Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Blue Flower    19/08/2010    1 recensioni
Edward e Bella in una Londra ottocentesca. Lui dell'alta società e lei dei bassifondi. Erano amici dell'infanzia ma poi si sono persi di vista per colpa del padre di lui. Ma cosa succede se lui viene trasformato in vampiro da Victoria? Si rincontreranno? Estratto dal racconto: “Edward, anche senza anima io ho trovato l’amore…” “Che frase toccante! Ma tu credi veramente nell’amore? Ormai chi crede nell’amore?” disse lui buttandosi sul divano. “Le persone intelligenti…” “Beh io non l’ho mai provato!” “E cosa mi dici di Bella Swan?” Alice sapeva di aver toccato il tasto giusto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Victoria | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era già notte.

Bella si era attardata fin troppo a casa dei Cullen, ma era stato uno splendido Natale. Di sicuro lei e Edward si sarebbero rivisti l’indomani. Lei avrebbe voluto anche dirgli del sentimento che provava, ma era troppo timida e poi si erano rincontrati dopo tantissimi anni di assenza.

Camminavano affiancati per le vie buie di Londra, illuminate solo da qualche raro lampione. Lui era perfetto, anche di notte, perché il buio sembrava aderire alla sua persona in modo innaturale, come se fosse stato un vendicativo angelo notturno.

“Mi sei mancata molto in questi anni…” disse lui d’un tratto, interrompendo il silenzio della notte. “Anche tu… Non puoi immaginare quanto” sussurrò lei pensosa.

Erano quasi arrivati a casa sua, quando, tutto d’un tratto, Edward s’irrigidì.

 

 

                                              ----------------------------------------

 

“Edward cos’hai?” domandò allarmata Bella. C’era qualcuno nel vicolo, Edward lo sapeva. Non era il tipico odore di un vampiro, ma non era neanche la dolce frenesia del sangue umano.

Inspirò a fondo.

Sì, c’era qualcuno. Ma non sentiva né il battito cardiaco, né il respiro di quella persona. Forse si stava facendo delle congetture? Era diventato iper-protettivo e paranoico?

“Niente… mi sembrava di aver sentito qualcosa” disse lui prendendo per mano Bella. Lei sembrò lusingata, ma non si trattava di un modo per corteggiarla. A quel punto si trattava di proteggerla da qualcosa di ignoto, che magari neanche esisteva.

Buio.

Intorno a loro c’era solo il buio più totale. Nessun movimento, nessun rumore. Avanzarono, Edward circospetto, Bella preoccupata per cosa gli potesse succedere. Passarono minuti, che per il giovane vampiro sembrarono ore. Riusciva ancora a sentire la presenza di qualcuno o qualcosa che si aggirava per i vicoli, ma non sentiva nemmeno i suoi pensieri. Strano, troppo strano… Ma ora devo rilassarmi. Finalmente arrivarono davanti alla porta di casa di Bella. “Così… siamo arrivati…” disse lei imbarazzata. “Eh già… così sembra” rilassati Edward, è solo una congettura.

“Posso farti una domanda?” attaccò Bella. “Certo… tutto quello che vuoi” “Perché adesso, Edward? Perché non qualche anno fa?” la domanda spiazzò Edward. “Questo non ha importanza, per ora. La cosa importante è che siamo tu ed io… non ci dobbiamo preoccupare d’altro per adesso” “Io voglio sapere…” “Non adesso” “Perché? Ho aspettato così tanto tempo e adesso non mi vuoi dire cosa succede?”.

No! Non poteva spiegarle che era un vampiro e che per sentirsi di nuovo umano era andato da lei, accorgendosi di amarla. Non poteva spiegarle che fino a quel momento era stato un codardo e non la aveva cercata per paura di suo padre.

Ma a volte, un bacio, vale più di mille spiegazioni.

All’inizio lei restò rigida, ma poi contraccambiò e il bacio si fece più profondo. Per Edward non fu un problema… si era nutrito il giorno prima. La baciò, ancora e ancora, seguì il contorno delle sue labbra e le carezzò il collo.

In quel momento la porta della casa di Bella si aprì, ed ecco di nuovo quell’odore che Edward aveva sentito per tutto il ritorno.

Davanti a loro c’era un giovane, forse di una ventina d’anni, anche se non si riusciva a distinguere bene la sua età. Aveva capelli del colore del grano un po’ sparati di qua e di là, era alto e aveva lineamenti decisi. Ma gli occhi erano il fulcro di tutta la sua immagine: erano di un colore che Edward non aveva mai visto, né a vampiri né ad umani… Erano viola, e dentro a quelle iridi viola si agitava qualcosa di feroce, che scalpitava per uscire fuori. Edward notò solo in un secondo momento che un taglio appena visibile gli segnava il volto da parte a parte.

