Salve,
signori e signore,
sono
sempre il Cantastorie pronto a narrarvi una nuova favola d’amore
Questa
storia parla di una giovane col cuore segnato da una grave perdita.
E
del ragazzo dagli occhi di ghiaccio e il cuore anch’egli ferito che la salvò.
Il
dolore nel perdere un amore.
La
speranza nel ritrovarlo.
Il
coraggio di viverlo.
Buona
lettura miei gentili spettatori, spero che sia di vostro gradimento.
Il coraggio di
amare
Era passato un anno… Un anno esatto da quando aveva
perso il suo amore, la sua vita.
Uno
stupido incidente glielo aveva portato via, per sempre.
Osservando
una fotografia, una giovane dal cuore infranto lottava contro le lacrime che
premevano per uscire dai suoi occhi blu.
I
capelli castani tenuti in ordine alla meno peggio da un fermaglio, il bel viso
segnato dalla stanchezza e le labbra rosee contratte in una smorfia di dolore.
Una
giovane molto tormentata sapete?
Tormentata
da un senso di colpa terribile.
Dal
dolore di aver perso la persona amata.
Osservò
le valigie e i vari scatoloni nella sua stanza: quel giorno stesso lei e suo
padre si sarebbero trasferiti a causa del lavoro di quest’ultimo e lei avrebbe
iniziato il primo anno di università.
Forse
cambiare aria le avrebbe fatto bene, così le aveva detto suo padre preoccupato
per lei.
Ma
sentiva che non era vero: lei non avrebbe mai dimenticato e non avrebbe mai
smesso di amarlo.
Non
avrebbe mai scordato i suoi occhi ametista guardarla con amore.
Nemmeno
i suoi capelli argentei.
Così
come il suo viso perfetto e il fisico scolpito, le sue grandi e forti braccia
che la cingevano con amore tutte le volte.
Forse
è il caso che vi racconti cosa turba questa giovane…
Il
suo fidanzato, Kei Hiwatari, morì un anno fa.
Un
incidente in moto, mentre cercava di evitare un bambino che attraversava con il
rosso ed è finito sotto un camion.
La
stessa sera in cui avrebbe dovuto vedersi con lei… Era in ritardo e correva
molto forte.
Fece
appena in tempo ad evitare quel piccolo incosciente che, proprio quella sera,
aveva pensato di attraversare con il semaforo rosso.
I
medici le dissero che non aveva sofferto: era morto sul colpo.
La
giovane, per mesi, non mangiò, né uscì di casa… Non voleva parlare con nessuno,
né vedere qualcuno, era come se il mondo intorno a lei non esistesse.
Passò
circa otto mesi così, quando il padre le diede la notizia che presto avrebbero
dovuto cambiare città a causa del suo lavoro.
Ed
ora era lì, pronta a partire per chissà quale destinazione…
Prese
la foto, una delle poche che li ritraevano insieme, a lui non piaceva molto
essere fotografato.
Erano
loro due, davanti alla sua bella villa, abbracciati… Una lacrima le solcò il
viso, quando sentì bussare alla porta e vide suo padre entrare.
“Tesoro,
è ora di andare.”- le disse amorevolmente il genitore, strappandole un mezzo
sorriso.
Suo
padre era sempre molto gentile con lei.
L’aveva
allevata da solo dopo che la madre era scomparsa, dandola alla luce.
Non
l ’aveva mai picchiata e a stento la sgridava, a parte quando davvero lo
meritava.
Un
buon padre con un unico difetto: lavorava troppo.
Era
un avvocato molto bravo e il suo studio si stava trasferendo in una nuova città
e di conseguenza era costretto ad andare via.
Ma
aveva accettato soprattutto per amore della figlia: una nuova città e delle
nuove amicizie potevano aiutarla più di uno psicologo.
“Arrivo
subito, papà.”
“Come
ti senti, Mylie?”
Ecco
signori, questo è il nome della nostra triste protagonista, molto dolce non
trovate?
“Papà,
non chiedermelo sempre, se ho accettato di venire è perché penso che tu abbia
ragione… Ho bisogno di cambiare aria.”
“Sono
contento di sentirtelo dire e poi, comunque vada, lo porterai sempre nel
cuore.”
“Lo
so, grazie.”
“Coraggio,
prendi le tue valigie, agli scatoloni penso io.”- Mylie sorrise e i due, dopo
aver caricato tutto sul furgoncino che avevano noleggiato, si diressero verso
la nuova città che li avrebbe ospitati.
La
giovane osservava la sua città natale farsi sempre più lontana, guardando il
cielo come a cercare un qualche tipo di conforto.
