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Autore: demon6666    27/07/2010    2 recensioni
L'Organizzazione ha trovato un modo di riportare in vita Teresa, la loro guerriera più potente, per ricostruire il suo esercito di Claymore. Teresa, però, non è intenzionata a ritornare nell'Organizzazione ed è, invece, determinata a ritrovare Claire.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa fanfiction è la traduzione di Return of The Faint Smile pubblicata in lingua inglese su FanFic.net.
Potete trovare l'originale qui.
Le vostre recensioni saranno inoltrate all'autore e io pubblicherò le sue risposte.
Un sentito grazie a demon6666 per avermi concesso l'onore di poter tradurre la sua opera per EFP.

Mi scuso con lo staff per un mio errore: inizialmente avevo pubblicato questa storia col mio account (Targul, per intenderci). Solo in seguito mi sono accorto che dovevo crearne uno apposta (questo). Per quello che può valere, so bene che l'ignoranza non è una giustificazione, mi dispiace.

Ciò detto vi lascio alla storia.



Nota dell'Autore: salve a tutti, spero che vi piaccia la mia fic. Questa è la mia prima fic, quindi, vi prego, non siate troppo severi! In effetti sono stato ispirato da "Blood Red Tears" di KunoichiTemari che mi è piaciuta ma che è, purtroppo, incompleta. Perciò ho deciso di scrivere una mia fic con protagoniste Teresa e Claire.

Per favore leggete e recensite!

Buona lettura.




NOTA IMPORTANTE:

La storia inizia alla fine del capitolo 82, quando i Fantasmi lasciano Rabona per risolvere le loro faccende in sospeso.


La terra era avvolta dall'oscurità della notte quando Claire, Yuma e Cynthia rientrarono non viste nella città di Rabona attraverso l'entrata segreta meridionale. Erano passate alcune settimane da quando i Fantasmi si erano separati per risolvere le loro faccende in sospeso lontano da Rabona e le tre non erano sicure se le altre fossero già rientrate o meno. Ad ogni modo, era tempo per loro di cominciare la loro ribellione contro l'Organizzazione.

Nonostante i suoi migliori sforzi, Claire non era riuscita a ritrovare Raki. Lo aveva cercato in ogni città o paese immaginabile delle grandi terre, ma invano. Claire spesso rivolgeva lo sguardo alla luna domandandosi se Raki stesse facendo lo stesso.

Continuava a ripetersi che lo avrebbe trovato, ma c'era qualcosa, nelle intime profondità del suo essere, che le diceva che ciò non sarebbe accaduto, che la sua era solo una stupida ossessione e che la promessa che gli aveva fatto era stata una menzogna.

Mentre guardava la luna, cacciò questi pensieri dalla sua mente. Claire non era tipo da rompere una promessa. Lo aveva imparato da Teresa ed era determinata ad essere fedele alla parola data.

Tutto il suo essere la pregava di abbandonare quella ricerca senza speranza, ma nel suo cuore Claire sapeva che Raki era ancora vivo, e nulla l'avrebbe mai convinta del contrario.

"Bentornate" disee una voce familiare non appena le tre varcarono l'ingresso principale della chiesa.

Miria studiò la guerriera dai capelli corti che aveva la testa china e un'espressione afflitta sul volto. Claire sembrava più depressa del solito e questo preoccupava il capitano. Miria controllò il gruppo alla ricerca di qualche segno di un giovane, ma, purtroppo, non ne trovò.

"Le altre sono già tornate, Miria?" chiese Yuma.

"Sì, effettivamente tutte sono tornate ieri. Stavamo aspettando il vostro ritorno..." fece una breve pausa, quindi continuò: "ci sono stati inconvenienti durante il viaggio?" chiese Miria con aria preoccupata.

"Sorprendentemente nessuno, Miria." replicò Cynthia. Miria assunse un'espressione sorpresa ma sollevata all'udire queste parole.

"Le altre non sono state così fortunate" replicò "Entrate, tutte vi stanno aspettando."

I quattro fantasmi si diressero verso il lato della grande chiesa e aprirono una porta segreta di legno nascosta dietro alcuni fitti cespugli. Con la copertura della notte, entrarono nella piccola stanza all'interno e salirono la scala a chiocciola che conduceva alla loro base operativa. Non appena Miria aprì la porta alla fine della scala ed entrò nella stanza, il resto dei fantasmi interruppe le conversazioni per accogliere le loro compagne.

