Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    12/10/2010    3 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cacciatori contro maghi 2

Il secondo capitolo, è impressionante, come posti presto se hai persone che recensiscono, le quali ringrazio. BUONA LETTURA
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II°

DIFFICILE CAPIRSI

Dopo quattro giorni, passati con il coinquilino, aveva capito più o meno con chi aveva a che fare. Ma quella mattina, il biondo aveva superato il limite. Kurogane si svegliò con il ticchettare dell'orologio. Ma alzando la mano verso la sveglia onde metterla a silenzio, prima di spaccarla, si ricordò di non aver mai avuto una sveglia prima d'ora. Il rumore veniva dalla stanza davanti, ed era assordante. Come faceva il suo coinquilino a non sentirla, lo sapeva solo lui. Entrato nella stanza, totalmente al buio, accese la luce trovando il vuoto assoluto, eccezion fatta per dei vestiti lasciati in terra e le lenzuola del letto completamente sul pavimento. La sveglia assordante era sul comodino e Kurogane ci mise tutta la pazienza del mondo per capire come si spegnasse, per poi romperla senza tanti complimenti.
"Ora dov'è l'idiota?" si chiese uscendo. Un rumore d'acqua proveniva dal bagno, oltre alle nuvolette di fumo dalla fessura sul pavimento. Non che ci fosse qualcosa di male nel fare un bagno o la doccia di prima mattina, ma che almeno spegnesse quell'arnese. Kurogane bussò alla porta, più che altro per buona educazione e dall'altra parte sentì la voce ovattata del biondo.
"Si?"
"Da quant'è che sei li dentro?" chiese Kurogane, alquanto pauroso, ma al contempo sarcastico. Conosceva le abitudini del biondo, come detto pocanzi, e se si faceva il bagno come mangiava, poteva star certo che era li dentro da ore.
"Non lo so! Che ore sono?" domandò, quasi stupito della domanda, come se Kurogane, non avrebbe mai dovuto farla. Il cacciatore guardò l'orologio sulla parete nel corridoio, tentando di controllarsi dall'aprire la porta e portare il biondo fuori di peso.
"Le 8:30" rispose, sospirando. Ci furono minuti di silenzio, durante i quali Kurogane pensò di essersi liberato dell'idiota.
"Allora, sono esattamente due ore che sono dentro!" precisò con tono scherzoso e facendo il segno del due con le dita, come se Kurogane potesse vederlo attraverso la porta. A Kurogane venne improvvisamente voglia di uccidere il coinquilino. Dovette stringere la maniglia della porta, come a spaccarla per non uccidere il biondo.
"Esci immediatamente da li!" gli ordinò. Kurogane aspettò qualche minuto fuori in corridoio, prima di vedere uscire Fay, dal bagno con l'accappatoio messo al bene e meglio. Kurogane arrossì nel vedere il coinquilino in cuella maniera, ma si ricompose immediatamente e tornando alla solita espessione corrucciata si diresse in cucina.
"Qualcosa non va Kuro-Pon?" chiese ingenuamente il biondo. Il moro non rispose, anzi si mise a prepararsi la colazione. Fay, vista la non risposta dell'altro lo richiamò a modo suo. "Kuro-Pin, che c'è?" richiese. Silenzio "Kuro-Chan?" A Kurogane stava montando un nervoso, ma tentava di trattenersi. Sapeva che il biondo era ancora in accappatoio e quindi sarebbe ritornato rosso, cosa che assolutamente non voleva. Fay invece, aveva notato benissimo la reazione del moro alla vista del suo corpo e quindi ci si divertiva a chiamarlo nelle maniere più assurde, assolutamente conscio del fatto, che l'altro non avrebbe risposto.


