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Autore: lenina blu    06/08/2010    1 recensioni
Jelena è una ragazza normale, alle prese con la vita di sempre. Un giorno però mentre è al karaoke stringe amicizia con una ragazza: il suo idolo. Tra ragazzi pieni di soldi, litigi e fidanzati quest'anno, per lei e Erika sarà dura vivere tranquillamente ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina piuttosto calda per essere alla fine di aprile , e le nostre due amiche stavano uscendo allegramente a scuola. Due, perchè Jada a causa del torneo di tennis era rimasta a scuola. Erika e Jelena invece stavano andando a casa ad appoggiare lo zaino e poi sarebbero ritornate per farle il tifo.

Intanto Jada si stava cambiando negli spogliatoi.

-Muoviti,muoviti- si disse mentre indossava la gonnellina bianca.

-Eccomi qua!- prese la racchetta e uscì. Quello a cui stava per partecipare sarebbe stato un torneo piuttosto strano, perchè si sarebbero formate delle coppie (maschio e femmina) e i due giocatori dovevano incontrarsi lì per la prima volta.

Andò verso gli organizzatori e gli chiese con chi sarebbe stata in squadra. Intanto cercava con gli occhi che le sue due amiche arrivassero, purtroppo però per Jelena, Michele, era in una degli spalti che osservava il campo. Che cosa ci poteva fare lì?

-Jada...Jada...tu sei con Andrea Kimberhale- gli rispose una ragazza, dopo aver controllato nella lista e indicando un tipetto piuttosto magro e all'apparenza debole.

-Ok- disse Jada girandole le spalle. Ora veniva la parte più dura, fare amicizia. Da quanto aveva capito, si chiamava Andrea...dove lo aveva già sentito quel nome...da Elis! Una sua compagna di classe,molto amica di Kiara. Andrea era il fidanzato di Kiara. Cavolo! Non è che sarebbe stato uno scorbutico anche lui?

Si avvicinò con passo deciso.

-Ehm, ciao, io sono Jada, sono la tua partner, tu dovresti essere Andrea giusto?- chiese lei. Aveva notato fin da subito che il ragazzo era molto timido. Infatti non riusciva a spostare lo sguardo da terra.

-...si...-disse lui guardando la racchetta. Jada non riusciva a capire come un tipo del genere potesse stare insieme a Kiara.

-Da quanto tempo fai tennis?- chiese la ragazza per conoscerlo meglio.

-Da quando sono piccolo, i miei avevano provato a mandarmi ad un corso e a me mi è piaciuto subito molto- disse lui, cominciava a sciogliersi. Aveva dei lunghi capelli neri corvino leggermente spettinati che in parte coprivano i suoi occhi argentei. Jada non capiva con quale criterio avessero creato le coppie, cioè , lei era bionda quasi platino e lui nero corvino.

-Davvero?! Anche io! Pensa che i miei prima mi hanno mandato a fare danza, e poi quando hanno capito che se continuavo mi sfasciavo la schiena, hanno optato per il tennis. Cambiando discorso, in che classe vai?- chiese lei sempre più curiosa di scoprire qualche gossip dal ragazzo di Kiara.

-4 c (in Italia corrisponde alla prima superiore) , tu?- per la prima volta le aveva posto una domanda, significava che finalmente si trovava a suo agio. Nel constatare ciò Jada tirò un sospiro di sollievo.

-Io sono un anno più piccola di te,anche se non può sembrare...-disse lei sorridendo guardandosi le gambe lunghe e affusolate.

Ma quando stava per porgli un altra domanda sentì la voce che le metteva più fastidio di tutti oltre a quella di Kiara: Elis. Elis era sugli spalti che agitava le mani come un isterica.

-Ehi, Andrea! Mi raccomando, ti ricordo che tu sei di proprietà di Kiara, non di quella giraffa!!-

-Ma perchè quella non si fa i fatti suoi?- disse a bassa voce Jada, girandosi verso la ragazza. Si sorprese nel sentire la voce di Andrea rispondergli.

-Lasciala perdere, a volte fa così perchè è invidiosa, ma penso che...-

-ok alt, non continuare, potresti farmi pensare che Elis non sia così male, il che non va per niente bene.- disse Jada riferendosi al ragazzo, sorridendo.

-Ok...facciamo un po' di riscaldamento?-chiese lui temendo un rifiuto.

