Capitolo 5
-Vuoi
dire che è stata lei a mandarti quel
coso contro?
Manta
sembrava perplesso e teneva gli occhi
fissi sul volto dell’amico, cercando di capire cosa provasse
nel descrivergli
quei ricordi.
-Eh…
come ha fatto?
La
curiosità prese il sopravvento sulla
preoccupazione.
Yoh
sospirò.
-Aspetta
adesso ci arrivo…
La
mattina seguente il piccolo Yoh andò in
giro per i mercatini, alla ricerca di qualche souvenir per la famiglia.
Non
faceva altro che pensare ad Anna e a ciò che stava
succedendo, tuttavia cercò
di distrarsi andando alla ricerca di qualcosa di carino da portare ad
Izumo.
-Questi
piacerebbero a Ponchi e Conchi…
Ridacchiò,
notando dei portachiavi con
disegnata sopra una donna nuda.
-Perché
sono degli sporcaccioni!
-Ma
a che stai pensando pervertito?
Yoh
si paralizzò all’istante, restando
spiazzato da quella voce che lo stava rimproverando. Lentamente, si
voltò,
incontrando quegli occhi neri che tanto l’avevano spaventato
la prima volta in
cui li aveva visti riflessi nei suoi.
-E
chi sarebbero Pincho e Chinco?
Il
ragazzo non parlò, occupato ancora a
riflettere sulla presenza della ragazzina.
-Ah…
sono gli spiriti della tua famiglia…
Tsk, che facce volgari…
-Un
momento…
Finalmente
il giovane Asakura reagì e mise
Anna all’angolo, tenendola per le spalle. Lo sguardo deciso
dello sciamano si
inchiodò a quello iroso della itako. Per
un’istante, lei non reagì, lasciandolo
parlare.
-Come
fai a saperlo? E anche il mio nome quel
giorno… E quell’oni! L’hai mandato tu!
Un
sonoro ceffone raggiunse la guancia
sinistra del piccolo Asakura, facendolo crollare a terra con stampato
in viso
il segno delle dita del giovane.
-Non
parlare liberamente con me.
Mormorò
la bambina, con occhi freddi e
imperscrutabili.
-Ahi
mi hai fatto male! Ma sei impazzita? E
poi sei tu che hai iniziato a parlare!
-Sono
venuta a congedarmi da te.
La
piccola Anna si voltò, dando le spalle a
Yoh. Qualcosa sembrava cambiato nel suo tono di voce…
Sembrava… triste.
-Ci
sono ancora molte candidate a diventare
tua moglie… Torna a casa ad Izumo. Se resti qui diventerai
infelice…
Per
un attimo le parole della ragazza si
persero nel silenzio.
-Grazie
per essere venuto da così lontano…
Mormorò
alla fine, prima di iniziare a
camminare, allontanandosi da Yoh. Il giovane capì che
c’era davvero qualcosa
che non andava in quella ragazza e che non poteva abbandonarla a se
stessa,
perciò non si arrese e iniziò a seguirla, ma si
bloccò quando vide una serie di
fuochi azzurri radunarsi attorno a lei. Li vide danzarle intorno, prima
di
unirsi l’uno all’altro, dando vita alla sagoma di
un oni…
Il
mostro sembrava ancora più spaventoso
dalla prima volta in cui Yoh l’aveva visto. Era davvero
grosso ed emanava onde
di malvagità da tutti i pori.
-Per
questo… ti ho detto di fuggire…
Anna
provò a parlare, ma l’oni iniziò subito
ad attaccare il piccolo sciamano, il quale faceva di tutto per schivare
i
colpi.
-Ogni
volta che esco succede questo… Per
questo sto sempre a casa… Vattene Yoh, scappa.
Il
mostro scaraventò via il piccolo Asakura,
il quale atterrò dietro la bottega di un armaiolo. Per un
attimo restò a terra,
pensando a cos fare per affrontare il nemico, tuttavia l’oni
continuò il suo
attacco e Yoh fu costretto ad agire d’istinto.
Afferrò al volo una spada e uscì
dalla bottega, parandosi davanti al mostro.
-Anna
scappa… Ci penso io a lui…
La
bambina restò sorpresa dalle parole del
ragazzo e impallidì. Lui stava combattendo per difenderla
come nessuno aveva
mai fatto per lei prima d’ora…
Abbassò
lo sguardo, sentendosi colpevole, e
desiderò con tutto il cuore la scomparsa del mostro, per
salvare Yoh… e,
proprio quando stava per attaccare, l’oni si dissolse in una
decina di fuochi
azzurri, lasciando lo sciamano sorpreso e l’itako senza
parole.
