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Autore: Eve Ell    13/09/2010    2 recensioni
Alla Solar Blue non c'è più solo il surf, soprattutto quando dei ragazzi che sono costretti a convivere un giorno si innamorano! Ecco il mio riadattamento della storia d'amore dei miei due personaggi preferiti: Bec e Edge.
Finalmente arrivano le vacanze, prima dell'inizio degli ultimi mesi di scuola, e c'è tanto tempo libero per tutti, vediamo che cosa succederà.
Spero che questa FF vi piaccia, è la prima "ufficialmente" pubblicata, perciò non siate troppo cattivi. Buona lettura!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bec Sanderson, Dean 'Edge' Edgely, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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GIORNO 11:

GIORNO 11: Forse sono un po’ gelosa…

 

Quella mattina mi sveglia abbastanza presto, ma dato che sapevo che Edge si sarebbe riposato invece di fare gli allenamenti uscì da sola con Lady per andarmene un po’ in spiaggia a riflettere. Di surfare non mi andava proprio dato che solo due giorni prima avevo vinto una competizione, e nemmeno di correre o fare pesi, perciò presi Lady e ci andammo a fare una passeggiata rilassante in spiaggia.

Anche se era ancora un cucciolo di poco più di un mese già facevo fatica a starle appresso, così per un po’ la lasciai correre spensierata finché lei non si adattò al mio ritmo lento e finimmo per camminare l’una affianco all’altra.

Mi sarebbe piaciuto fare una visita a Joe, ma ero certa che l’avrei visto comunque se fosse venuto a prendere Anna per qualche appuntamento, così rinunciai, e continuammo a camminare ancora.

Di prima mattina la spiaggia non è mai stata affollata, e anche quel giorno era tutto tranquillo. Mentre camminavo notai da lontano un gruppo di ragazze che erano sedute su degli scogli poco lontani da dove stavo per passare io.

Inizialmente non le riconobbi, poi mi resi conto che erano delle ragazze della mia scuola, e guardando meglio riconobbi tre delle ragazze della classe accanto alla mia, e un’altra che conoscevo di vista.

Mentre procedevo con Lady affianco vidi che mi guardavano e quando ero a pochi metri da loro probabilmente mi riconobbero, così mi chiamarono.

Mi avvicinai al gruppetto tirandomi dietro Lady, e vidi che non mi ero sbagliata: c’èrano Jean, Cheyenne, Rose e la ragazza che conoscevo di vista.

“Ehi ciao ragazze come state?” domandai sorridendo.

“Bec! Che bella sorpresa, noi stiamo bene, tu piuttosto? Non ti abbiamo vista per niente questi giorni a Blue Water, né a fare da bagnino, ne a surfare, che fine hai fatto?” mi domandò Rose, la ragazza che delle tre conoscevo meglio. Era una vecchia amica delle elementari, una ragazza simpatica e allegra. Non mi dispiaceva fare quattro chiacchiere con lei.

“Non sono stata in città in questi giorni, ero a Melbourne per una competizione, sono tornata ieri pomeriggio!” risposi, allegramente.

E di chi è questo bel cagnolino?” mi domandò Jean mentre accarezzava Lady. Jean era un’amica di Perry, io ci avevo parlato solo 3-4 volte quindi non ho mai avuto una grande idea di lei, ma ci parlavo volentieri. Lei e Cheyenne erano due delle ragazze più carine della loro classe, e stavano sempre insieme, da quando le avevo viste la prima volta, erano un po’ come me e Perry.

“Lady, l’ho trovata la settimana scorsa fra un mucchio di cartoni. Devono averla abbandonata, e non potevo lasciarla lì. L’ho portata alla Solar e l’ha adottata la nostra allenatrice Deb, ma è sempre a casa con noi, e dato che sta mattina non mi andava di uscire da sola l’ho portata con me!” spiegai.

“Ah, Bec, non ti abbiamo presentato Alice, lei è una matricola, sicuramente l’avrai vista qualche volta in giro a scuola, è mia cugina! Alice lei è Bec, della classe vicina alla mia” ci presentò Cheyenne. Strinsi la mano alla mia nuova amica Alice.

