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Autore: space_oddity    09/07/2010    5 recensioni
"Avevamo dodici anni quando io, Mary Anne Longbottom e Lilian Cooper, le mie migliori amiche, abbiamo scoperto come nascono i bambini.
Ok, ok, ne avevamo quattordici.".
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso terribilmente per il ritardo, ma riuscire a connettermi questa settimana è stata un'impresa:(
La buona notizia(?) è che oggi ho il tempo di rispondere alle recensioni:)
Come sempre, grazie mille alla mia beta Candidalametta e a tutti quelli che leggono, recensiscono e seguono questa storia!
Buona lettura!


Là dove non batte il sole - La notte che non fu





Il tempo di rimandare a casa un David scioccato e molto contrariato e torno in cucina, dove trovo James e mia nonna che chiacchierano amabilmente, seduti davanti a due immancabili bicchieroni di CocaCola.
Sembrano due vecchi amici in vena di confidenze e ringrazio il cielo che Mary Anne e Lily siano già in camera mia a prepararsi per la notte.
"Certo, "Il laureato" sarà anche una pellicola vecchia, ma trovo che sia ancora oggi un capolavoro insuperabile. Niente a che vedere con le commedie romantiche di adesso, per quanto gradevoli"- afferma mia nonna con decisione.
"Concordo"- replica James, divertito -"Dubito che una cosa come "Il mio grosso, grasso matrimonio greco" possa essere considerato un mito immortale, ma mi ha fatto ridere fino alle lacrime".
Mia nonna fa una risatina compiaciuta.
"Oh, anche a me! Delle scene semplicemente esilaranti! Anche se continuo a ricordare malinconicamente i vecchi film francesi che andavamo a vedere al cinema. Hai mai visto "Il tempo delle mele"?".
"Lo adoro!"- esclama James entusiasta.
"Ti piace "Il tempo delle mele"?!"- domando incredula, interrompendo quell'idillio.
James si passa una mano sul collo, imbarazzato.
"Sì.. Ecco.. E' che quell'atmosfera retrò è così.. Suggestiva"- replica giustificandosi.
"Ma è così mieloso!"- ribatto poco convinta -"Come fa a piacerti?".
Mia nonna interviene in sua difesa:"Il ragazzo ha buon gusto Chastity, non c'è niente da dire".
Strizza l'occhio a James:"E ora questa vecchia carcassa se ne va a letto. Ed è quello che dovreste fare anche voi.".
Guardo fuori dalla finestra. In effetti è già buio.
"Hai ragione, nonna. James, ti accompagno alla stazione?".
Lui si stiracchia, guarda distrattamente l'orologio e impallidisce.
Alza lo sguardo su di me, preoccupato.
"Cosa c'è?"- chiedo con una punta di apprensione.
"Sono le nove e venti. L'ultimo treno per Pittsburgh è partito alle otto e quarantacinque."- risponde agitato.
"Beh, puoi sempre andare a dormire da David, no? Sei suo cugino, non penso abbia problemi ad ospitarti"- replico tranquilla.
"Ci ho già pensato. Ma l'ultimo treno per Butler era dieci minuti fa. David è già partito".
Lo guardo, atterrita.
Oddio.
Non vorrà mica..
Ma io non posso farlo.
NON POSSO FARLO.

"... Beh, può dormire qui, vero Chastity?"- replica mia nonna con naturalezza.
La guardo sbarrando gli occhi.
No, che non può.
In primo luogo, perchè dovrei presentarlo a mio padre.
In secondo luogo, perchè dovrei presentarlo a mia madre.
Potrà sembrarvi la stessa cosa ma non lo è. Perchè, mentre James potrebbe, forse, sopravvivere ad un'eventuale incontro ravvicinato con mio padre, niente, niente potrà salvarlo da quello con mia madre.
Cerco disperatamente di pensare a una via d'uscita, mentre mi scorrono nella mente immagini agghiaccianti di repliche cruente della presentazione di Charles ai genitori di Mary Anne.
"Nonna.. Vedi.. Il fatto è che.. "- balbetto, in preda al panico.
"Oh, non preoccuparti! Lo so che la stanza degli ospiti è già occupata da me, ma c'è sempre il divano, no? Sempre che James non faccia lo schizzinoso."- replica scherzosamente.

Già. Come se fosse questo il problema.
Fosse per questo lo potrei mandare a dormire anche sul pavimento o in bagno. O in giardino. O nella casetta sull'albero.



.. Ehi.
Non male come idea.
Sogghigno mentalmente e rispondo in tono leggero:"Non preoccuparti nonna, ci penso io. Tu vai pure a letto.".
"D'accordo. Buonanotte tesoro"- sussurra stampandomi un bacio sulla fonte -"E buonanotte anche a te James!".
"Buonanotte!"- rispondiamo in coro.
E si allontana su per le scale lasciando una scia dolcissima di profumo.
James mi lancia uno sguardo interrogativo.
"Allora, preparo il divano? Sicura che per i tuoi non è un problema?".
"Farai meglio a prepararti a saltare invece. Quanto ai miei, ho trovato una soluzione perfetta su cui non avranno niente da ridire"- replico con un sorriso soave.
".. Saltare?"- sussurra, palesemente spaventato.
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"Soluzione perfetta, un cavolo!"- borbotta James, corrucciato, osservando sospettoso le pareti di legno della casetta sull'albero.
Sospiro, esasperata:"Hai forse un'idea migliore?".
"Sì! Presentami ai tuoi e facciamola finita!"- esclama rabbioso.
Lo guardo, gelida.
"Che cosa, nella definizione di migliore, non ti è chiaro James?".
"Forse la parte in cui dormo al freddo e al gelo, su un pavimento di legno duro ricoperto di schegge in una piccionaia piena di spifferi come un clandestino!"- sbotta, afferrando il cuscino rudemente. "Non sei al freddo e al gelo! Hai due trapunte e una coperta e siamo a Giugno"- ribatto, con un tono che non ammette repliche -"E ora dormi".
Mi giro per andarmene quando, presa da un'impeto di umanità, torno da lui e lo abbraccio velocemente:"Buonanotte.".
"Buonanotte"- mormora James con un'aria così abbattuta che mi fa venire voglia di scompigliargli i capelli come a un cagnolino.
Non credo che gradirebbe.
Salto sul mio davanzale e rientro in camera.
Spengo la luce e mi infilo nel letto in mezzo a Lily e Mary Anne. Ascolto i loro respiri tranquilli cercando di prendere sonno.