‘Kei,
proteggimi da lassù…’
*
La
nuova città non era per niente brutta, anzi era luminosa e molto vitale. Così
come lo era la sua università: aveva un campus e molti corsi a cui si poteva
partecipare, così come le confraternite e le feste che gli studenti
organizzavano.
Dato
che suo padre sarebbe sempre stato molto impegnato e per lei era ora di
diventare indipendente, visti i suoi diciannove anni, aveva optato per vivere
nel campus.
Chissà,
magari si sarebbe anche divertita a condividere la stanza con qualcuno. Sperava
solo di trovare una persona simpatica…
Dopo
aver sbrigato le varie formalità si diresse verso il dormitorio misto, cercando
la sua stanza. La osservavano tutti, dopo tutto era la nuova arrivata, era
normale che attirasse l’attenzione.
Arrivò
alla sua stanza e bussò, ricevendo un allegro invito ad entrare e trovò una
giovane bionda dagli occhi verdi, intenta a vestirsi. Il viso era un po’
rotondo ma comunque ben fatto e aveva l’aria di essere un atleta, il fisico era
tipico degli sportivi, ed era vestita con toni molto allegri.
“Ciao!
Tu devi essere la mia nuova compagna di stanza! Io mi chiamo Annie, piacere di
conoscerti!”- allegra e vitale, esattamente quello che sperava di incontrare la
nostra protagonista.
“Piacere
mio, io sono Mylie.”
“Che
nome grazioso, mi piace! Allora, lì ci sono il tuo letto e il tuo armadio, io
sono qui da un anno e se ti serve qualcosa non esitare a chiedere.”
“Grazie,
sei molto gentile.”- la ringraziò con un sorriso, mettendo le sue valigie ai
piedi del letto e cominciando a sistemarsi. Fece il letto e sistemò i suoi
vestiti nell ’armadio, passando poi ai suoi effetti personali e cari. Mise la
foto di lei e Kei sul comodino, suscitando la curiosità della compagna di
stanza.
“Quello
è il tuo ragazzo? Accidenti, è davvero bello!”- l’espressione di Mylie divenne
triste, non rispondendole… Annie, preoccupata, le si avvicinò, temendo di aver
detto qualcosa di male.
“Scusa,
per caso ti sei arrabbiata?”- le domandò gentilmente la ragazza, strappandole
un sorriso: era veramente gentile, era stata fortunata.
“No,
tranquilla. È solo che… Ecco lui… E’ morto un anno fa, un incidente, e mi fa
ancora un po’ male.”
“Mi
dispiace così tanto, scusami!”- senza pensarci Annie la cinse in un abbraccio
che lasciò di stucco la giovane Mylie.
“Non
volevo farti intristire e ti prometto che ti aiuterò. Ritroverai il sorriso, ne
sono sicura.”- Mylie fu colpita da tanta tenerezza e ricambiò l’abbraccio.
Per
il resto della giornata parlarono e scherzarono, come se si conoscessero da
sempre e la nostra protagonista cominciava a sentirsi più leggera.
Annie
le fece fare un bel giro dell ’università e scoprirono di avere molti corsi
insieme, cosa che riempì di gioia la bionda.
Si
trovano nel cortile del campus quando le due videro due ragazzi avvicinarsi a
loro: uno aveva i capelli grigi e gli occhi smeraldini ed Annie corse ad
abbracciarlo e baciarlo, mentre l’altro era davvero bellissimo…
Capelli
rossi come il fuoco, tenuti in ordine da una piccola coda bassa.
Occhi
così azzurri da poter essere paragonati ai ghiacci dell’Antartide.
Fisico
esile e asciutto, ma comunque tonico e atletico.
Ma
la sua pelle… Era così lattea e delicata da sembrare di porcellana.
Sembrava
una bellissima statua d’avorio.
Per
un attimo la piccola Mylie sentì le guance imporporarsi.
Non
trovate che sia adorabile?
“Ehi
piccola, ti ho cercata dappertutto!”- disse il ragazzo che teneva abbracciata
Annie e le baciava affettuosamente la guancia, strappandole una risata
divertita.
Per
un momento Mylie rivide lei e Kei…
“Scusami,
ma stavo mostrando alla mia nuova amica e compagna di stanza l’università.
Ragazzi, lei è Mylie, la nuova arrivata. Tesoro, loro sono Boris Huznestov, il
mio ragazzo, e lui è Yuri Ivanov, il nostro migliore amico.”
Mylie
si mise in piedi stringendo la mano a Boris, che la salutò in maniera
simpatica, poi si avvicinò a Yuri: entrambi sembravano imbarazzati, quando fu
il ragazzo a rompere quell’imbarazzante silenzio.
“Ciao,
ben arrivata.”
“Grazie
mille.”