"Salve a tutti." salutò Cynthia crollando sulla sedia più vicina, esausta per il viaggio.

"Guarda guarda, ecco Claire... Come butta? Dov'è il moccioso?" domandò Helen alzandosi dal tavolo per avvicinarsi a Claire.

Ci fu un momento di silenzio mentre Helen studiava la porta in cerca di Raki ma, come Miria, non ne trovò traccia.

"Helen, taci e basta." la zittì Deneve passandosi la mano sul viso.

"Mi dispiace, Claire." commentò Tabitha, che sedeva su un tavolo di fronte con un'espressione preoccupata in viso.

Claire emise un breve sospiro mentre camminava lungo il corridoio oltrepassando le altre e dirigendosi verso la sala comune.

Claire, Yuma e Cynthia erano state via per molte settimane, come le altre. Il loro viaggio aveva coinvolto continui spostamenti tra una città e l'altra, il che di solito implicava poco o niente da mangiare. Claire era spiaciuta per aver costretto Yuma e Cynthia ad un ritmo così serrato, con meno soste possibile fino al ritrovamento di Raki. Era infuriata al pensiero che l'unica cosa che avesse ottenuto nelle ultime settimane fosse stato solo sfinire se stessa e la sua squadra a causa dei suoi desideri egoistici.

"Raki, io ti troverò." giurò sottovoce stringendo i pugni mentre si precipitava verso la sala comune.


La mattina successiva Claire si svegliò prima del solito. Non era riuscita a dormire bene nelle ultime notti, sin da quando aveva sospeso la ricerca di Raki. A dire il vero, Claire non dormiva mai molto bene, ma nelle ultime settimane era stato peggio.

Si diresse verso la cima della chiesa, imboccando una scala segreta. Era solita stare in piedi lì a riflettere su se stessa mentre fissava l'enorme città e le terre verdi al di là. Le piaceva la brezza fredda e la pace che la facevano sempre sentire un po' meglio, anche se solo per un breve periodo. Chiuse gli occhi e si immerse nella serenità dell'ambiente intorno a lei.

Claire sentì qualcuno avvicinarsi e riconobbe immediatamente i tipici passi di Miria. Erano i tipici passi di un leader, che indicavano grazia e portamento fiero. nessun altra aveva una camminata del genere nel loro gruppo.

"Claire, sono preoccupata per te." disse piano.

Senza segno di emozione Claire replicò: "Non c'è bisogno che ti preoccupi per me, Miria."

"Invece penso che ci sia, Claire."

Claire si voltò verso Miria, la quale mostrava una traccia di tristezza nel volto.

"Claire, troverai il ragazzo che stai cercando."

"Sei venuta a dirmi solo questo?" sbottò Claire freddamente, tornando a fissare il panorama.

Miria ponderò le parole per un attimo mentre si avvicinava a Claire. Si mise al suo fianco guardando nella stessa direzione.

"Claire, è compito mio tenere il morale del gruppo il più alto possibile e se anche una sola di noi manca in ciò, ne risentono le prestazioni dell'intero gruppo."

"Lasciami sola."

"Claire, so quanto quel ragazzo significhi per te e ti capisco perfettamente se non vuoi più farlo."

Claire si voltò piuttosto sorpresa verso il capitano: "Cosa intendi dire, Miria?"

Miria la fissò dritto negli occhi: "Se vuoi lasciare il gruppo per andare a cercarlo... io capirò."

Claire le rivolse un debole sorriso e incrociò le braccia.

"Che resti fra noi, Miria: io so che lui è vivo."

"Come fai a saperlo?"

"Ho trovato un segno che ha lasciato per me nella sua città natale ed è stato fatto solo poche settimane fa."


Teresa aprì faticosamente gli occhi, solo per vedere altra oscurità. Balzò in piedì e si guardò intorno istericamente alla ricerca di Priscilla. Ma vide solo altra oscurità.

"Claire? DOVE SEI Claire?" gridò freneticamente mentre cercava disperatamente segni della ragazza.

"Sembra essere un successo." disse un uomo vestito di nero ad un altro mentre osservavano l'esperimento prendere vita davanti ai loro occhi da una piattaforma sopraelevata.

"Ce l'hai fatta Jeves, hai resuscitato Teresa del Sorriso." disse con un enorme ghigno malvagio sul volto. "Dae-sama sarà contento del nostro successo... devo andare ad informarlo?"

"No!" disse Jeves aspramente mentre fissava il magnifico esemplare sotto di lui. "Faremo rapporto a Dae-sama solo quando ci sarà qualcosa su cui fare rapporto."

