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Autore: Padme86    10/10/2010    4 recensioni
Essere un cavaliere era sempre stato il suo sogno, un po’ insolito per una ragazza a quei tempi.
In un mondo al di là del tempo e dello spazio, dove umani e creature magiche, chi pacifiche e chi no, vivevano in simbiosi, cercando di mantenere l’armonia.
Purtroppo non tutti erano d’accordo: i Demoni e gli Orchi.
Così l’Accademia del regno di Arazonan cercava sempre nuove reclute per poter difendere il regno e il mondo stesso in cui vivevano.
Un giorno però fece il suo ingresso una persona molto speciale, che, con la sua determinazione e il suo grande coraggio, ha cambiato per sempre le regole.
-Dedicata a Lirin Lawliet-
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Scoprire se stessa *

*Scoprire se stessa *

 

“Ma questa… E’ un spada.”

“Non una qualsiasi: è la Spada del Fuoco Blu e apparteneva a tuo padre.”

“Non è possibile… Questo significa che…”

“Si bambina: tuo padre era un Uccisore di Demoni. E tu sei il suo successore.”

Alina era ancora scioccata dalla rivelazione di Misil: dunque era lei l’Uccisore di Demoni.  Ma ciò che l’aveva sorpresa era scoprire che anche suo padre aveva avuto lo stesso destino… Lei credeva che fosse un semplice cavaliere, come le aveva detto suo zio.

Non ricordava molto della sua vera famiglia: il suo villaggio era stato distrutto da Landor quando aveva solo sei anni. Lei si era salvata per miracolo: in quel momento era sulle colline a giocare, come sempre. Sapeva che suo padre era un grande cavaliere, amato e stimato da tutta la gente del villaggio, ma non avrebbe mai immaginato che fosse un Uccisore di Demoni.

“Io non… Non posso crederci. Ma lei come fa a conoscere mio padre?”

“Ero suo amico, mi salvò la vita molti anni fa. Quando seppi della sua morte volevo prenderti con me, ma tuo zio è arrivato prima. Tuo padre desiderava che avessi la sua spada, così tua madre me l’affidò.”

“Mia madre?”

“Quando tuo padre fu ucciso sapeva che per il villaggio le speranze erano poche. Così mi portò la spada, chiedendomi di nasconderla e darla a te quando sarebbe arrivata l’ora. Purtroppo sono arrivato tardi, ma nel momento in cui ti ho vista entrare con quei cavalieri ho capito di averti ritrovata.”

“Ma come?”

“I tuoi occhi e i tuoi capelli; sono identici a quelli di tuo padre. Così come il ciondolo che hai donato al tuo cavaliere, è lo stesso di tuo padre: Il Quadrifoglio. Lo hai conservato come un tesoro, vero?”- la ragazza annuì, trattenendo le lacrime: suo padre aveva pensato a lei, l’aveva designata come sua erede nonostante fosse una fanciulla.

Ora sapeva, dentro di se, perché aveva lottato tanto per diventare cavaliere. E soprattutto cosa l’aveva spinta verso l’Accademia per sfuggire alle angherie dello zio…

“Sapevo che era un grande cavaliere e da quel momento decisi che lo sarei diventata anch’io, anche se sono una donna. Ma mio zio si opponeva, mi toglieva l’aria, così sono scappata all’Accademia.”

“Dove hai incontrato quei giovani cavalieri.”

“Si… Specialmente Kei. La prego… Mi racconti di mio padre, perché Landor lo ha ucciso? Sono sicura che è stato lui, mentre ero ferita l’ho sentito dire ‘la mia vendetta è completa’.”- Misil sorrise lievemente, prendendole la mano e conscio del fatto che aveva poco tempo: solo lei poteva sconfiggere Landor, quei cavalieri erano in pericolo.

“Va bene, ma non abbiamo molto tempo: tuo padre era un grande cavaliere e un ottimo Uccisore di Demoni. Era l’unico in grado di domare il potere della Spada del Fuoco Blu… Studiavamo insieme all’Accademia di Arazonan, era uno dei migliori.”- Alina sgranò gli occhi, incredula: anche suo padre aveva frequentato l’Accademia, ora cominciava a spiegarsi perché il precettore l’avesse ammessa non appena gli aveva detto il suo nome.

