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Autore: Cimb904    13/07/2010    3 recensioni
Anna Kyoyama era molto diversa da come si mostrava e in lei c'erano segreti che nessuno sospettava... Yoh lo sapeva bene. Semplicemente perchè, fin da quando si erano conosciuti, era stato l'unico ad andare davvero oltre i suoi occhi... E se anche Hao fosse a conoscenza del potere di Anna? Se lo volesse a tal punto da ostacolare il torneo degli sciamani? E se ci fosse una ragazza misteriosa pronta ad aiutarlo?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Hao Asakura, Manta Oyamada, Nuovo personaggio, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

-Vuoi dire che è stata lei a mandarti quel coso contro?

Manta sembrava perplesso e teneva gli occhi fissi sul volto dell’amico, cercando di capire cosa provasse nel descrivergli quei ricordi.

-Eh… come ha fatto?

La curiosità prese il sopravvento sulla preoccupazione.

Yoh sospirò.

-Aspetta adesso ci arrivo…

 

 

La mattina seguente il piccolo Yoh andò in giro per i mercatini, alla ricerca di qualche souvenir per la famiglia. Non faceva altro che pensare ad Anna e a ciò che stava succedendo, tuttavia cercò di distrarsi andando alla ricerca di qualcosa di carino da portare ad Izumo.

-Questi piacerebbero a Ponchi e Conchi…

Ridacchiò, notando dei portachiavi con disegnata sopra una donna nuda.

-Perché sono degli sporcaccioni!

-Ma a che stai pensando pervertito?

Yoh si paralizzò all’istante, restando spiazzato da quella voce che lo stava rimproverando. Lentamente, si voltò, incontrando quegli occhi neri che tanto l’avevano spaventato la prima volta in cui li aveva visti riflessi nei suoi.

-E chi sarebbero Pincho e Chinco?

Il ragazzo non parlò, occupato ancora a riflettere sulla presenza della ragazzina.

-Ah… sono gli spiriti della tua famiglia… Tsk, che facce volgari…

-Un momento…

Finalmente il giovane Asakura reagì e mise Anna all’angolo, tenendola per le spalle. Lo sguardo deciso dello sciamano si inchiodò a quello iroso della itako. Per un’istante, lei non reagì, lasciandolo parlare.

-Come fai a saperlo? E anche il mio nome quel giorno… E quell’oni! L’hai mandato tu!

Un sonoro ceffone raggiunse la guancia sinistra del piccolo Asakura, facendolo crollare a terra con stampato in viso il segno delle dita del giovane.

-Non parlare liberamente con me.

Mormorò la bambina, con occhi freddi e imperscrutabili.

-Ahi mi hai fatto male! Ma sei impazzita? E poi sei tu che hai iniziato a parlare!

-Sono venuta a congedarmi da te.

La piccola Anna si voltò, dando le spalle a Yoh. Qualcosa sembrava cambiato nel suo tono di voce… Sembrava… triste.

-Ci sono ancora molte candidate a diventare tua moglie… Torna a casa ad Izumo. Se resti qui diventerai infelice…

Per un attimo le parole della ragazza si persero nel silenzio.

-Grazie per essere venuto da così lontano…

Mormorò alla fine, prima di iniziare a camminare, allontanandosi da Yoh. Il giovane capì che c’era davvero qualcosa che non andava in quella ragazza e che non poteva abbandonarla a se stessa, perciò non si arrese e iniziò a seguirla, ma si bloccò quando vide una serie di fuochi azzurri radunarsi attorno a lei. Li vide danzarle intorno, prima di unirsi l’uno all’altro, dando vita alla sagoma di un oni…

Il mostro sembrava ancora più spaventoso dalla prima volta in cui Yoh l’aveva visto. Era davvero grosso ed emanava onde di malvagità da tutti i pori.

-Per questo… ti ho detto di fuggire…

Anna provò a parlare, ma l’oni iniziò subito ad attaccare il piccolo sciamano, il quale faceva di tutto per schivare i colpi.

-Ogni volta che esco succede questo… Per questo sto sempre a casa… Vattene Yoh, scappa.

Il mostro scaraventò via il piccolo Asakura, il quale atterrò dietro la bottega di un armaiolo. Per un attimo restò a terra, pensando a cos fare per affrontare il nemico, tuttavia l’oni continuò il suo attacco e Yoh fu costretto ad agire d’istinto. Afferrò al volo una spada e uscì dalla bottega, parandosi davanti al mostro.