Di pomeriggio Kurogane fu convocato dal generale Seishiro per un compito, di sterminio maghi, tornando, come al solito la sera. Fay, invece aveva fatto i cavoli propri, facendosi un giro per le vie della capitale. A cena Fay aveva preparato uno stufato, non tanto dolce.
"Così hai ucciso, ben tre maghi, oggi?" chiese Fay al moro. Fuori la sera era abbastanza calda, un venticello leggero smuoveva le fronde degli alberi e delle siepi. Il cielo limpido faceva intravedere la luna e le stelle.
"Si!" rispose atono il moro. Fay sorrise al suo ospite e continuò a mangiare. "Da dove vieni?" chiese Kurogane. In quattro giorni, aveva capito solo il comportamento e le abitudini dell'altro, ma non sapeva nulla della sua città natale o il perché si trovava li.
"Credo che sia troppo lontano perché tu lo conosca"
"Prova a dire il nome!" propose
"Si chiama Valeria"
"No, non lo conosco"
"Visto?" rimpiccò il biondo. "Perché odiate tanto i maghi?" chiese Fay. Non capiva il motivo di tanto odio. I suoi genitori gli avevano spiegato che, tanti anni fa i maghi e gli umani andavano d'amore e d’accordo, quindi i casi erano due: o i suoi genitori gli mentivano, cosa assai rara, oppure era accaduto qualcosa
"Diciamo che, non erano come ce li immaginavamo temo fa!"
"Cioè?"
"Anni fa, noi e i maghi vivevamo all’uni solo, anzi. Noi cacciatori venivamo addestrati per essere le spalle dei maghi. Essendo quasi immuni alla magia, per via del fattore C*, li potevamo aiutare, ma qualche anno fa venimmo a scoprire che la barriera che, veniva alzata ogni anno, era solo per far inaridire i nostri campi! Infatti, come avrai notato, non piove molto..."
"Ma forse loro lo facevano per un buon motivo"
"...Dicevano che, era per allontanare le bestie magiche al di là del bosco, ma erano solo bugie. La nostra regina è morta per colpa loro" spiegò Kurogane mettendo a lavare i piatti "I maghi, sono esseri abbietti e meschini, sorridono, ma è solo una facciata! Se ne avessi uno davanti lo farei fuori all'istante" Fay fu spaventato da tali parole e messe le stoviglie nel lavandino si ritirò in camera. Kurogane non capì il comportamento del biondo, ma lasciò stare. Non voleva immischiarsi con quello, aveva qualcosa che non gliela raccontava giusta.

La luna illuminava il passaggio. Il re camminava per l'immenso palazzo, senza curarsi delle guardie e servi. Da anni rimaneva rinchiuso nel suo castello, senza vedere più nemmeno un suddito, solo a qualche fidato acconsentiva udienza, come il generale dei cacciatori, e capitava a volte che si coricasse tardi, per andare visitare la tomba dell'amata regina. Posta , come tutte le tombe reali, nel cimitero del palazzo. Si erano sposati, da due anni quando la donna morì, uccisa da delle bestie, mentre il mago di palazzo era vicino a lei e non poté fare nulla per salvarla. Il sovrano era caduto in una pazia straziante e vietò qualsiasi uso di magia nel suo regno, ma la paura di rivedere la magia e quei dannati maghi, lo perseguitava ogni notte, così emise un bando: Tutti gli aiuto maghi, gli unici immuni alla magia e conoscitori delle arti magiche**, si sarebbero riuniti sotto il nome di cacciatori e avrebbero ucciso ogni mago in circolazione.
Il sovrano entrò dentro una stanza enorme e circolare dove Seishiro, se ne stava seduto ad aspettare.
"Altezza!" esclamò appena il re fu dentro, mentre si alzava.
"Come procede lo sterminio dei draghi?" chiese il sovrano, senza salutare. Era diventata un'abitudine, non rispondere come un sovrano farebbe, la morte della consorte era stata la cosa più orrenda che gli fosse mai capitata. Nemmeno al nipote, o qual si voglia parente, dava parole dolci, le quali erano riservate solo alla tomba della moglie.
"Direi bene! Oggi, tra tutti i cacciatori, abbiamo ucciso ben venti maghi!" fece il punto il generale
"Non va bene! Dovete ucciderne di più, li voglio sterminati entro la fine della stagione" ordinò
"Ma altezza, le città sono molte e i boschi impervi, non credo che riusciremo...."
"Aumenta i soldati, fai finire prima l'accademia! I maghi devono sparire dalla faccia del mio regno" interruppe il sovrano. Seishiro sapeva che l'ordine del sovrano era assurdo. I nove anni d'accademia erano necessari per le reclute, per addestrarle e fargli capire la pericolosità della loro missione, altrimenti sarebbero andati allo sbaraglio. Non che gliene importasse qualcosa se morivano, ma almeno avrebbero ucciso qualche mago se avessero avuto qualche nozione in più. Ma il re non voleva sentire ragioni e Seishiro non potè fare altro se non accettare.
"Ah, a proposito altezza! Quattro giorni fa è arrivato un musicista, girovago. Ora vive in casa Suwa"
"E allora?" chiese il re con insufficienza.
"Beh, vedendola ora devo dire che le somiglia molto" disse uscendo dal portone. Il sovrano si stupì delle parole del generale e uscendo anch'egli lo fermò lungo il corridoio.
"Il nome?" chiese
"Ha detto di chiamarlo Fay"


