Incredibile ma sì!!!!! sono tornata!!!!!!! finalmente ho trovato il tempo di scrivere qualcosa!!!!
ci tengo a precisare che non so da dove sia uscita una simile balengata... o meglio, sì che lo so.... ma ha ancora meno senso!!!!!!!!!!
se non vi addormentate prima di arrivare in fondo lasciate una piccola recensione? ?_?
EGO, mei, mihi, me, me...
In una notte di luna piena
saltava un ragazzo su un trampolino.
Ascoltava i rintocchi della campana:
la mezzanotte. Era solo sotto il pino.
*C'é in cielo qualcosa di nero che si muove.
E cos'è questa goccia? Forse piove?*
ah, no... era la bava di un demone oscuro
che insistente lo fissava con sguardo duro.
Ecco Belial, Signore della Morte.
A chi lo incontra spetta una sola sorte.
Il Demone aveva trovato un'ottima preda...
*mmmh... una carne così tenera... è da mangiare cruda!*
Belial sorrise con l'acquolina in bocca...
un ragazzo è ben più appetitoso di una mucca!!!!
E così pregustando il lauto banchetto
iniziò a pulirsi le fauci con uno stecchetto.
La figura che oscurava il chiarore della luna
parlò crudele, con voce rimbombante:
<< prega, ragazzo, di aver fortuna,
ché il mio artiglio è letale e possente!>>
E repente calò l'orrida mano,
pronta a schiacciare l'inferiore umano.
Calò repente, fuoco dal cielo...
e qui s'infranse, spezzata dal Dio.
Cieco per il dolore e l'oltraggio subito,
si accanì Belial, per sanar l'orgoglio ferito.
Si accanì furioso e ancor più affamato...
quel ragazzo era un osso duro... più di quanto si fosse aspettato.
E piovvero colpi, uno sull'altro,
ma che nulla poteron contro la barriera.
Sogghignò il Dio, sorridendo scaltro:
“mai scalfirai questa mia sfera!!!!”
il Demone rise, sibilando cattivo:
“sei solo un ragazzo, ti spazzerò via!
Migliaia di demoni or sono in arrivo
e morirai in una lenta agonia.”
Era diventato un problema personale,
non si trattava più di mangiare,
bensì di schiacciare l'insolente esserino...
è ovvio che, dopo averlo squartato,
gli avrebbe per bene rosicchiato
le ossa del bacino...
E il cielo fu pieno di mostri alati
orrendi, giganti e con i forconi affilati.
Folgori e saette furono lanciate,
tempeste e tormente quindi evocate.
Avvoltoi giunsero parlando di morte...
ma il ragazzo urlò: “il mio EGO è il più forte!”
Espanse la bolla oltre l'universo
colpendo in pieno gli esseri dannati.
Di salvarsi non ci fu verso.
E ancora adesso nell'inferno son confinati.
Finalmente era finita
quella battaglia per la vita...
quella lotta per l'orgoglio
che tanto sapeva d'imbroglio...
Un raggio di sole sulla collina
e il ragazzo sorride alla mattina.
Saluta la luce sfavillante...
crollando addormentato all'istante.
Dopo una notte così impegnativa
sogni e visioni lo portano alla deriva.
Ma una voce lo riconduce al presente:
“sveglia, pigrone! C'è un sole splendente!”
Gemendo
e grugnendo rotola giù dal letto.
“E pensare che sono un Dio...
ah, non c'è più rispetto!!!!”
a Riuck e al suo ego smisurato: questa battaglia epica è per te... ma non ti montare troppo la testa, eh?!?!
XDXDXD