Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Layra Luin Isil    31/07/2010    1 recensioni
Questa è la storia del mio Custode Grigio, Ashalind Cousland, liberamente ispirata al videogioco Dragon Age: Origins.
Le vicende del viodeogioco ci raccontando solo una minima parte di quello che può essere successo ai nostri personaggi preferiti: il mio intento è proprio quello di appofondire queste "lacune" se così vogliamo dire, dando maggiore risalto  ai rapporti tra le persone e alle vicende di vita quotidiana.
Spero di non annoiarvi e che vi piaccia quello che mi appresterò a raccontarvi.

Al momento sto ricontrollando tutti i capitoli che ho pubblicato fino ad ora: ci sono state correzioni ortografiche, aggiunta di nuove descrizioni e dialoghi...
Spero che vi piacciano.

CAPITOLI RICORRETTI
1. Inizio di una storia
2. Dispetti
Genere: Fantasy, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Complimenti Lady Ashalid, siete davvero migliorata nell'utilizzo delle armi da mischia”
“Grazie Ser Gilmore” disse la fanciulla asciugandosi il sudore dal volto con un panno.
Nel terzo mese dell'anno Ashalind aveva compiuto diciassette inverni, diventando una fanciulla gradevole agli occhi di qualsiasi uomo.
Gli occhi azzurri erano incorniciati in una chioma nera ondulata, che durante gli addestramenti era raccolta completamente in un ciuffo sul retro della nuca.
La sua persona dritta e snella aveva raggiunto il metro e settanta nel corso degli anni.
Nel complesso, la fanciulla aveva una figura elegante, ma non delicata come qualcuno avrebbe osato dire ad una prima occhiata, infatti vi erano comunque molti dei suoi atteggiamenti che rivelavano la mascolinità di quella donna a partire dalla semplice camminata.
“Adesso è arrivato il mio turno di pausa, vorrei osservarvi mentre vi allenate” disse Ashalind.
“Certamente mia Lady”
Ser Gilmore rientrò nell'ala di allenamento e cominciò a scambiarsi una rosa di colpi studiati con uno dei soldati.
Appena arrivato al castello di Altura perenne Roland fu avviato all'addestramento militare e dopo circa dieci anni di allenamento era diventato un guerriero provetto, solo Fergus, il figlio maggiore del Teyrn riusciva a batterlo e Ashalind a tenergli testa.
“Roland, fateci assistere ad un bello spettacolo, avanti!” lo incitò Ashalind.
“E sia” il cavaliere accolse il guanto di sfida e in pochi attimi si aprì un'area nel salone permettendo a Gilmore di poter duellare.
Lo scontro non durò a lungo e in pochi attimi Roland ebbe la meglio.
“Bravo!” disse Ashalind battendo le mani “Ora è il mio turno!”
“Quali armi preferite mia Lady? Possiamo anche avere una diversa combinazione di armi se volete...”
Ashalid si avvicinò all'armeria e cominciò a scorrere con la mano le mani che erano in fila una dietro all'altra passando dai semplici pugnali, armi a una mano da taglio e poi a quelle contundenti, proseguendo fino alle armi a due mani e a quelle in asta.
La fanciulla prediligeva le armi a due mani quel giorno era decisa a sperimentare qualcosa di nuovo: estrasse dalla rastrelliera un'alabarda di un metro e ottanta.
“Che ne pensate Roland?!” disse divertita.
“Penso che sarà uno scontro interessante” disse Ser Gilmore ingoiando della saliva per il crescente nervosismo.
La figlia del Teyrn entrò in campo con passo sicuro e deciso, impugnando l'alabarda orizzontalmente con scioltezza.
“In guardia” disse la fanciulla impugnando l'arma con guardia alta e lama rivolta verso il basso.
Ser Gilmore annuì di rimando.
I due si studiarono per alcuni attimi cominciando a compiere passi laterali come lungo una circonferenza.
Il cavaliere cominciò con qualche attacco leggero misurando con lo scudo il livello di potenza dei colpi inflitti e i riflessi dall'avversario. Quando si sentì sicuro Ser Gilmore cominciò con attacchi precisi e forti, che venivano prontamente parati e riconsegnati.
La fanciulla dal suo canto era abile nel mantenere le giuste distanze, il suo obbiettivo principale era quello di riuscire ad aggirare la guardia avversaria o di minacciarne l'equilibrio scaraventandolo a terra.
Il combattimento proseguì con continui colpi di scena da entrambi i contendenti, ma nessuno sembrava in grado di sopraffare l'altro e la stanchezza cominciava a farsi sentire.
Entrambi i duellanti volevano che lo scontro finisse, ma che ci fosse un vincitore.
Con una finta Ashalind colpì violentemente lo scudo di Gilmore con il pomo dell'alabarda, che si distribuì su Gilmore stordendolo; con un ultimo slanciò la ragazza lo buttò a terra puntando la punta della della sul collo del cavaliere.
“Allora?”
“Esperimento riuscito userei dire mia Lady”
Entrambi i giovani rimasero ad osservarsi per alcuni attimi, ansanti per la fatica fino a che un applauso non li distrasse.
“Bravi!”
“Complimenti Lady Ashalind siete migliorata molto!”
“Evviva per la nostra guerriera provetta!”
“Dobbiamo festeggiare!”
“Alzatevi” disse la fanciulla tendendo la mano destra guantata a Ser Gilmore.
“Grazie mia Lady, converrei anche io per festeggiare i risultati del vostro allenamento”
“Va bene, birra a volontà per stasera!”
Grida di esclamazione si levarono all'unisono, di rado capitavano occasioni per cui fosse doveroso festeggiare e quella era era uno di quei momenti.