“Ora capisci perché sei stata ammessa? Il precettore sapeva di avere di fronte un valido elemento.”

“Oggi però ho fallito…”

“Nessuno è infallibile, cara. A quanto mi hanno detto sei in gamba e capace, sei sopravvissuta al veleno degli orchi e sarai in grado di domare la Spada del Fuoco Blu.”

“Lei crede? Io non sono mio padre, potrei anche fallire.”

“Salius aveva grande fiducia in te, riponeva le sue speranze nel tuo futuro e sapeva che saresti stata un ottimo successore per il suo compito.”- Alina sorrise, impugnando la spada e carezzandola… Avvertiva il suo potere, lo sentiva come proprio e le dava tanto coraggio.

“Cosa accadde a mio padre?”

“Quando fu designato come Uccisore di Demoni diede subito prova di grande abilità, ogni demone che capitava sulla sua strada veniva sconfitto e questo alle alte sfere demoniche cominciava a dare fastidio…”

“Così ordinarono a Landor di ucciderlo...”- mormorò afflitta la giovane, stringendo forte la spada di suo padre. Misil la guardò, tristemente: non doveva essere facile per una fanciulla così giovane accettare tali verità.

“Landor è uno dei Demoni Nobili e accettò la richiesta senza pensarci. I due si affrontarono, tuo padre combatté contro di lui con coraggio, ma era davvero troppo potente…”

“Padre…”- dagli smeraldi della giovane uscivano copiose le lacrime. Misil le mise una mano sulla spalla, cercando di confortarla… Doveva essere forte, l’attendeva una dura battaglia e solo lei poteva sconfiggere quel mostro.

“Il Demone lo uccise, ma non gli bastò. Così pochi giorni dopo distrusse il tuo villaggio e uccise tutti i suoi abitanti… Quando lo venni a sapere ho temuto per la tua vita, ma poi tuo zio mi disse di averti presa con se ma che non aveva nessuna intenzione di farti intraprendere le stesse orme di tuo padre.”

“Lo so, infatti quando gli dissi che volevo essere un cavaliere mi picchiò e mi chiuse in camera. Fu in quel momento che decisi di scappare e raggiungere l’Accademia.”- Misil annuì sorridendo, quando la vide alzarsi e impugnare con fermezza la spada di suo padre.

“Devo raggiungere Kei e gli altri, se quello che mi hai detto è vero sono in pericolo.”

“Non sei in condizioni di combattere, Alina.”- la ragazza però sembrava non ascoltarlo e tolse la spada dal fodero, impugnandola saldamente. La lama era lunga e ben affilata… La fanciulla sapeva cosa fare, era come se un sesto senso la guidasse.

Chiuse gli occhi, lasciando che l’energia della spada la attraversasse, ma invece accadde il contrario: fu la sua energia ad entrare nella spada, e la lama fu circondata da una bellissima fiamma color blu intenso. Trasmetteva tanto potere… Misil la fissò, colpito e soddisfatto: era la degna figlia di suo padre.

Alina riaprì gli occhi, vedendo quello che aveva fatto: si sentiva potente. Un tutt’uno con la spada, come se fossero una cosa sola.

“Sono… Sono stata io? Ma come…”

“La spada reagisce sentendo la forza e il potere del suo padrone: è lei a sceglierti, così come scelse tuo padre. Tutto quello che devi fare è seguire la sua volontà e farla tua, solo in questo modo avrai il controllo totale sul potere che ti è stato dato.”- Alina ascoltava attentamente le parole di Misil, sentendosi sempre più forte e potente: lei poteva uccidere quel demone, lo sentiva dentro di se, era come se la spada stessa le stesse dando quella consapevolezza.