In casa Suwa la notte passava lenta e serena, sembrava di vivere in un sogno ad occhi aperti. Erano anni che non si sentiva così, da quando quel biondino era entrato in casa sua, la sua vita aveva preso una piega che non si sarebbe aspettato. I quattro giorni di convivenza erano passati velocemente e abbastanza tranquilli, nonostante le stramberie di Fay, forse aveva fatto male a rispondergli così, quella sera, ma in fondo l'aveva voluto lui. Stava riposando la mente, quando all'improvviso sentì un suono di un flauto dalla stanza del biondo. Gli aveva detto che sapeva suonare, però non credeva così bene.
Si avvicinò con passi felpati alla camera, aprendola lo vide seduto sulla finestra con il flauto alla bocca che suonava e piangeva. Lo spettacolo, oltre ad essere malinconico era abbastanza suggestivo, le lacrime sbrillucciacavano al chiarore della luna e il metallo del flauto era in una contrapposizione cromatica, con i capelli del musicista e il suono che produceva era simile ad una ninna nanna. Kurogane rimase sullo stipite ad ascoltare, finché il biondo non si accorse di lui.
"Oh, scusa Kuro-Pon ti davo noia?" chiese asciugandosi le lacrime e riponendo lo strumento nell'apposito contenitore, sul comodino e sedendosi sul letto.
"Ho dato questa impressione?" Il biondo scosse la testa e a Kurogane parve di avere a che fare con un bambino, cresciuto troppo. "Allora perché ti scusi?" chiese, scostandosi dallo stipite, per entrare nella stanza
"Forse per abitudine!" esclamò Fay, sorridendo. Kurogane aveva capito, in una qualche maniera, che i sorrisi erano solo per tranquillizzare la gente, ma lui non ci poteva cascare.
"Abitudine a cosa?" continuò con le domande il moro portandosi davanti al biondo. Fay alzò lo sguardo su di lui. Era convinto di venir divorato da quegli occhi, come se dovessero mangiarlo ed esserne felici per questo
"A casa mia, una persona, non voleva che suonassi! Diceva che non era cosa da fare!" spiegò, non andando troppo sullo specifico
"E tu, cosa volevi fare?" domandò, ancora Kurogane. Si abbassava sempre di più, come se una calamita lo attirasse verso il viso del biondo. Si voleva specchiare in quegli occhi, voleva annegarci dentro.
"Io...Volevo continuare a suo...." si bloccò. Le labbra erano troppo vicine, ancora qualche millimetro e si sarebbero baciati, almeno finchè il telefono in cucina non squillò distaccandoli da quell'attimo che Kurogane lo rimandò al sakè bevuto quella sera. Uscendo e diventato rosso, per l'accaduto, si fermò sullo stipite. Anche Fay era arrossito, ma non lo nascondeva.
"I desideri vanno realizzati! Non ti fermare a quello che dice la gente"
"Eh?" chiese Fay stupito, ma prima che potesse dire o fare alcun ché Kurogane era già sparito.  Il biondo rimase sul letto, imbambolato, il suoni del telefono era arrivato provvidenziale.
"Cavoli solo quattro giorni, e già non riesco a trattenermi?" si chiese Kurogane. Si era appoggiato alla porta, lasciando che il telefono squillasse, non aveva mai provato una cosa simile, soprattutto per un uomo e figuriamoci per un idiota. Cos’era successo lo sapeva solo lui e quel biondino del cavolo, perché di sicuro era colpa di Fay e non sua.