“Cos'è questa lagna?! Più ritmo!” disse uno dei soldati alzando un boccale di birra mentre il suono delle cornamuse, tamburi e flauti si levava.
Non vi era un soldato che non partecipasse alle danze e Ashalind priva del corsetto e rimasta con una camicia che le nascondeva le forme era al centro dei festeggiamenti.
Ogni tanto la guerriera usciva dalla mischia per rinfrescarsi con una pinta di birra scura, la sua preferita per reimmergersi nuovamente.
“Grinta!” disse Ashalind salendo su un tavolo ed inneggiando i presenti ai festeggiamenti “Ser Gilmore venite!” continuò rivolgendosi al giovane affinchè la raggiungesse in alto alla folla.
Roland non se lo fece ripetere due volte e la prese sottobraccio e cominciarono a ballare mentre il resto dei soldati batteva le mani.

I festeggiamenti proseguirono fino a notte fonda, quando rimasero in pochi ad avere le energie necessarie alla festa.
“Lady Cousland, non potevate contenervi un po'?”
“Vi prego Rory, non cominciate con le vostre ramanzine! Ogni tanto ci si deve sfogare in qualche modo...” disse mentre la sue voce perdeva di volume.
“Ce la fate a comminare?”
“Certo...” rispose la ragazza mentre i suoi piedi cedevano nonostante l'appoggio del cavaliere.
“Se lo dite voi...” disse il cavaliere prendendola in braccio.
Roland fece qualche passo nella strada osservando sconsolato la quantità di strada che necessaria per riportare quella sprovveduta nella sua stanza.
“Anima e coraggio...” cercando di convincersi. La fanciulla tra le sue braccia cominciò a dormire profondamente e ne ammirò la bellezza desiderandola in segreto come aveva fatto fino a quel momento.
In fine arrivò alla stanza di lei, nessuno si accorse del loro arrivo.
Roland aprì la porta, richiudendola con un piede alle sue spalle attento a non fare troppo rumore e depose la sua Lady sul suo giacilio.
La osservò ancora per alcuni attimi accorgendosi che stava riaprendo gli occhi.
“Lady, vi auguro un buon riposo...”
Roland si sentì afferrare un polso, si voltò e vide Ashalind che lo stava osservando “Rimanete qui...”
“Mah...”
“Shhhh, non dire niente, restate qui e basta...”
Ashalind si alzò dal letto e si tolse ciò che le restava dell'armatura rimanendo con una leggera sottoveste.
“Vi aiuto Rory...” continuò con un bisbiglio e cominciò a slacciare le parti di armatura che il cavaliere aveva addosso “toglietevi li stivali almeno...”
Ashalind ridacchiava notando l'imbarazzo del cavaliere di fronte a quella situazione, si avvicinò all'armadio estraendo una pesante coperta di pelliccia per tenere caldo in quella notte, l'inverno era ormai alle porte.
“Non venite? Non vorrete morire di freddo vero? Suvvia Rory!”
Roland accolse l'invito e si sdraiò accanto alla ragazza. Ashalind si fece piccola piccola accanto al corpo di Roland abbracciandolo, per poter trarre da quegli attimi il maggior calore possibile.
Ashalind aveva sembra voluto bene a Rory come un amico, ma crescendo aveva cominciato ad osservarlo in maniera diversa: crescendo era diventata una donna, non più una bambina...
Quando Roland si accorse che Ashalind gli stava accarezzando i capelli, la strinse di più a sé, era una donna che sapeva difendersi, su quello non c'erano dubbi... ma voleva comunque proteggerla.
Roland si accorse per la prima volta che i suoi capelli odoravano di lavanda...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Layra Luin Isil