“Sono pronta, voglio raggiungere i miei compagni.”- disse risoluta la giovane, annullando il potere della spada, che tornò normale. Si mise vestiti e armatura, mentre il guaritore la guardò con sguardo fiero: quella giovane avrebbe portato avanti con onore e forza l’opera del padre.

“Va bene, ma mi raccomando fai attenzione. Landor, oltre ad essere molto forte, è scaltro e manipolatore. Farà di tutto per deconcentrarti e farti perdere il controllo, non lo assecondare.”

“D’accordo, ti ringrazio Misil… Per tutto quanto.”

“Lo dovevo a tuo padre, bambina. Ora vai e distruggi quel verme.”- Alina gli sorrise, per poi uscire dalla casa, montare sul suo cavallo, partendo alla volta delle Colline Buie per aiutare i suoi compagni.

‘Sto arrivando, resistete. Kei ti prego, non mi abbandonare…’

 

*

 

Un ultimo fendente dritto alla testa e anche l’ultimo orco fu sistemato. Era stato molto difficile abbatterli, avevano combattuto con ogni grammo di forza che avevano in corpo…

I quattro cavalieri si trovavano di fronte al demone Landor, che ridacchiava furbo col chiaro intento di farli innervosire.

Kei lo osservò: era davvero un essere maligno. Era preoccupato per Alina, si augurava che stesse bene e non faceva che pensare al bacio che si erano dati. Era stato così bello e piacevole, il più bello che avesse mai ricevuto e tutto ciò che desiderava era tornare da lei per dirglielo.

“Visto, demone da strapazzo? A quanto pare hai perso i tuoi galoppini!”- esclamò beffardo Boris, mentre Landor non sembrava fare una piega alle provocazioni del cavaliere. Anzi, manteneva perfettamente la sua aria impassibile e sicura di se, forse perché sapeva che non avrebbero potuto ucciderlo con le loro armi.

“Poveri sciocchi, credete davvero di avermi sconfitto? Avete dimenticato che sono uno dei Demoni Nobili? Non potete farmi nulla con le vostre dozzinali spade.”

“Questo è da vedere, sporco essere!”

“Boris fermo!”- Yuri tentò di fermare il compagno, ma era troppo tardi. Il cavaliere si lanciò all’attacco verso il demone, colpendolo con la sua spada. Ma con orrore i giovani videro che la lama non lo aveva nemmeno scalfito: quell’essere sembrava indistruttibile.

Landor sorrise maligno, dando un potente calcio allo stomaco di Boris, che si piegò in due da dolore. Il cavaliere cadde a terra, mentre il demone prendeva la sua spada, spezzandola come se fosse stata di carta.

“Te l’avevo detto di non sottovalutarmi… Stupido verme di un umano.”- Landor scagliò un altro calcio a Boris, scaraventandolo lontano.

“Boris!”- Rei e Yuri accorsero ad aiutare il compagno piuttosto mal ridotto, mentre Kei guardava Landor con odio: ci doveva essere un modo per sconfiggere quell’essere.

“Purtroppo non ho tempo di giocare con voi insetti, quindi addio stupidi cavalieri.”- dalla mano del demone comparse una palle di luce nera molto forte: per loro era la fine.

‘Alina, mi dispiace, non potrò mantenere la promessa… Perdonami…’- i pensieri di Kei erano rivolti alla fanciulla cavaliere, mentre Landor sorrideva maligno pronto a scagliare quella sfera contro di loro.

“Fermati!!”- una voce femminile lo chiamò e i quattro videro arrivare Alina in groppa al suo cavallo. Sollevati nel vedere che stava bene, i cavalieri furono colpiti dalla spada che la giovane portava con se; non era la sua solita arma, ne erano assolutamente sicuri.

Alina scese da cavallo, avvicinandosi ai compagni: erano mal ridotti, specialmente Boris che sembrava ferito seriamente.

“Mi dispiace, sarei dovuta venire prima.”

“Cosa ci fai qui? Ti avevamo detto…”

“Lo so, Kei, ma ora devi ascoltarmi. Io sono l’unica che può distruggere quel demone, dovete solo fidarmi di me.”

