Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: Etiell    01/08/2010    1 recensioni
Mi limitai a dire “ah, che botta” ovviamente in italiano, perché l’inglese, si lo parlavo, ma non lo avevo molto nel sangue. Guardai il ragazzo e l’unica cosa su cui mi concentrai furono i suoi occhi, neri come il cielo di notte, in una parola bellissimi!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi l'ultimo capitolo di ComeWhatMay :)

 

DAL PUNTO DI VISTA DI BEN

 

            Due settimane sono passate ormai da quando sei partita, l’unico pensiero che affolla la mia mente sei tu, ogni tuo gesto, ogni tuo sorriso mi manca. Mi hai lasciato dentro un vuoto incolmabile che niente e nessuno, apparte te, potranno mai riempire, lo so che non riesci a crederci, ma io mi sono innamorato di te. Invia messaggio? No, cancella messaggio. È inutile che glielo invii, tanto non lo leggerà. Purtroppo è partita, e io non posso farci niente. “hei, Ben dai, continuiamo a girare la scena” il regista mi chiama, uffa, nemmeno sul mio lavoro riesco a concentrarmi. Mi sto per alzare dalla sedia, quando il cellulare squilla. Fanny. Leggo subito il messaggio. Lei non ti ha dimenticato. Davvero. Lisa.

Lei non mi ha dimenticato, e se lo dice Lisa, la sua migliore amica… non ragiono più corro a mettermi la giacca e dico al regista “non sto bene, torno a casa, ci sentiamo tra una settimana” “ come…Ben dove corri?” faccio finta di niente prendo la macchina e corro verso l’aeroporto, ricordo la città dove abita, me lo ha detto al bar il secondo giorno che ci siamo visti, Bologna. Aspettami Fanny, sto arrivando, sto arrivando.

 

DAL PUNTO DI VISTA DI FANNY

 

          “Lisa, che fai col mio telefono?” “Niente, faccio i giochini” mi risponde lei ridendo. “cosa ne dici Fanny, ti va bene se andiamo a noleggiare un film e poi lo guardiamo qui da te?” “certo Lisa, tu vai mettere in moto la macchina che cerco la tessera e arrivo subito” mamma mia, quella tessera non la trovo mai, cerco dappertutto, anche nell’armadio, anche nella valig… ed ecco che la vedo, la giacca di Ben, ancora nella valigia. Mi scende una lacrima mentre vedo la tessera per terra sotto la sedia. Mi asciugo il viso, scendo di sotto e salgo in macchina. Arrivate al noleggio film scendiamo tutte e due dalla macchina, e, anche se non ho voglia di film d’amore scegliamo Moulin Rouge, il mio film preferito. Saliamo in macchina e ci avviamo verso casa.

            “posso mandare un messaggio a mia mamma col tuo telefono e le dico che resto qui per cena? Così ti faccio compagnia visto che i tuoi non sono in casa. Scusa, ma ho finito i soldi” mi chiede Lisa prima di iniziare il film. “certo, fai pure” le dico dandole il cellulare. “sempre senza soldi tu vero?” le dico ridendo, lei ricambia e mi fa la lingua mentre preme il tasto play.

 

 

DAL PUNTO DI VISTA DI BEN

 

            Raggiungo l’aeroporto in dieci minuti e chiedo un biglietto per Bologna, il primo volo che c’è possibilmente e la ragazza mi risponde “il primo volo parte tra 15 minuti, le può andare bene?” “Certo, benissimo!” prendo il biglietto e corro subito ad imbarcarmi sull’aereo che mi porterà da lei, dalla mia Fanny.

            Dopo due ore finalmente arrivo a Bologna, già la sento più vicina a me, siamo di nuovo sotto lo stesso cielo. Mentre esco dall’aeroporto accendo il cellulare e subito mi arriva un messaggio, è sempre da parte sua, di Fanny, lo apro e leggo: stiamo guardando moulin rouge, il suo film preferito. Se hai capito le mie intenzioni, questo è l’indirizzo via Aldo Moro n. 10. Lisa. Che brava complice che avevo, avevo capito tutto il suo piano. Stavano guardando moulin rouge, anche il mio film preferito. Non devo aspettare un minuto di più, il messaggio era di un ora e trequarti fa. Salgo sul primo taxi, do l’indirizzo e mi avvio verso lei.

