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Autore: Lara Rye    21/08/2010    1 recensioni
Le presi la mano e la racchiusi delicatamente nella mia, stringendola forte ma cercando allo stesso tempo di non farle male.
Quella sensazione di unione con lei era semplicemente imperfetta eppure diversa da ogni emozione sentita prima, con o senza lei.
La sentivo presente. Eleein era con me, accanto a me.
Percepivo la sua pelle, il suo strano odore, la sua fragilità e la sua ingenuità.
La percepivo come lei era semplicemente, senza maschere o ponti, senza finzione o imbarazzo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi svegliaì la trovai davanti a me, con la pelle macchiata da qualche chiazza di colore, mentre stava dipingendo.
Aveva un aria immensamente calda, quasi come se avesse passato la notte accanto al camino acceso, guardando le fiamme disintegrarsi ed accendersi l'una sull'altra.
"Elli?"
Si girò di scatto e in quell'istante mi sembrò di averla vista per la prima volta, più bella che mai, con una bandana rossa che le circondava i capelli e al naturale con un paio di pantaloncini e una maglietta larga raffigurante Jim Morrison. Senza tacchi, camminava sul pavimento a piedi nudi sulle dita, senza lasciar toccare i talloni dal pavimento.
"Ti ho svegliato per caso?"
Scossi la testa in segno di no, continuando ad osservare quel paesaggio meraviglioso che avevo davanti, senza riuscire a dirle una parola. Infondo a che cosa sarebbe servito rovinare quel momento, quella visione con qualche banale parola?
Si avvicinò a me, sempre camminando sulle punte e mi diede un bacio sulle labbra, leggero, quasi impercettibile. "Dam, oggi vorrei fare una cosa con te, ok?"
"..Certo El. Che cosa?"
Mi guardò come se avessi appena bestemmiato. Mi corressi subito dicendole che non importava, ricordandomi di come il giorno prima si era impazientita a causa della mia continua curiosità. La lasciai continuare a dipingere, abbracciandola per un secondo e poi andai verso la cucina.
"Caffè?"
Mi sorrise, come se fosse in attesa proprio di quell'amaro liquido che seppi dal primo momento essere la sua droga personale. Si bagnò le labbra di marrone, così, lentamente le passai un dito su di esse, asciugandole e facendole ritornare di quel magnifico rossore. Rimase qualche minuto a guardare, a pochissimi centimetri da me mentre sentivo crescere continuamente il desiderio di lei e di tutto ciò che le apparteneva, anche le cose più irregolari, come il suo nasino un pò marcato o l'eccessivo rossore delle guance quando si arrabbiava od emozionava.
Mi guardò, senza sbattere le palpebre una sola volta, quasi come se fosse incantata e meravigliata, fino a quando chiuse gli occhi baciandomi. Non fu come il primo o il bacio a stampo del buongiorno ma fu di un intensità sopraelevata, in cui le nostre lingue formarono un insieme ormai inseparabile, spingendosi sempre più avanti, finò a quando la sentìì completamente parte di me.
"Fai l'amore con me." mi sussurrò all'orecchio, mordendolo leggermente.
Per quanto la cosa mi meravigliò, non dissi niente ma continuaì solamente a baciarla, perchè anche se non era il mio primo desiderio fare del sesso con lei, non riuscivo ad allontanarla da me.
Quando la sentìì entrare dentro di me, mi sentìì completamente pieno, colmo di piacere e dolore allo stesso tempo, anche se allora non ne avevo capito il perchè.
Rimanemmo sdraiati per qualche ora in silenzio, baciandoci a volte ed altre parlando, mentre le accarezzavo quei capelli e le strofinavo le macchie di colore sulla pelle.
"Era questo che volevi fare?"
Mi guardò, probabilmente non ricordandosi cosa intendessi, quasi stupita. "Mhm?"
"Avevi detto che oggi volevi fare qualcosa con me."
Gli si illuminarono gli occhi per qualche secondo, poi mi prese e mi portò con se davanti al dipinto ed al camino acceso.
Prese il dipinto e me lo fece vedere: raffigurava due persone in ombra, quasi oscurate, che si guardavano. "Hai disegnato noi?"
"Brucialo."
"Cosa?"
"Brucia quel dipinto. Buttalo nel fuoco, perchè è da esso che nascono e muiono le cose.."
La guardai, capendo esattamente quanto ci si può affezzionare ad una persona in pochissimo tempo. "Brucialo con me."
Restammo abbracciati, qualche minuti, a guardare il nostro dipinto che bruciava.




Io mi scuso veramente per la mancanza di aggiornamenti da più di un mese con le due recensitrici e con tutte le persone che leggevano questa storia. Non è morta questa storia.
Solo la mancanza di ispirazione e tempo mi hanno lasciata ferma. Cercherò di aggiornare nel meno tempo possibile ed è sicuro che andrà avanti.
Spero che la seguirete ancora.
Grazie a Sciona e Fede per i loro commenti e apprezzamenti.
Lara.

   
 
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