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Autore: Final Alex    04/08/2010    4 recensioni
Ino e Shikamaru da tempo non si parlavano. Lui era partito per l’addestramento dei Chunnin durato due mesi e dal suo ritorno furono come cane e gatto. Poi erano stati costretti a rivedersi per il ritiro delle squadre e, cosa ancora peggiore, a collaborare. Non avevano retto la presenza l’uno dell’altra fin dal primo minuto e tutti gli altri dovettero sopportare i solo battibecchi ora dopo ora. Il povero Choji, senza alcuna colpa, si era trovato in mezzo ai due e tutti speravano che lui potesse farli smettere. Ovviamente erano speranze inutili dato che non aveva alcun potere sul loro odio, come non ne aveva avuto da quando Shikamaru era tornato dall’addestramento. Nemmeno lui sapeva che cosa fosse successo tra di loro. si odiavano si...ma non potevano resistersi_SHIKAxINO
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘cause I hate you and you love me

 

 

La mattina era giunta lenta, tranquilla, silenziosa.

Si era addentrata tra gli alberi alti ed imponenti con i suoi timidi raggi solari ed aveva svegliato il sonno della terra. Le tende avevano cominciato a muoversi, impercettibilmente. Qualcuno doveva essersi svegliato.

Il primo ad uscire fu Neji stiracchiandosi alla luce dell’alba, poi dietro di lui Sakura, Hinata, Shino e il resto del gruppo. Quando furono quasi tutti fuori notarono che la tenda del team10 era rimasta immobile. “qualcuno vada a svegliarli” disse Neji seccato. Hinata si avvicinò cauta alla tenda entrando solo con la testa.

Ino e Choji erano totalmente addormentati e non davano alcun cenno di volersi svegliare. Di Shikamaru nessuna traccia. “ragazzi? È ora di alzarsi”

Dopo diversi tentativi la Hyuuga era riuscita a smuoverli ed entrambi con un po’ di fatica si erano vestiti. “eccoci” uscì Ino “scusate” disse Choji. Avevano il viso stanco e delle occhiaie nitidissime. “avete dormito male?” chiese Sakura vedendoli in quelle condizioni “e te lo chiedi anche? Non hai sentito che casino hanno fatto sta notte?” intervenne Ten Ten, acida di prima mattina “no perché? Che è successo?” chiese l’Haruno rivolta a quella “hanno urlato come pazzi tutta la notte” continuò la mora, sempre più nervosa “ma chi? Ino e Choji?!” Sakura era sbalordita “ma no! Ino e Shikamaru!” la tranquillizzò Ten Ten “ah..ma credevo che Shikamaru avesse dormito fuori dato che non è in tenda” continuò, senza nemmeno avere la decenza di abbassare la voce “no sono entrati in tenda tutti e tre ma Shikamaru dopo il litigio deve essersene andato”

emh” intervenne Ino “guardate che noi siamo qua” disse in tono di resa.  Le due si misero a ridere fingendo di non essersene accorte. Smisero subito quando Naruto guardandosi intorno chiese “ma dov’è Shikamaru?”volgendo lo sguardo verso i suoi due compagni di squadra “noi non lo sappiamo” rispose l’Akimichi “questa notte è uscito ma non ci ha detto dove andava”. Ino sbuffò annoiata “state tranquilli sarà qui da qualche parte, fifone com’è non rischierebbe mai di perdersi”.

Le squadre cominciarono a guardarsi intorno ed a perlustrare la zona in cerca del loro compagno. Chiamavano il suo nome e dopo un po’ il timore che si fosse perso si fece più acuto.

“ragazzi dividiamoci” disse Kiba.

Così fecero. “forse si è ferito ed è svenuto e non sente le nostre voci!” Hinata era spaventata all’idea di aver perso un compagno

“gente non preoccupatevi” Ino urlò per farsi sentire da tutti “quel cretino sarà da qualche parte qua intorno a dormire” guardò Hinata “per questo non ci sente” concluse superba e con la massima calma.

“Ino potresti mettere da parte il tuo odio verso Shikamaru per un momento?” chiese Lee in tono di clemenza “no!” rispose stizzita. Dopo un’ora di ricerche il gruppo si ritrovò, non l’avevano ancora trovato. “dobbiamo chiamare i sensei, ci daranno una mano” propose Naruto “giusto, vai con Lee a raggiungerli” ordinò Neji, che prese momentaneamente il comando del gruppo. I due partirono senza troppe cerimonie. “Sakura, Ino ed Hinata rimanete qua, nel caso tornasse” due di loro annuirono convinte, la terza sbuffò annoiata “gli altri con me a cercarlo”

In pochi minuti tutto lo squadrone si era diviso alla ricerca del loro unico Chunnin.

