Anime & Manga > Kilari
Segui la storia  |       
Autore: Ariel Bliss Russo    05/09/2010    2 recensioni
Questa storia comincia dal periodo in cui Kilari Tsukishima, quasi sedicenne, è all'apice del suo successo. Il lavoro da idol ormai fa parte di lei, e ogni giorno diventa sempre più brava, facendo accrescere il successo del suo nome e della sua agenzia, l'agenzia Muranishi. La storia è centrata molto sui suoi sentimenti. Dopo aver scoperto di essere innamorata di Hiroto Kazama, che fa parte del duo Ships con Seiji Hiwatari, stare con l'amico senza poter rivelargli i suoi sentimenti la fa soffrire molto. Tutto si complica quando conoscerà un ragazzo, Haru Yamashita, che poco dopo diventerà un idol come lei. Pian piano, i due cominciano ad innamorarsi e Kilari non sa più per chi batta il suo cuore. Haru o Hiroto? Un avvenimento, però, la sconvolgerà profondamente. Scopre infatti che Hiroto sta con una ragazza, Noeru, e li vede baciarsi in spiaggia. A quel punto, lei non sa proprio cosa fare. Il giorno del suo compleanno si avvicina e il suo cuore è spezzato in due. Il giorno prima del 7 luglio, data che segnerà i sedici anni di Kilari, un litigio tra Haru e Hiroto farà venire a galla i sentimenti che la giovane idol prova per Hiroto. Il giorno dei suoi sedici anni sarà un momento magico...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kilari: Oh, Subaru!

Mi alzai, corsi verso di lui e lo abbracciai forte, continuando a piangere senza sosta.

Subaru: Kilari, ma cos’hai? Perché stai piangendo? Ero venuto qui nella tua agenzia per farti una sorpresa oltre che i complimenti per il concerto di stasera, e dopo che i tuoi amici mi hanno detto che eri qui, ti vedo in un angolo a piangere a dirotto… Cos’hai sorellina? Chi ti ha ridotto così?

Mi bloccai. Ora che ci penso, mio fratello non sapeva niente di niente. Mi staccai dal nostro abbraccio, asciugandomi pian piano le lacrime e sciacquandomi la faccia con un po’ d’acqua.

Kilari: Scusa, fratellone, non è niente…

Ovviamente, lui mi conosceva meglio di chiunque altro, riconosceva quando mentivo, quando scherzavo, quando ero triste o felice. Perciò mi appoggiò le mani sulle spalle, cominciando ad agitarmi, per farmi parlare.

Subaru: Kilari… non farmi preoccupare… te ne prego… dimmi cos’hai, non dirò niente a nessuno. Parola del tuo principe azzurro!

Lo guardai, aveva un sorriso dolce sulle labbra, e sapevo di potermi fidare di lui. Infondo, era il mio principe da sempre… no?!

Kilari: D’accordo, Subaru… t-ti racconterò tutto… ma non so se qui…?

Subaru: Vuoi… che ne parliamo a casa?

Ci pensai su, e decisi che era la soluzione migliore.

Kilari: Si, è meglio… non voglio piangere ancora, gli altri se ne accorgerebbero. Tu rimarrai qui con me, non è vero?

Subaru: Certo, sorellina. Non ti lascerei mai sola in questo stato.

Mio fratello era il migliore, gli volevo un bene enorme, se non fosse venuto lui, a quest’ora sarei rimasta ancora chiusa in bagno a piangere. Camminammo in silenzio nel corridoio e quando arrivammo davanti alla porta dell’ufficio, Subaru si fermò un istante.

Subaru: Scommetto che chi ti ha fatto piangere è dietro questa porta, ho ragione?

Arrossendo un po’, annuì col capo.

Kilari: Non preoccuparti, ora sto meglio, dovevo sfogarmi un po’.

Subaru: Bene, entriamo!

Kilari: Ok!

Entrammo nella stanza e vidi tutti girarsi verso di noi. Il direttore e la signora Kumoi, seguiti da Hiroto e Noeru, vennero verso di noi, mentre Haru e Seiji spuntarono da dietro.

Seiji: Ehi, Subaru, è da un po’ che non si ci vede eh?

Haru: E’ il ragazzo che cercava Kilari poco fa... lo conosci?

Signor Muranishi: Certo, lo conosciamo perché è il fratello maggiore di Kilari!

Haru: Davvero?

Adesso che avevo tutti i miei amici intorno e anche Subaru, ero più serena, mi sentivo completamente diversa da prima, ero più sicura e potevo sorridere senza pensare a niente. La visita del mio fratellone è stata davvero una bella sorpresa.