Non
trovate che siano adorabili? Così timidi e beatamente innocenti di cosa avrebbe
scatenato in loro quell’innocente incontro.
“Sentite,
stasera c’è una festa nel nostro campus, perché non porti la tua nuova amica?”-
chiese Boris ad Annie, che entusiasta sperava di convincere la ragazza.
Dopo
quanto le aveva raccontato l ’aveva presa subito in simpatia, grazie al suo
carattere generoso e gentile. Era fatta così e credetemi, proprio per questo
aveva conquistato uno come Boris.
Un
ragazzo allegro, certo.
A
volte un po’ troppo e con il brutto vizio di parlare a sproposito.
Ma
amante della vita e delle sue gioie.
Insomma, il ragazzo perfetto per un’anima
lucente come Annie.
“Ecco, non lo so…”
“Eddai, almeno faresti anche compagnia a questo
sfigato del mio amico. Da quando ha mollato la sua ragazza sembra una mummia,
non riesco a farlo uscire.”
“Boris, te l ’hanno mai detto che sei un rompi
coglioni?”
“Molto spesso, ma ormai lo prendo come un
complimento.”- le due ragazze risero, mentre Yuri scosse la testa esasperato,
prendendosi qualche secondo per studiare Mylie.
Era molto bella, nulla da dire.
Con quegli occhi blu e quel viso così liscio e
perfetto.
Un fisico quasi perfetto e i capelli così
morbidi e setosi.
Ma la cosa che più lo aveva colpito era stato
il suo sguardo…
Tristezza, dolore, malinconia.
Le leggeva in quelle iridi come il mare che lo
avevano davvero stupito.
“Avanti Mylie, ti farà solo bene.”
“Va bene, mi avete convinta. Yuri, tu verrai?”-
nemmeno lei seppe da dove le uscì quella domanda, sapeva solo che sperava tanto
che ci fosse anche lui.
“Bhe, credo di si.”
Fu a questo punto che un diavoletto biondo
decise di fare qualcosa…
“Yuri perché non fai fare un altro bel giro a
Mylie? Io e Boris abbiamo da fare…”
“E cosa mai avreste da fare a quest’ora?”
“Questioni di coppia e ti ho detto tutto.
Divertitevi, ci vediamo stasera!”
“Annie, aspetta…”- disse Mylie all ’amica, che
però le rispose con un occhiolino e corse verso il dormitorio, tenendo per mano
il suo ragazzo, che alzava il pollice all’amico.
“Quei due disgraziati, se stanno anche più di
un giorno senza scopare stanno male.”
“Sembrano volersi bene, però.”
“Certamente. Conosco Boris dall ’infanzia e ti
assicuro che non l ’ho mai visto così innamorato e sono felice per loro, ma
dovrebbero avere un po’ più contegno.”- Mylie fu colpita da tanta serietà e
saggezza, le ricordava molto il suo Kei… Anche lui era molto saggio e
intelligente, molto più di lei.
“Bhe, dato che ci hanno mollato, che ne dici di
prenderci un cappuccino e conoscerci meglio?”- le chiese gentilmente il
ragazzo, tendendole una mano. Mylie non sapeva cosa fare: da una parte voleva
tanto conoscere quel giovane così gentile, dall ’altra aveva paura. Non stava a
contatto con un ragazzo da tanto tempo e farlo con qualcuno che non era Kei la
metteva in soggezione.
‘A volte nella vita bisogna buttarsi, la vita
non è vita senza un po’ di rischio.’
Glielo disse Kei la prima volta che la fece
salire sulla sua moto…
Forse solo ora comprendeva il vero significato
di quelle parole.
Meglio tardi che mai, non trovate?
“Va bene, con piacere.”- Mylie afferrò la mano
di Yuri, che le sorrise e la portò in giro tutto il pomeriggio.
La giovane scoprì che il ragazzo era nato e
cresciuto in quella città, che studiava per diventare medico, che gli piaceva
la musica rock e che aveva un passione per i lupi.
Lei gli confidò il trasferimento dovuto al
lavoro di suo padre, che il suo sogno era diventare una biologa e che odiava il
peperoncino.
Erano molto in sintonia, sapete?
Due anime che sembravano destinate ad
incontrarsi.
Si sa che il Destino è sempre inaspettato.
Verso sera Mylie lo salutò per andare a
cambiarsi per quella fantomatica festa, con la promessa di vedersi dopo.
Ma la cosa che più la lasciò di stucco fu il
bacio sulla guancia che usò Yuri per salutarla…
Arrivò alla sua camera, dove trovò Annie
intenta a scegliere cosa mettersi. Il suo letto era completamente cosparso di
vestiti e la sua compagna di stanza sembrava in crisi.
