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Autore: RobynODriscoll    28/09/2010    4 recensioni
Pochi anni dopo la conclusione di Orgoglio e Pregiudizio, incredibilmente Kitty Bennet è rimasta l'unica sorella nubile in famiglia...per evitare le crisi di nervi della madre, che l'ha già eletta suo sostegno per la vecchiaia, decide di fuggire a Pemberley presso la sorella Elizabeth...anche se questo significa affrontare questioni irrisolte, che coinvolgono Georgiana Darcy e l'affascinante reverendo Westfall.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Sono nuova nella sezione. E' bello vedere quante altre appassionate di P&P ci siano...vorrei proporvi questa breve storia a capitoli, in realtà l'ho già postata su un altro sito ma in quella sede non posso interagire direttamente con chi legge...invece mi piacerebbe molto avere un parere, se vi va di recensire ^_^

Troverete una Kitty senz'altro più vivace ed istruita rispetto a quella del romanzo: d'altronde è passato qualche anno dalla sua conclusione, e come sostiene Jane Austen nel finale ho pensato che una frequentazione assidua della casa di Elizabeth e di quella di Jane, nonché la lontananza forzata da Lydia, abbiano migliorato di molto l'educazione di Catherine, e soprattutto le abbiano permesso di tirare fuori una personalità tutta sua. Insomma, ammetto che è un po' OOC, ma spero che queste motivazioni facciano apparire il tutto come la crescita personale di una giovane donna.

Ecco, ora smetto di bablare. Aggiungo solo che, siccome l'originale è un racconto troppo lungo per essere postato in una oneshot, proseguirò con dei capitoli piuttosto brevi.

Spero vi piacerà :)

 

Laura.

 

 