-Anna scappa… Ci penso io a lui…

La bambina restò sorpresa dalle parole del ragazzo e impallidì. Lui stava combattendo per difenderla come nessuno aveva mai fatto per lei prima d’ora…

Abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole, e desiderò con tutto il cuore la scomparsa del mostro, per salvare Yoh… e, proprio quando stava per attaccare, l’oni si dissolse in una decina di fuochi azzurri, lasciando lo sciamano sorpreso e l’itako senza parole.

 

 

-Ed ecco il primo ceffone…

Manta non si lasciò sfuggire l’occasione di prendere in giro Yoh.

-Certo che… non mi aspettavo che Anna potesse fare ciò.

L’erede della famiglia Asakura sospirò, incrociando le braccia dietro la testa.

-I pensieri cattivi della gente entravano nella sua testa e lei non poteva farci niente. Si radunavano e creavano oni.

-E cosa è successo dopo?

 

 

Quando Matamune e Kino rientrarono in casa trovarono Yoh e Anna intenti a guardare la televisione. Stupiti dall’improvviso avvicinamento tra i due ragazzi, decisero di lasciarli soli e concedergli un po’ di privacy.

-Quale preferisci?

Stavano guardando un concorso canoro e la bambina, senza esitazioni, indicò una cantante ricoperta di trucco e di borchie.

-Accidenti…

-Sembra aggressiva, ma lo fa per nascondere la sua timidezza… In realtà è molto dolce…
-Proprio come te.

La ragazza restò un attimo spiazzata da quel commento, tuttavia non potè far altro che abbassare gli occhi e torturarsi le dita..

-Devi andartene, io ti porterò solo guai.

Non sapeva perché, ma più tempo passava, più le veniva difficile provare a mandare via il ragazzo che le stava seduto accanto. Che si stesse affezionando?

-So che a me piace la vita tranquilla… Ma non posso abbandonarti solo perché la tua è difficile…

La bionda strinse i pugni, cercando dentro di se la forza di cacciarlo… per proteggerlo.

-Perché cerchi a tutti i costi di entrare nella mia vita?

Yoh arrossì di colpo e abbassò lo sguardo.

-Ecco, beh… io… Deve essere orrendo leggere nei pensieri.

Il piccolo Asakura si era reso conto dell’errore commesso nel lasciar vagare l’immaginazione in modo così “libero” davanti a lei.

-Pervertito!

L’ennesimo sonoro ceffone di Anna lo colpì dritto in faccia, lasciandogli il segno delle dita. Dopo averlo colpito, l’aspirante itako scappò nella sua stanza, rinchiudendosi dentro. Non riusciva a capirne il perché, ma la mano che aveva colpito la guancia del ragazzo pulsava terribilmente.

Il giovane sciamano le andò dietro, fermandosi davanti la porta.

-Hey..

Sembrava in imbarazzo dopo i pensieri poco casti fatti su di lei, tuttavia era deciso a non lasciarla andare.

-Dopo il concorso canoro c’è un programma sull’inizio del nuovo anno… Possiamo vederlo insieme e poi andare al tempio..

Yoh cercava di usare un tono tranquillo per farle capire le sue vere intenzioni.

-Lo so che uscire è problematico per te, quindi beh… se appare l’oni scapperemo insieme. So che tu vuoi risolvere questo tuo problema, ma se non ci riuscirai io ti accetterò lo stesso… E lo risolverò diventando Shaman king…

Per un attimo tutto ciò che si sentì fu solo il silenzio.

-Ecco beh… E’ una situazione un po’ imbarazzante… Per fortuna c’è questa porta chiusa tra noi.

-Per fortuna…

Mormorò la bambina, quando ormai i passi del ragazzo si erano già allontanati.

-Altrimenti mi avresti vista piangere…

 

 

-Certo che eri proprio cotto di lei!

Yoh sorrise, arrossendo leggermente.

-Non che adesso tu abbia smesso di guardarla con occhi da maniaco…

-Manta ma che dici!

