Libri > Twilight
Ricorda la storia  |       
Autore: prudence_78    28/09/2010    4 recensioni
Seguito di Lonely day, anche se non è necessario averla letta, sono i POV di tutti i cullen e forse anche di Charlie e Jake sulla riconciliazione di Edward e Bella, il salvataggio ha una variante.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Twilight missing moments'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccoci arrivati al seguito di Lonely day, si comincia con Edward e poi via via agli altri membri del clan, non so se ci saranno anche Charlie e Jake.
Come leggerete Bella non viene salvata da Jake. Non ce l'ho fatta non era giusto, non ho mai trovato giusta sta storia del triangolo e il bacio ancora lo digerisco male. Quei due si amano di un amore infinito e non trovo giusto sporcarlo con baci ed indecisioni. Ma è la mia opinione, ognuno la pensa come vuole. La fiction MIA avrà a breve anche i pensieri di Bella, per il resto delle ff andrò come sempre a sentimento.

POV EDWARD

Bella non è morta, Bella mi ama, Bella non ha mai smesso di amarmi, Bella è di nuovo mia.

Quando ricevetti la chiamata di Rosalie con la quale mi riferiva la visione di Alice in cui Bella si buttava da uno scoglio ho capito di aver sbagliato tutto con lei. Non avrei mai dovuto lasciarla, non sarei mai dovuto scappare.

Tirare in ballo il discorso delle distrazioni è stata la carognata più grande che potessi farle e la menzogna più infame che abbia mai proferito.

Per tutta la mia esistenza non potrò amare altro che lei, il mio cuore morto e freddo le appartiene come le appartengo io, e anche se lei avesse smesso di amarmi io non lo avrei mai fatto.

Dopo la telefonata sono corso a Forks, volevo salvarla, volevo impedirle di fare quel tuffo volevo impedirle di morire per me.

Mai avrei potuto prevedere questo, pensavo che con il tempo mi avrebbe dimenticato, che avrebbe trovato un umano da amare e invece...

Invece quando sono tornato l'ho vista sulla scogliera, aveva già lasciato a terra alcune sue cose e si preparava al salto.

Mi sono buttato su di lei e l'ho stretta a me, siamo rotolati insieme per terra.

«Lasciami, non voglio vivere senza di te, tornatene dalle tue distrazioni da qualche vampira che può starti accanto e che è più degna di te di quanto non lo sia io e lasciami al mio destino».

Mi ha spezzato il cuore sentirla urlare così, l'ho scossa piano non volevo farle del male, non più.

«Guardami Bella, guardami, sono qui, sono tornato per restare, non ti lascio più amore non ti lascio più, perdonami se ti ho detto tutte quelle falsità e bestemmie ma pensavo che stando lontano da me avresti avuto salva la vita, perdonami Bella, amami di nuovo se puoi e perdonami». Singhiozzavo senza ritegno, se avessi potuto piangere lo avrei fatto, ma ahimè a noi vampiri questo lusso non è concesso.

Le sue braccia intorno al mio corpo erano una sensazione meravigliosa.

«Edward, mi ami davvero?»

«Sì amore, sì ti amo, non ti lascio più voglio stare con te per sempre.»

Mi ha baciato con passione, forse un modo per vedere la mia reazione, se davvero ero sincero o se mi sarei tirato indietro come il mio solito.

Ho risposto al bacio con passione, intensità, facendole capire il mio amore per lei, la mia voglia, il mio disperato bisogno di lei. Non ce l'avrei mai fatta a vivere se lei fosse morta.

Sarei morto anche io, con lei. Ho sempre pensato che l'amore eterno e duraturo fosse una cosa propria dei vampiri vista la facilità degli umani a rompere le loro relazioni, mi sbagliavo a generalizzare così.

Bella in questo era esattamente come me, mi aveva donato il suo cuore e lo aveva fatto per sempre.

L'ho portata a casa, mi aspettavo che Charlie mi scaricasse addosso tutto il caricatore della sua pistola, non lo ha fatto. Ho visto nei suoi pensieri il dolore della mia Bella in tutti questi mesi, il desiderio di entrambi del nostro ritorno. Gli ho promesso che non avrei più fatto soffrire sua figlia e ho inventato un imprevisto per spiegare la nostra fuga.

Non credo che l'abbia bevuta, ma mi è sembrato che gli stesse bene.

Ho fatto cenare Bella e l'ho messa a letto. Mi ha fatto giurare che al suo risveglio ci sarei stato.

Ho intensione di onorare questa promessa per questa notte e per tutte le notti a venire.

Vedere il suo dolore nella mente di Charlie mi ha fatto odiare profondamente. Mi sono sempre definito un mostro mentre l'amavo quando invece ritenevo fosse meglio stare lontano. Non mi sono reso conto che ho lasciato libero il mostro che era in me quando me ne sono andato.