Diario di Kitty Bennet
13 Settembre, 18…

E’ trascorso molto tempo dalla mia ultima visita a Pemberley, e non faccio ritorno volentieri. Tuttavia, questa volta non avevo altra scelta che accettare l’invito di Lizzy: dopo che Mary si è finalmente decisa a sposare il suo scialbo Mr.Blunt, i nervi della povera mamma hanno tracimato la diga, inondando di lacrime Longbourn e rendendo la casa inagibile a mio padre e me. 
“Quattro figlie sposate!”, ripeteva in continuazione dopo la cerimonia, “La cara Mary da oggi sarà la stella di Meryton! Certo, con le sue modeste bellezze non poteva puntare in alto come le sorelle maggiori…Mrs. Bingley di Netherfield e Mrs. Darcy di Pemberley e Derbyshire, immagino le conosciate…”
Capirai perché, mio caro diario, subito dopo la celebrazione della cerimonia Mary e il suo novello sposo siano fuggiti più lontano possibile da paragoni inappropriati e nomi altisonanti. Trascorreranno la luna di miele in Cornovaglia, a quanto pare. 
Sul mio nuovo fratello acquisito posso dire molto poco, in verità. Mr. Blunt fa l’impiegato da zio Philips: è un ometto pelato, che parla in fretta quando è nervoso e ha le mani perennemente sudaticce. A suo favore, devo però ammettere che possiede la pazienza di un santo. Ha fatto la sua proposta a Mary almeno sei mesi fa, e quella sciocca, tra un dubbio morale e una virtù teologale, si è presa la libertà di rispondergli con tutta calma! Ormai, eravamo certi che sarebbe rimasta per sempre a casa, ad assistere la vecchiaia dei miei genitori e predicare di tanto in tanto per sedare i piagnistei della povera mamma. A quanto pare, invece, ora le aspettative della famiglia poggiano su di me. L’ultima signorina Bennet.
Cielo, ho voglia di gridare! Ma non lo farò. Ho imparato a trattenermi. E tuttavia…oh, non importa.
La mamma è rimasta a Meryton, a farsi consolare della perdita della quarta figlia da zia Philips. Con il suo solito intuito, Lizzy ha accolto la richiesta d’aiuto di mio padre ancora prima che venisse formulata, e ci ha invitati a restare a Pemberley almeno finché Mary e Mr. Blunt non torneranno dal viaggio di nozze. In questi anni, Lizzy si è rivelata il nostro porto sicuro nei momenti di tempesta. Il suo cupo marito trova che mio padre ed io siamo i parenti più sopportabili che abbia acquisito con il matrimonio, esclusi ovviamente i Bingley e i suoi adorati zii Gardiner. Darcy non ha posto obiezioni al nostro soggiorno – così, almeno, sostiene Lizzy nella sua lettera. Un tempo trascorrevo a Pemberley anche quattro, cinque mesi interi. Durante la prima gravidanza di Lizzy, c’ero io a tenerle compagnia. Insieme a Georgiana, naturalmente. 
Mi è ancora difficile parlare di Georgiana, dopo gli ultimi fatti accaduti. Lo farò, in ogni caso, per dimostrare che sono diventata una vera signora.
All’inizio ci detestavamo cordialmente: lei tentava di propormi un’esibizione a quattro mani al piano, io preferivo giocare a whist con Jane, Lizzy e Bingley. Il whist è uno dei pochi vizi che mi è concesso dopo il colpo di testa di Lydia, quando il resto della famiglia ha deciso che io rischiavo di diventare come lei – un’assurdità, lo so, ma non posso ribellarmi. Inoltre, mi è permesso giocare solo in famiglia, e puntando bruscolini invece di denaro, ma lo trovo comunque più divertente del pianoforte.
Georgiana invece adora quello strumento. C’è da dire a suo favore che lo suona magnificamente. Darcy la incoraggia molto in questo. Lei fa tutto quello che le dice il fratello: è una così brava ragazza. Me l’hanno additata come esempio fino alla nausea. Eppure, dopo tutto eravamo diventate amiche, Georgiana ed io. 
Ora che ci penso, dovrei iniziare a chiamarla Miss Darcy. Chissà se si accorgerebbe del cambiamento? Sembra sempre così persa nei suoi pensieri, con quegli occhioni sgranati che alla luce paiono fatti di vetro. Somiglia a una bambola, in verità, più che a una fanciulla.
Basta così. Lizzy direbbe che sono cattiva, che Georgiana è la quintessenza della gentildonna e che dovrei imparare da lei. Stasera la incontrerò a cena, comunque, ed è meglio che mi abitui all’idea.
Spero solo che non ci sia Mr.Westfall.

Sera 
Devo essere la beniamina della sorte. Quanti desideri ho espresso poche righe orsono? Uno soltanto. E si è guardato bene dal realizzarsi, naturalmente.
Mr. Westfall era stato invitato a cena. Mi domando perché Darcy sia tanto prodigo di inviti, ultimamente: sono certa che nemmeno Mr. Collins possa vantarsi di essere convocato a Rosings Park più spesso di quanto il nuovo canonico di Rivergate lo sia a Pemberley! Pare che lo si possa trovare qui tutte le sere da una settimana a questa parte, così mi ha detto Lizzy. Lui e Darcy stanno discutendo di alcune importanti modifiche da apportare alla canonica. Mia sorella si è ben guardata dall’avvisarmi per lettera. Dopo tutto, lei non sa nulla di quella vecchia storia. Almeno, credo. 
Comunque, preferivo quando mio cognato si comportava ancora da burbero asociale: la paternità lo ha ammorbidito, ed io ne pago le spese.
Appena mi ha vista, Mr. Westfall ha chinato il capo. Ha ancora i capelli biondi come il grano.
“E’ un piacere incontrarvi di nuovo, Miss Bennet”, ha detto.
Detesto la sua espressione. Sempre così pacata, così dannatamente inamovibile!
Oh, so che una vera signora non impreca, ma sono ancora padrona dei miei pensieri e non intendo lasciare loro “correggere” anche quelli. Odio Mr. Westfall e lo odierò sempre. E odio anche un po’ Georgiana, ma meno di quanto detesti lui. Perché lei è una donna, e nonostante tutto so che non è colpa sua. Niente di tutto questo è iniziato da lei.


   
 
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