Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: SonSara    13/08/2010    0 recensioni
[Raccolta di shot varie con coppie canon e crack]
- A me, gli occhi
[One Shot]
[InoKiba]
1° classificata al Contest "One song for.. one moment" indetto da Bimba_Chic_Aiko
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[1° classificata al contest ''One song for.. one moment''
Indetto da Bimba_Chic_Aiko]



Uno specchio dice tutto, e non dice niente.
Quello specchio non parla del suo carattere, delle sfide superate e delle battaglia perse, delle parole dolci che le hanno dato conforto nei momenti bui, del suo gusto preferito di gelato, delle risate affannose che le provoca il solletico.
Non dice niente di lei, nel particolare. Ma dice un qualcosa nell’insieme, nell’apparenza. Ino si lascia affascinare dalla magia di quell’oggetto riflettente, che le rimanda due brutte occhiaie, pelle screpolata, graffi su tutto il corpo, fianchi allargati, capelli corti, doppie punte, un naso evidentemente rotto.
Non riesce ad accettare, Ino, che la sua professione ninja ha cambiato il suo visino di porcellana.
 Essere una ninja significa calci, pugni, sangue, lame, morte.
Essere una dottoressa ninja poi, significa turni interminabili, orari sballati, sangue incrostato tra i capelli, stress continuo, morte.
Eppure Ino ricorda di essere stata la più bella di Konoha, una volta: senza alcun dubbio, lo era. E per abitudine, civetta ancora con gli uomini; Come consuetudine, si ritrova a sculettare ancora per l’ospedale.
Ma poi torna a quello specchio, che la riporta brutalmente alla realtà; agli anni trascorsi, a una vita di sacrifici, a poco tempo per abbellire un corpo che si immerge ogni giorno in sangue ed escrementi, a una vita che ti travolge con le responsabilità di una persona adulta.
Crudele riflesso, da cui Ino è totalmente dipendente.


A me, gli occhi.


Il riflesso del laghetto era confuso, sinuoso: allargava gli occhi, schiariva la chioma, ammorbidiva la pelle.
«Ino!», sibilò Tenten, accucciata accanto a lei. «Ti sembra il momento di incantarti?».
Ino provò a concentrarsi alla delicata imboscata tesa, ma si perse nelle crepe della sua mano, nelle unghie rotte, nelle dita tutte nodose dopo mille fratture.
«Ino, concentrati!»
Le sussurrò nuovamente Tenten, pizzicandole il braccio. Ino la osservò mentre le voltava nuovamente la schiena, attenta al movimento dei nemici. Aveva ancora un bel corpo, affusolato e scattante, lei. Mentre Ino non era riuscita a mantenere il suo così fieramente; anzi, si sentiva appesantita, fiacca.
 Si lasciò cullare dal richiamo del kunai: la superficie specchiante della lama mostrò un colorito pallido, guance sporche di fango, il brutto rigonfiamento in cima al nasino che una volta sfoggiava con orgoglio. Sentirsi brutta la rendeva particolarmente vulnerabile; contenne a fatica un singulto.
«Ino, dietro di te!».
Imboscata scoperta: e di nuovo calci, graffi, fumo, katane nello stomaco, lame negli occhi, morte. E quel richiamo troppo forte, di cercare il proprio riflesso nel kunai macchiato di rosso, per trovare una strega bionda con un’orrida smorfia sul volto e gli occhi annientati di sangue. Bastò un attimo di distrazione; e poi, il buio.


You may think you see who I really am.


