Serie TV > Dark Angel
Segui la storia  |       
Autore: MaryElizabethVictoria    05/09/2010    1 recensioni
La vita 'perfetta' di una ragazza assolutamente normale con una bella casa, un lavoro che le piace, molti amici e un padre che l'adora viene sconvolta dall'incontro con un ragazzo che di normale non ha proprio niente...ma questo è solo l'inizio di una catena di evnti che la porterà,suo malgrado, a trovarsi al centro di un complotto governativo e a dover scegliere da che parte stare. A dover scegliere tra l'amore e la felicità.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per BGE: non temere i guai per i nostri eroi sono appena cominciati ... Quando inserisci il prossimo capitolo della tua storia? Non vedo l'ora,ci hai lasciati ad un punto cruciale ... fammi avere notizie! Io il prossimo non riuscirò a metterlo prima di tre-quattro giorni, purtroppo non riesco a connettermi spesso, chiedo perdono... Ringrazio tanto chi ha messo la storia in 'preferiti' e 'seguiti' e auguro come al solito buona lettura a tutti!!MEV

 

 

Tantissime volte in ospedale Kathrine aveva visto parenti e amici dei pazienti affollare le sale d’aspetto ... vederli piangere, pregare o semplicemente restare muti in attesa di una risposta dai dottori era per lei una scena così comune da farci l’abitudine. Non aveva mai sperimentato in prima persona cosa volesse dire trovarsi dall’altra parte.

E faceva veramente schifo.

Trasferitisi nell’ampio e confortevole salotto dell’abitazione, lei e Zack aspettavano che il professore terminasse l’operazione in un cauto silenzio ... sarebbe stato davvero di pessimo gusto ricominciare a litigare mentre Vada rischiava la vita. Come misura precauzionale si erano seduti agli angoli diametralmente opposti della stanza.

-Allora come vanno i punti?- domandò Kathrine dopo un po’, confermando il tragico sospetto che Zack cominciava ad avere, e cioè che la ragazza che si erano dovuti tirar dietro per forza non aveva la capacità di tenere la bocca chiusa per più di dieci minuti di fila.

-Bene- rispose lui abbastanza evasivo, sperando che la questione si chiudesse lì. Non fu accontentato.

- Lo sapevo, si sono riaperti- dichiarò Kat scattando in piedi con decisione. Zack non era il primo paziente riottoso con cui aveva a che fare, inoltre era convinta che avere qualcosa da fare  attinente alla sua professione l’avrebbe di sicuro aiutata a distrarsi -Questa volta l’anestetico ce l’abbiamo... e in abbondanza!- annunciò andando ad aprire un armadietto di vetro, per lanciandogli una bottiglia piena di liquido scuro.

-Tuo padre si tratta bene- commentò Zack osservando l’etichetta del pregiato liquore- Ma sei sicura di volermi ricucire qui? Non vorrei sporcare di sangue i suoi preziosi cuscini e rovinare il costoso arredamento del salotto.

-Ho capito: lui non ti piace- sospirò Kathrine intanto che si occupava di ricucire i punti, non si sentiva più così nervosa e quindi stava cominciando a ragionare più freddamente- sono sicura che hai le tue ragioni, ma considera che in questo momento lui ti sta aiutando e soprattutto sta aiutando Vada.

Zack non ne sembrava troppo convinto, ma almeno quella volta decise di non ribattere, tanto sarebbe stato inutile spiegarle perché ce l’aveva tanto col professor Shepard, perchè l’avrebbe volentieri ucciso se solo sua figlia non li avesse appena aiutati. E poi era evidente che Kat era sempre stata al’oscuro di tutto. Meglio così comunque: meno ne sapeva meglio era, anche se dopo quella notte avrebbero dovuto inventarsi qualche spiegazione plausibile. Ma c’era ancora tempo.

-Vado a vedere come sta- annunciò non appena lei ebbe finito con la fasciatura, probabilmente un grazie era sottointeso.

Kathrine si concesse  a sua volta un bicchiere di liquore, benchè non avesse mai bevuto sentiva di averne bisogno, in effetti la aiutò a distendersi e dopo pochi minuti si addormentò accovacciata sul divano.

Quando si svegliò era già mattina inoltrata, praticamente mezzogiorno ... sul tavolino accanto a  lei le era stato lasciato un vassoio con le brioches alla crema che adorava, la marmellata,  la frutta e un termos di caffè nero. Aveva appena avuto il tempo di fare colazione/pranzo, lavarsi e cambiarsi d’abito nella lavanderia( questa volta optò per scarpe da ginnastica, jeans e maglietta in caso ci fossero stati altri treni su cui saltare nella sua giornata), raggiunse il corridoio del piano superiore e stava per entrare nella sua vecchia stanza quando ne vide uscire suo padre.