L'ho deliberatamente lasciata nel bosco ad urlare mentre mi implorava di tornare indietro, ho inventato menzogne, facendola sentire indegna di me, quando invece l'unico indegno dei due ad essere amati ero io. Ero convinto che fosse la scelta migliore. Per il mostro che è in me di sicuro, per l'uomo che lei mi aveva fatto tornare ad essere è stata una crudeltà.

Non mi perdonerò mai per il dolore che le ho inferto per averla costretta ad incubi ed urla strazianti nel cuore della notte, turbando i suoi dolci sogni, non mi perdonerò mai di averla portata su quella scogliera, ho fallito una volta con lei e non voglio farlo di nuovo.

Lei mi ha reso migliore, me ne rendo conto, ora che ripenso a me con lei e ripenso a me nei mesi della nostra separazione.

Mi stava rendendo umano, ora lo capisco e lo accetto anche.

Non mi sembra più tanto assurda la sua teoria sulla mia anima, lei è convinta che io ne possegga una e forse è vero, perché se non l'avessi non sarei stato così male nei mesi lontano da lei.

Ero sicuro di non meritare amore perché avevo ucciso esseri umani per cibarmi del loro sangue, perché il mio cuore era morto, perché ero convinto che l'unica cosa in grado di uscire dal mio corpo fosse il veleno mortale. Ed invece ho imparato ad amare, con lei e so per certo che il mio cuore sarà suo per sempre.

La guardo dormire, come facevo prima di combinare il casino, la vedo dimagrita per lo scarso cibo e le notti insonni, sono seduto sulla sua poltrona e penso alla prima volta in cui sono entrato in questa stanza. Al mio nome pronunciato dalla sua dolce voce.

Voleva che non le stessi così lontano, che non fossi così freddo con lei, ho acconsentito e non mi pento di averlo fatto.

Mi pento di averla lasciata, del dolore in cui ho fatto sprofondare lei ed i miei genitori e fratelli. Dovrò chiedere scusa anche a loro.

«Edward... Edward»

Di nuovo il mio nome pronunciato da quelle labbra, stavolta il tono non è dolce come in passato, è un tono angosciato, mi alzo dalla seggiola e mi avvicino a lei, cerco di capire a cosa sta pensando ma la sua mente mi è preclusa come al solito.

«Bella, tesoro...»

«Edward non te ne andare ti prego, ti amo, torna da me.»

Ancora soffriva, ancora pensava al mostro che ero quando l'ho abbandonata, non era giusto mi amasse ancora non era giusto che mi perdonasse così, non dopo tutto il dolore che le avevo inferto, sarei dovuto tornare prima, o meglio non avrei mai dovuto lasciarla.

Non voglio che soffra ancora per me, non voglio che si convinca che io non la ami, oggi mi sembrava convinta del fatto che non l'avrei più abbandonata ma so per esperienza che è nella notte che le nostre paure vengono a galla, così come vengono a galla i nostri desideri.

In una notte mi fece capire che mi voleva e stanotte mi sta facendo capire che ha paura di perdermi.

So che le mie parole non basteranno a tranquillizzarla, perché le mie stesse parole una volta le hanno mentito.

Razionalmente si fida, inconsciamente ha paura che scapperò di nuovo.

«No amore mio, non me ne vado più via da te.»

Ho un unico modo per farle capire che la amo e che non voglio perderla, e quell'unico modo è donarle me stesso, basta baci a stampo freddi come il mio corpo gelido, basta respingerla, fermarla quando cerca un contatto più profondo, so tenere a bada il mostro che è dentro di me, il suo sangue è dolce ma resisterò al suo richiamo, l'ho già fatto, continuerò a farlo.

Mi alzo dal letto, mi spoglio dei pochi indumenti che ho restando in intimo ed entro nel letto con lei. La avvolgo maggiormente nelle coperte per non farle sentire freddo, mi stendo al suo fianco e la abbraccio.

Quanto mi è mancato il calore del suo corpo, il profumo dei suoi capelli, la accarezzo piano, sento le sue costole, mi prometto che la farò mangiare di nuovo, mi prometto che la farò sorridere di nuovo e che scaccerò via tutte le sue parole ed i suoi incubi.

La abbraccio e la cullo dolcemente cantandole la sua ninna nanna, le piace quando lo faccio l'ha sempre calmata.

Forse se non le avessi tolto anche i ricordi avrebbe affrontato diversamente la nostra separazione, domani le restituirò i suoi regali, le nostre foto insieme e quella pace che le ho portato via andandomene.

«Dormi tranquilla mia dolce Bella, non me ne andrò più via da te, non ti lascio sola, perdonami per il dolore che ti ho inflitto, perdonami di aver deciso per entrambi e di aver sul serio liberato il mostro che è in me. Ti amo, ti amo da morire, sei l'unica che voglio, l'unica che desidero.»

Le do un dolce bacio sul collo e mi appresto a trascorrere il resto della nottata stringendola a me, abbiamo bisogno di entrambi di quel contatto, io forse più di lei.

«Ti amo Bella e ti voglio con me per l'eternità.»


  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: prudence_78