"Ma Jeves..." disse l'altro uomo con espressione confusa.

"Ma niente." replicò Jeves duramente, "Dobbiamo iniziare i test e l'addestramento per assicurarsi che questo esemplare funzioni bene."

Jeves si fece scappare un ghigno malvagio mentre guardava la guerriera dai capelli ondulati dall'alto.

"Jeves, sei sicuro che non possa scappare?"

"Oh, sì... molto sicuro..." disse Jeves con fredda amarezza.

"Ma questo esemplare ha dei ricordi... e..."

"NIENTE MA! Quante volte devo ricordarti che dobbiamo cominciare i test?"

Durante la loro conversazione, Teresa cominciò ad andare nel panico per l'isolamento e la confusione e cominciò a prendere a pugni le pareti con tutta la sua forza, continuando a chiamare il nome di Claire.

"Poveretta, non sa nemmeno dov'è."

"Sì. Pensa di essere all'esatto momento della sua morte." disse Jeves

"Devo chiamare Audrey per calmarla?"

"Penso che sia la linea d'azione appropriata... non vogliamo certo che danneggi il suo magnifico corpo, vero?" replicò Jeves.

Con un cenno d'assenso, l'uomo col vestito nero lasciò la stanza.

"Vediamo se è la stessa di una volta." disse Jeves con un sorriso malefico sul volto.

"Claire! DOVE SEI, Claire? PRISCILLA, COSA HAI FATTO?"

Improvvisamete, Teresa sentì il suono di una grossa porta di pietra che si apriva davanti a lei facendo rumore mentre il fondo strisciava contro il pavimento di pietra.

"CHI E' LA'?"

Per quanto provasse, Teresa non riusciva a vedere niente attraverso la fitta oscurità. Poteva ovviamente vedere al buio, ma per qualche ragione non riusciva a vedere niente. Per la prima volta da tanto tempo provò paura, non per sè ma per Claire.

Improvvisamente, forti luci illuminarono l'area attorno a Teresa rivelando una piccola stanza senza tetto e il letto in cui si era svegliata montato su un muro. Teresa poteva vedere una Claymore sconosciuta coi capelli sciolti entrare nella stanza, con un lieve sorriso sulle labbra.

"Non so chi tu sia, ma se ci tieni alla vita dimmi che sta succedendo e dove si trova Claire!"

La figura non disse niente ma si avvicinò a Teresa senza un attimo di esitazione.

"Il mio nome è Audrey e sono la numero 3 dell'organizzazione."

"Di che stai parlando?" chiese Teresa con aria confusa.

"E' un onore incontrarti, ex numero 1, ho sentito molte storie su di te."

Teresa venne ammutolita da quanto la strana guerriera aveva appena detto.In che senso "ha sentito"?

E come può essere la numero 3? Irene è al terzo posto!

"Mi dispiace, ma ho ricevuto ordine di assicurarti che tu non ti faccia del male e di tenerti sotto controllo."

Teresa mostrò il suo famoso sorriso e replicò in tono confidenziale.

"Sai una cosa? Se fai come ti dico non ti ucciderò."

Audrey cominciò a camminare verso di lei disarmata.

E' diventata matta? si chiese Teresa mentre muoveva la mano per estrarre la claymore dal supporto sulla schiena, ma la sua fida arma non era lì.

"Cerchi qualcosa?"

"Hmm... non che ne abbia bisogno."

Audrey afferrò rapidamente Teresa per la testa e la sbattè di faccia contro il muro con una forza enorme. Per quanto Teresa provasse, non riusciva ad opporsi ad Audrey.

Tenendole la faccia contro il muro, Audrey continuò: "Ascoltami, Teresa del Sorriso, non ho niente contro di te, ma ho avuto istruzioni di dirti questo."

Teresa era furiosa e stupefatta dal fatto che quella claymore riuscisse a sopraffarla completamente. Non era abituata a questo tipo di trattamento. Ovunque andasse, nessuno osava mettersi contro di lei, eppure questa donna osava trattarla come fosse il suo animaletto? A questo punto non restava scelta se non sottomettersi e ascoltare le sue parole.

"Sei stata morta per più di dieci anni. Priscilla ti aveva tagliato la testa."

Il suono di quelle parole calmò Teresa immediatamente. Smise di tentare di liberarsi dalla presa di Audrey ed elaborò quelle parole.

Che sta dicendo questa donna? Era tutto vero, allora?

