Serie TV > Dark Angel
Segui la storia  |       
Autore: MaryElizabethVictoria    23/08/2010    1 recensioni
La vita 'perfetta' di una ragazza assolutamente normale con una bella casa, un lavoro che le piace, molti amici e un padre che l'adora viene sconvolta dall'incontro con un ragazzo che di normale non ha proprio niente...ma questo è solo l'inizio di una catena di evnti che la porterà,suo malgrado, a trovarsi al centro di un complotto governativo e a dover scegliere da che parte stare. A dover scegliere tra l'amore e la felicità.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per BGE :troppo buona, sono felice che ti sia piaciuto il capitolo! Mi fa immensamente piacere ricevere il tuo giudizio perchè ammiro molto il tuo lavoro, si vede che ci metti vera passione!!Non so se i personaggi che ho introdotto, e che introdurrò anche nel prossimo capitolo, riuscirò a mantenerli credibili, posso solo dire che faccio del mio meglio... questo l'ho scritto di getto stamattina, speriamo sia almeno decente ...come al solito buona lettura!!MEV 

 

-Sta indietro- le intimò Zack, lei per tutta risposta fece due passi in avanti.

-Sta indietro tu ...– ribattè col fiero orgoglio femminista che la distingueva – ... non è nulla, resta nascosto in camera e lascia fare a me- con estrema disinvoltura Kat andò ad aprire, aveva infatti riconosciuto la voce al di là della porta.

-Mi arrendo Chris!- sospirò davanti all’ avvenente Christopher Lamb, brillante agente federale, nonchè suo fidanzato, nonchè suo forse futuro marito- Ma tu  non dovresti essere al lavoro? La Links & Co ti paga per andartene a spasso a fare stupidi scherzi? E cosa ne penserebbe il tuo dipartimento? Sei un incosciente!

-Lo confesso: sono un cattivo soggetto! Oggi sono uscito prima perchè non potevo resistere un altro minuto in quell’ufficio senza veder la mia splendida fidanzata ...- le porse un enorme orsacchiotto di peluche e un mazzo di fiori- ...  Kathrine Shepard, la donna che si è presa il mio cuore-  aggiunse un piccolo inchino.

-Che carino, grazie ... non dovevi- sorrise Kat prendendo in mano entrambi i doni - ma come sapevi di trovarmi qui?- era ancora un po’ confusa dall’improvvisa comparsa del fidanzato, ma lui continuò a sorridere con quel suo comportamento amabile che gli riusciva facile come respirare. Si erano conosciuti solo tre anni fa a casa del padre di lei, ma dal primo momento che l’aveva vista le aveva fatto una corte spietata, finchè Kat non aveva  ceduto concedendogli un appuntamento. Era stato amore a prima vista come nelle favole che leggeva da piccola.

-Oggi volevo farti una sorpresa e portarti a pranzo, ma quando sono passato all’ospedale Amy mi ha detto che eri tornata a casa perché non ti sentivi bene ...- indicò l’orsacchiotto che teneva in mano un grande cuore rosso con la scritta ‘guarisci presto amore ’  e aggiunse- ...niente di grave spero.

-No, figurati, credo che sia solo influenza- mentì lei accennando un sorriso poco convinto che non avrebbe ingannato nemmeno il più disperato dei commedianti.

-Allora capito a proposito ... hai bisogno che qualcuno si prenda cura di te, piccola- Chris si avvicinò a lei tentando di baciarle il collo, ma Kathrine indietreggiò. Anche se avesse voluto quello non era il momento di abbandonarsi alle smancerie, soprattutto non con un altro uomo mezzo nudo in camera da letto di cui il suo fidanzato ignorava la presenza.

-Sto molto meglio adesso ... davvero non è il caso-  disse lei mentre cercava  di rimettergli le mani a posto. Gettò i doni sul primo ripiano che le capitò a tiro e  praticamente spinse il fidanzato fuori.

-Ma Kat, va tutto bene? – domandò lui di nuovo  preoccupato.

-Scusami... è che desso non è proprio il momento, vorrei riposare.

-Come preferisci tesoro ...- le rispose, un po’ deluso,  prese una delle sue mani tra le sue per baciarla lievemente - Ah, Kathrine ... hai del sangue sulla manica della camicetta- osservò prima di lasciarla andare.