 

“certo che devi averlo fatto incazzare parecchio” disse Sakura, dopo un po’ di tempo passato nel calmo bisbiglio della foresta a scrutare gli alberi intorno a loro. “non è colpa mia” la biondina era seduta in terra, vicino al focolare spento “che è successo ieri sera?” fu diretta l’Haruno.

Ci mise qualche secondo a rispondere “abbiamo litigato di brutto…tanto per cambiare”. Giocava con la terra, come quando era bambina, e disegnava dei cerchi con il dito. “come mai?” aspettò altri secondi “perché è uno stronzo” abbassò lo sguardo, concentrandosi sui suoi disegni informi. “ah beh…

Hinata in quel momento scattò in piedi vedendo arrivare qualcuno tra gli alberi. “c’è qualcuno!” chiamò le altre. La Yamanaka si alzò velocemente sperando di vedere il tanto odiato Nara. Vide dei lunghi capelli scuri “siamo noi ragazze, non l’ abbiamo ancora trovato” ma era Neji “a voi com’è andata?” domandò, come se non conoscesse già la risposta “come vedi…” indicò l’accampamento desolato. “Naruto e Lee?” chiese Sakura “non sono ancora tornati”.

 Erano passate due ore e mezza dall’inizio delle ricerche.

“ma avete cercato bene?” s’insospettì Ino, non poteva credere che fosse sparito nel nulla “si si, in ogni cespuglio e sotto ogni albero, non ce n’è traccia!” Choji era esasperato. Si sedette su una pietra, vicino ad Ino e si mise le mani tra i capelli, scuoteva la testa, “quello si è ammazzato”.

Silenzio. Freddo.

Gli sguardi giravano in tondo alla ricerca di un perché a quella frase.

“ma no dai, non dire così” Hinata provò a rassicurarlo “vedrai che lo troveremo”. Nemmeno la Hyuuga ne era convinta ma voleva provare a sollevare il morale del compagno. “continuate a cercarlo”,si alzò infine l’Akimichi, “io resto qua con Ino”. Neji annuì, comprendendo da subito che evidentemente aveva un motivo valido per voler rimanere da solo con lei. “bene, andiamo” e gli altri lo seguirono.

 

“sei contenta ora?” alzò la voce non appena lontani gli altri.  La Yamanaka non si era mossa, continuava a disegnare in terra. “smettila di essere impassibile!” Choji era arrabbiato e continuava ad urlare“Sei stata tu a dirgli di andarsene!” non ci vedeva più dalla rabbia e dalla disperazione “cazzo si è ammazzato!” aveva le lacrime agli occhi.  Ella alzò la chioma bionda “Che esagerato! Magari è andato a fare una passeggiata per sbollire e si è allontanato! Non è una tragedia!” anche Ino stava alzando la voce “ si che è una tragedia! Ma non ti rendi conto?!” la guardò dritto negli occhi, che anche lei ora aveva appannati “potrebbe essersi ammazzato per colpa tua e non te ne frega assolutamente niente!” era sconvolto. Il respiro di Ino si bloccò.

Le scesero lacrime lungo le rosee guance.

 Non scesero tanto per quello che le aveva detto quanto per come gliel’aveva detto. Non aveva mai visto l’amico così arrabbiato e preoccupato. In verità non l’aveva mai visto arrabbiato, soprattutto con lei.

“sei una vera stronza Ino!” le sembrò una pugnalata al petto “cosa?!” non poteva crederci, non poteva credere che anche Choji la considerasse una stronza. “si Ino! Shikamaru potrebbe essere in pericolo perché tu l’hai cacciato via e gli hai detto di sparire!” la Yamanaka neanche ricordava di averglielo detto “lui l’ha fatto sei contenta? È sparito!” lei si asciugò le lacrime ma altre erano pronte a scendere copiose “non lo volevi morto eh? Sei contenta?!”  Ino nascose il viso tra le mani e cominciò a piangere in silenzio, sotterrata da tante accuse. L’Akimichi era diventato paonazzo in viso, si era innervosito, era preoccupato, preso dall’ansia. Cominciò a fare dei respiri profondi per calmarsi. Non voleva prendersela con Ino, era solo spaventato, tanto spaventato. La discussione della notte prima era stata terribile.