“Piacere! Ti ho visto qualche volta in giro effettivamente, non mi sei nuova!” dissi allegra, salutandola. Era una ragazza molto carina, dai capelli marroni e lunghi, la carnagione chiara e gli occhi scuri. Assomigliava molto a sua cugina Cheyenne, avevano la stessa bellezza.

Se non fosse che avevo interessi e amici diversi dai loro, mi sarei creata qualcuno dei miei complessi a frequentarle, erano tutte ragazze molto belle, abbastanza popolari, e soprattutto piene di ragazzi. Probabilmente mi ero distaccata da Rose quando eravamo entrate al liceo proprio perché io mi ero dedicata troppo al surf entrando a far parte del gruppo di surfisti fissati, vale a dire gli amici di mio fratello, mentre lei era diventata il terzo membro del club di Jean e Cheyenne, e ora si era aggiunta anche Alice. Erano tutte e quattro veramente belle, e per un periodo avevo visto anche Matt e Heath interessato a quelle quattro, ma da quello che sentivo dire in giro quelle ragazze si interessavano di più ai ragazzi che stranamente non subivano il loro fascino. Comunque non mi preoccupavano molto, non si facevano mai vedere in classe da noi. Rimasi a fare una chiacchierata con loro un altro po’, e alla fine mi congedai. Si erano fatte le 10 fra una cosa e l’altra e Edge doveva assolutamente ripassare matematica. Le salutai, e mentre richiamavo Lady che nel mentre si era andata a fare una corsetta, Jean mi domandò un’ultima cosa:

 “Bec, scusa, pensi che se oggi pomeriggio passassimo troveremmo qualcuno lì da voi?” riflettei un attimo sulla sua strana domanda. Che dovevano venire a fare alla Solar? “Dipende chi cercate…” dissi, tranquilla.

“Avevamo bisogno di Perry, dobbiamo parlare con lei, e poi Alice voleva conoscere voi della Solar…” mi disse Rose.

Quella storia mi suonava davvero strana. “Emh, oggi pomeriggio sono di turno da bagnini Fly e Heath, perciò il resto del gruppo e a casa, e Perry deve aiutare Anna a studiare quindi la trovate di certo, magari passate verso le 5. Va bene per voi?” domandai. “Ma certo, più che bene. Che fortuna averti incontrata! Allora ci vediamo oggi pomeriggio Bec, grazie!” mi disse Jean.

“Nulla, ciao allora! Ciao Alice, è stato un piacere!” dissi, salutandola.

Anche per me Bec, a presto!” mi rispose la ragazza.

Mi assicurai di essere seguita da Lady e tornai alla Solar pensierosa.

 

*****************************************************************

 

“Perry scusami, hai un attimo?” domandai alla mia amica mentre lei finiva di rifarsi il letto.

“Certo! Dimmi pure…” disse. “Come mai secondo te Rose, Jane, Cheyenne e sua cugina Alice oggi vengono da noi a trovarti?” domandai.

“No, non viene nessuno a trovarmi che mi risulti!” mi rispose.

“Le ho incontrate in spiaggia, mi hanno salutata e mi hanno chiesto se oggi pomeriggio avrebbero trovato noi ragazzi alla Solar, volevano venire…” dissi.

“Umh… aspetta, faccio una telefonata e ti dico”. Disse, e si mise a comporre il numero di telefono sul display.

“Io vado un attimo fuori al balcone a raccogliere i panni”.

Mentre lei parlava finì di prendere le canottiere che avevo steso e quando rientrai la vidi un po’ preoccupata.

“Allora?” domandai. “Allora… sapevo che non era nulla di buono” disse, seria.

“Devi sapere che quel gruppetto ultimamente è entrato in rivalità con un altro gruppo di ragazze molto carine della scuola, e da quello che mi ha appena detto Mary, la compagna di banco di Jane, pare che si siano sfidate per decidere chi dei due gruppi fosse più popolare  e avesse più successo.

Pare che vincerà il gruppo di ragazze che riuscirà a conquistare per primo dei ragazzi scelti appositamente per questa prova: diciamo che i ragazzi scelti sono quelli che non hanno mai destato interesse per nessuna delle quattro…” rimase lì a guardarmi, ma sinceramente non capivo cosa voleva dire, così continuò.