-Ed
ecco il primo ceffone…
Manta
non si lasciò sfuggire l’occasione di
prendere in giro Yoh.
-Certo
che… non mi aspettavo che Anna potesse
fare ciò.
L’erede
della famiglia Asakura sospirò,
incrociando le braccia dietro la testa.
-I
pensieri cattivi della gente entravano
nella sua testa e lei non poteva farci niente. Si radunavano e creavano
oni.
-E
cosa è successo dopo?
Quando
Matamune e Kino rientrarono in casa
trovarono Yoh e Anna intenti a guardare la televisione. Stupiti
dall’improvviso
avvicinamento tra i due ragazzi, decisero di lasciarli soli e
concedergli un
po’ di privacy.
-Quale
preferisci?
Stavano
guardando un concorso canoro e la
bambina, senza esitazioni, indicò una cantante ricoperta di
trucco e di
borchie.
-Accidenti…
-Sembra
aggressiva, ma lo fa per nascondere
la sua timidezza… In realtà è molto
dolce…
-Proprio come te.
La
ragazza restò un attimo spiazzata da quel
commento, tuttavia non potè far altro che abbassare gli
occhi e torturarsi le
dita..
-Devi
andartene, io ti porterò solo guai.
Non
sapeva perché, ma più tempo passava,
più
le veniva difficile provare a mandare via il ragazzo che le stava
seduto
accanto. Che si stesse affezionando?
-So
che a me piace la vita tranquilla… Ma non
posso abbandonarti solo perché la tua è
difficile…
La
bionda strinse i pugni, cercando dentro di
se la forza di cacciarlo… per proteggerlo.
-Perché
cerchi a tutti i costi di entrare
nella mia vita?
Yoh
arrossì di colpo e abbassò lo sguardo.
-Ecco,
beh… io… Deve essere orrendo leggere
nei pensieri.
Il
piccolo Asakura si era reso conto
dell’errore commesso nel lasciar vagare
l’immaginazione in modo così
“libero”
davanti a lei.
-Pervertito!
L’ennesimo
sonoro ceffone di Anna lo colpì
dritto in faccia, lasciandogli il segno delle dita. Dopo averlo
colpito,
l’aspirante itako scappò nella sua stanza,
rinchiudendosi dentro. Non riusciva
a capirne il perché, ma la mano che aveva colpito la guancia
del ragazzo
pulsava terribilmente.
Il
giovane sciamano le andò dietro,
fermandosi davanti la porta.
-Hey..
Sembrava
in imbarazzo dopo i pensieri poco
casti fatti su di lei, tuttavia era deciso a non lasciarla andare.
-Dopo
il concorso canoro c’è un programma
sull’inizio del nuovo anno… Possiamo vederlo
insieme e poi andare al tempio..
Yoh
cercava di usare un tono tranquillo per
farle capire le sue vere intenzioni.
-Lo
so che uscire è problematico per te,
quindi beh… se appare l’oni scapperemo insieme. So
che tu vuoi risolvere questo
tuo problema, ma se non ci riuscirai io ti accetterò lo
stesso… E lo risolverò
diventando Shaman king…
Per
un attimo tutto ciò che si sentì fu solo
il silenzio.
-Ecco
beh… E’ una situazione un po’
imbarazzante… Per fortuna c’è questa
porta chiusa tra noi.
-Per
fortuna…
Mormorò
la
bambina, quando ormai i passi del ragazzo si erano già
allontanati.
-Altrimenti
mi avresti vista piangere…
-Certo
che eri proprio cotto di lei!
Yoh
sorrise, arrossendo leggermente.
-Non
che adesso tu abbia smesso di guardarla
con occhi da maniaco…
-Manta
ma che dici!
-Ahaha
amico, scherzo, tranquillo…
Quella
sera, dopo aver visto ancora la
televisione insieme, Yoh e Anna uscirono. Il ragazzo sembrava
tranquillo e
spensierato, come suo solito, ma la giovane itako dava
l’impressione di non
riuscire a sopportare ancora quella situazione. Il primo
dell’anno era il
momento in cui si ci rivolgeva ai kami per le richieste maggiori. Tutti
si
recavano al tempio per depositare i loro desideri al cospetto degli
dei, dando
sfoggio a pensieri avari e invidiosi; pensieri che, in pochi secondi,
si
radunarono nella mente della giovane itako, riempiendola completamente.