Dopo un'ora e trecentoundici pecore, mi sto ancora rigirando fra le lenzuola. Continuo a pensare a James, che probabilmente non sta ancora dormendo. Che sprimaccia il cuscino, irritato. Che cerca una posizione comoda sul pavimento duro.
Penso a James, che è a soli quattro metri da me.
Scatto a sedere tirando inavvertitamente una gomitata a Lily che si lamenta nel sonno e sguscio silenziosamente fuori dalle coperte.
Vado sul balcone e scruto nell'oscurità cercando di vedere James, ma trovo solo ombre indistinte.
Oh, al diavolo.
Mi do la spinta e riesco ad atterrare in un modo discretamente silenzioso. Tasto il pavimento con le mani, alla cieca, fino a quando non trovo la sua spalla.
Mi sdraio con cautela e appoggio la guancia alla sua schiena. Sento il suo respiro profondo, il cotone fresco e morbido della maglietta, chiudo gli occhi e mi rilasso.
Lo sento muoversi nel sonno e faccio per tirarmi indietro, ma allunga il braccio verso di me e mi trattiene delicatamente.
Parla sussurrando e sento le forti vibrazioni della voce sulla sua schiena.
"Anche tu non riuscivi a dormire?".
"No"- rispondo semplicemente -"Ho provato anche a contare le pecore, ma niente da fare.".
Gli sfioro il viso con una mano e lo sento sorridere.
"Un trucchetto molto sopravvalutato, se vuoi la mia opinione. Con me non ha mai funzionato perlomeno."- replica in tono divertito.
"E cosa facevi allora per addormentarti?".
Finalmente, si gira verso di me.
"Mi portavo a letto il peluche più grande che avevo e lo abbracciavo"- replica solenne.
Scoppio in una risatina soffocata.
"E, in mancanza di peluche sufficientemente enormi.. Ti accontenteresti di me?"- chiedo, in tono fintamente dubbioso.
"Uhm, sì, potrebbe andare.. Anche se non sarai mai all'altezza di Teddy, prendine atto.".
"No di certo"- replico serissima.
"Volevo soltanto che fosse chiaro"- replica con un sorriso malizioso.
Mi bacia la spalla e risale lentamente sul collo, fino ad arrivare alla bocca, mentre mi abbassa delicatamente le spalline del pigiama.
Tutto il mio corpo sta rispondendo con stimoli fin troppo entusiasti. Devo ammettere che trovo tutta questa attrazione un po' snervante. Difficile essere lucida o costruire frasi di senso compiuto, quando i neuroni vanno in vacanza non appena mi ritrovo a meno di dieci centimetri da James.
Come in un sogno, lo vedo tirarsi indietro e sfilarsi la maglietta con un gesto fluido.
Si riavvicina a me con un luccichio incadescente nello sguardo.

Oh-oh.
Non vorrà davvero..
Mi stampa un bacio sulla bocca mentre si appoggia leggero sopra di me.
Sì, vuole davvero.
In preda al panico considero le opzioni che ho davanti. Beh, mica tante in realtà.
Come direbbe Shakespeare, "Farlo o non farlo"?

Da perderci la testa.
Cerco di comporre mentalmente una lista di pro e contro, ma James comincia ad accarezzarmi la schiena e io non riesco più a formulare un pensiero coerente.
Farlo.
Non farlo.
Farlo.
Non farlo.

.. Oddio.
La soluzione arriva, inaspettata, da James.
Si sdraia di nuovo al mio fianco, puntellandosi sui gomiti.
"Sì, questo funziona decisamente meglio delle pecore"- afferma con un sorrisetto soddisfatto -"Buonanotte Chastity".
E appoggia il mento alla mia testa mentre mi circonda le spalle con le braccia.
E io, con la testa pesante e ancora piena di domande, cado subito in un sonno profondo e senza sogni.



Ory_Stardust_95: Eh, m i sono soddisfatta anch'io a scriverla:)
Niente uscita a tre alla fineXD Ci avevo fatto un pensierino, ma poi mi era sembrato troppo agghiaccianteXD
Grazie mille della rensione, a presto!

_Wrath_:*arrossisce* Grazie mille! Wow, era un capitolo corto ma ha fatto successoXD
Grazie mille, davvero, ora finirò per montarmi la testaXD
Sono contenta che ti sia piaciuto, a presto!:)

Happy_Yeah: Grazie mille! Sono contenta che ti sia piaciuto, al prossimo!:)

PaleMagnolia:Oddio che onore! Una delle mie autrici preferite che mi recensisce una storia! Grazie milleXD
Spero ti piaccia anche questo, al prossimo!:)

  
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