 DAL PUNTO DI VISTA DI FANNY

 Il film è finito e come al solito piango, perché non si può non piangere al finale di moulin rouge. Un amore che finisce in quel modo proprio quando le cose stavano iniziando ad andare bene. Tristissimo. Anche Lisa piange mentre si alza per togliere il DVD. Poi mi prendo quasi un accidente quando sento il cellulare squillare e vedo che mi è arrivato un messaggio. Sgrano gli occhi appena vedo di chi è, è di Ben. Vado per cancellarlo quando Lisa viene lì e prima che lo potessi fare lo apre. Nel messaggio c’è scritto:

 

Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before
Want to vanish inside your kiss
Everyday I love you more and more
Listen to my heart, can you hear it sings

 

Non so se essere stupita o commossa, anzi, sono tutte e due le cose insieme. Mi ha scritto proprio una frase del mio film preferito, e quel film lo ho appena guardato. Mi manca, mi manca tanto, e forse inizio a credere che lasciarlo lì così, senza nemmeno una spiegazione plausibile non sia stata una cosa buona. Forse dovevo ascoltare di più i miei sentimenti.

I miei occhi sono fissi sul display e una lacrima lo bagna, e poi un’altra. Sento le braccia di Lisa che mi abbracciano, ma la sua espressione non è triste, lei sorride. Scusa tanto la mia migliore amica che dovrebbe consolarmi in questo momento sorride? Cose da pazzi. Poi tutto ad un tratto nel silenzio della casa, il suono del campanello mi fa saltare sul divano, allora mi alzo e vado alla porta. Apro. Se avessi avuto qualcosa in mano, di sicuro mi sarebbe caduto. Il ragazzo davanti a me mi guarda, io faccio lo stesso. “ciao” mi dice a un certo punto “ascolta, non chiudermi la porta in faccia. Io ti amo Fanny, e so che a te può sembrare strano, ma sono venuto fino in Italia per dimostrarti il mio amore. Ogni giorno che passava mi mancava il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo odore e le tue labbra. Quindi io ora sono qui, e se tu ricambi i miei sentimenti non devi fare altro che dirmelo, altrimenti io mi giro e me ne vado. E poi, si , non starò benissimo, ma almeno ho chiarito la cosa. Comunque vada, io ti amerò per sempre”. Fa un grande respiro e si ferma. Io continuo a guardarlo senza dirgli niente. Poi abbasso lo sguardo. Sento Ben che con la voce da pianto dice “ok, allora addio Fanny”. Si volta e comincia a camminare, ma cosa sto facendo, non rispondo nemmeno più di me stessa? Allora capisco quello che devo fare “No, Ben. Aspetta!” urlo e gli corro incontro. Lo abbraccio, come non ho mai abbracciato nessuno, lui ricambia e mi sfiora i capelli, come nel nostro primo bacio. Poi lo guardo e piangendo gli dico “scusa ben, Scusami tanto”. Mi zittisce con il dito, mi guarda intensamente negli occhi e mi bacia. Ancora una volta le sue labbra sulle mie, sento il cuore che va a mille ed è come vivere in un sogno. Poi mi guarda e mi dice “vieni con me, a Londra. Ti giuro che staremo insieme e non devi illuderti perché io non sono così e non ho nessuna intenzione di farti soffrire”. Lo guardai un po’ incredula e poi sorridendo gli dico “si, vengo con te a Londra” e ci perdiamo ancora una volta in quel magnifico bacio.

            Solamente una cosa mi aveva stregato di più che quella meravigliosa città, LUI!

 

Grazie a tutti per aver avuto il coraggio di leggere e finire questo racconto! :P Ciaoo

  
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