-Stai tranquillo, non sono cattiva , ok ...- disse Jada dandogli le spalle. Voleva vedere quanto sapeva giocare, ma dopo pochi lanci di prova gli arbitri richiamarono intorno tutti i concorrenti per spiegare i turni.

Jada intanto non riusciva a capire perchè un tipo tanto strano stesse insieme a Kiara, non se lo spiegava proprio. Rimase piuttosto impressionata nel vedere che pur non essendo muscoloso, Andrea era molto forte e sapeva lanciare la pallina negli angoli, il che gli faceva guadagnare un po' di punti.

Jada invece era molto conosciuta e popolare, per la sua ottima resistenza, ottima qualità nelle partite di tennis, visto che si sudava parecchio e bisognava tenere la velocità costante.

Da quella volta presero il nome del duo “Black and White” a causa dei capelli, neri di lui, chiari di lei. Stracciavano tutti senza pietà e non difficilmente arrivarono in finale.

A quel punto,la questione si complicò.

Arrivò verso la fine Kiara,intanto Jada non riusciva più a concentrarsi perchè a causa delle loro grida e schiamazzi, la insultavano.

-Andrea!! Andrea!! Schiaccia quella giraffa !! Giraffa !! Giraffa!!- avevano continuato così per tutto il primo set.

-Mi dispiace...- disse afflitto Andrea mentre facevano una pausa bevendo dell'acqua.

-Non ci puoi fare niente- disse Jada, arrabbiata nera.

-Tesoruccio! Vero che mi dedichi la prossima partita?- disse Kiara andando ad abbracciare da dietro Andrea. Lui rimase in silenzio diventando tutto rosso. Jada lo guardò sorridendogli e decise di andarsene, per lasciare i due piccioncini da soli.

-ehm...si chiama set, non partita...-disse lui rosso in faccia.

-Tu, giraffa, vedi di non farci perdere, altrimenti mi fai fare brutta figura.- disse Kiara con tono di superiorità, senza ascoltare minimamente il suo ragazzo.

-Forse non credi che la colpa sia tu se ho perso questo set?- disse Jada dandole le spalle continuando a camminare. Doveva controllare la rabbia, sapeva che Kiara lo faceva apposta e l'avrebbe fatta innervosire ancora di più se non avesse risposto. Ritornò in campo e si mise in posizione. Dopo qualche minuto la raggiunse anche Andrea.

Jada stizzita e arrabbiata gli chiese senza alcun tatto:

-Ma come fai a stare con una così!-

-Mi piace, tanto- quella risposta la lasciò basita. Cioè sopportava tutto quello, solo perchè gli piaceva, tanto!? Ma stiamo scherzando?

-Credi che a lei tu importi qualcosa? -ma non attese risposta, perchè si sentiva davvero frustrata, per non poter fare qualcosa per quel povero ragazzo nelle mani di quella gallina.

Per vincere il set,però doveva concentrarsi al massimo, quindi non rispose più e cercò di non ascoltare il coretto di oche giulive che la prendevano in giro difronte a tutti. Ma mentre stava per battere, il coro si interruppe e si trasformò in uno schiamazzo di voci. Si girò e notò che Jelena e Erika, stavano ridendo come delle pazze e avevano dei bicchieri in mano. Poi la partita cominciò.

Alla fine vinsero per un pelo, 2-1,c'era mancato poco. L'anno scorso era arrivata seconda e la cosa

l'aveva fatta stare male, ma si era ripromessa che l'anno successivo avrebbe sicuramente vinto e finalmente c'era riuscita.

-Ottimo lavoro- disse Jada ad Andrea mentre se ne andava, senza sorridere. Avrebbe volute dirgliene quattro a quel povero ragazzo che si faceva trattare come un animale.

-Senti, voglio scusa...- questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.

-Fermo, alt, frena- frese un respiro e Jada si girò- quella a cui dispiace più di tutti per questa situazione, è la sottoscritta. Non puoi farti trattare così. In amore tutti e due devo sacrificare qualcosa per qualcun altro, non solo tu. Non ti sei accorto che lei si diverte? Ti usa solo per metterti in mostra e...- Jada si girò e si bloccò nel vedere lo sguardo cupo di lui, che la fissava.

-Tu mi conosci solo da un giorno...non puoi sapere cosa ci sia veramente tra me e lei.- disse lui, con una determinazione che Jada stentava a credere.

-Giusto, io non ti conosco abbastanza, ma ho espresso quello che penso, spetta a te darci credito o meno- e con quella frase, dopo averlo fissato con i suoi occhi verdi se ne andò.