«Ino apri gli occhi! Mi senti? Dai cazzo!».
Ino tossì, e le sembro di tornare a galla dopo un’apnea eterna.
Aprì la palpebre, credendo di essere immersa in una spessa nebbia; questa, lentamente, si dissolse per magia: accanto a lei, un ragazzo. Ino riprese conoscenza del suo corpo: aveva male ovunque, e le pulsavano le labbra. Provò ad alzarsi da terra, ma il giramento di testa la costrinse a desistere: si limitò ad appoggiarsi a un tronco dietro di lei. Il  ragazzo sembrava impossibilitato persino in questo; rimase sdraiato a terra, a fissarla dal basso.
«Cosa…».
«Tenten è morta, Ino. Lee è andato a chiamare i soccorsi».
Pragmatico, conciso. Tipico di Kiba.
Ino aprì nuovamente bocca per dire qualcosa, ma d’un tratto la mente le si era svuotata. Era diventata leggera, ripulita da tutti i pensieri o concetti appresi in una vita intera.
Kiba la riportò velocemente alla realtà, forse per paura di vederla piangere; «Ho una gamba rotta».
«Ora ci do un’occhiata».
«Meglio se rimani ferma: hai una brutta ferita vicino al collo. Lee ti ha salvata per un pelo».
Ino si accorse improvvisamente della stretta fasciatura che le passava sotto l’ascella, interamente sporca di sangue. Perlomeno il flusso era stato bloccato. «Hai uno specchio?»
«Scusa?».
«Niente, scusami tu. Ti fa male la gamba».
«E’ una domanda?».
«No, è una certezza».
«Ma almeno sono vivo».
«Già. Invece Tenten è morta».
Quel pensiero espresso ad altra voce, trasformato in parole, diventò improvvisamente vero. E inondò Ino di una angoscia tale che le sembrò di avere un macigno sul petto, tanto le era impossibile respirare. Ino guardò in alto, per evitare di piangere. Si asciugò comunque due lacrime capricciose con il dorso della mano.
Tastò nel suo borsellino attaccato alla cinta, estrasse un kunai di riserva e si specchiò: labbro spaccato, graffio sulle guance, fango e sangue.
«Ti stai specchiando? Cazzo Ino, sei davvero da manicomio».
Per fortuna, il dolore fisico che provavano entrambi li fece tacere fino all’arrivo dei soccorsi.


Why is my reflection someone I don't know?


Ino strinse un fazzoletto nero attorno all’avambraccio, e raggiunse Sakura, rimasta in piedi. Questa le accarezzò la mano con comprensione, e poi tornò ad ascoltare la lista dei caduti di ottobre; fra cui, Tenten. Ino allungò il collo, notando Maestro Gai, Neji e Lee in quarta fila, seri e composti come a voler ricordare con dignità la loro compagna.
Forse avrebbe pianto stanotte, nei loro letti.
Finito il compianto, la gente di Konoha tornò alle sue faccende. Ino incitò Sakura ad avviarsi da sola verso l’ospedale, mentre lei raggiungeva Kiba, ad occhi bassi.
«Mi dispiace essere sembrata frivola».
«Ma tu lo sei, Ino. C’è differenza».
«Non lo faccio apposta, davvero».
Per la prima volta, da anni forse, Kiba alzò lo sguardo per fissarla dritta negli occhi. Anche a lui l’età e l’esperienza non avevano certo giovato: mostrava con disinvoltura tre profonde cicatrici sul viso e un dente mancante. Però gli erano rimasti, intatti e meravigliosi, due profondi occhi scuri, abbastanza grandi da poter specchiarsi o, magari, perdersi.
«Non sei più una ragazzina, Ino».
Sorrise, malinconico, ricordando un dolce passato comune tra amici ormai quasi tutti deceduti, tra acqua fresca e risate sincere.
«Lo so io cosa sono».
«Sei tutto ciò che il nostro mestiere non ti permette di essere. Oltre questo, credo che tu abbia anche un piccolo esaurimento. Quanto ore dormi al giorno?».
«Tre, quattro».
«Di seguito?».
Amaro silenzio.
«Prenditi una pausa. Non devi dimostrare niente a nessuno».
Kiba le accennò un saluto, e si allontanò zoppicando vistosamente.
«Però…sono utile giusto?».
Kiba si bloccò, voltandosi confuso verso la bionda.
«Come?».
«Se non sono bella», la voce di Ino si incrinava pericolosamente parola dopo parola, trasformandosi in un sommesso squittio. «Se non sono bella, sono utile almeno. No?».
Kiba sospirò. «Vieni, ti offro qualcosa di forte».