“Scusa” le sussurrò “non è colpa tua” lei continuava a piangere “sono preoccupato per Shika e vederti impassibile mi ha innervosito, perdonami, non dovevo prendermela con te” il ragazzo le si avvicinò, ella alzò di poco la testa, ormai infossata tra le braccia incrociate sulle ginocchia. “io..” singhiozzava “..nemmeno mi ricordo che cosa gli ho detto” pianse più forte “le ultime parole che gli ho detto” e pianse ancora, come un fiume in piena. Non aveva mai pianto tanto.

Intorno a loro v’era la calma più totale. Gli altri si erano ormai allontanati a cercare il Nara e intorno a loro regnava in silenzio. Con un po’ di fatica la ragazza si era calmata mentre Choji scrutava incessantemente l’orizzonte, in attesa di qualcuno. “che cosa gli ho detto, me lo vuoi dire?” il tono era più tranquillo ma gli occhi erano ancora arrossati “sei sicura di volerlo sapere?” le chiese un po’ titubante. Ella annuì. L’Akimichi allora le rispose, perplesso del fatto che lei non ricordasse assolutamente nulla della scorsa sera. “gli hai semplicemente detto che lo odiavi e che desideravi che sparisse”  aveva tagliato corto. “e..?” chiese lei, curiosa. Pensò che doveva essere parecchio arrabbiata o sconvolta da non rammentare queste cose. “e…” il ragazzo esitò a proseguire “…e che lo volevi morto”.

La Yamanaka rimase spiazzata. Choji aveva ragione, era stata davvero lei.  L’aveva ammazzato.

 oddio…” era riuscita solo a dire “io non…” si mise una mano davanti alla bocca “lo so che non te lo ricordi, sicuramente eri troppo arrabbiata per pensare” lui fingeva “Shikamaru non ci avrà dato peso” fingeva ancora, ma in cuor suo aveva una paura nera di aver torto.

Gli occhi celesti inondati dalle lacrime fissarono l’amico. “l’ho ucciso…” scoppiò nuovamente a piangere, singhiozzava, si tirava i capelli e si graffiava la cute. “Shikamaru si è ucciso per causa mia” continuava disperata “ma non è detto che sia morto!”.

“non lo è infatti!” udirono una voce alle loro spalle. Choji si voltò, era Naruto. “è sano e salvo, state tranquilli” Ino alzò la testa, asciugandosi le lacrime “come?” chiese con voce flebile “si, sta arrivando” rispose Lee “era dai sensei”. Ella si strofinò gli occhi, non riusciva a crederci “davvero?” domandò solamente “si, i sensei l’hanno trovato che girovagava per la foresta ed hanno pensato bene di sequestrarlo..” sorrideva Naruto “..per mettere alla prova le nostre capacità di gruppo” Ino era sbalordita “dopotutto Shikamaru è la mente del gruppo e volevano verificare che fossimo in grado di cavarcela anche senza di lui” spiegò abilmente l’Uzumaki. “perciò non disperarti Ino, il tuo adorato Shikamaru tornerà presto tra di noi” scherzò Lee. “andate ad avvisare gli altri, sono a cercarlo da quelle parti” gli indicò Choji. I due sparirono tra gli alberi. La Yamanaka era rimasta senza parole. Aveva pianto come mai in vita sua..per niente. Non aveva nemmeno un graffio, quello smidollato! Si sentì una scema ad essersi preoccupata tanto per nulla e soprattutto per quello stronzo del Nara. L’Akimichi sospirò “meno male, cavolo! Avevo una paura”, lei tirò su col naso “quello stronzo!finisce che lo ammazzo davvero quando torna” tentò di ricomporsi e di nascondere il precedente e futile pianto “dacci un taglio…” aveva detto quello scocciato

“come scusa?” chiese ancora con acidità “piantala di fare la sostenuta, sei contenta o no che stia bene?”.

Choji sapeva già la risposta, quel pianto disperato era stato sufficiente. “beh..” la Yamanaka abbassò lo sguardo ed il tono di voce, doveva essere sincera e la cosa la imbarazzava. “beh…si…” prese a giocare con i lunghi capelli biondi. “Shika!” sentì urlare l’Akimichi di fronte a lei, ella si voltò e vide Neji e gli altri che venivano verso di loro, tra di loro c’era anche Shikamaru. “ehi Cho” aveva urlato quello in risposta, con un sorriso. Quelli li raggiunsero e si misero in cerchio intorno ai tre del team10. Forse si aspettavano tutti un abbraccio e quella tanto aspettata pace. “cavolo ci hai fatto prendere un bello spavento, vero Ino?” disse il castano, mai stato così felice di vedere l’amico. L’Akimichi non resistette e si scagliò su di lui abbracciandolo con forza, scatenando un gran vociferare di gente intenerita da quella scena. “ohi ohi piano che mi rompi” quello rideva. Mollò la presa. Gli altri li guardavano ed erano onestamente commossi della sincerità di quell’amicizia. “anche tu eri preoccupata?” le disse osservandola con meno freddezza del solito.