“Oh Mylie, sei tornata. Sono in crisi, non so
che mettermi.”- Mylie sorrise e guardò i vestiti dell’amica, scendendone uno
azzurro con dei fiori rosa, molto carino.
“Metti questo, secondo me ti sta bene.”
“Hai ragione, non lo avevo proprio notato! E
dire che Boris lo adora, grazie mille.”- la bionda le schioccò un bacio sulla
guancia, e mentre sceglieva anche lei cosa mettersi la tempestò di domande su
cosa aveva fatto con Yuri.
Mylie fu intenerita da tanta gentilezza,
allegria e curiosità sin dal loro primo giorno insieme.
Quella ragazza era un’esplosione d’energia,
difficile non rimanerne contagiati.
Le raccontò della loro chiacchierata e del
pomeriggio passato insieme, quando si mise il suo vestito color porpora con dei
fiorellini rossi. Le stava molto bene, era uno dei suoi preferiti.
Si aggiustò i capelli, legandoli a mezza coda
con un fermaglio, le due si misero le scarpe ed andarono al campus dei ragazzi.
*
“Accidenti, si sono dati proprio da fare, stavolta!”- esclamò Annie, notando insieme a Mylie che era davvero una bella festa.
Erano arrivate già da un’oretta, la biondina stava abbracciata al suo ragazzo, mentre la mora cercava Yuri.
Non era ancora arrivato e la cosa cominciava a dispiacerle… Non capiva perché ma aveva voglia di vederlo.
“Stai tranquilla, sta studiando per l ’esame di
dopodomani ma tra poco arriva.”- la rassicurò Boris, facendole l’occhiolino,
seguito da Annie.
I due si presero per mano e andarono a ballare,
insieme a tutti gli altri invitati.
Li osservò: erano davvero una bella coppia.
Tutti e due amanti della vita, allegri e vivaci.
Sentì una mano posarsi sulla sua spalla e
incontrò gli occhi glaciali di Yuri e il suo sorriso… Finalmente era arrivato.
“Ciao, scusami per il ritardo.”
“Figurati, Boris mi ha detto che eri impegnato
a studiare.”
“Eh si, dopodomani ho un esame abbastanza tosto
e devo essere pronto.”
“Sono sicura che andrai benissimo.”
“Ti ringrazio. Ti va di sederci? Ti prendo
qualcosa da bere.”- Mylie sorrise e accettò la proposta del ragazzo. La fece
accomodare su uno dei divani, prendendo due bicchieri di aranciata,
porgendogliene uno e sedendosi accanto a lei.
“Allora, come mai vuoi fare la biologa?”
“Mi piace la scienza, fin da piccola. Alle
medie facevo parte di un club di scienze, facevamo esperimenti e altre cose simili
e una volta abbiamo anche vinto un premio.”
“Cavolo, allora dovevate essere bravi.”
“E tu? Che tipo di dottore vuoi diventare?”
“Pediatra, mi piacciono i bambini.”- Mylie
sorrise dolcemente: accidenti, era veramente un ragazzo speciale e in quel momento
fu davvero felice di averlo conosciuto.
Le ricordava molto Kei per certi aspetti…
Stessa bellezza misteriosa.
Stesso carattere un po’ chiuso, ma in fondo
dolce.
Solo che Yuri sapeva esserlo sempre e questo le
piaceva.
I due passarono la mezzora successiva a parlare
e ridere quando si avvicinò a loro una ragazza dai capelli neri e gli occhi
verde scuro, guardandoli malissimo, specialmente Mylie.
Ma quello sguardo d’odio era pienamente
ricambiato da Yuri e la nostra giovane protagonista cominciò a chiedersi che
cosa stesse succedendo.
“Ciao Yuri.”
“Che diavolo vuoi, Lisa? Ti ho detto che non
voglio più vederti.”
“Andiamo, possibile che non possiamo trovare
una soluzione?”
“Dopo aver scoperto che ti sei scopata mezza
scuola alle mie spalle? No grazie, sto benissimo con la soluzione attuale.”
“Yuri… Mi manchi.”- Mylie posò lo sguardo sulla
ragazza davanti a loro e poi su Yuri, ma quello del suo amico non era mutato e
non traspariva pietà da quelle iridi glaciali: doveva essere davvero infuriato
con quella ragazza.
“Certo, come no, secondo me non hai più nessuno
da scoparti e cerchi il cagnolino da ammansire. Ma spiacente cara, il cagnolino
ha preso la rabbia e potrebbe morderti.”- gli occhi della giovane si
illuminarono di rabbia: nessuno le aveva mai parlato così. Posò il suo sguardo
su Mylie, fissandola con odio e disprezzo, cosa che la ragazza non capì.