La
ragazza non riuscì a resistere per molto tempo e, dopo pochi
minuti, decine di
fuochi azzurri la circondarono.
-Anna…
Il
processo stavolta non sembrava volersi
fermare e dalla mente della ragazza nascevano diversi oni, uno dopo
l’altro.
Yoh per un attimo ebbe paura di non riuscire a fermarla e di perderla
per
sempre, tuttavia Matamune, che aveva deciso di seguirli,
apparì al suo fianco.
La paura svanì all’istante.
-Sta
tranquillo, adesso ci penso io.
Uno
dei mostri iniziò a divorare gli altri,
diventando più grande e più forte. Il gatto
allora creò il proprio oversoul,
evocando un’enorme spada. I due potenti spiriti iniziarono la
battaglia,
scambiandosi una serie di potentissimi colpi. Il mostro sembrava avere
la
meglio, semplicemente poiché aveva una riserva illimitata di
energia, mentre
Matamune iniziava ad esaurire la sua. In un gesto disperato, lo spirito
gatto
radunò le sue forze, colpendo il braccio dell’oni,
cercando di purificare la
sua anima, tuttavia il mostro riuscì a salvarsi strappandosi
l’arto infetto.
-Maledizione…
Matamune
sembrava in crisi ed era parecchio
stanco, tanto che non riuscì a far nulla mentre il mostro
prendeva Anna.
-Mamma…
-No!
Io non volevo crearti!
La
ragazza non sembrava preoccupata da ciò
che l’oni poteva farla, tuttavia aveva paura per
ciò che il mostro poteva fare
agli altri… e a Yoh.
-Rimettimi
in forze, creane ancora!
Yoh
provò a raggiungere l’enorme spirito
malvagio, per poter salvare la sua futura moglie, tuttavia fu troppo
lento e
non potè far altro che osservarlo andar via insieme ad Anna.
Non riusciva a
capire cosa quel mostro volesse da lei.
-Vuole
farle creare altri oni così può
nutrirsene… Tuttavia se lo fa…
l’energia di quella ragazzina si esaurirà e lei
perderà la vita.
Matamune
anticipò la domanda del ragazzo,
dandogli subito la risposta che cercava, anche se, sul viso dello
spirito
gatto, era dipinta un’espressione di pura preoccupazione. Il
giovane Asakura,
invece, sembrava letteralmente terrorizzato.
-Non
la lascerò morire…
Mormorò,
iniziando a riacquistare sicurezza.
Le aveva promesso che l’avrebbe salvata a tutti i costi e di
certo non avrebbe
permesso ad un mostriciattolo di far passare Yoh Asakura come uno che
infrange
le promesse.
Lo
spirito gatto, per un attimo, sorrise,
decidendo che si sarebbe associato al ragazzo per salvare la giovane
Anna.
“Salverò
lei… come avrei dovuto fare con il
mio vecchio padrone…” Furono questi i pensieri di
Matamune, prima di
affiancarsi a Yoh.
-Andiamo
ragazzo… Salveremo tua moglie.
I
due iniziarono a correre come forsennati,
seguendo le tracce che il mostro si lasciava alle spalle. Quando
finalmente lo
raggiunsero, il braccio strappato via era di nuovo al suo posto e
l’energia
dell’oni sembrava essersi moltiplicati.
-Siamo
arrivati tardi…
Dell’itako
non vi era nessuna traccia.
-Yoh
credo che…
-Non
dirlo! Lei è forte, non può morire
così..
Matamune
aveva un’espressione cadaverica, e
questo non fece altro che far agitare di più lo
sciamano… Anna non poteva
essere morta, non riusciva a crederci.
-La
ragazza? Mi sono nutrito e l’ho lasciata
andare…
A
questo punto l’espressione dello spirito
gatto mutò completamente, passando dall’agitato
allo stupito. Non riusciva a
credere che la ragazza fosse davvero ancora viva.
“E’ incredibile” si ritrovò a
pensare “Ha davvero così tanta
energia?”. Era certo che, in una situazione del
genere, anche lo stesso Hao si sarebbe ritrovato in notevole
difficoltà. Anna,
invece, ne era uscita illesa. Yoh, intanto, sembrava più
sollevato dalla
notizia che la sua futura sposa era ancora viva e si stava preparando
ad
affrontare la battaglia contro il mostro dei brutti pensieri…
-Matamune…
Lo
spirito alzò gli occhi, pronto e deciso
anche lui. Era arrivato il momento di andare.