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Ho aumentato il tempo di permanenza del biondo, per chi l'avesse letta dopo. Invece di un mese è un anno. Ho acquisito quest'accorgimento, perché ho notato che un mese era un tempo troppo breve per far accadere tutte le cose che accadranno, spero che vada bene. Il capitolo si apre con il salto di quattro giorni, durante i quali non succede nulla. Ho deciso di postare due volte a settimana, se ci riesco: Il sabato e il martedì. Lo stanziamento è corto, ma anche i capitoli e quindi è più facile per me scriverli e correggerli. Se vado troppo veloce avvisatemi.

* Il fattore C, è una mia invenzione e non è una parola in particolare, diciamo che riprende la C si cacciatore, quindi non fatevi idee strane.

**I cacciatori, hanno il fattore C, che gli permette di resistere alle magie e di riconoscere il mago, proprio grazie al fatto che è il fattore inverso dei maghi, che sarebbe il fattore X: La terza e la terzultima lettera dell'alfabeto, ecco il significato (che fantasia). Naturalmente avendo questo fattore non possono usare la magia, quindi la loro conoscenza magica è solo pura teoria, studiata sui libri.

ooOHime_sanOoo: BRRAAAVAAA!! Sei arrivata prima, cosa hai vinto?X3 Scherzo^^. Non sono brava con i rating rosso, (ne ho scritta una sola U_U) ma spero di descrivere comunque bene. Nonostante la mia età mi vergogno a scrivere certe cose, come se venisse pubblicato da qualche parte.

angel92YH: Sai, è vero. Quando leggevo le fic dei Tsubasa mi sono resa conto, che avevano tutti in testa i vampiri e allora mi sono detta: Ma perché invece dei vampiri non facciamo una fanfic diversa, una volta tanto? E così e stato

Ne-chan: Come storia è completamente nuova e poi avendo già la storia in mente, sarò molto veloce (credo -_-'). Sono felice che ti piacciano le mie storie anche se banali e con spunti da altri manga, ma questa è totalmente nuova di fabbricca (io non ho mai letto nulla di simile quindi buona lettura). Non posso dire nulla su Fay, ti basti sapere che lo saprai con l'andare della storia. L'allievo è Shaoran, non ho detto il nome, perché mi pareva scontato (infatti, lo hai azzeccato, non ci voleva la scienza). I personaggi, ci saranno tutti chi meno chi più, quindi aspettati di nuovo Dukilon.

SakuraX16: Far aspettare la gente che te lo chiede in cotale maniera? Sarebbe un affronto, quindi buona lettura ^w^

piccola_pulce: Gli spunti, di solito, vengono dai miei sogni (sono scema lo so), ma i sogni sono le nostre fantasie quindi perché non sfruttarle. Eragon, addirittura O_0! Non arriverà mai a quei livelli, (se ti riferisci al libro). L'allievo è Shaoran. Per quanto riguarda il disegno nella fanfic originale che tu mi hai, gentilmente, commentato: L'ho disegnata e colorata io, ma siccome non sono molto brava a trovare pose decenti, capita che pigli spunto da alcune mangaka, ma non ricalco è tutta farina del mio sacco. Con le fanfic, le idee mi vengono a raffica, invece, quando si tratta di disegnare è una tragedia -.-'.

   
 
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