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Autore: biondich    10/10/2010    1 recensioni
Wesley scambiò un’occhiata veloce con Angel e capì che era decisamente affar loro.
 “Fra le sette vittime c’era un Osservatore . Questo ci riguarda eccome, non credi?”- proseguì il vampiro dopo l’inopportuna interruzione. Il gruppo rimase in ascolto.
 “E se c’è un Osservatore, in genere, c’è anche la sua cacciatrice …”- ragionò Fred.
“Che potrebbe essere in pericolo. Forse chi ha ucciso l’Osservatore ora le da la caccia.”- disse Gunn .
 “Precisamente. Dobbiamo trovarla ed assicurarci che non le accada nulla. Poi ci occuperemo di trovare il responsabile degli omicidi”- asserì Angelus con determinazione.
cross-over Angel/Buffy
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi con il settimo capitolo!

wta87: mi fa piacere che anche il sesto capitolo ti sia piaciuto!:)devi scusarmi: ti avevo detto che Buffy sarebbe entrata in scena dal settimo capitolo ma,a causa del bisogno di dare una serie di spiegazioni (visto il casino di trama che ho ideatoXD) la Cacciatrice di Sunnydale apparirà più avanti. Se ci riesco,forse già dal prossimo capitolo altrimenti, croce sul cuore, nel nono capitolo Buffy ci sarà sicuramente;)

Spero che questo non influenzi il tuo giudizio sulla storia in generale:)

Nel frattempo ti rinnovo i ringraziamenti per la tua recensione e ringrazio anche chi sta seguendo questa storia!:D

wta87

ezrebet

Karima

NemoTheNameless

Grazie !

Buona lettura,

Francesca

 

 

Clarck si mosse verso di lui e lo scaraventò contro la scrivania di Angel. Allontanò dall’uomo l’arma e gli strinse una mano intorno al collo.

 Non lo avrebbe ucciso, non voleva .

 Allarmati dallo sparo e dalla confusione creata dall’impatto di Wesley con la scrivania, Angel e Spike irruppero nell’ufficio.

 “Ma che diav …” Spike non finì la frase.Prese Clarck per la vita e la strattonò all’indietro, separandola da Wesley.

 Angel aiutò l’amico a rialzarsi. Fred accorse in suo aiuto.

 “Che accidenti è successo!”- inveì il vampiro moro seriamente allarmato.

“Wesley, che è successo!”-esclamò Fred, visibilmente preoccupata.

L’uomo era scosso, aveva il respiro affannato ed una mano tremante.

 L’ex Osservatore non era riuscito nel suo intento. Non era così che dovevano andare le cose.

 L’aveva colpita? Ne era quasi convinto. Eppure, il demone tra le braccia di Spike, benché scosso, non sanguinava, apparentemente.

 Il vampiro biondo serrò la presa intorno a Clarck. Le bloccò le braccia, per sicurezza.

“Tu!”- ringhiò Angel in direzione della Cacciatrice - “Che cosa gli hai fatto!”

 “Ha cercato di uccidermi!”. Era stanca di quella situazione. Si divincolò dalla presa di Spike ma, dannazione, quel vampiro era forte, pensò.

 “Wesley?”- domandò stupito Angel volgendo lo sguardo verso l’amico.

L’uomo abbassò lo sguardo, colpevole.

 “Ho agito di impulso, ho fallito.”- disse l’ex Osservatore.

 “Perché!”-inveì Angelus, ancora incredulo.

 “Per il bene di tutti noi, Angel. Quella ragazza è un Ikvàaz”

“Ancora con questi diavolo di Ik-cosi?”- domandò esasperato Spike. Proprio non riusciva a pronunciare quel nome.

 “Spiegati meglio”- gli intimò Angel.

“Il primo Ikvàaz fu creato dalle tenebre per sconfiggere la Prima Cacciatrice. Il Male scelse un’eletta che, raggiunta la maggiore età, sarebbe diventata un demone immortale in grado di affrontare la Cacciatrice. Quando il primo Ikvàaz fu ucciso, la minaccia fu fermata. Se ne contano solamente altri due dopo il primo. Ma non erano più demoni completi.