La Yamanaka si guardò intorno, pendevano tutti dalle sue labbra. Shikamaru forse  aspettava, come lei temeva, un motivo in più per deriderla. “si” ammise, guardandolo gelida nei profondi occhi scuri “ma solo perché non avrei potuto ammazzarti con le mie mani” disse, lasciando di sasso tutti. Il Nara abbassò lo sguardo, deluso.  A differenza di come credeva Ino, lui non la insultò, ne si arrabbiò. Rimase impassibile ma dietro alle iridi castane si poteva notare che qualcosa si era spezzato. “capito…” disse solo, quasi come un sussurro.

Le persone intorno erano rimaste in silenzio, assistita la scena. Anche Choji era rimasto senza parole. Aveva sperato anche lui fino all’ultimo che quell’odio venisse messo da parte, almeno per un momento.

“vado in tenda” disse il Nara “sono un po’ stanco” e sparì lasciando tutti delusi, così come lo era lui.

L’Akimichi, nuovamente preoccupato per l’amico, lo raggiunse poco dopo. Ino rimase fuori con le altre ragazze a preparare qualcosa da mangiare. “che hai?” le chiese Sakura, notato subito il malumore dell’amica. Quella non rispose subito, non sapeva bene che dire. “sei dispiaciuta che Shikamaru stia bene?” le chiese sghignazzando. “no, cioè..non lo so” la Yamanaka teneva la testa abbassata sulla pentola, come se parlasse a se stessa  “sei dispiaciuta per quello che gli hai detto?” le chiese sapendo di aver toccato un tasto dolente “no..ma….” l’Haruno aspettava impaziente “ma cosa?” stava per sputare quella sofferta verità “mi è sembrata strana la sua reazione, ecco tutto” ammise, guardando finalmente in volto dell’amica, illuminato dal fuoco appena acceso “tu dici?” continuò “si beh…credevo si sarebbe arrabbiato ed invece…” tornò a fissare il cibo ancora crudo “ ed invece c’è rimasto male..dico bene?” la Yamanaka annuì “secondo te ho esagerato?”chiese “beh, non è bello, per quanto si possa odiare una persona, dire di volerla uccidere, non credi?” Sakura buttò il pasto nella pentola ormai calda “dovrei chiedere scusa?” domandò ancora, pregando che la risposta fosse negativa “secondo me si…poi fai come ti pare”

Ino non sarebbe mai riuscita a chiedere scusa a Shikamaru, sarebbe stato TROPPO imbarazzante, anche se era la cosa giusta da fare. Cercò un qualsiasi altro modo di agire ma non gliene vennero altri in mente.

Non aveva scelta.

“farò questo sforzo allora” e così arrese alla realtà dei fatti.

 

“ehi Shika tutto bene?” la tenda era fresca, nonostante fuori facesse un caldo insopportabile. “si perché?” chiese assente “mi sembri strano, è per Ino?” domandò sapendo già la risposta che però non giunse.

“mi spieghi perché cerchi sempre di litigare con lei? Ogni pretesto è buono…” aggiunse, per introdurre l’argomento ormai usurato. “Io?!?” il Nara era sconvolto “Io cerco di litigare?!” si innervosì “si Shika, tu..e anche lei!” sbuffò “ah ecco…” si coricò a letto per eludere il discorso. “che cosa avete? Perché fate così?!” l’Akimichi non sapeva più come fare per farli ragionare “Lei fa così, io non faccio proprio niente!” il moro gli diede le spalle, infilandosi sotto le coperte “non dire cavolate! Lo fai sempre!” Choji continuava “faccio cosa?” quello rispondeva sempre più adirato “la provochi in continuazione. Ma vi divertite così tanto a litigare?!” Shikamaru sorrise “si..un macello”

Seguì una pausa nella quale nessuno dei due aveva più niente da dire, almeno così sembrava…

“guarda che Ino si è messa a piangere” lo disse in tono grave, come fosse una confessione “lo so, l’ho sentita ieri sera, quella strega ipocrita!” l’altro continuò “intendo prima…quando credevamo fossi morto”