“Perché dici questo?”- le chiese curioso Rei, mentre la giovane sorrideva loro in maniera rassicurante, mostrandogli la spada che portava con se.

“Questa è la Spada del Fuoco Blu, era di mio padre. Lui era un Uccisore di Demoni ed io sono la sua erede, l’unica in grado di usare quest’arma.”- i quattro cavalieri erano basiti da quella confessione: che stesse dicendo il vero? Lei non era il tipo di persona che inventava storie, forse potevano davvero avere fiducia in lei.

Alina si alzò, impugnando la spada e guardando Landor con decisione e odio: lo avrebbe sconfitto. Per suo padre, la sua gente e per garantire la pace.

Fece per avvicinarsi, ma la mano di Kei sul suo braccio la fermò. La giovane si voltò, incontrando lo sguardo preoccupato e sincero del suo compagno.

“Non sei obbligata a farlo.”

“Si invece. È compito mio, una responsabilità lasciatami da mio padre. Non temere, tornerò da te e dovrai portarmi fuori a cena come mi hai promesso, cavaliere.”- la giovane poggiò le labbra su quelle dell’argenteo in un bacio rapido ma dolcissimo. Gli carezzò la guancia, dicendogli di portare Boris ferito e gli altri il più lontano possibile: doveva avere il maggior spazio possibile per muoversi.

“Fidatevi di me, lo sconfiggerò.”- Alina sorrise loro dolcemente, impugnando la spada con fermezza e avvicinandosi a Landor, che la osservava… Conosceva bene quella spada e voleva dire solo una cosa: quella ragazza era davvero l’Uccisore di Demoni. Ora spettava a lei il compito che un tempo fu del suo defunto padre.

“Bene bene, così sei tu il nuovo Uccisore di Demoni. Devi essere la figlia di Salius, mi auguro che tu non faccia la stessa fine.”- ironizzò maligno il demone, mentre negli occhi della giovane si accese una luce potente: quella della giustizia.

“Non ti darò questo piacere, vendicherò mio padre e tutta la mia gente. I tuoi sogni di dominio finisco oggi!”- Alina tolse la spada dal fodero e dopo qualche secondo la lama si accese di una meravigliosa fiamma blu intenso. Kei e gli altri erano sbalorditi: tutto quello che aveva detto il guaritore era vero. Alina era l’Uccisore di Demoni, molte cose cominciavano ad essere molto più chiare…

La sua ammissione all’Accademia, il suo passato immerso nel mistero più fitto, la sua grande forza di volontà e determinazione: erano tutte caratteristiche non solo di un vero cavaliere, ma anche di un Uccisore.

Landor osservò la spada, la stessa che lo aveva affrontato anni fa e che aveva sconfitto. Quella sciocca ragazzina non poteva essere più in gamba di suo padre, l’avrebbe uccisa in poco tempo.

“E così hai ereditato anche la sua spada. Vedremo se sarai all’altezza di maneggiare il suo potere per sconfiggermi.”

“Non chiedo di meglio. Stai in guardia, Landor!”- Alina partì all’attacco, cercando di colpire con un fendente l’avversario, ma il demone era davvero veloce. Scomparve e ricomparve alle sue spalle, ma la giovane, con un balzo, riuscì a evitare il colpo che quell’essere voleva sferrarle. Landor la fissò e si rese conto di stare sanguinando dal braccio destro: quella mocciosa lo aveva colpito di striscio e sorrideva soddisfatta.

“Come vedi non sei invincibile, mio caro demonio. Il prossimo ti arriverà dritto alla gola!”

“Vediamo se ci riesci, Uccisore di Demoni.”- la provocò il demone, scattando verso di lei, però Alina fece qualcosa che stupì tutti: con un balzo saltò molto in alto, fino ad afferrare il ramo di un albero.

Kei e gli altri la fissarono sbalorditi, mentre Landor non faceva che sorridere maligno, come se stesse accadendo ciò che voleva. Anche la giovane era stupita: come riusciva a fare quelle cose?