Kilari: Si si!! Haru, ti presento Subaru, mio fratello – poi, con le mani sui fianchi e con una sensazione di fierezza che si vedeva a chilometri di distanza continuai la presentazione -… non che il mio adorato principe azzurro!

Haru mi guardò perplesso, e dopo pochi secondi che mi guardava in viso, scoppiò a ridere.

Haru: Ah ah ah ah... Quando fai così Kilari, mi fai morire dal ridere!

Tutti scoppiarono a ridere con Haru e ci unimmo, mio malgrado, anche io e Subaru.

Hiroto: Beh, siamo molto contenti di questa visita Subaru! C’è un motivo preciso?

Subaru: Beh mi mancava la mia…

Si girò per guardarmi, ma vedendo che il mio sorriso si abbassò leggermente nel sentire la voce felice di Hiroto, capì che era a causa sua se ero in quello stato.

Subaru: …sorellina…

Hiroto: Tutto bene, Subaru?

Mio fratello mi guardava preoccupato, ma continuò a parlare lo stesso.

Subaru: Ah? Si si tutto ok eh-eh. Beh, ero anche al concerto di stasera e l’ho vista esibirsi con… Haru, e dato che non lo avevo mai visto prima, avevo un ulteriore motivo per accertarmi che Kilari stesse bene.

“Il solito tipo geloso”, pensai ritrovando il sorriso. Lui mi guardò e fu contento di vedere che mi ero ripresa. “Grazie Subaru, sei il migliore!”.

La serata continuò normalmente, tutti ridevano e scherzavano e anche io stavo decisamente meglio, grazie al mio fratellino, apparte un lieve e fastidioso mal di testa. Quando tornammo a casa, papà e Baba-chan dormivano già perciò io e Subaru ci ritirammo nelle nostre camere per cambiarci. Solo quando mi sistemai del tutto e fui pronta per andare a letto, lo feci entrare in camera mia, e sedere sul letto accanto a me.

Subaru: Hai sonno?

Kilari: Si, un po’…

Subaru: Se vuoi possiamo parlarne domani mattina, è stata una giornata pesante e se preferisci riposarti per me va bene e…

Kilari: Nono, non preoccuparti. Va tutto bene, davvero. E solo che ripensare a tutto quello che… che mi è successo fin’ora… è un po’… doloroso, tutto qui!

Subaru: Capisco, Kilari…

Dopo un attimo di silenzio, cominciai a raccontargli tutto quello che mi era successo da quando avevo intrapreso la carriera da idol. Tutto fino ad arrivare a ora, periodo in cui Noeru stava con Hiroto, Haru voleva me e io ero troppo innamorata di Hiroto per permettere ai sentimenti che provavo per Haru di avere la meglio. Gli dissi anche, che sia Haru sia Seiji conoscevano la verità.

Il suo viso mutò di espressione, era davvero molto arrabbiato.

Subaru: Se prendo quel ragazzo, giuro che non la passa liscia.

Si mise in piedi, stava cominciando ad agitarsi, come suo solito, e io scoppiai a ridere per quella scena.

Kilari: Ahahahah, Subaru, non devi essere mica arrabbiato con loro, in fondo non posso farci niente se… in amore sono così sfortunata no?

Mi guardò, per niente stupito del mio sorriso, e, sedendosi di nuovo accanto a me, con dolcezza mi scostò i capelli dal viso.

Subaru: Tu, sorellina, sei forte! Riuscirai a trovare una soluzione a questa situazione, io credo in te e fin’ora hai superato tanti di quegli ostacoli che sono sicuro supererai anche questo.

Mi si strinse il cuore, vedere Subaru tanto dolce mi aveva davvero convinta di ciò che diceva. Io ero forte, avrei combattuto per ciò in cui credevo, anche se Hiroto non mi apparteneva, ma era pur sempre mio amico e io credevo alla nostra amicizia. Haru e Seiji non mi avrebbero mai lasciata sola. Potevo contare anche sulla loro. Perchè era questo che ci univa. Solo una semplice amicizia. Io amavo Hiroto e nessun altro. Era già successo che un ragazzo mi distraesse dalla persona che amavo veramente. Prima Seiji e ora Haru. Non volevo farlo soffrire, lui mi amava davvero, ma io... io amavo Hiroto! E anche se per me era dura ammetterlo, non potevo cambiare quello che provavo. Ma dato che lui stava con Noeru non potevo fare più niente. Molte volte ero stata sul punto di dirgli tutto, di confessargli i miei sentimenti, e ogni volta non ci ero mai riuscita. Adesso dovevo solo buttarmi a capofitto sul lavoro e non pensarci più. Tutto quel trambusto sarebbe presto passato, portando con se anche la mia tristezza. Però...