-Ahaha amico, scherzo, tranquillo…

 

 

Quella sera, dopo aver visto ancora la televisione insieme, Yoh e Anna uscirono. Il ragazzo sembrava tranquillo e spensierato, come suo solito, ma la giovane itako dava l’impressione di non riuscire a sopportare ancora quella situazione. Il primo dell’anno era il momento in cui si ci rivolgeva ai kami per le richieste maggiori. Tutti si recavano al tempio per depositare i loro desideri al cospetto degli dei, dando sfoggio a pensieri avari e invidiosi; pensieri che, in pochi secondi, si radunarono nella mente della giovane itako, riempiendola completamente. La ragazza non riuscì a resistere per molto tempo e, dopo pochi minuti, decine di fuochi azzurri la circondarono.

-Anna…

Il processo stavolta non sembrava volersi fermare e dalla mente della ragazza nascevano diversi oni, uno dopo l’altro. Yoh per un attimo ebbe paura di non riuscire a fermarla e di perderla per sempre, tuttavia Matamune, che aveva deciso di seguirli, apparì al suo fianco. La paura svanì all’istante.

-Sta tranquillo, adesso ci penso io.

Uno dei mostri iniziò a divorare gli altri, diventando più grande e più forte. Il gatto allora creò il proprio oversoul, evocando un’enorme spada. I due potenti spiriti iniziarono la battaglia, scambiandosi una serie di potentissimi colpi. Il mostro sembrava avere la meglio, semplicemente poiché aveva una riserva illimitata di energia, mentre Matamune iniziava ad esaurire la sua. In un gesto disperato, lo spirito gatto radunò le sue forze, colpendo il braccio dell’oni, cercando di purificare la sua anima, tuttavia il mostro riuscì a salvarsi strappandosi l’arto infetto.

-Maledizione…

Matamune sembrava in crisi ed era parecchio stanco, tanto che non riuscì a far nulla mentre il mostro prendeva Anna.

-Mamma…

-No! Io non volevo crearti!

La ragazza non sembrava preoccupata da ciò che l’oni poteva farla, tuttavia aveva paura per ciò che il mostro poteva fare agli altri… e a Yoh.

-Rimettimi in forze, creane ancora!

Yoh provò a raggiungere l’enorme spirito malvagio, per poter salvare la sua futura moglie, tuttavia fu troppo lento e non potè far altro che osservarlo andar via insieme ad Anna. Non riusciva a capire cosa quel mostro volesse da lei.

-Vuole farle creare altri oni così può nutrirsene… Tuttavia se lo fa… l’energia di quella ragazzina si esaurirà e lei perderà la vita.

Matamune anticipò la domanda del ragazzo, dandogli subito la risposta che cercava, anche se, sul viso dello spirito gatto, era dipinta un’espressione di pura preoccupazione. Il giovane Asakura, invece, sembrava letteralmente terrorizzato.

-Non la lascerò morire…

Mormorò, iniziando a riacquistare sicurezza. Le aveva promesso che l’avrebbe salvata a tutti i costi e di certo non avrebbe permesso ad un mostriciattolo di far passare Yoh Asakura come uno che infrange le promesse.

Lo spirito gatto, per un attimo, sorrise, decidendo che si sarebbe associato al ragazzo per salvare la giovane Anna.

“Salverò lei… come avrei dovuto fare con il mio vecchio padrone…” Furono questi i pensieri di Matamune, prima di affiancarsi a Yoh.

-Andiamo ragazzo… Salveremo tua moglie.

I due iniziarono a correre come forsennati, seguendo le tracce che il mostro si lasciava alle spalle. Quando finalmente lo raggiunsero, il braccio strappato via era di nuovo al suo posto e l’energia dell’oni sembrava essersi moltiplicati.

-Siamo arrivati tardi…

Dell’itako non vi era nessuna traccia.

-Yoh credo che…

-Non dirlo! Lei è forte, non può morire così..

Matamune aveva un’espressione cadaverica, e questo non fece altro che far agitare di più lo sciamano… Anna non poteva essere morta, non riusciva a crederci.

-La ragazza? Mi sono nutrito e l’ho lasciata andare…

A questo punto l’espressione dello spirito gatto mutò completamente, passando dall’agitato allo stupito. Non riusciva a credere che la ragazza fosse davvero ancora viva. “E’ incredibile” si ritrovò a pensare “Ha davvero così tanta energia?”. Era certo che, in una situazione del genere, anche lo stesso Hao si sarebbe ritrovato in notevole difficoltà. Anna, invece, ne era uscita illesa. Yoh, intanto, sembrava più sollevato dalla notizia che la sua futura sposa era ancora viva e si stava preparando ad affrontare la battaglia contro il mostro dei brutti pensieri…

-Matamune…

Lo spirito alzò gli occhi, pronto e deciso anche lui. Era arrivato il momento di andare.