“E’ la spada, mia cara, è lei a darti il potere. Se non ce l’avessi saresti una mocciosa come le altre, ora vediamo come te la cavi.”- Landor scattò verso di lei, Alina mise i piedi sul tronco per darsi lo slancio, evitandolo e cercando di colpirlo alla schiena. Ma il demone fu più veloce di lei e le arrivò alle spalle, colpendola forte e facendola sbattere contro un albero.

“Alina!”- urlò Kei, vedendo la ragazza in difficoltà: sembrava ferita alla schiena e alle braccia. Ma perché tale compito era stato affidato a lei? Non faceva che domandarselo il giovane cavaliere, vedendo la sua fanciulla combattere una battaglia che non doveva appartenerle.

La giovane si riprese a fatica, tenendosi in equilibrio tra i rami, pensando che Misil aveva ragione: quel demone era davvero un osso duro, dopo tutto aveva ucciso suo padre…

“Andiamo, bella fanciulla, sei già stanca? Sei patetica, come lo era tuo padre.”- disse maligno il demone, quando vide la giovane irradiata da una fortissima luce blu, molto potente… Il suo sguardo era di fuoco, come la Spada.

“Io non mi arrendo… Non mi arrenderò mai! Per la mia gente e per mio padre!!”- la spada cominciò a brillare più forte e lo sguardo della ragazza era forte e determinato… Come se dentro vi stesse davvero bruciando il fuoco della vendetta.

Alina si diede la spinta in avanti usando il tronco dell’albero e scattò in avanti velocissima contro Landor, che fu preso alla sprovvista. La Spada dal Fuoco Blu divenne ancora più luminosa e trapassò la spalla del demone, che spalancò gli occhi per la sorpresa e l’orrore dell’essere stato ferito.

“Ce l’ha fatta! L’ha colpito!”- esultò entusiasta Boris, mentre gli altri cavalieri erano soddisfatti: quel demone aveva i minuti contati.

Alina era pronta a dargli il colpo di grazia, ma dal corpo del demone uscì un raggio fulminante che la colpì. Non era troppo violento, ma abbastanza per allontanarla da lui.

“Questa volta hai vinto tu, mocciosa, ma sappi che non finisce qui. Tornerò e tutti voi brucerete all’inferno… Tu sarai la prima. Arrivederci, stolti cavalieri.”- una risata malvagia riecheggiò nella valle quando Landor scomparì nel nulla, lasciando tutti senza parole.

Alina scese dall’albero e la spada tornò normale… Ancora non riusciva a credere a ciò che era avvenuto: aveva combattuto un demone ad armi pari, era stata capace di ferirlo e spingerlo alla fuga… Ma soprattutto era stata in grado di dominare un potere enorme.

La giovane cadde sulle ginocchia, esausta. Kei e gli altri la raggiunsero, ancora un po’ stupiti per quanto la ragazza fosse stata capace di fare: era davvero un Uccisore di Demoni.

Quella fanciulla così piccola e determinata era destinata a combattere il male che si celava nel loro mondo.

Kei le si avvicinò, mettendole le mani sulle spalle e fissandola preoccupato… L’idea che la fanciulla sarebbe potuta morire in quello scontro lo aveva spaventato.

“Stai bene?”

“Si, tranquillo. E voi? Come sta Boris?”

“Tranquilla, sono uno tosto: ci vuole ben altro per mettere al tappeto Boris Huznestov, mia cara!”- la ragazza rise, sollevata nel vedere che il suo compagno stava bene.

“Sei stata in gamba, Alina, siamo tutti fieri di te.”- disse Yuri, con un leggero sorriso stampato in viso. Alina arrossì leggermente sotto lo sguardo geloso di Kei e quello ironico di Rei, felice di vedere il suo migliore amico lasciarsi finalmente andare con qualcuno.

“Ma adesso… La mia vita cambierà radicalmente. Dovrò uccidere i demoni e forse non potrò più stare all’Accademia con voi.”- mormorò tristemente la giovane, mentre Kei la prese il viso tra le mani, guardandola rassicurante: non avrebbe mai permesso che ciò avvenisse, nessuno gliel’avrebbe portata via… Nemmeno il destino.