“Vedo che ti sei consolato in fretta anche tu.”
“Lei è solo un’amica, non paragonarmi a te. E
se proprio lo vuoi sapere questa ragazza vale cento volte meglio di quanto vali
tu.”
“Vaffanculo, stronzo.”- e così dicendo Lisa se
ne andò, lasciandoli di nuovo soli mentre Mylie cercava di assimilare le parole
di Yuri. Era stato davvero carino e gentile, solo una persona era stata così
dolce con lei…
Yuri mise i gomiti sulle ginocchia, prendendosi
la testa tra le mani, sentendo poi la mano di Mylie sulla sua spalla e
incontrando il dolce sorriso della ragazza.
Un sorriso dolce.
Un sorriso sincero.
Un sorriso splendido.
“Tutto bene, Yuri?”- gli chiese amorevolmente,
strappandogli un mezzo sorriso.
Mise la sua mano su quella di Mylie,
stringendola, ricambiato dalla ragazza che lo osservava: sembrava stare davvero
male.
“Senti… Possiamo andare via? Non ho più voglia
di questa festa.”
“Certo, possiamo andare in camera mia, se ti
va. Parliamo un po’ e ti calmi…”- si rese conto solo all ’ultimo di aver
invitato un ragazzo che conosceva appena in camera sua.
Ma dopo tutto si trattava di Yuri, una persona
che le aveva dimostrato affetto e soprattutto fiducia, non aveva nulla da
temere.
“Va bene, grazie mille, piccola.”
Avete presente diventare più rossa di un
peperoncino?
Immaginate la faccia della nostra cara Mylie di
quel colore e capirete!
Assolutamente adorabile, non trovate?
La giovane si alzò, cercando Annie e Boris,
avvisandoli che a Yuri era successo qualcosa con una ragazza. Il ragazzo dagli
occhi smeraldini capì al volo e le chiese un favore…
“Stagli vicino, per favore. Quella troia lo ha
ferito più di quanto si possa immaginare.”- Boris sembrava davvero preoccupato
e di fronte ad una richiesta simile non seppe dire di no.
“Ma certo, tranquillo. Lo porto in camera mia a
parlare un po’, così ci allontaniamo dal chiasso.”
“Ottima decisione, cara!”- Annie le fece il
solito occhiolino, facendole scuotere la testa, ridendo.
Mylie tornò da Yuri, lo prese per mano e
andarono nel dormitorio della giovane, entrando nella sua stanza. I due si
sedettero sul letto della ragazza, mentre il giovane cercava di calmare il suo
animo turbato. E la vicinanza di quella ragazza lo stava aiutando moltissimo.
“Ti senti meglio?”
“Un pochino, grazie mille.”
“Ti va di dirmi che cosa è successo con quella
ragazza? Ho visto il tuo sguardo: c’era puro odio nei tuoi occhi. E poi avevi
l’espressione ferita, come se avessi il cuore infranto.”
“Come lo hai capito?”
“Diciamo che… Quell ’espressione la conosco.”-
Yuri la guardò e poi posò lo sguardo sulla foto sul comodino accanto al letto:
la ritraeva con un bel ragazzo della loro età, la teneva abbracciata e lei
sembrava davvero felice.
“Anche lui ti ha fatto soffrire?”- Mylie vide
che il ragazzo si stava riferendo a Kei… Prese la foto e scosse la testa,
porgendogliela.
“No… La mia storia è un po’ diversa. Raccontami
prima la tua.”
“Va bene, in fondo ormai si può dire che siamo
amici.”
“Ma certo che lo siamo, sciocchino.”- Mylie gli
diede un bacio sulla guancia, facendolo sorridere. Il ragazzo le prese la mano,
fece un lungo respiro e cominciò a raccontare.
“Lisa è la mia ex ragazza, lo avrai capito. Ci
siamo messi insieme due anni fa, ero davvero innamorato, ma poi ho scoperto che
mi tradiva… L’ho beccata a letto con un mio compagno di corso, scoprendo poi
che me la faceva dietro alle spalle da sempre.”- Mylie lo ascoltò, paziente e
comprensiva, mentre si sfogava con lei.
Era stato ferito nel cuore e nell ’anima.
Aveva sofferto per amore, come lei, anche se in
maniera diversa.
Ma anche lui aveva una ferita difficile da
rimarginare.
Non trovate che sia molto triste? Due anime
solitarie che non possono non unirsi.
“Mi dispiace, davvero.”
“Ti ringrazio. Insomma l ’ho lasciata senza
pensarci, ma il mio cuore resta comunque ferito.”
“Io ti capisco, anche se in maniera diversa.”