 I nuovi Ikvàaz erano ibridi, essenza umana e demonica racchiuse nel corpo di una donna immortale. Dopo la loro scomparsa, ancora una volta, il pericolo cessò.E poi è arrivata lei”- disse indicando Clarck. La ragazza si irrigidì.

“Potrei definirla solamente come un’Anti Cacciatrice. Una bambina, prescelta sia dal Bene che dal Male per due compiti opposti. Un errore, direi, inaccettabile.”

“Non sta a te giudicarlo errore o meno, Osservatore”. Clarck lo fulminò con lo sguardo. Aveva recuperato il tono di voce sprezzante e fermo.

 “È realmente possibile? Insomma, che ci possa essere una Potenziale sia per il Bene che per il Male?”- domandò Spike pensieroso.

 “Ce l’hai davanti agli occhi”- rispose Wesley-“ Con il tempo, accrescerà la sua forza, aumenteranno le sue conoscenze e si rivelerà per ciò che è veramente. Un mostro.”

 “Ma io ho il diritto di scegliere da che parte stare!”- ruggì Clarck spazientita.

 “Hai fatto la tua scelta quando hai ucciso l’Osservatore”- sibilò Wesley.

“L’ho ucciso perché ha reagito come tu stai reagendo ora, professore. È venuto da me, pretendendo di dover decidere della mia vita. Non ne aveva il diritto, non gliel’ho permesso.”

“Per sopravvivere”. Era stata la motivazione che Clarck aveva usato per giustificare l’omicidio. Ora, per Spike ed Angel, aveva un senso.

 “Avrei potuto ucciderti, te lo saresti davvero meritato ma, non l’ho fatto”- disse Clarck. Wesley rimase in silenzio, prestando attenzione. “Avrei potuto uccidere te invece, ti ho salvato la vita”- disse rivolgendosi a Spike.Il vampiro la guardò, interessato.

“Sarei potuta fuggire da questo ufficio, non appena ristabilita eppure, sono qui ad ascoltare un uomo che pretende di dover decidere il mio destino e due vampiri che mi accusano di sei omicidi che non ho commesso. Non vado fiera di aver ucciso un Osservatore ma, non posso tollerare che mi si attribuiscano solamente azioni malvagie. Prima come Potenziale, poi come Cacciatrice, ho fatto la mia parte.”

“Resti sempre un Ikvàaz e come tale, è necessario che tu sia eliminata. Costituisci una minaccia per tutte le altre Cacciatrici”- proseguì testardo Wesley. “Ma un Osservatore ucciderebbe una Cacciatrice? Sono una Slayer quanto un Ikvàaz. Questo conta!”

 “Sono sicuro che non ci sarebbero obiezioni. La perdita di una combattente per l’eliminazione di un demone pericoloso. Un sacrificio più che giusto. Se fossi realmente una Cacciatrice comprenderesti tu stessa che la tua morte sarebbe quanto di meglio per tutti.”

Spike era senza parole. Era un discorso pesante persino per lui, quello.

Decise di liberare Clarck dalla sua presa.

Angel non obiettò. Fred guardò Wesley sconvolta. Come potevano, quelle, essere parole dell’uomo che amava?

 “Wesley, ora basta”- disse Fred severamente.

“Fred, io …”. L’uomo era davvero rammaricato. Aveva visto negli occhi dell’amata ansia, paura e pura incredulità.Si era spinto troppo oltre.

 Lui stesso rabbrividì rammentando le sue parole.

 Avrebbe affrontato nuovamente l’argomento ma, più in là. Aveva bisogno di riflettere, al momento.

Fred accompagnò Wesley fuori dalla stanza. Doveva medicarlo ed assicurarsi che stesse bene.

 “Devo fare una telefonata”-disse Angel sospirando. Era rimasto profondamente turbato dalle parole di Wesley e da quel gesto così impulsivo.

Lasciò Spike a fare da guardia. Clarck , in piedi nella stanza, sospirò.Decise di mettersi a sedere.

“E così sei un Ik … Quello”. Spike si mise a sedere su una poltrona di fronte a lei.

 La ragazza gli lanciò uno sguardo del tipo Devi Proprio?