“Bec, se vengono qui oggi è per Matt, Heath o Edge, ma ti vorrei far notare che quelle ragazze sanno che Matt sta con me e Heath non è un ragazzo che “non ha mai destato interesse per loro”, perciò, mi viene da pensare che vengano qui per Edge. A meno che qualcuna non si sia presa una bella cotta per Simmo mi pare l’unica possibilità logica…” disse, e finita la frase cominciò a scrutarmi.

Rimasi lì a pensare a che cosa avrei fatto se soltanto una di quelle 4 avesse provato a toccare il mio ragazzo, o solo a provarci con lui. Ma alla fine, non dissi nulla.

“Bec, hai capito? Potrebbero provare ad abbindolare in qualche modo Edge! Ma hai capito??” disse, per l’ennesima volta.

“Bhe, sai che ti dico, Bec è cambiata, non mi faccio abbindolare da loro, Edge è mio e nessuno di loro lo avrà, e so già come fare!” dissi. Perry sembrava perplessa.

“Diciamo che gli dimostrerò a priori che io e Edge stiamo insieme, e che non c’è speranza! Non sono più la Bec di due settimane fa, e lotterò per ciò che voglio!” dissi. Mi sentivo pronta ad affrontare i leoni per Edge, e così fu.

 

************************************************************

“Allora, hai capito tutti i passaggi? Non è difficile, alla fine con un po’ di pratica si impara no?” domandai a Edge.

Eravamo stesi sul prato a ripassare matematica, Simmo e Deb erano fuori per fare le loro commissioni, quindi eravamo liberi di fare quello che ci pareva.

“Umh, potrei imparare più velocemente se avessi un qualche premio appena riesco a fare tutti i passaggi per bene…” mi disse Edge baciandomi sulla guancia, poi mi si avvicinò all’orecchio e disse “Oppure vuole lei un premio alla fine della lezione prof?” disse piano baciandomi ancora la guancia.

Quando si comportava così mi faceva sentire strana, mi mandava in autocombustione spontanea. Diciamo che se avessi potuto saltargli addosso l’avrei fatto, ma mi risparmiavo per l’arrivo di quelle quattro conquistatrici da strapazzo.

Continuammo per un po’ matematica e per un po’ le carezze, ma a breve mi arrivò all’orecchio il vocio sommesso di un gruppetto di ragazze che si avvicinava.

Sorrisi soddisfatta, e guardai Edge che finiva matematica.

“Adesso avrai il tuo premio…”dissi, allegra. Dato il fatto che avevo il cervello in tilt da un pezzo (e anche Edge, e non per via solo della matematica) non feci in tempo a mettere via i libri che ci ritrovammo distesi sul prato a baciarci.

Perry sapeva tutto quello che doveva fare ed ero certa che avrebbe seguito le mie indicazioni alla lettera.

Mentre sentivo le mani di Edge sotto la maglietta, tesi l’orecchio e mi arrivò la voce di Perry e altre voci che si avvicinavano.

Edge smise di baciarmi e mi disse “Bec, e se Jilly ci vede?”.

“Jilly sta dentro casa a cucinare da un pezzo a quest’ora, tranquillo… chissà quando ricapita che manchino Simmo e Deb insieme!” dissi, guardandolo languidamente.

“Già, che mi preoccupo a fare” disse e mi baciò.

Intanto la voce di Perry si avvicinava sempre di più, insieme alle altre.

“Già, Edge ripassa spesso matematica con Bec a quest’ora. Vi accompagno subito da loro, ecco venite, venite pure” diceva.

Continuai a baciare Edge, ma guardavo il cespuglio da dove sarebbero sbucate con la coda dell’occhio.

Alle fine le sentì vicinissime. “Si si, devono essere qui… Bec, siete qui?” disse, e poi comparve Perry facendo finta di essere sorpresa appena ci trovo a baciarci.

“Ah, eccoli, ma guarda un po’, pare che abbiano finito di fare matematica, e si siano dedicati ad altro. Eh eh em…” disse, mentre comparivano le facce delle quattro ragazze. Subito io e Edge ci staccammo e mi misi in piedi.

“Ehi ciao! Alla fine siete venute… scusatemi, io e Edge dovevamo studiare. Vi serviva qualcosa?” dissi, mentre anche Edge si alzava visibilmente imbarazzato.

“Ah, no no, eravamo giusto venute a trovare Perry per un salutino…” disse Jane.