“Ti va di raccontarmelo?”- le chiese
comprensivo Yuri, non mollando la presa alla sua mano.
Per la prima volta, dopo un anno, Mylie sentiva
il bisogno di parlare con qualcuno del suo dolore, di quel momento così tragico
della sua vita.
Fece un lungo respiro e iniziò a raccontare
all’amico la sua triste vicenda…
“Lui si chiamava Kei Hiwatari, eravamo amici
d’infanzia e abbiamo finito con l’innamorarci. Siamo stati insieme tre anni, il
periodo più bello di tutta la mia vita… Lui aveva un carattere difficile, certe
volte arrivavo a detestarlo.”- una risatina nervosa uscì da quelle piccole
labbra rosee, mentre Yuri continuava ad ascoltarla, paziente.-“Però sapeva
essere dolce e anche romantico alle volte… Insomma lo amavo, pregi e difetti.”
“Dovevate essere una bella coppia.”
“Tutti dicevano di si. La sera del diploma
dovevamo cenare insieme, una di quelle serate romantiche tra fidanzati. Mio
padre era fuori per lavoro, tutto era perfetto, ma mi disse che doveva
assolutamente andare a casa per prendere una cosa importante.”- le lacrime
cominciarono ad uscire da quegli occhi blu così pieni di dolore e tristezza.
Yuri non poté fare a meno di consolarla e
cercare di capirla… Immaginava quale sarebbe stato l ’esito di quel racconto,
ma sperava tanto di sbagliarsi.
“Se non te la senti…”
“No, tranquillo. Insomma, lui aveva una
bellissima moto e gli piaceva correre… Io glielo dicevo sempre di andare piano
ma non mi ascoltava mai. E quella sera… Ero arrabbiata perché era in ritardo,
quando il telefono squillò. Era sua madre ed era sconvolta… Mi disse che aveva
avuto un incidente…”- la giovane ormai stava piangendo senza ritegno; ricordare
quel giorno, quel maledetto giorno, le faceva male. Ma era ora di
affrontarlo.-“Per evitare un bambino che passava con il rosso è andato fuori
strada ed è stato investito da un camion.”
“Oddio, Mylie…”
“I medici hanno detto che almeno non ha
sofferto, è morto sul colpo. In quel momento non sentivo più nulla… Le braccia,
le gambe, mi sentivo come di legno. Tutto intorno a me era sfocato, come se il
mondo girasse ed io fossi ferma in quel dannato punto.”- Yuri le strinse la
mano, conscio del fatto che la ragazza davanti a lui stava affrontando un
dolore che nessuno poteva capire.
“Quando decisi di muovermi corsi all ’ospedale,
non me lo fecero vedere, ma sua madre mi diede una cosa che aveva trovato tra i
suoi effetti personali: era una scatolina porpora e dentro c’era
quest’anello.”- la giovane prese la catenina che portava al collo e il ragazzo
notò che c’era un piccolo anello con un diamantino appeso.-“Me lo voleva
regalare. Non penso che volesse chiedermi di sposarlo, non era nel suo stile,
penso solo che volesse legarmi a se… Per sempre.”
“E lo sarai, ma non puoi nemmeno smettere di
vivere.”- Yuri ormai aveva capito il turbamento che l’aveva assalita per il
tutto il tempo che erano stati insieme.
Non era uno stupido, lo aveva visto.
Si sentiva a disagio, inquieta e triste nel
stare insieme a lui, nonostante i sorrisi e le parole carine che gli diceva.
“Ma Yuri, io non… Non so se ce la faccio senza
di lui.”
“Pensi che lui sia felice di vederti così? Che
passi il tempo a rimpiangere la sua morte e darti una colpa che non hai? No, io
non credo Mylie. Quando qualcuno ci ama, anche se ci lascia, ci augura sempre
la felicità ed è sempre con noi.”- la giovane ascoltava quelle parole con il
cuore che batteva forte, più forte di un tamburo impazzito.
Yuri rafforzò la presa sulla sua mano,
guardandola intensamente con i suoi occhi glaciali… Per un momento il cuore di
Mylie ebbe un sussulto: possibile che fosse lui la persona destinata a farla
tornare a vivere?
“Tu lo credi davvero?”
“Certo. Mylie, sono sicuro che Kei ti amava
tanto e che non smetterà mai di farlo, ma vorrebbe anche che tu ricominciassi a
vivere.”
“Ma mi sembrerebbe di tradirlo…”
“Non è così, solo se tu torni ad essere felice
potrà riposare in pace, non lo capisci?”- Mylie osservò bene il giovane che
aveva di fronte: tanta saggezza veniva dalle sue parole e tanta dolcezza dai
suoi occhi di ghiaccio.