 “Beh, è interessante”- proseguì il vampiro.

La ragazza sbuffò. Non aveva molta voglia di parlare.

 “Potresti fuggire”.

 “Cosa?”. Le era venuto spontaneo porre quella domanda. Aveva capito bene? Spike le stava davvero proponendo una via di fuga?

“Potresti andartene. Io non ti fermerò”- disse sogghignando.

“Stai scherzando.” Non poteva fare sul serio.

“No. Esci da quella porta e mettiti in salvo.”

“Perché vuoi aiutarmi?”

 “So distinguere il Bene dal Male. Un tempo ero uno dei vampiri più temuti al mondo e adesso, invece, do una mano ai buoni”. Disse alludendo a lei. Buona. Lei lo era e lo sapeva e constatare di non essere l’unica ad accorgersene, era quanto di più bello potesse esserci.

Poteva quel vampiro comprenderla?

 Sorrise sinceramente.Da quanto non lo faceva?

 “Quindi, và. Ti copro io”.

 “No”

“No? Non è ciò che vuoi? Uscire da questa scomoda situazione?Tornare ad essere libera?”

“Non sono mai stata libera.Me ne andrò ma, prima, voglio trovare l’assassino delle sei vittime e provare che non ho nulla a che fare con loro. Avrò bisogno del tuo aiuto”. Prima di andarsene, voleva che si sapesse che lei aveva detto la verità e che agiva in favore del Bene.

“Beh, tanto non ho di meglio da fare.”- rispose Spike increspando le labbra in un mezzo sorriso.

La ragazza aveva della stoffa, pensò il biondo.

 Angel , in sala riunioni,digitò il numero di telefono di Giles e premette il tasto di chiamata.

 Suonava libero. Bene.

 “Pronto?”

 “Giles, sono Angel.”

 “Oh Angel, è da parecchio che non ho il piacere di parlarti.”

 “Non ha più richiamato.Perché?”

“Beh, qui le cose sono leggermente complicate,le linee telefoniche sono spesso disturbate, mi è stato impossibile mettermi in contatto. Ma dimmi, come procede la vostra indagine? Avete trovato l’assassino?”

 “Signor Giles, le dice niente il nome Ikvàaz?”

“Dovrebbe?”

 “Direi di si” Angel raccontò a Giles tutto quello che avevano appurato sul caso, su Clarck ,sugli Ikvàaz e sulla reazione di Wesley.

Di tanto in tanto, poteva sentire l’Ossevatore pulirsi le lenti degli occhiali e sbuffare incredulo a quelle informazioni. Una volta terminato il racconto, il vampiro rimase in attesa.

“È a dir poco sorprendente”. Disse Giles con voce roca. Era rimasto colpito da simili notizie.

 “E così Wesley ha cercato di eliminarla? Gesto sciocco.”

“Mi trovo ad essere pienamente d’accordo”- disse Angel.

“Cosa hai intenzione di fare?”

 “Non lo so. L’ho chiamata perché avevo bisogno di un consulto.”

“Ascoltami. Sarei davvero interessato a conoscerla. D’altro canto è anche una Cacciatrice, avrà bisogno di un addestramento. Potrei farla venire a prendere da qualche collega per scortarla qui in Inghilterra.”

“Non credo sia una buona idea …”

 “Potrei chiedere ad Andrew. In fondo, lo conosci ,no?È un ragazzo in gamba.”

“È ancora a Roma?”

 “Si”

“Scorterò personalmente la Cacciatrice fino a Roma. Da lì, il viaggio sarà più breve per Andrew, quindi più facile.”

 “È un bel gesto il tuo, ragazzo”

“È il minimo.”

“Allora siamo d’accordo. Mi prenderò cura di lei, una volta arrivata.”

 “Grazie Giles. E riguardo all’identità dell’Osservatore? Wesley le aveva riferito il suo nome. Cosa ha scoperto?”

“Ah, già. Charles Douglas lavorava ad un progetto piuttosto riservato , del quale non mi è stato riferito alcun particolare. Vedrò di farmi dire il più possibile.”

 “Allora a presto, Giles”

“Buona fortuna”

   
 
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