-Facciamolo.

 

 

-Cosa è successo dopo?

Yoh abbassò lo sguardo, restando per un attimo in silenzio.

-Abbiamo sconfitto l’Oni, ma Matamune è scomparso.

Manta lo osservò, capendo lo stato d’animo dell’amico.

-E Anna?

 

 

Il piccolo Yoh si trovava sul treno, pronto a partire per tornare ad Izumo. Nonostante fosse più tranquillo per il fatto che Anna si fosse ripresa, era triste per la perdita del suo primo amico. Sospirò, appoggiandosi meglio allo schienale del sedile. Kino aveva annunciato a Yomei che potevano smettere di cercare una moglie per lui e, quindi, il viaggio aveva avuto successo, tuttavia non riusciva a smettere di pensare al sacrificio dello spirito gatto. Si sentiva triste e solo ripensando al fatto che il viaggio di andata l’aveva passato in compagnia.

-Posso sedermi?

Alzò gli occhi, improvvisamente riscosso dai suoi pensieri, e si trovò davanti la bambina dai capelli biondi e gli occhi neri. Arrossì di botto e si scostò leggermente, facendole spazio. Sapeva di non dover sprecare il sacrificio di Matamune, quindi era certo che, da quel momento in poi, avrebbe sempre protetto la giovane itako a costo della sua stessa vi.

-Che ci fai qui?

Per un attimo la osservò con espressione curiosa mentre Anna si accomodava al suo fianco, senza tuttavia guardarlo.

-Ho preso il treno alla stazione prima… e scenderò alla prossima.

 Il giovane sciamano continuò a restare in silenzio, in attesa del resto della spiegazione, anche se lo trovava un notevole passo avanti il fatto che la ragazza avesse avuto così tanta premura verso di lui.

-Volevo… ringraziarti Yoh…

Il bambino restò sorpreso da questa affermazione, tuttavia sorrise e avvolse le spalle della ragazza con un braccio.

-Grazie a te e a Matamune che avete sconfitto l’oni, ora il mio potere si è placato e sto bene.

Perfino lei, la ragazza che tutti definivano la regina dei ghiacci, in quel momento arrossì e il giovane sciamano non riuscì a fare a meno di stringerla di più a se.

-Manterrò la mia promessa, Anna… Ti libererò per sempre dal tuo problema, diventando Shaman King.

A quel punto la bionda non poté far altro che posare la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi. Passarono così gli ultimi minuti del viaggio: stretti l’uno all’altra, finchè il treno non si fermò, annunciando l’arrivo alla stazione.

-Devo andare.

La bionda si alzò avvicinandosi alla porta dello scompartimento, ma il ragazzo la seguì prontamente e le prese una mano.

-Ci vediamo presto.

Sorrise e, innocentemente, si sporse verso di lei, posandole un dolce bacio sulle labbra. L’itako annuì, abbastanza rossa in viso.

-A presto, Yoh.

 

 

-Oh… adesso capisco.

Manta incrociò le braccia al petto, osservando l’amico.

-Quindi, anche se non sembra, voi vi amate…

Yoh non potè fare a meno di arrossire, mentre il piccoletto ridacchiava.

-Forza, torniamo a casa.

Angolo autrice:

Un altro capitolo è andato. Ringrazio chiunque sta seguendo questa storia e chiunque sta commentando.

neru: E il bello deve ancora arrivare xD Vedrai, presto le dosi giornaliere di kawaii aumenteranno a dismisura xD

n3n4: Non posso far altro che darti ragione. Se ci fai caso, sono stata la prima a dire che non mi piaceva il modo in cui avevo reso quel capitolo, in ogni caso avevo cercato di smorzare perchè era diventato davvero troppo lungo. Poi non mi sono soffermata tanto semplicemente perchè stavo riportando gli eventi del manga e quindi come capitolo era abbastanza superfluo, ma l'avevo scritto per chi non ha avuto occasione di leggere il manga. In ogni caso ho cercato di dare un po' più di carattere ai personaggi in questo capitolo, ma i prossimi saranno migliori perchè si procederà con la storia vera e propria ^^ Grazie per i consigli ^ì

   
 
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