Avrebbe voluto lasciarsi andare, annegare in
quel mare azzurro che la stava confortando.
Farsi abbracciare da quelle braccia esili che
sicuramente le avrebbero trasmesso calore.
Farsi cullare da un suo bacio o una semplice
carezza.
Desiderava tornare a vivere.
E soprattutto ad amare.
“Forse hai ragione tu.”
“Mylie, lo so che è difficile, ma ci vuole
coraggio per tornare a vivere ed amare dopo una perdita. E tu devi trovarlo
questo coraggio. E se lo vuoi… Io ti aiuterò.”
La giovane non poteva credere alla sue orecchie…
Quel ragazzo le stava offrendo il suo sostegno.
Il suo affetto.
Probabilmente anche il suo cuore ferito.
“Davvero?”
“Certo. Lo so, ti conosco appena, ma con il
tempo non si sa mai come possono evolversi gli eventi. Ti chiedo solo di
permettermi di starti vicino, in qualunque modo tu voglia. E anch’io voglio che
tu mi stia vicino, davvero. Vogliamo tornare a vivere, sostenendoci l ’uno all
‘altra?”
Un sorriso gentile.
Una carezza dolce.
Lacrime calde dai suoi occhi blu.
Uno sguardo alla foto, come se volesse trovarvi
una risposta…
In fondo cosa aveva da perdere?
E poi era stato Kei a dirle che nella vita
bisognava rischiare, perché non farlo con quel ragazzo così gentile che le
stava offrendo una via d’uscita?
“Va bene, Yuri. Proviamoci…”
Yuri le sorrise e la cinse in un caldo abbraccio,
baciandole la fronte… I due si distesero sul letto, addormentandosi
abbracciati.
Annie aprì la porta della sua camera, tenendo
per mano Boris e sorridendo vedendoli così. Anche il ragazzo sorrise: forse
finalmente anche il suo migliore amico sarebbe riuscito ad andare avanti.
“Mi ospiti tu, per stanotte?”
“Visto che abbiamo una camera libera,
approfittiamone!”- i due risero allegri, rivolgendo un ultimo sorriso ai due e
chiudendo piano la porta.
*
Sei mesi più tardi…
“Annie, sei la solita ritardataria! Ci staranno
aspettando da mezzora, quei due.”
“Senti, se volevano delle ragazze puntuali se
le trovavano in Svizzera! Ok, sono pronta, andiamo!”
Annie prese per mano Mylie e ridendo le due
ragazze uscirono, lasciando l’università e raggiungendo il parco dove avevano
appuntamento con i loro ragazzi.
Un attimo di pazienza, ora vi spiego tutto,
miei gentili lettori.
Nei sei mesi che sono passati Mylie e Yuri
hanno passato molto tempo insieme, tra studio e tempo libero, finendo con
l’innamorarsi.
Un amore tenero, che doveva maturare giorno
dopo giorno.
Ma destinato a diventare forte e implacabile.
Pieno di passione, senza dubbio.
Ma anche di sentimento, forte e sincero.
Le due arrivarono, trovando Boris e Yuri che le
aspettavano. Si avvicinarono ai rispettivi compagni, baciandoli.
“Era ora, è un quarto d ’ora che aspettiamo
sotto questo sole cuocente!”
“Sempre a lamentarti, per farmi perdonare ti
offro un gelato, contento?”- disse fintamente scocciata Annie al suo ragazzo,
ricevendo un sonoro bacio sulla guancia, mentre Mylie e Yuri li osservavano.
“Ti va un gelato, piccola?”
“Certo! Ti amo, Yuri.”
“Ti amo anch’io, sciocchina.”- il ragazzo rise
e la baciò con trasporto, pienamente ricambiato.
“Si, ma ora non fatemi venire il diabete! Andiamo,
ho proprio voglia di questo gelato.”- i quattro risero, incamminandosi verso la
loro solita gelateria.
Mylie, abbracciata a Yuri, osservava il cielo
limpido… Ce l’aveva fatta, aveva ricominciato a vivere.
‘Kei, sto vivendo anche per te, come volevi. Ma
non smetterò mai di amarti, amore. Ora ho lui, lo amo e voglio vivere.’
“Tutto ok, amore?”
“Si, tranquillo. Va tutto benissimo.”
Un bacio a fior di labbra.
Un sorriso radioso.
La voglia di vivere di nuovo.
Il coraggio di tornare ad amare.
Due cuori feriti, due anime ormai inseparabili.
*The
End*
Ed anche questa
storia d’amore si è conclusa, miei gentili spettatori.
Spero che sia piaciuta a voi tanto quanto è
piaciuta a me.
Il dolore di una perdita.