There's a heart that must be free to fly.


Ino appoggiò la fronte al vetro della finestra, osservando Sakura allontanarsi. Le aveva assicurato che sarebbe tornata non appena la sua febbre altamente contagiosa le sarebbe passata.
Il grande specchio del comò, alla sua sinistra, le regalò un sorriso dispettoso, fanciullesco, di quando si commettere un guaio o si dice una piccola bugia a fin di bene. Ino si scrutò meglio, avvicinandosi, e notando che il sesso le aveva regalato un colorito più salutare e cancellato le occhiaie.
«E smettila di guardarti allo specchio, cazzo».
Kiba si arrotolò fra le lenzuola, come un cane che cerca la posizione migliore prima di addormentarsi. Ino gli scivolò accanto, pronta all’ennesimo pisolino. Erano due giorni che non faceva praticamente altro, alternando solo del sesso e del riso caldo.
«Sei molto più rilassata. Spero di essere stato io», sbadigliò Kiba, inarcando la schiena. Ino si strinse nelle spalle, imbarazzata.
«Hai ancora gli occhi più belli di Konoha», aggiunse, voltandosi verso la parete. Ino ebbe il desiderio di respirare a pieno polmoni; poi fece aderire, lentamente, il proprio corpo a quello del ragazzo.
E iniziò subito a sognare.




_
Che dire, sono contentissima per il risultato :-)
Aggiungo solo i ringraziamenti per i giudici, Bimba_Chic_Aiko e SoraRoxas e una nota sulla storia: ho immaginato i due personaggi a trent'anni compiuti, cioè come ancora non li abbiamo visti, perciò ho provato a rimanere più IC possibile. Mi sono basata sul loro trascorso ninja fra morte e distruzione e lacrime, e ho pensato: come avrebbero reagito due caratteri come quelli di Kiba e Ino? Spero di non essere andata troppo fuori dagli schemi.
Vi lascio ai commenti dei giudici e al magnifico bannerino da loro compiuto :-)

Giudizio SoraRoxas:
Grammatica e lessico: 8/10
Ci sono delle virgole di troppo e qualche piccolo errore di distrazione. Con un’altra lettura sono sicura che sistemerai tutto. In sé il lessico è semplice e la storia si legge con facilità senza essere appesantita da descrizioni inutili bensì concentrandosi di più sull’interiorità dei personaggi. Una cosa che va bene visto il tipo di ff da te scritta.
IC: 8/10
L’IC c’è nonostante siano tutti cresciuti. Come hai precisato tu stessa nella tua ff i protagonisti sono adulti e ne hanno passate di cotte e di crude. Ino è lei, non ho dubbi su questo. Ancora ancorata a quelle speranze e a quella bellezza che possedeva... anche se alla fine comprende quale sia la cosa importante dimostrando la sua lenta maturazione. Cerca di sotterrare i suoi comportamenti infantili mal riuscendoci e Kiba se ne rende conto. Secondo me anche lui è IC ma in un modo diverso e non completamente.
Rispetto del bando del contest: 10/10
Perfetto. La storia è in sintonia con la canzone. “Reflection” è una canzone che ho sempre amato e il fatto che tu abbia citato più volte lo specchio in cui Ino si guarda o l’acqua che riflette la sua immagine... in entrambi i casi cambiata dai segni del tempo. Insomma ti sei ispirata proprio al titolo della canzone facendo combaciare tutto e ciò ti ha fatto meritare il punteggio pieno. I miei complimenti!
Originalità: 9.5/10
Mi ha colpito, lo ammetto. Sei stata molto originale. Hai preso Ino con la sua bellezza sfumata dal tempo e dai sacrifici ma ancora incapace di accettarlo. Hai preso una canzone dai toni tristi che parla proprio del riflesso di una persona, dell’accettarsi per quello che si è, di trovare la propria strada... proprio un bell’accostamento. Una trovata stupenda! Non ho nient’altro da aggiungere.
Giudizio personale: 5/5
L’ho adorata, sul serio. All’inizio è amara, triste, quasi reale. Essere adulti all’improvviso, la maturazione forzata, le morti che gli occhi hanno visto, le lacrime soffocate, i pensieri nascosti... diamine ho immaginato tutto. Sentendo quasi i brividi, immedesimandomi in Ino che avrebbe preferito rimanere bella e adolescente per sempre. Senza nessun peso sulle spalle, sulla mente e sul cuore. Profonda e bellissima davvero! La fine poi, ci voleva proprio un po’ di accennata dolcezza! Peccato solo per i piccoli errori di distrazione -che di sicuro correggerai-. Però... complimenti!