Il Nara rimase spiazzato “credevate fossi morto?!” si voltò verso l’amico “sei sparito Shika.. e ieri notte lei ti aveva detto delle cose orrende e pensavamo…” un’altra pausa, fatta di sguardi di comprensione “..che mi fossi ammazzato..” disse a bassa voce “già..” l’Akimichi ricordò quanta paura aveva avuto che fosse successo davvero “beh non è successo” continuò quello per concludere la discussione “rallegratevi”

“ma non è questo il punto, Shika, stava piangendo come una disperata, dovevi vederla”

Il Nara non ci credeva “immagino…  si rigirò dandogli nuovamente la schiena “davvero Shika,  non l’ho mai vista piangere tanto” sperava che questa cosa l’avrebbe smosso “non mi è sembrata poi così distrutta poco fa”  l’altro sorrise in risposta “perché è orgogliosa”.

“scusate” sentirono una voce femminile fuori dalla loro tenda “posso entrare?” l’Akimichi guardò Shikamaru, che si mise seduto “vieni pure Ino, io sto uscendo” Shikamaru gli fece segno di non andarsene, non voleva in alcun modo rimanere da solo con lei. Lo minacciò di morte con un solo sguardo, ma quello fece finta di niente. Non ebbe nemmeno il tempo di obbiettare che, l’una entrando l’altro uscendo si trovò a confrontarsi con due splendidi occhi azzurri. “scusa il disturbo”

Shikamaru non disse niente, era troppo concentrato ad osservare ogni suoi minimo movimento. La studiava come si studia un temibile avversario, pronto in guardia per difendersi da un eventuale attacco. “che vuoi?” le chiese lui a bruciapelo. Ella non rispose subito, cercava le parole giuste per esprimersi “sono venuta per..”lo fissò dall’alto, lo esaminò da cima a fondo, quel suo odiato compagno. Non poteva credere di essere là a chiedere perdono. L’odio le salì su per lo stomaco. “..per piangere ancora un po’?” la bloccò lui, con un ghigno malefico stampato sul volto. Il respiro di Ino si bloccò. Cominciò a tremare dalla rabbia al pensiero che lui sapesse questo suo inestimabile segreto. Rimase li con le labbra schiuse, cercando di trovare qualcosa da dire. Era rimasta veramente di sasso. “brutto bastardo!” urlò con tutta la voce che aveva in gola “sei un pezzo di merda, schifoso!” continuò. Aveva le lacrime agli occhi tanto era l’ira che provava in quel momento. Si avvicinò a lui velocemente. Quello si alzò di scatto guardandola dritto negli occhi, freddo. La Yamanaka senza pensarci due volte lo colpì in pieno volto con uno schiaffo degno di Tsunade. Shikamaru le bloccò i polsi con forza, non appena incassato il colpo e tentò di bloccarla ma lei si dimenava troppo “lasciami, bastardo! Lasciami!” urlava al punto che tutti in quell’accampamento dovevano averla sentita. Le lasciò i polsi. “Ti odio Shikamaru Nara! Ti odio con tutta me stessa!” e gli sferrò una possente ginocchiata negli zebedei, lasciandolo a terra senza fiato.

 

Quello che la gente vide fu una biondina che usciva di corsa dalla tenda, in lacrime, incazzata nera. L’Akimichi che correva all’interno della stessa. L’Haruno che raggiungeva l’altra, che si era inoltrata nella foresta. Le urla di rabbia della Yamanaka erano rimaste impresse nella mente di tutti quel pomeriggio.

Nessuno ebbe il coraggio di aprir bocca.

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL’AUTORE:

salve ragazzi :) eccomi qua…

come vi sembra? Da questo capitolo in poi la storia comincerà a prendere una piega un po’ più nitida. Quello prima, l’ammetto, era un po’ troppo vago. Su su recensite, che ci fate ancora qui? Sappiate che io non aggiorno finchè non vedo recensioni, quindi fate in fretta se volete leggere il proseguimento!

Scrivetemi le vostre opinioni, anche se sono crudeli, mi serviranno per migliorare il mio stile di scrittura, non sono certo uno che se la prende perciò non risparmiatevi! Aspetto i vostri commenti!

Al prossimo capitolo!

ALE

 

PS: ringrazio le due dolci fanciulle che per prime hanno commentato :D spero di leggere altri vostri commenti e spero vivamente che siano positivi come quelli prima. GRAZIE

 

   
 
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