-Facciamolo.
-Cosa
è successo dopo?
Yoh
abbassò lo sguardo, restando per un
attimo in silenzio.
-Abbiamo
sconfitto l’Oni, ma Matamune è
scomparso.
Manta
lo osservò, capendo lo stato d’animo
dell’amico.
-E
Anna?
Il
piccolo Yoh si trovava sul treno, pronto a
partire per tornare ad Izumo. Nonostante fosse più
tranquillo per il fatto che
Anna si fosse ripresa, era triste per la perdita del suo primo amico.
Sospirò,
appoggiandosi meglio allo schienale del sedile. Kino aveva annunciato a
Yomei
che potevano smettere di cercare una moglie per lui e, quindi, il
viaggio aveva
avuto successo, tuttavia non riusciva a smettere di pensare al
sacrificio dello
spirito gatto. Si sentiva triste e solo ripensando al fatto che il
viaggio di
andata l’aveva passato in compagnia.
-Posso
sedermi?
Alzò
gli occhi, improvvisamente riscosso dai
suoi pensieri, e si trovò davanti la bambina dai capelli
biondi e gli occhi
neri. Arrossì di botto e si scostò leggermente,
facendole spazio. Sapeva di non
dover sprecare il sacrificio di Matamune, quindi era certo che, da quel
momento
in poi, avrebbe sempre protetto la giovane itako a costo della sua
stessa vi.
-Che
ci fai qui?
Per
un attimo la osservò con espressione
curiosa mentre Anna si accomodava al suo fianco, senza tuttavia
guardarlo.
-Ho
preso il treno alla stazione prima… e
scenderò alla prossima.
Il
giovane sciamano continuò a restare in silenzio, in attesa
del resto della
spiegazione, anche se lo trovava un notevole passo avanti il fatto che
la ragazza
avesse avuto così tanta premura verso di lui.
-Volevo…
ringraziarti Yoh…
Il
bambino restò sorpreso da questa
affermazione, tuttavia sorrise e avvolse le spalle della ragazza con un
braccio.
-Grazie
a te e a Matamune che avete sconfitto
l’oni, ora il mio potere si è placato e sto bene.
Perfino
lei, la ragazza che tutti definivano
la regina dei ghiacci, in quel momento arrossì e il giovane
sciamano non riuscì
a fare a meno di stringerla di più a se.
-Manterrò
la mia promessa, Anna… Ti libererò
per sempre dal tuo problema, diventando Shaman King.
A
quel punto la bionda non poté far altro che
posare la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi.
Passarono così
gli ultimi minuti del viaggio: stretti l’uno
all’altra, finchè il treno non si
fermò, annunciando l’arrivo alla stazione.
-Devo
andare.
La
bionda si alzò avvicinandosi alla porta
dello scompartimento, ma il ragazzo la seguì prontamente e
le prese una mano.
-Ci
vediamo presto.
Sorrise
e, innocentemente, si sporse verso di
lei, posandole un dolce bacio sulle labbra. L’itako
annuì, abbastanza rossa in
viso.
-A
presto, Yoh.
-Oh…
adesso capisco.
Manta
incrociò le braccia al petto,
osservando l’amico.
-Quindi,
anche se non sembra, voi vi amate…
Yoh
non potè fare a meno di arrossire, mentre
il piccoletto ridacchiava.
-Forza, torniamo a casa.
Angolo autrice:
Un altro capitolo è andato. Ringrazio chiunque sta seguendo questa storia e chiunque sta commentando.
neru: E il bello deve ancora arrivare xD Vedrai, presto le dosi giornaliere di kawaii aumenteranno a dismisura xD
n3n4: Non posso far altro che darti ragione. Se ci fai caso, sono stata la prima a dire che non mi piaceva il modo in cui avevo reso quel capitolo, in ogni caso avevo cercato di smorzare perchè era diventato davvero troppo lungo. Poi non mi sono soffermata tanto semplicemente perchè stavo riportando gli eventi del manga e quindi come capitolo era abbastanza superfluo, ma l'avevo scritto per chi non ha avuto occasione di leggere il manga. In ogni caso ho cercato di dare un po' più di carattere ai personaggi in questo capitolo, ma i prossimi saranno migliori perchè si procederà con la storia vera e propria ^^ Grazie per i consigli ^ì