Totale: 40,5/45

Giudizio Bimba
Grammatica e Lessico: 8/10
In una fic è importante il lessico che si sceglie di usare, è importante e oserei dire vitale soprattutto che si adatti alla storia.
E in questo caso penso che tu abbia centrato in pieno il tipo di linguaggio: è una fic in cui i toni amari di un mondo oramai disincantato la fanno da padroni e il lessico calza alla perfezione.
Anche la grammatica è buona, ma non eccezionale a causa di qualche errore di sintassi che compare qua e là.
IC: 9/10
Non è stato semplice catalogare l'IC di questa storia.I personaggi sono, proprio come avevi previsto nelle Note, completamente diversi da quelli che tutti conosciamo.
Sono indubbiamente cresciuti e questo rende difficile assegnarti un voto. Insomma, come posso dirti che non saranno come tu li hai descritti quando non ne ho la certezza?
Per questo motivo, principalmente, ho scelto di darti un voto non altissimo, ma nemmeno bassissimo.
A parte questo, forse Ino è quella che risulta più verosimile, perchè secondo me Kiba conserverebbe semrpe un lato “scapestrato”, se così vogliamo chiamarlo.
Non perchè lui sia superficiale, ma perchè è parte di ciò che è.
Rispetto del Bando del contest: 10/10
Be, come nelle altre “categorie”, anche in questa la fic risulta come sospesa a metà.
Perchè sì che la canzone compare, ma non descrive un momento unico, quanto più un susseguirsi di fatti quali l'imboscata, il rapporto tra Kiba e Ino e quello di Ino con sé stessa.
E' anche vero che, però, la si potrebbe considerare la colonna sonora della “crescita” della Yamanaka.
Nonostante i dubbi esistenziali che mi hanno colta nel darti questo punteggio, il “voto” è alto.
Originalità: 9/10
Onestamente, è una storia che non brillerebbe di originalità se non per l'espediente dei “30 anni”.
Diciamo che l'idea di renderli tutti grandi e disincantati ha reso più avvincente una narrazione che altrimenti sarebbe stato qualcosa di trito e ritrito.
Motivo per cui l'originalità ha ottenuto un punteggio che non spicca in cofronto alle altre voci, seppur buono.
Giudizio personale: 4/ 5
Viste le ottime valutazioni, avevi forse qualche dubbio che la tua fic mi sia piaciuta?
Non da punteggio pieno, perchè ho come la sensazione che manchi qualcosa, ma sicuramente da voto alto.
Insomma, mi è piaciuto tutto: il linguaggio, l'uso della canzone, i toni cupi e quasi decadenti che si rianimano giusto negli ultimi capoversi...sì, bello.
Non so cosa mi aspettassi esattamente da questa canzone, ma tu hai superato ogni mia aspettativa.
E l'Ino che hai creato...Be', è affascinante seppur superficiale.
Anzi, forse è proprio quello a renderla così magnetica.
Insomma, bellissima la fic e tanti complimenti a te!

Totale: 40/45








  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: SonSara