“Già, già. Continuate pure a fare quello che facevate, noi ce ne andiamo, scusateci” disse Rose. Cheyenne si tirò via Perry e scomparirono con Alice dietro.

Mi venne da ridere, ma mi trentenni finché non mi accertai che se n’erano andate.

Alla fine scoppiai a ridere solo a ricordare le loro facce. Edge mi guardò.

Ma che volevano??” disse, “Perché ci cercavano?”.

“Edge!!! Bec!! La cena, forza! Muovetevi!” Jilly ci chiamò che era pronto.

“Te lo racconto questa sera, è lunga da spiegare!” dissi, e continuai a ridere.

 

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Dopo cena io e Edge rimanemmo un po’ allungati sul mio letto mentre Perry era giù a guardare la televisione con gli altri. Gli raccontai che cosa era successo, e di quelle ragazze. Inizialmente non capì, poi anche lui scoppiò a ridere.

E insomma, tu e Perry avevate architettato tutto!” disse, ridendo.

“Già, mi sembra ovvio. Dovevano capire al volo le cose come stavano, e questo mi sembrava il metodo migliore per tutto no?” dissi, cercando di essere seria.

“Si, allora bisogna farle venire più spesso” disse lui baciandomi il collo.

“No, guarda, preferisco di no…” dissi, guardandolo.

“Insomma adesso fai anche la gelosa, eh!” disse.

Non è che sono gelosa, è che mi sembrava giusto dimostrargli che i ragazzi non sono giocattoli per le loro scommesse infantili!” protestai.

“Umh, diciamo che allora ti preoccupavi, magari di cosa avrei potuto dire io” disse.

Perché, tu che avresti detto? Sentiamo? Che le avresti risposto se una di quelle quattro ti chiedeva un appuntamento?” dissi innervosita.

“Umh… chissà, ci avrei pensato su, magari l’altra era più carina!” disse, pensieroso.

“Ah, è così! Bene, e io che mi ero preoccupata di levarle dai piedi!” dissi, arrabbiata.

Ma tanto tu non sei gelosa!” mi disse, serio.

Ma certo, guarda fai così, chiamale allora, e chiedigli di uscire, magari anche questa sera, almeno sei contento!” dissi, alzandomi dal letto arrabbiata, per andarmene.

Riuscì a fare si e no due passi che Edge mi afferrò il braccio e mi tirò indietro, verso di sé. Non riuscì a protestare perché mi ritrovai fra le sue braccia, che mi baciava tenendomi stretta a lui con forza. Sapevo che non avrei potuto andarmene da nessuna parte, anche se avessi voluto. E poi non volevo.

Lo baciai anche io, e alla fine ci staccammo, e anche se ero ancora arrabbiata non cercai di andarmene.

“Ancora arrabbiata?” mi domandò scostandomi dalla faccia un ciuffo di capelli che mi ricadevo sul viso, mentre ci sedevamo di nuovo sul letto.

“Umh… certe volte sei terribile!” dissi, convinta cercando di sembrare offesa, anche se in realtà mi faceva piacere tutto quell’affetto.

“Bec, quelle quattro messe insieme non arrivano a essere belle, intelligenti, spiritose, dolci, e fantastiche come te, nemmeno fra un milione di anni! E nemmeno se inventassero un’altra Bec ti cambierei! Con nessuna ragazza al mondo!” disse, guardandomi serio, dritto negli occhi. Alla fine mi arresi.

“Umh… forse sono un po’ gelosa…” dissi, arrossendo, guardando per terra.

“Forse?” mi domandò sorridendo.

“Già, lo sono, e nemmeno poco, direi!”.

“Ti amo Bec!”.

Anche io ti amo. Sono dannatemene innamorata di te” dissi.

Sorrise, vittorioso.

 

 

Ok, ok, questo capitolo è un po’ una schifezza, ma che dirvi… oggi è ricominciata la scuola, e sono tornata sconvolta e con 7 pagine di filosofia.

Perdonatemi, ma non sono riuscita a fare di meglio.

E a voi la scuola? Il lavoro? Qualsiasi cosa, come vi vanno??

Fatemi sapere!! Soprattutto Valenina, tutto apposto con gli esami di riparazione ?? Fammi sapere!

Un bacio anche a Elisy, e aspetto i commenti di rikyErupy.

Un bacio ragazze! A prestissimo! J

   
 
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