-Ottimo lavoro...-disse tra se e se.

Quando entrò negli spogliatoi si chiuse nel bagno e cominciò a piangere silenziosamente. Quel giorno aveva sopportato fin troppo,tra continue prese in giro e una nuova amicizia finita di già, non ce la faceva più.

-Si è vero...ma Jada? Dove sei finita?-la voce squillante di Jelena fece il suo ingresso nello spogliatoio.

-qui...-disse Jada,con la voce smorzata dal pianto.

Non appena Jelena andò alla porta del bagno e l'aprì,Jelena vide la sua amica piangere ci rimase molto male. Non aveva mai visto visto quella ragazza così triste e capiva che Kiara aveva superato il limite di sopportazione. Non poteva continuare, però l'unica cosa che poteva fare era parlare di persona a Kiara. Non avrebbe fatto nient'altro, perchè sarebbe stata peggio di lei.

-Ehi ragazze, quanto ci mett...ma che ca-disse Erika entrando.

-vieni dentro, non voglio che nessuno mi veda così,a parte voi...-disse Jada con un filo di voce.

Le tre amiche ora si trovavano all'interno di un piccolo bagno e fissavano stupefatte Jada. La prima a riprendersi fu Erika che si avvicinò all'amica e le chiese di sfogarsi. Cercò di tirarla su di morale spiegando che quando il coro di oche che la prendevano in giro aveva smesso di urlare era perchè lei e Jelena avevano avuto la brillante idea di prendere dell'acqua e buttargliela sui capelli.

Quest'ultima però era rimasta pietrificata fin da quando aveva visto Jada in quelle condizioni. Anzi aveva cominciato a tremare dalla rabbia. Cioè prima aveva fatto litigare lei ed Erika, poi era intervenuta tra lei e Michele e ora aveva fatto piangere Jada, che poveretta la compativa.

Jada ormai si stava riprendendo e Erika le consigliò di lasciare la faccenda di Kiara e le oche a loro, mentre lei sarebbe andata a casa.

Jelena si girò, diede le spalle a Jada, e disse con i pugni serrati.

-Prometto, che Kiara non ti guarderà mai più- detto questo aprì la porta del bagno.

-Aspetta...- aveva cercato inutilmente di reagire Jada ma in quel momento aveva paura della sua stessa amica. Erika si alzò, si abbassò il berretto rosa sulla fronte e seguì a ruota Jelena.

-Cercherò di controllarmi...- disse Erika,anche se ormai si capiva già era in “modalità teppista”.

Jada non sapeva cosa fare, quindi rimase lì per un bel po' di minuti,poi quando sentì bussare dalla porta dello spogliatoio, sperò che fossero le sue due amiche, quindi non si preoccupò del viso tutto rosso e delle lacrime che continuavano a scendere silenziosamente. Ma quando aprì, scoprì che invece delle sue amiche era Andrea. Tentò di richiudere la porta,ma lui fece resistenza e quindi alla fine abbandonò l'idea. Lui entrò nella stanza e lei sistematicamente si andò a sedere su una delle panchine,il più lontano da lui,con la testa chinata verso le ginocchia.

-Ehm...non sono bravo in queste cose, però spero che... accetterai le mie scuse-

-tu ti scusi sempre ma...-

-no ho capito cosa intendevi prima e devo dire che sono stato uno sciocco. Da quando ero insieme a Kiara ...-

-aspetta, perchè hai detto “ero”?- disse lei stupita alzando la testa verso di lui. Improvvisamente si ricordò che aveva di fronte un maschio e stava piangendo. Si alzò e andò verso il lavandino più vicino.

-Da quando ero insieme a Kiara avevo sempre pensato che anche se io facevo qualcosa in più per lei, anche lei prima o dopo l'avrebbe fatto per me, ma ora che mi sono reso conto di che razza di persona sia...-

-no aspetta, ci sono un po' di cose che non capisco: 1) perchè utilizzi il passato, anzi l'imperfetto;2) come fai a sapere che tipo di persona sia Kiara, se fino a qualche ora fa la vedevi come un idolo?-chiese Jada ancora girata verso il lavandino

-ehm...come dire...-era imbarazzato da morire per parlare di quegli argomenti e Jada si domandò se fosse il caso di lasciar perdere.

-Tu e Kiara eravate insieme, non scendo nei dettagli,poi cos'è successo?- iniziò Jada cercando di dargli una mano.