-La tua amica sta bene adesso, l’ho appena controllata - le annunciò con un flebile sorriso, non era un sorriso contento o soddisfatto ma uno che si usa solo per salvare le apparenze- tanto vale dirtelo Kathrine: non sono affatto contento che tu l’abbia portata qui, ma ormai quel che è fatto è fatto ... l’abbiamo spostata qui per la notte, puoi entrare a vederla se vuoi- aggiunse e fece per andarsene.

-Aspetta!- lo bloccò Kat - Sbaglio o hai parecchie altre cose da dirmi?

-Tesoro, abbiamo parecchie cose da sistemare tra cui trovarti un posto sicuro dove stare, non abbiamo tempo per le discussioni e sono sicuro che un girono ...

-No papà, è una situazione troppo assurda. Se sai qualcosa me la devi dire adesso- insistette lei- Tu sei una brava persona, mi hai insegnato ad essere una brava persona, hai sempre detto che la scienza esiste per aiutare le persone ... - Kathrine  voleva disperatamente credere a quello che stava dicendo- ... dimmi che non centri niente con Christopher Lamb e con quella gente.

Il professo Shepard non rispose subito, abbassò lo sguardo, si rigirò la fede al dito, tentennava ... per Kat era praticamente un’ammissione di colpevolezza.

-D’accordo... dentro di me ho sempre saputo che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno ... -sospirò infine, si tolse di tasca il portafogli e ne sfilò una piccola fotografia che porse a Kat- ... mi auguravo solo che fosse il più tardi possibile.

-Questa non spiega assolutamente nulla...- commentò lei osservandola, era piuttosto sollevata che non si fosse rivelata niente di terribile o sconvolgente- E’ solo una mia fotografia da piccola, ne abbiamo a centinaia! Proprio non capisco come ...

-Leggi la data sul retro- ribattè suo padre serissimo.

-Risale a più di dieci anni prima della mia data di nascita, dev’essere sbagliata ... insomma questa sono sicuramente io e questo è il nostro giardino, è stata scattata a casa nostra ...si vede benissimo.

-No quella non sei tu, è Kathrine... l’altra Kathrine, mia figlia- insistette il professore.

-Papà, sono qui, sono Kat! Sei sicuro di sentirti bene?- domandò piuttosto preoccupata dal fatto che suo padre cominciasse a dare i numeri in quel modo.

-Nacque con una malattia genetica rarissima e pressoché sconosciuta – continuò a raccontare  il professor Shepard, aveva gli occhi lucidi -  da quel momento concentrai tutti i miei studi sulla manipolazione genetica cercando di curarla ... ma purtroppo fallii miseramente. Riuscii solo a prolungarle la vita di un paio d’anni. Ne aveva sei quando si spense e i medici di tutto il mondo si stupirono che fossi riuscito a tenerla in vita tanto a lungo. Mia moglie l’ha seguita poco dopo. Ero rimasto solo, solo con la mia brillante carriera. Intanto i risultati delle mie ricerche avevano destato l’attenzione del governo e mi fu offerto di partecipare al progetto di Manticore. Inizialmente rifiutai, francamente credevo fosse un’operazione folle... la scienza e il progresso dovrebbero servire a salvare delle vite, non certo a creare soldati geneticamente potenziati per uccidere meglio!

-Ma alla fine hai accettato ... – proseguì Kat per lui- ... ti sei lasciato comprare.

-No, non è stato per denaro, non mi interessavano certo i loro stipendi da capogiro perchè grazie ai miei saggi ero già ricco a sufficienza ... - affermò con orgoglio nello sguardo, ma subito dopo trapelò anche un moto di vergogna - ...per convincermi mi offrirono qualcosa di ben più prezioso, qualcosa che avrei potuto avere solo grazie alle loro tecnologie di manipolazione del dna unite alle mie ricerche  ... Mi hanno permesso di tenere te, una copia perfetta di quella che era lei. Solo che tu non potevi ammalarti. Eri sana e quando ti ho vista correre e giocare, cose che lei non avrebbe potuto fare nelle sue condizioni, ho creduto di avere una seconda opportunità ... per essere un buon padre.

-Non ci posso credere ... mi hai sempre mentito... tu, Chris e chissà chi altro!Puoi anche dirmelo, chi altri che fa parte della mia vita mi ha fregata alla grande?! I nonni? Amy?- tutto ciò non aveva senso, pensava Kathrine, nulla del mondo che la circondava aveva più senso.

-Tesoro, ti prego non fare così ... ho sempre cercato di non farti mancare nulla come avrei fatto con lei, non avrei mai voluto metterti in questa situazione... - il professor Shepard tirò un lungo sospiro- Credevo che ormai non tu corressi alcun pericolo, che una volta cresciuta non ti avrebbero voluta indietro, ma poi ti ho vista con Christopher  e ho capito. Non ci avrebbero mai lasciati in pace.

