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Autore: a Game of Shadows    10/10/2010    6 recensioni
Permisi ad una sola lacrima di scendermi lungo il viso, senza staccare mai gli occhi da lui, senza perdermi mai un suo respiro, con la consapevolezza che ognuno di quelli avrebbe potuto essere l'ultimo.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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8. Discombobulate.
La serata a casa mia fu atona. Mary non si mise a urlare, forse temendo una mia reazione come quella della sera prima. Passammo tutta la sera seduti sulle rispettive poltrone, lei leggendo uno dei suoi libri gialli ed io con il giornale della mattina che non ero ancora riuscito a leggere.
Sembravamo tranquilli, ma sapevo che lei era nervosa ed io, dal canto mio, ero preoccupato.
Battevo convulsamente il piede a terra e lanciavo frequenti occhiate all'orologio. Il tempo passava troppo lentamente, Holmes forse era ancora ad esaminare il corpo di Mary Jane Kelly.
"Puoi smettere, per favore?" chiese Mary, con tono pacato.
La mia risposta fu lasciar cadere a terra il giornale e precipitarmi a prendermi ul cappotto.
"Devo uscire."
Anche Mary si alzò.
"Non andrai da Holmes, John!" sbottò.
La fissai per un momento, prima di avviarmi alla porta.
"Prova ad impedirmelo."
Scesi in strada e chiamai una carrozza, intimando al cocchiere di arrivare al 13 di Miller's Court.
Quando scesi dalla carrozza, trovai solo un gruppo di poliziotti fuori dalla casa.
Li obbligai a spostarsi ed entrai. Lo spettacolo che si prospettò ai miei occhi fu talmente terribile che ancora mi capita di sognarlo.
Il corpo di Mary Jane era dilaniato da cima a fondo, il viso sfregiato la rendeva irriconoscibile. L'unica cosa che rendeva certo che quella donna fosse lei, erano alcuni boccoli rossi che erano caduti a terra.
"Dov'è Holmes?" chiesi, uscendo.
"Ha visto la carrozza, dottore. L'assassino era ancora nei paraggi." mi rispose uno di loro.
"E...?"
"L'ha seguita. L'ispettore Lestrade ed alcuni di noi sono andati con lui."
Holmes non si sarebbe mai buttato consapevolmente e da solo - perchè, diciamolo, Scotland Yard non si poteva ritenere un appoggio - in una situazione del genere a meno che non avesse già un piano per mettersi in salvo o...
"...Ha risolto il caso..." mormorai.
Iniziai a correre, sperando di essere abbastanza veloce, nonostante la vecchia ferita alla gamba.
Quando arrivai, trovai Lestrade intento a fissare inutilmente la chiesa con i suoi uomini, sbigottito.
"Holmes è pazzo, per caso?" mi chiese, quando lo raggiunsi.
"Puo dire tutto di lui, tranne questo!" risposi.
Aggirai la chiesa, lasciando quelle inutilità dov'erano. Decisi di entrare da una delle finestre, visto che la porta emetteva un cigolio troppo rumoroso. Entrando, riuscii a vedere la carrozza scura parcheggiata sul retro.
Che cosa poteva aver capito, Holmes? Se aveva seguito la carrozza, voleva dire che si trovava dentro alla chiesa da solo con l'assassino.
Misi la mano sul revolver, pronto a fare fuoco al primo segnale, il minimo movimento, avanzando lentamente.
Mi ritrovai al centro della chiesa, da solo. Niente assassino, niente Holmes. Nessuno. Dov'erano tutti?
Abbassai la pistola, accingendomi ad andare verso la porta, quando sentii un caricatore scattare alla mie spalle.
Stavo per riprendere la pistola, ma una voce mi fermò.
"Non ci pensi neanche, dottore."
Sussultai e mi bloccai. Il prete.
Non indossava nè la tunica classica nè il tipico collarino, ma un aabito di ottima fattura, di alta borghesia.
Solo senza il collarino lo riconobbi come Jack Giggins, un chirurgo che, qualche anno prima, era stato irradito dall'albo per aver fatto degli esperimenti sui pazienti che avrebbe dovuto salvare. La polizia non aveva potuto provarlo e quindi non ci fu nessun arresto, ma la medicina non lo accettò più comunque. Era su tutti i giornali.
Avrei dovuto dare più peso alle parole di Holmes, quando disse di trovarlo familiare.
"Vedo che mi ha riconosciuto, dottore." disse ancora, sorridendo malevolmente.
Si avvicinò lentamente a me, sfilandomi la pistola dalla fondina e allontanandosi di nuovo velocemente.
"E' da solo, dottor Watson? Strano, non me lo aspettavo. Dov'è il suo protettore?"
Prima ancora che la mia mente riuscisse a formulare un insulto, un altro caricatore scattò, dietro di me, ammutolendomi.
"Qui."

[NdA]
Congratulazioni a NonnaPapera che aveva capito chi fosse l'assassino!
Mancano già due capitoli... Sob... Sto scrivendo troppo velocemente, nell'ultimo periodo...

_Bina90_:  Complimenti! Avevi capito che non era lei!
L'unico motivo per cui Holmes allontana Watson è quello che il dottore non crede possibile: perchè è preoccupato! xD

barbydowney: Il punto è proprio che Sherlock, adesso, è soggetto alle emozioni!
Non spoilero sul finale. u.u

Miss Adler: Holmes, anche se non lo ammetterebbe mai, era preoccupato per il suo Watson *-*

NonnaPapera: I miei più sinceri complimenti! Non eri sulla via sbagliata!
Watson non l'ha seguito perchè semplicemente, sia nei libri che nei film, non puo fare a meno di fare quello che Holmes gli dice, che sia d'accordo o no. Tutto qui =)

Alchimista: IC? Davvero? In questo fandom, il terrore di fare un OOC è il più forte di tutti! SIIII! *me esulta*
Capisco che Holmes che si preoccupa di escludere Watson sia piuttosto strano, solo che, anche nel film, quando esplode il molo, Holmes dimostra benissimo di sentirsi in colpa... Ho pensato che non volesse replicare quell'avvenimento.
   
 
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