-No no no no no! Figurati se con Kiara facevo strane cose, l'avrò baciata si e no una volta!-disse lui ancora più rosso. I capelli neri ora erano tutti disordinati,perchè dopo la partita probabilmente se li era bagnati per rinfrescarsi.

-vai avanti- disse Jada sempre più curiosa.

-Mentre stavo bevendo alla fontanella che c'è fuori, ho visto due ragazze, che mi sembravano piuttosto arrabbiate,che si stavano avvicinando a Kiara.- non appena lo disse, Jada, cominciò a preoccuparsi per le due amiche.

-Allora io piano piano mi sono avvicinato e ….


-Guarda un po' chi si vede...la mia amica Kiara...-disse Jelena.

Erika aveva un ghigno maligno dipinto sulla faccia che incuteva abbastanza timore. Quando le due si erano avvicinate, tutto lo schiamazzo di oche e delle amichette di Kiara si zittì e si nascose dietro la schiena della ragazza. Intanto Andrea si stava avvicinando e ora poteva sentire qualunque cosa si dicessero.

-Cosa volete?- chiese Kiara leggermente intimidita dall'evidente stato di rabbia.

-Oh, solo parlare- disse Jelena, anche lei sorridendo a Erika. L'effetto intimidì abbastanza il gruppo di ragazze, ma sopratutto Kiara, visto che deglutì rumorosamente.

-e anche velocemente, visto che lei ha tra poco una lezione di karate e io ho l'autista che mi aspetta.-disse Erika, guardando dall'alto in basso seccata Kiara. Non lo aveva mai fatto,ma era un ottimo metodo per sfogarsi.

-hai presente quella ragazza che tu chiami giraffa?- disse Jelena facendo finta di pensare.

Andrea, da dietro le spalle di Kiara si era bloccato e ora stava ascoltando con particolare interesse.

-si...-disse Kiara che non sapeva cosa dire, dopo quell'introduzione abbastanza inquietante. Si era preparata un bel discorsetto da fare a quelle due, nel caso sarebbe giunta a quella situazione,ma ora aveva un po' paura a parlare.

-Bene, sai,ora è nello spogliatoio, che ha vinto una partita e piange, anzi cerca di contenersi e non vuole più uscire da lì. Cosa pensi le sia successo?- disse Jelena sorridendole, come si sorride quando un malato mentale riesce a dire qualcosa.

-Penso che sia felice perchè...- disse Kiara che era riuscita a trovare un po' di coraggio.

-Mi dispiace,ma pensi male...- rispose Erika.

-Da quando abbiamo litigato, non la finisci mai di romperci l'anima , prima fai in modo che io ed Erika litighiamo, poi ricatti il mio ragazzo ed esci con lui, ora fai piangere Jada, che non centra niente con questa storia! Ma quando cazzo la finirai!? Kiara!-detto questo Jelena riprese fiato e aggiunse con un tono molto allegro.

-Spero ci siamo capite, ah e mi dispiace che il tuo ragazzo abbia sentito tutto o in parte...- Dopo di che le due se ne andarono e non si voltarono nemmeno quando cominciarono a urlarle dietro.

Andrea intanto, se ne era già andato , perchè dopo quello che aveva sentito, voleva solo chiedere scusa a Jada.


...e così è andata a finire- concluse lui dopo aver spiegato tutto.

Jada senza dire una parola si alzò e lo abbracciò, come si abbracciano gli amici. Lui rimase immobile e anche se Jada non lo vedeva, capiva che era imbarazzatissimo. Stringendosi a lui gli disse:

-Non ti preoccupare per me, ma preoccupati per te stesso...- Quando sciolsero l'abbraccio, Jada prese il suo borsone e lo salutò. Lui era rimasto talmente tanto imbarazzato che era rimasto pietrificato da quello che era successo. Ma prima che Jada se ne andasse si girò e le disse:

-sei brava a tennis, che dici di venire domani alle quattro a fare un po' di pratica?-



Fine capitolo



Spero vi piaccia, ho l'impressione però che in questo capitolo, abbia affrettato un po' le cose....è che non riuscivo a frenarmi e mi piace sempre di più scrivere. Poi ultimamente senza nemmeno accorgermi faccio capitoli di 4 pagine...XD. Spero di star migliorando...Ringrazio tutti quelli che recensiscono sempre anche nei capitoli precedenti. Veramente senza di voi non so cosa farei!!!Beh, a voi i commenti!!


Ele


   
 
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