-Perciò l’hai sempre saputo ... e hai lasciato che facessi la figura della stupida?!- esclamò lei indignata, ora si spiegavano molte cose come l’attaccamento quasi ossessivo che suo padre aveva per lei, il fatto che l’avesse coccolata e viziata in maniera esagerata da piccola - Come hai potuto?

- Per allontanarti da lui avrei dovuto dirti la verità ma non potevo farlo perché questa  ti avrebbe allontanata da me, ti prego Kat, sono ancora tuo padre ...- la supplicò.

-E’ questo il punto ... ormai non so chi sei, nè cosa sono io- e dicendo questo Kathrine entrò in camera sua e chiudendo a chiave la porta. Ovviamente si era dimenticata che Vada si trovava in degenza in camera sua e Zack era con lei, quando se li trovò davanti entrambi abbastanza in imbarazzo per aver assistito alla scenata rimase agghiacciata.

- Avete sentito tutto vero?- domandò sconsolata, già sapeva la risposta.

- Ogni parola- confermò Vada, poi cercando di cambiare in fretta  argomento aggiunse – Ora che  sto meglio ci stavamo organizzando per la partenza ... immagino verrai con noi.

-Cosa? No, io non posso, scusate... è un pensiero carino ma io non posso andare via... questa è la mia casa- protestò Kat, stava per aggiungere che c’era suo padre ma ormai non sapeva nemmeno se fosse in diritto di chiamarlo così.

-Quando avranno finito di cercarti in ospedale  e dai tuoi amici verranno di sicuro qui... ci siamo già fermati troppo a lungo,potrebbe essere questione di minuti ... - le disse Zack con fare pratico - ... la soluzione migliore è che tu parta con noi, possiamo fare il viaggio insieme e dividerci al confine. Ma deciditi in fretta, perchè entro cinque minuti io e Vada ce ne andiamo con o senza di te.

-Complimenti, molto delicato...-  commentò questa, poi si rivolse a Kathrine usando un tono più dolce e comprensivo- Quello che Zack voleva dire è che saremmo felici se tu volessi unirti a noi!Vedila come un’avventura, potrebbe anche essere divertente ... vedrai posti nuovi, puoi ricominciare da capo ... la vita del fuggitivo una volta che ci fai l’abitudine non è così male- poi aggiunse indicando suo fratello- E nemmeno Zack è così stronzo come sembra, te l’assicuro!

-Una volta che ci fai l’abitudine ...- concluse Kat sorridendo. Cominciava a comprendere che quella di scappare al più presto, per quanto facesse schifo, era  purtroppo l’unica soluzione possibile.

-Ah, divertente... ora se vogliamo andare - commentò lui indicando la porta, le due ragazze lo seguirono ancora ridacchiando.

-Così te ne vai ...-  le disse suo padre, era arrivato il tragico momento dell’addio, la abbracciò stretta mentre le porgeva un borsone da viaggio- ... tempo fa ti ho preparato questo, sai lo tenevo da parte per ogni evenienza.

-Papà, mi dispiace- Kathrine era triste come non lo era mai stata di dover lasciare per sempre la sua casa e soprattutto suo padre ... o meglio l’uomo che l’aveva cresciuta- qui non è sicuro nemmeno per te...e se finissi nei guai a causa mia? Nemmeno tu puoi restare, vieni via con noi!

-Non preoccuparti per me tesoro, so perfettamente come trattare con quella gente - le rispose lui sorridendo – per loro le mie ricerche sono troppo importanti perciò stai tranquilla, starò benissimo!Ma tu devi andare adesso, coraggio!

- Accompagna Vada alla macchina, io vi raggiungo subito ... - le disse Zack, poi quando Kathrine fu fuori dalla loro portata di ascolto si rivolse al professor Shepard- ... signore, appena scopriranno che ci ha aiutati, e lo scopriranno di sicuro, non importerà quanto siano miracolose le sue ricerche ... non la lasceranno in vita.

-Lo so- rispose il professore con assoluta calma- l’importante è che Kat non lo sappia, altrimenti non partirebbe, e sono convinto che sia la cosa migliore per lei ...  - prese un respiro profondo e aggiunse- ... fin ora ho protetto mia figlia come meglio ho potuto, in futuro dovrà pensarci qualcun altro. Mi rendo conto di non avere il diritto di chiederti alcun favore ma... lo farai al posto mio, ti prenderai cura di lei?

Zack era consapevole che sarebbe stata un’ardua impresa tenere Kat fuori dai guai, probabilmete fuori dalla sua portata visto che la ragazza sembrava avere un talento particolare per attirarli. Non aveva tempo nè voglia di occuparsi anche di lei. In più era perfettamente d'accordo sul fatto che Shepard non fosse in diritto di chiedrgli proprio nulla, anzi fino a quel momento si era dovuto trattenere dal vendicarsi una volta per tutte ... però una cosa doveva risconoscergliela: quell'uomo sapeva come morire con dignità.

-Farò del mio meglio- promise.

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dark Angel / Vai alla pagina dell'autore: MaryElizabethVictoria