-Si. Davvero? Dev’essersi macchiata in ospedale ... ci vediamo!- salutò lei frettolosamente, prima di sbattergli praticamente la porta in faccia. Si appoggiò alla porta chiusa e tirò un lungo sospiro. E addio al  romantico pranzetto, tutto ovviamente per colpa del ricercato di cui ormai era diventata complice ... giusto a proposito, come Chris se ne fu andato Zack uscì dalla sua camera dove nel frattempo si era rivestito completamente.

-Così il tuo ragazzo lavora alla Links &Co- osservò quasi casualmente.

Kat fu abbastanza infastidita da quell’osservazione perchè si rese conto che in qualche modo Zack aveva origliato l’intera conversazione dalla camera da letto. Era una chiara invasione alla sua privacy, inoltre le sembrava di aver captato una certa nota di disprezzo nella sua voce.

-Si, è il responsabile dei servizi di vigilanza federali – rispose orgogliosa. Notando che il suo ospite non era per niente impressionato dalla notevole posizione del suo fidanzato, Kathrine decise di mettere bene in chiaro il valore della persona con cui, un giorno, avrebbe costruito una famiglia - Si dà il caso che la Links & Co sia una delle più grandi ed efficienti industrie farmaceutiche a sovvenzione governativa. Si occupa di fornire assistenza medica gratuita a quelli che non possono pagarsi le cure- aggiunse con aria soddisfatta- Chris è un po’ il un cavaliere, farebbe di tutto per proteggere i più deboli.

Terminato il suo discorsetto di propaganda gli occhi di Kathrine brillavano, infervorati dai suoi ideali di pace e di giustizia nel mondo, non di meno Zack sembrava tutt’altro che entusiasta.

-Stai facendo finta di crederci o sei davvero così stupida?- le domandò in tono glaciale -Si dà il caso che la Links & Co sia solo una losca  società di copertura per esperimenti sull’ingegneria genetica finanziati dal governo ... E’ più probabile che in questo momento stiano  testando un’arma batteriologica che un farmaco miracoloso, e quei poveracci che vanno là per farsi curare perchè non possono permettersi l’assicurazione sanitaria sono solo le loro cavie umane. Sai, anche se spariscono nessuno li va a cercare... e se dovessero cercare di scappare, bè, ci pensa il tuo fidanzato non è così?

-Davvero divertente ... - esclamò Kat, avrebbe considerato quelle strane affermazioni uno scherzo e si sarebbe messa a ridere se Zack non avesse avuto un’espressione così seria- ... ma stai scherzando.

-Questo è tuo padre ... - affermò lui, in quel momento Kat si accorse che teneva in mano e stava guardando la fotografia che lei  teneva sul comodino, era quella che aveva scattato insieme a suo padre il giorno della sua laurea- ... il professor Anthony Alphard Shepard, prima cattedra di biogenetica all’università statale .

-Conosci mio padre?- Kathrine non riusciva ad immaginare dove volesse andare a parare- Sei un suo allievo per caso?

-Diciamo che in un certo senso lo sono stato, qualche tempo fa- rispose sempre fissando la fotografia, improvvisamente gliela restituì come se volesse scacciare un ricordo, e  a giudicare dal lampo scuro che gli passò per un istante negli occhi non era un ricordo piacevole.

-Sai mi sono proprio stufata delle tue risposte vaghe!- disse Kathrine, che  ormai aveva perso la pazienza- Per inteso non credo a una parola di quanto hai detto su mio padre, su Chris, sul suo incarico o sul posto in cui lavora.

-Allora come mai un ospedale per poveri dovrebbe avere un servizio di vigilanza di ventisei operativi all’ingresso, e sono solo quelli che potevo vedere da fuori, più il pattugliamento dell’intero perimetro?- le domandò Zack tanto più tranquillo quanto lei era agitata – Non sono riuscito ad avvicinarmi più di sei metri prima che aprissero il fuoco.

-Non lo so perchè  ma sono sicura che esiste un ottima spiegazione- insistette lei- E tu comunque che ci facevi là?- quella sua domanda parve centrare il punto perchè Zack sembrava restio a parlarle delle sue motivazioni, ma una volta provocato in quel modo non avrebbe potuto tirarsi indietro.

-Hanno preso una persona ... e io la devo tirare fuori di lì al più presto- disse infine.

-Da solo?!- domandò lei ironica, ripensando allo spiegamento di forze che le aveva  appena descritto.