“Questo non succederà mai. Ora torniamo da Misil a far medicare Boris, dopo di che ci rimetteremo in viaggio verso l’Accademia. Spiegheremo ogni cosa e noi saremo al tuo fianco, giusto ragazzi?”

“Ovvio, siamo una squadra e le vere squadre non si dividono mai! Potremmo formare un gruppo di ammazza - demoni, che ne dite?!”- la vitalità e l’allegria di Boris erano come un fluido magico per ridare il sorriso ad una fanciulla confusa e spaventata. Ne era certa: quei ragazzi erano straordinari e sarebbe stata felice di far parte per sempre del loro gruppo.

“Deciderà il precettore, ora andiamo.”

“Yuri, sei un vero pezzo di ghiaccio! Sciogliti un po’!”- e andarono avanti così per tutta la durata del tragitto. I cavalieri arrivarono da Misil, che si prese cura di Boris. Alina gli raccontò tutto ciò che era avvenuto con Landor: quel demone sarebbe tornato, probabilmente più pericoloso di prima.

“Avrei dovuto ucciderlo, ho sbagliato.”

“Alina, hai fatto quello che potevi, non dartene una colpa. Da oggi in poi ti allenerai più a fondo e la prossima volta lo ucciderai, ti aiuteremo tutti.”- la voce di Kei era dolce e rassicurante, le trasmetteva tanta fiducia in se stessa. Volse uno sguardo anche ai suoi compagni, che le sorrisero, annuendo alle parole del loro capo.

Misil li osservò: quei giovani erano un gruppo davvero molto unito, Alina era in ottime mani.

Ormai stava scendendo la notte e il guaritore propose loro di restare a dormire da lui, aveva due stanze in più per gli ospiti, e i cavalieri accettarono con piacere.

Consumarono una cena sostanziosa, parlando di come sarebbero cambiate le cose e di molte altre, quando andarono finalmente a riposare. 

Ma qualcuno non riusciva a dormire… Alina era in piedi davanti la finestra della sua stanza, fissando la luna piena che brillava in un cielo ricco di stelle.

Il suo destino sembrava segnato: ora avrebbe dovuto sconfiggere i demoni che minavano alla pace del loro mondo. Aveva il sostegno dei suoi compagni, ma ce l’avrebbe fatta davvero? Tanti dubbi tormentavano la sua mente e molta paura albergava nel suo animo.

Ad un tratto sentì la porta aprirsi, si voltò e vide Kei sulla soglia della sua stanza… Le faceva sempre piacere vederlo: che si stesse davvero innamorando di quel bellissimo cavaliere che aveva sempre ammirato da lontano?

“Sapevo che eri ancora sveglia, volevo sapere come stavi”

“Impaurita per il futuro, ma sto bene, davvero.”- gli sorrise genuina, quando lo vide avvicinarsi a lei. Sentì le sue mani cingerle dolcemente la vita e le sue morbide labbra sfiorarle la guancia in un bacio dolcissimo… Quanto amava quel tocco.

“Devo restituirti il ciondolo, te l’avevo promesso.”- Kei fece per togliersi il pendente a forma di quadrifoglio, ma Alina lo fermò: desiderava che quel piccolo tesoro rimanesse a lui.

“Non lo rivuoi?”

“No Kei, tienilo tu… Sapere che porterai sempre con te qualcosa di mio mi rasserena. Mi aiuta a pensare che siamo sempre vicini, anche se dovessimo allontanarci.”- mormorò tristemente Alina, sotto lo sguardo di Kei: forse aveva ancora paura che lui e i suoi compagni potessero abbandonarla in qualche modo… Non lo sopportava, doveva dimostrarle che non sarebbe successo.

“Io sarò sempre con te, non ti abbandonerò.”

“Davvero?”

“Certo.”

“Perché?”- era una domanda azzardata, ma doveva saperlo: aveva bisogno di conoscere i veri sentimenti di Kei nei suoi confronti. Il ragazzo cominciò a grattarsi dietro la nuca, pensieroso: non era facile, per uno come lui, esprimere i propri sentimenti.