Kilari: Si, hai ragione Subaru, devo essere forte...ma... io non sono sicura di riuscirci. Sono seriamente convinta di volermi lasciare tutto alle spalle, davvero, ma come posso dimenticare? Come posso far finta che i miei sentimenti per Hiroto non siano mai esistiti?

Mi appoggiai al suo petto e, fra una parola e un’altra, cominciai a piangere a dirotto, senza fermarmi. Dovevo far uscire tutta quella tristezza, non potevo continuare a tenerla dentro, perché ogni volta che pensavo a tutto quello che mi stava succedendo, non potevo fare a meno di sfogarmi e piangere, piangere, piangere, finché non mi sentivo meglio.

Subaru: Oh, sorellina... mi dispiace davvero tanto...

Mi strinse forte a se, quel calore era simile a quello di Haru e Seiji quando mi abbracciavano per consolarmi se stavo male, se ero triste o qualunque altra cosa avessi.

Kilari: Perché... perché doveva capitare proprio a me, p-perché non posso resettare tutto e dimenticare davvero ogni piccolo ricordo che ho di lui? T-tutti i momenti passati insieme, t-tutte l-le volte i-in cui mi ha detto cose dolci e i-io credevo di p-poter avere una speranza...

Tra i singhiozzi e le lacrime, sentivo mio fratello sospirare e stringermi di più ad ogni sussulto, ad ogni mio piccolo tremolio, senza staccarsi, senza parlare. Potevo contare sul suo appoggio.

Kilari: N-non so s-se riuscirò a c-cancellare il mio amore p-per lui. Io... io l-lo amo davvero Subaru!! E non c-come mi ero i-innamorata di Seiji, n-non come mi e-ero innamorata d-di Haru. E’ tutto diverso, è tutto...p-più d-doloros-samente diverso. O-ogni suo sguardo m-mi fa battere il c-cuore così v-velocemente che a volte p-penso mi scoppì...

Il mio parlare cominciò a rallentare, a diventare un sussurro, mi sentivo strana, abbattuta, senza forze. Quel pianto si stava portando tutto. La mia tristezza, il mio dolore, ma anche le mie energie. Sentivo che ogni parola, ogni lacrima, ogni singhiozzo veniva annullato dai tremolii sempre più forti e decisi, il viso era tutto bagnato, ma caldissimo. Non riuscivo più a tenere gli occhi aperti, la testa pulsava e girava sempre di più.

Mi staccai un po’ da Subaru, ancora seduta sulle sue ginocchia, e aprì gli occhi leggermente chiusi. La stanza... la stanza girava come in un vortice. Mio fratello si accorse del mio sguardo perso nel vuoto, dato che stavo sussurravo le stesse parole come in una cantilena, e cominciò a preoccuparsi.

Kilari: Io amo... i-io amo H-hir-roto... i-io... - sussurravo, neanche io quasi riuscivo a sentirmi.

Subaru: Sorellina, ma cos’hai? Stai delirando? Non farmi preoccupare per favore... Kilari...

Mi toccò istintivamente la fronte, per controllare se ero calda o meno, e lo sentì tremare, come se stesse piangendo anche lui.

Subaru: K-kilari... tu scotti!! Hai la febbre, e anche molto alta!! Oh Kilari, ma che diavolo ti succede? Non ti ho mai vista in questo stato!! Tutto questo influisce anche sulla tua salute lo vuoi capire? Devi smetterla!!

Mentre parlava mi scuoteva, e ciò non faceva altro che aumentare il dolore alla testa. Mi alzai dalle sue gambe e cominciai a girare per la piccola camera che ormai era deforme ai miei occhi, sentivo a stento il pavimento. Subaru si alzò di scatto dal letto, intento a venire verso di me per fermarmi, ma si bloccò appena vide che lo guardai.

Subaru: Oh... sorellina...

Sentivo il mio viso andare a fuoco, la testa pulsava e faceva male sempre di più, barcollavo come se fossi in equilibrio su una corda, e non riuscivo a controllare il mio continuo tremare, facendo spaventare ulteriormente Subaru, che rimase paralizzato nel vedere il mio sguardo così triste e il mio viso stracolmo di lacrime. La mia voce tremava.

Kilari: I-io... i-io... i-io a-mo H-hir-ot-to!

A quel punto, il pavimento cominciò a muoversi pericolosamente sotto i miei piedi, o almeno era quello che percepivo, perché non capivo più niente. Persi quel poco di equilibrio che avevo e, cadendo, battei forte la testa, sentendo temporaneamente mio fratello urlare.

Subaru: Kilari!!!

La botta subita alla testa era stata troppo forte e non capì più niente. Poi, tutto diventò buio.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kilari / Vai alla pagina dell'autore: Ariel Bliss Russo