tu!!

Hiroto balbettava, ed era molto più imbarazzato di prima. Non mi sarei mai aspettata una reazione simile da parte sua per descrivere una situazione del genere. Ma non volevo illudermi troppo. Magari non sapeva come spiegare l’accaduto a Seiji ed era solo in difficoltà con le parole.

Kilary: Beh, c-c’era da aspettarselo da parte mia, sono proprio s-sbadata!... Ora devo andare dalla s-signora Kumoi… ehm… a dopo ragazzi!

E corsi via per il corridoio fino ad arrivare al bagno. Ero troppo agitata e avevo bisogno di calmare non solo me, ma anche il mio cuore impazzito! Da quando ero inciampata addosso a Hiroto a ora, il mio cuore non faceva altro che battere velocissimo. Quindi feci respiri profondi e, cercando di calmarlo, mi concentrai sulla diretta di oggi.

   
 
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