“Voglio starti vicino perché ti ammiro e sei importante per me. Per due anni non ho fatto altro che vederti diventare sempre più forte, resistendo ad ogni allenamento e angheria con coraggio e determinazione. Sei una ragazza fantastica, unica… E provo un sentimento profondo per te.”- Alina sorrise felice: era importante per lui e le bastava.

Senza pensarci oltre gli cinse il collo con le braccia, poggiando delicatamente le sue labbra sulle sue. Quando si staccò lo fissò intensamente e Kei non poté non amare quello sguardo…

“Kei, anch’io provo qualcosa di forte per te. Io… Io credo di essermi innamorata. Ti prego, dimmi che non sono un’illusa.”

No, non lo era, non con lui… Perché l’amava e avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderla felice e aiutarla nella sua missione.

“Non lo sei, stupido cavaliere.”

Kei la cinse in vita, baciandola di nuovo in maniera più passionale… La stava già conducendo verso il giaciglio, quando Alina lo fermò; non si sentiva ancora pronta per un tale passo, mentre l’argenteo la guardò confuso.

“Cosa c’è?”

“Ecco… Kei, non credo di essere pronta per un passo come questo. Perché non aspettiamo? Abbiamo tanto tempo.”- il cavaliere lesse un velo di paura nei suoi splendidi smeraldi e forse aveva ragione. In fondo lei aveva solo sedici anni, era comprensibile che avesse paura di un tale passo a quell’età.

“Hai ragione, scusami. Sappi che aspetterò, non intendo metterti fretta in nessun modo, d’accordo?”

“Grazie. Però… Potresti comunque dormire con me.”- Alina lo prese per mano e lo condusse al suo giaciglio, sorridendogli. Kei acconsentì, ricambiando il sorriso e stendendosi accanto a lei… La accolse nel suo abbraccio, inebriandosi del profumo che emanava.

“Kei.”

“Mh? Dimmi.”

“Funzionerà tra noi?”- la voce della fanciulla tremava leggermente, come a desiderare immensamente quella certezza. Kei le prese il mento tra il pollice e l’indice, baciandola dolcemente… Forse era quella la sua risposta. Quando si staccò la fissò intensamente, sorridendole: non era sicuro, il futuro era sempre incerto e voleva essere sincero con lei. Ma non per questo voleva ferirla, mai al mondo se lo sarebbe perdonato.

“Spero di si, mio dolce cavaliere. Ora dormi, cara, domani ci aspetta un bel viaggio.”

“E una cena.”

“Mh?”

“Guarda che dicevo sul serio, mi devi una cena mio bel cavaliere e non provare a tirarti indietro.”- Kei rise di gusto, solleticandole i fianchi e facendola ridere a sua volta. Quando si fermarono, si baciarono a stampo e si rimisero sotto le coperte.

“Ti ci porterò, promesso. Ora però dormi.”

“Buonanotte Kei e grazie di tutto.”

“Grazie a te, Alina. Sogni d’oro.”

I due si addormentarono, cullati dal rispettivo calore….

 

Il giorno dopo il gruppo salutò Misil e ripartì alla volta dell’Accademia con i cuori colmi di incertezza ma anche di speranza.

Non avrebbero mai abbandonato il proprio destino, sarebbero rimasti per sempre uniti e fedeli alla loro amicizia.

Tutti e cinque partirono al galoppo verso l’Accademia, dove li attendeva il loro futuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti! Come qualcuno avrà notato siamo giunti alla fine di questa storia… O meglio, ci sarà l’epilogo che chiuderà definitivamente tutto… O forse no? Nonono, non mi estorcerete nulla! Scoprirete tutto a tempo debito perché io sono un crudele e malvagio shinigami XD

Allora, innanzitutto voglio dire che sono davvero felice dell’apprezzamento dimostrato per questo mio nuovo progetto. Non credevo di riceverne tanto e la cosa mi riempie il cuore di gioia^^