L’amarezza del tradimento
Un amore nato per caso.
Due cuori feriti che non possono non incontrarsi.
E di conseguenza unirsi in un amore nato da un
colpo di fulmine.
Spero di aver scaldato i vostri cuori con questo
tiepido amore e che mi farete sapere che cosa ne pensate.
Il Cantastorie tiene tanto alle opinioni dei suoi
lettori.
Ma come ogni buon narratore deve anche
ringraziare chi lo incita a continuare la sua celebrazione ed è quello che mi
accingo a fare.
Soryl: Il Cantastorie
apprezza moltissimo i tuoi complimenti, è sempre bello sapersi apprezzati. Mi
fa piacere che hai apprezzato la figura di Kei e Boris… Si, è proprio quello
che hai detto tu. Ti ringrazio moltissimo degli errori che mi hai segnalato,
sono un Cantastorie molto distratto, ma li ho corretti quindi ti dico grazie
mille ^-^ Spero di ricevere la tua opinione anche su questa favola. Un bacio
dal Cantastorie.
Aphrodite:
Tu sai già quanto per il Cantastorie siano importanti i tuoi consigli e spero
di aver corretto bene tutto quanto. Ma ora passo a ringraziarti per i
bellissimi complimenti su Sara… Sai, è un personaggio a cui tengo molto e mi ha
lusingato il modo in cui l’hai descritta e amata, sul serio. Hai proprio
ragione su di lei, hai colto benissimo la sua essenza e quella della favola
stessa. Kei si è trovato in una situazione difficile, ha sbagliato certo, ma
penso sia difficile per tutti dire le verità spiacevoli a chi si ama. Bene, mia
amata, attendo la tua su questa favola. Il Cantastorie tiene molto all’opinione
della sua lover e soprattutto ai suoi consigli. Un bacio dal Cantastorie, love
u <3
Saruwatari_Asuka:
Salve mia cara, sono felice che ce l’hai fatta^^ Hai capito perfettamente
l’essenza di Kei, la sua situazione e il suo comportamento. Lui non voleva
darle un dolore, perché la ama, ma così facendo è passato dalla parte del
torto, rendendosi complice di Boris. Mi dispiace che tu ti sia trovata nella
medesima situazione ma mi fa piacere che hai colto tutto benissimo. Grazie
mille per le belle considerazioni su Sara, come ho detto è un personaggio a cui
tengo molto e mi fa piacere che anche tu l’abbia apprezzata in maniera così
bella. Il caro Yuri era indispensabile e Chloe la sua anima gemella, dolce e
gentile. Attendo la tua su questo, cara, un bacio dal Cantastorie.
Lacus Clyne:
Il Cantastorie è sempre felice di vedere gente nuova che apprezza le sue idee.
Sono felice che ti piaccia come scrivo e che hai apprezzato la mia favola. In
genere io tratto questi argomenti, mi piace proiettare questi personaggi così
interessanti in situazioni reali, in cui tutti possiamo identificarci. E sono
felice che hai apprezzato le due ragazze. Spero di riavere la tua, un bacio dal
Cantastorie.
Lirinuccia:
Ecco un’altra persona che il Cantastorie sperava tanto di vedere^^ Si, io sono
una persona molto romantica e i tuoi complimenti sono sempre adorabili. Ehm…
No, non sono un vecchietto bonaccione, ma se ti va puoi immaginarmi così. Io
sono solo un Cantastorie, il potere sta nelle mie parole, la mia immagine è
astratta quindi puoi immaginarmi come vuoi, cara. Mi fa molto piacere che hai
apprezzato la mia favola anche se è un genere che odi, mi rende molto felice.
Hai colto perfettamente lo spirito della favola e spero tanto di avere la tua
anche su questo, mia cara. Un bacio dal Cantastorie che ti vuole tanto bene
<3
Avly: La mia cara
ragazza che appoggia sempre i miei esperimenti, sono davvero felice di averti
anche qui. Coppa di zucchero fino ben pregiato? Mi piace come paragone, sei
davvero carina^^ Hai colto davvero bene i nostri due protagonisti, legati da un
amore già esistente che però non riuscivano a vedere, ma che ora sono pronti a
vivere nel pieno della loro vita. Boris… Hai ragione a sentirti così, si è
comportato molto male. Attendo la tua su questo, carissima, un bacio dal
Cantastorie.
Il Cantastorie ovviamente ringrazia anche chi
legge solamente, rinnovando l’invito a lasciare una traccia del loro passaggio.
Non siate timidi, non mordo assolutamente^^
Ed ecco qui Mylie ed Annie, per la gioia dei
vostri occhi
Al prossimo amore.
Il vostro Cantastorie