Bella, con il terrore dipinto in faccia domandò: “Che ci fa lei in casa mia?” la figura misteriosa sembrò confusa quanto lei. “Casa tua? Quindi tu sei Isabella Swan?” “Ehm… sì… e questa è casa mia”. Edward continuava a scrutarlo. Possibile che fosse un vampiro? Non riusciva a sentire i suoi pensieri, proprio come era successo con Bella quel giorno.

“Ma mi avevano parlato di una bambina…” “Sì può sapere di cosa stai parlando?” sbraitò lei adirata. “Ehm… Piacere io sono il tuo tutore, Liam Swan…” disse lui ridacchiando. “Un tutore? Ma cinque anni fa mi avevano dato la notizia che non erano riusciti a trovare un parente…” “Beh sì, mi hanno trovato in ritardo. Sono un tuo cugino alla lontana” Edward voleva mettersi a ringhiare addosso a quel tizio. Bella invece pensava che non le potessero mandare un totale sconosciuto in casa. Comunque non aveva scelta… doveva tenere il tutore, o meglio, il tutore doveva tenere lei. Subito dopo si accorse che sia Liam che Edward la guardavano in un modo strano. “Cosa c’è?” domandò lei. “Niente…” risposero all’unisono. “Bene… io credo di dover andare, mio padre mi aspetta a casa” si sporse verso Bella e sussurrò: “Ti amo Bells, non dimenticartelo…” detto ciò le posò un delicato bacio sulle labbra. La ragazza entrò in casa prima di Liam. “Comunque sì, sono un vampiro… e anche tu lo sei giusto?” Edward rimase sbigottito. “Non ho mai visto un vampiro con gli occhi viola…” “E io non ne ho mai visto uno con gli occhi dorati…” “Hai intenzione di farle del male? Sappi che la pagheresti cara…” “Figurati! Non mi interessa il suo sangue…” stava per chiudere la porta ma poi concluse dicendo: “Comunque ottima scelta… E’ davvero carina”. La porta si richiuse e Edward rimase al freddo, in mezzo alla neve di Londra. Doveva andare in fondo a quella situazione e non si sarebbe certo fatto mettere i piedi in testa da uno stupido tutore!

 

 

                                         ----------------------------------------------

 

Troppi avvenimenti quella sera… Bene, aveva visto una sua lontana cugina baciarsi con un vampiro, che evidentemente l’avrebbe trasformata. Doveva impedirlo a tutti i costi. Doveva parlare a quel vampiro in separata sede o la sua missione sarebbe stata un fiasco. Intanto Bella lo aspettava seduta al tavolo. Ma la cosa più scioccante era che Isabella Swan fosse uguale a lei. Sembrava la stessa persona, tanto che quando la vide baciarsi con l’altro vampiro voleva ringhiare e prenderla con sé.

E’ attraente… non c’è dubbio.

“Ora mi spieghi perché diamine non hai declinato l’offerta…” era aggressiva. Ma a Liam piacevano le donne così. Poi calcolò il peso delle parole della ragazza. “Ehi ragazzina, pensi che io sia contento di stare qua?” “Oh, questo non lo so… so solo che io abito in un monolocale che è già piccolo per me… figuriamoci avere qualcuno di ingombrante come mi sembra che sia tu!” “Beh, questo non è un problema… Ho abbastanza soldi per comprare una nuova casa” Bella strabuzzò gli occhi. “Sì, hai sentito bene… Se vuoi domani vado da un agente immobiliare. Ne conosco qualcuno qua nei dintorni…” lei si morse il labbro.  Liam capì subito che era nervosa e indecisa. Prima che le potesse rispondere o perlomeno rassicurarla, un ricordo si affacciò prepotente.

 

Lei si morse il labbro. Lui conosceva troppo bene quel piccolo particolare… Lo faceva quando era nervosa. I suoi pensieri gli dicevano che era emozionata, che era nervosa per il semplice fatto che poteva stare con lui. Si scostò i morbidi capelli marroni dal collo e lo guardò con i suoi bellissimo occhi del colore del cioccolato al latte. “Amami Liam…” gli sussurrò. E detto ciò si avvicinò a lui, baciandolo.

Fu quella sera che Liam si accorse di amarla.

 

Scacciò via quella memoria dolorosa… Isabella Swan non è lei. Eppure era così uguale, anche nel comportamento, nei gesti, nelle parole. Anche solo vedere il suo viso per un’altra volta significava dolore. Ma non aveva scelta… Doveva conviverci.

Doveva convivere con il ricordo di Lisbeth…

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell’autrice:

Okay… questo capitolo è il vero inizio di tutto… E di sicuro vi sorgono molte domande a questo punto. Spero che vi sia piaciuto perché io mi sto divertendo tantissimo a scrivere questa fan fiction!!

Intanto vi lascio qualche particolare…

 

Liam: http://imstars.aufeminin.com/stars/fan/alex-pettyfer/alex-pettyfer-20080704-432829.jpg

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Blue Flower