Noterete che questo capitolo lascia molte cose in sospeso: cosa succederà adesso ai nostri eroi? Alina sarà in grado di adempiere al suo destino? E il suo amore con Kei sarà destinato a durare? Lo saprete… No, non ve lo dico! XP

Ma ora passo a ringraziare le meravigliose persone che mi hanno recensito lo scorso capitolo^^ Grazie ragazze, vi voglio bene <3

 

Aphrodite: La mia adorata lover notturna *-* Non sai quanto le tue parole mi abbiano fatto piacere, davvero <3. Mi hai dato un grande gioia e tu ne conosci bene i motivi, vero? =) Come vedi Landor è entrato in azione, anche se per poco, ma spero che ti sia comunque piaciuto^^ E’ un cattivo che piace anche a me, il che è tutto dire xD Come hai visto qui ho narrato la storia di Alina e del suo passato e c’è stato anche lo scontro tra Demone e Uccisore, sei sempre esaltata? XD Kei qui ha mostrato molto di più il suo lato umano e tranquillo v.v Ed eccoti il nuovo capitolo, spero sia di tuo gradimento, mio amato maggiordomo ^*^ Attendo la tua, un bacio forte, love u <3

 

Fe85: Ciao! Ma certo che puoi chiamarmi così, ci mancherebbe =) Purtroppo quelli sono i miei talloni d’achille che mi perseguitano -.- Ma mi fa piacere che ti piaccia il mio stile e la mia storia^^ E sono felice che ti piacciano Alina e il gruppo che ho creato, la giovane è molto fortunata xD Qui abbiamo avuto un bel po’ di rivelazioni e un bello scontro, spero sia stato tutto di tuo gradimento^^ Attendo la tua, bella, un bacio forte =)

 

Lirin Lawliet: La mia tesora impegnata tra capo e collo, non ti preoccupare =) So bene che non mi abbandonerai mai ^_^ I tuoi complimenti mi hanno scaldato il cuore, sono contenta di sapere che il capitolo ti è piaciuto così tanto =) Ti ha fatto ridere? Bhe, la cosa mi fa piacere, altroché xD Per motivi che immagino ti siano chiari, vero?^^ E’ vero, do sempre molta importanza ai miei personaggi, ma aspetta e vedrai^^ La storia è corta, vero, ma tu sai che c’è molto altro da scoprire xD Come vedi qui abbiamo il passato di Alina e lo scontro con Landor, piaciuto tutto? Fammelo sapere appena puoi^^ Un bacio forte, ti voglio bene, tesoro <3

 

Halley Silver Comet: Ehi bellissima^^ Forse ho esagerato col dire urlato, ma comunque mi sono stupita non poco e poi di che obbrobrio parli, la tua storia è magnifica^^ Anzi, mi scuso qui in anticipo per il ritardo, ma in sto periodo è già tanto che riesco a dedicarmi alle cose mie v.v Ma passiamo oltre xD Si, sarà una storia breve, ma aspetta e vedrai cosa ho in serbo xD Cavolo, ti è piaciuto proprio tutto, da Alina al colore della spada (che adoro anch’io xD) Ed eccoti qui seguito, spero che ti prenda allo stesso modo^^ Un bacio forte, cara =)

 

Pich: Un applauso? Che ne dici di una pacca sulle spalle? È appagante v.v Scherzi a parte, lo so bene che sei molto impegnata quindi sei perdonata v.v Ti piace Landor? Perché non mi stupisce xD A te piacciono sempre i cattivi xD Nono, Alina non è Mary Sue, è solo la protagonista che non toglie nulla al resto dei personaggi, non la farò diventare così v.v Qui c’è stato il combattimento vero e proprio xD Spero che la tua curiosità sia stata placata, attendo la tua, carissima dj xD Un bacio forte, ti voglio bene <3

 

 

Un grazie anche a chi l’ha messa tra preferiti e seguite, anche a chi legge solamente =) Continuate a seguirmi, ci conto ^*^

 

 

 

Un bacio forte a tutti^^

 

 

 

                                                                                 La cara Pad

  
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