"Sei stata resuscitata dall'organizzazione per combattere per noi ancora una volta."

Ci fu un momento di silenzio mentre Audrey lasciava la sua presa su Teresa. Teresa cadde in ginocchio dal dolore e dallo shock e fisso Audrey negli occhi.

Audrey continuò: "Attualmente tu sei più debole dell'attuale numero 47, non sei in condizioni di opporti a me. Farai quello che ti dico quando te lo dico."

Teresa era a corto di parole. Inizialmente fu sul punto di scoppiare a ridere a quelle parole, ma visto quanto era inferiore ad Audrey, probabilmente avrebbe fatto meglio a non opporsi se non voleva farsi ancora del male.

"Domande?" chiese Audrey.

Teresa voleva chiedere dove fosse Claire ma, ricordando di trovarsi in un futuro sconosciuto, Audrey non ne avrebbe saputo niente e l'Organizzazione non sarebbe stata al corrente di Claire. Pensò bene alla domanda successiva, realizzando quanto fosse importante far finta che Claire non esistesse se voleva vederla ancora. Radunando tutta la sua forza mentale e mettendo da parte il rispetto di sè, Teresa disse:

"Un attimo fa hai detto che sono più debole del numero 47. Puoi dirmi perchè?"

Nonostante Audrey mostrasse una faccia coraggiosa, dietro la sua espressione c'era paura. Sapeva di cosa sarebbe stata capace Teresa del Sorriso quando la sua forza fosse ritornata. Aveva letto tutto sui precedenti numeri 1, ma Teresa era sempre stata la più interessante e la più potente numero 1 che l'Organizzazione avesse mai avuto. Scrutando la guerriera che, con tutta probabilità, l'avrebbe uccisa quando la sua forza fosse tornata, mascherò la paura e disse.:

"Il tuo corpo è stato appena rianimato da uno stato di stasi criogenica. Gran parte delle tue cellule yoma sono ancora quiescienti. Ecco perchè sei così debole. Una volta che esse saranno tornate attive tornerai ad essere... quella di prima."

Teresa stava lentamente prendendo confidenza con la situazione mentre si calmava. Si alzò lentamente e guardò le sue mani, quindi le chiuse a pugno.

"Cosa è successo a Priscilla?" chiese con voce rabbiosa

Audrey non sapeva se rispondere o no alla domanda. l'ultima cosa che voleva era dare a Teresa la risposta sbagliata e farla infuriare. Immaginò che dire la verità sarebbe stata l'idea migliore.

"Sappiamo che è viva, ma non sappiamo dove sia o quale sia il suo stato corrente."

Teresa sperò con tutto il cuore che Claire fosse ancora viva. Se avesse scoperto che Priscilla l'aveva anche solo toccata, le avrebbe fatto ingoiare le budella.

"Sono pronta per lavorare ancora per l'Organizzazione."

"Buono a sapersi." commentò Audrey con un sorriso.

Beh, l'ha presa meglio del previsto... pensò Audrey tra sè


Nota sulla traduzione: Come avrete notato, ho deciso di adottare le versioni ufficiali italiane solo per alcuni nomi. Ad esempio ho adottato "Miria" invece di "Milia" perchè trovo suoni meglio (in ogni caso nessuna delle due forme rappresenta fedelmente il suono originale del nome che può essere espresso solo con l'alfabeto giapponese), perchè è, in effetti, la traslitterazione ufficiale e, per buona misura, per assonanza col suo soprannome ("Miria del Miraggio" suona meglio di "Milia del Miraggio"). Per quanto riguarda Yuma ho usato la forma con la "Y" (che penso sia anche la traslitterazione della forma originale giapponese) invece che la forma "Uma" (che in inglese si pronuncia allo stessa modo di "Yuma" in italiano) perchè trova renda meglio l'idea del suono della parola. Per quanto riguarda Deneve ho scelto "Deneve" invece dell'italiano "Denev" perchè quest'ultima mi sembra tronca come forma (Deneve ha un suono "francese", quindi direi che la "e" finale sia necessaria). Infine, riguardo al soprannome di Teresa ho scelto la traduzione ufficiale "Teresa del Sorriso" perchè la traduzione puntuale dall'inglese "Teresa of the Faint Smile" sarebbe stata qualcosa come "Teresa del Pallido Sorriso" che, a mio avviso è un po' macchinosa." Via via che la traduzione procederà inserirò le mie motivazioni anche per gli altri nomi.



Alla prossima
Targul
  
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