-Sarebbe inutile fare intervenire altri, rischierei solo di perdere anche loro ... –  Zack si bloccò, come se da quel momento  si fosse imposto di non dire più  una parola sulla faccenda, si avviò verso l’uscita- ...ti ringrazio per avermi curato, adesso devo andare.

La lasciò lì, ammutolita nel suo soggiorno, con la testa piena di dubbi e insicurezze che non avrebbe potuto cancellare facilmente. Kat strinse tra le braccia il suo orsacchiotto di peluche, cercando una risposta nei suoi tristi occhi di plastica.

...

Erano le sette di sera e Kathrine aveva appena toccato la cena davanti a lei. Aveva passato un cupo pomeriggio a tormentarsi su quelle strane insinuazioni sul suo Chris . Quando non ce la fece più a stare lì a non far niente decise di prendere la macchina e andare a verificare di persona.

La sede principale della Links & Co dove lui lavorava si trovava poco al di fuori della città, vicino alla vecchia ferrovia, effettivamente era un luogo recintato e con un ottimo sistema di sorveglianza , ma probabilmente era per difendersi dai malintenzionati. Almeno così Kat continuava a ripetersi. Superò facilmente i cancelli perchè lì tutti la conoscevano come la fidanzata del capo della sicurezza, era stata lì altre volte a trovare Chris ma era sempre venuta di giorno ... avvolto dall’oscurità quel posto dava i brividi. Lasciò la macchina nel loro parcheggio sotterraneo e prese l’ascensore per i piani superiori della clinica.

-Kathrine, che bella sorpresa! – Christopher le venne incontro raggiante, invitandola ad accomodarsi nel suo ufficio- Allora ti senti meglio?

-Si grazie... Sai, speravo proprio di trovarti di turno stasera- disse lei sedendosi davanti alla sua scrivania, sulla quale troneggiava una bella fotografia di loro due insieme, scattata due settimane prima durante un romantico weekend. Kat sorrise dentro di sè ...  in fondo non c’era nulla di cui preoccuparsi, pensò, e si rammaricò anche di aver fatto tanta strada in fin dei conti per niente.

-Perchè, volevi forse dirmi qualcosa?- le domandò Chris.

-No, niente ... non ha importanza ... sono proprio una sciocca- mormorò lei imbarazzata quando all’improvviso qualcuno chiamò Chris al cellulare, lui rispose in un atteggiamento molto serio e dando risposte concise. Si alzò dalla scrivania per dirigersi fuori a grandi passi.

-Scusami tanto cara, sembra che ci sia un problema nel settore est- le disse-  torno subito, tu aspettami qui. Mi raccomando non ti muovere.

Uno dei molti difetti di Kathrine era di non essere mai stata  in grado di fare quello le veniva detto. Fosse anche per ripicca non aveva mai ubbidito ad un ordine in vita sua, perchè questa volta doveva essere diverso? Dopotutto era una buona occasione per poter dare un’occhiata in giro e fugare definitivamente ogni dubbio. Quel posto aveva un’infinità di corridoi, scarsamente illuminati per di più, vide dei laboratori, delle sale operatorie colme di strani macchinari, attrezzature moderne e costose che il suo ospedale non si sarebbe mai potuto permettere ... Certo che il governo ci teneva alla salute dei poveri!

Grazie al suo fantastico senso dell’orientamento dopo pochi minuti Kathrine si era già persa.

Per fortuna vide un uomo in camice bianco entrare il una porta d’acciaio, in fondo corridoio che stava percorrendo, quindi lo seguì intenzionata a chiedere informazioni su come tornare all’ufficio di Chris ... ma quando varcò quella soglia si ritrovò davanti una scena sconvolgente.

All’interno di una cupola di vetro, attaccata ad uno strano macchinario in posizione verticale, c’era una ragazza . Non sembrava affatto felice di trovarsi lì perchè non faceva che dimenarsi contro le restrizioni di metallo tanto da farsi sanguinare i polsi.

Il dottore le si avvicinò con totale indifferenza. Le disse qualcosa leggendo da una cartelletta che aveva in mano, la ragazza per tutta risposta gli sputò addosso un rivolo del suo stesso sangue e per questo ricevette uno schiaffo così forte da farle sbattere la testa di lato sul lettino di metallo.

Allora Kathrine si accorse che anche lei aveva sul collo un codice a barre ... come quello di Zack.

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dark Angel / Vai alla pagina dell'autore: MaryElizabethVictoria