Non aveva idea di dove cominciare a cercare suo fratello. Se Damon vuole sparire sa come far perdere le proprie tracce, pensò Stefan. Per scrupolo decise di fare un salto a casa, magari aveva solo fatto una piccola gita in una città vicino e lo avrebbe trovato seduto comodamente sulla poltrona a bere del sangue fresco, ma non ci sperava tanto. Infatti non trovò nessuno. Era una settimana ormai che non tornava a casa, facendo avanti indietro tra l'ospedale e la casa di Elena. Nonostante il disappunto di Elena passava tutta la notte a vigilare sotto casa sua e per quella settimana tutto era sembrata tranquillo, forse anche troppo si era soffermato a pensare Stefan; da quando ho svelato ad Elena la mia natura siamo stati costretti ad affrontare insieme molti problemi, troppi per una ragazza di appena 18 anni, concluse tristemente Stefan. Ma tenere lontana Elena da quello che lo riguardava sarebbe stata l'impresa più ardua di tutte. Eppure quella settimana tutto era apparso tranquillo e questo era stato davvero un bene. Elena aveva già avuto la sua dose di problemi in quei giorni, più di tutto era preoccupata per suo fratello e soprattutto si sentiva in colpa per essere stata così impegnata ad occuparsi dei problemi suoi e degli altri che aveva trascurato Jeremy. E poi la morte dello zio John non che padre naturale di Elena, forse per mano dell'ex ragazza/vampiro del suo fidanzato/vampiro non le aveva certo facilitato le cose. Stefan riusciva a immaginare lo stato d'animo di Elena e avrebbe voluto aiutarla così come lei lo aveva aiutato tante volte. Ma si sentiva totalmente impotente. L'unica cosa che poteva fare era assicurarsi che Katherine non fosse davvero tornata in città e per fare questo doveva trovare Damon. Non sarebbe mai riuscito ad affrontare Katherine da solo, laddove lei avesse avuto intenzione di battersi, lei era sicuramente più forte di lui e forse anche di suo fratello. Anche se Stefan aveva qualche dubbio sul fatto che Damon si sarebbe battuto contro la donna che aveva amato per 145 anni e che forse amava ancora per difendere questa città che fino a qualche settimana prima lui stesso era intenzionato a distruggere. Negli ultimi tempi era cambiato molto, ma Stefan non credeva nei miracoli. Quelle poche cose di Damon sono ancora qui, osservò Stefan. Ciò poteva significare due cose. Primo che aveva deciso di partire improvvisamente e non aveva avuto il tempo di fare i bagagli, un genere di cose che Stefan si sarebbe aspettato da lui se avesse rivisto katherine e lei gli avesse chiesto di andare con lui. Se le cose erano davvero andate così non si sarebbe stupito che avesse lasciato la città senza salutare nessuno e di certo non avrebbe perso tempo a cercarlo, anzi sarebbe stato più che felice di liberarsi di due problemi in una volta sola. Ma non poteva esserne sicuro e questa sua ipotesi lasciata molte domande senza risposta. La seconda ipotesi era che Damon fosse stato costretto a lasciare la città. Malgrado sia un impresa non da poco costringere Damon a fare qualcosa, questa opzione sembra più probabile dell'altra, rifletté Stefan. E questo portò Stefan a chiedersi: chi poteva voler far del male a suo fratello? La lista era molto lunga, ma erano davvero in pochi quelli che potevano riuscirci e tra questi al primo posto c'era Ktherine, non solo per le sue doti da predatrice ma anche per l'ascendente che aveva su Damon. Improvvisamente gli venne in mente il nome di un'altra persona abbastanza forte da creare problemi a suo fratello: Bonnie.