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Autore: Fuyu    10/10/2010    5 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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maghi contro cacciatori

Il primo capitolo di una storia, che si prospetta lunga e ricca di segreti e bugie, oltre che amori e morti di ogni genere. BUONA LETTURA, sperando piaccia a più persone possibili.
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 CONVIVENZA FORZATA 

I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava nel corpo nemico. Non aveva deciso di conto suo, di diventare cacciatore, ma ci era stato costretto per vivere. Il suo capo, non lo aveva mai incontrato e non aveva nulla contro i maghi, solo doveva pur vivere.
"Arrivo Suwa-Sensei"
"Chiamami Kurogane e basta! Odio i convenevoli"
"Daccordo Kurogane"
"Oggi farai la tua prima esperienza sul campo! Ti senti pronto?" chiese, il ragazzo annuì stringendo la sua spada, simile a quella del maestro, che portava alla cinghia dei pantaloni. Kurogane sorrise per l'impazienza e la paura del ragazzo, gli ricordavano lui anni addietro "Allora andimao"
Il posto migliore dove cercare maghi, era il bosco. Spesso si nascondevano li per fare stregonerie di ogni genere o creare nuove formule, almeno quelle erano le leggende. Kurogane non aveva mai visto un mago all'opera, li aveva solo uccisi e portati a chi di dovere. "Allora ragazzino, se vedi un mago comincia subito ad attaccare o sarà troppo tardi per te!" esclamò il moro.
"D’accordo!" Era la prima regola dell'accademia. Fai la prima mossa prima che loro uccidano te. Kurogane prese a camminare lasciando il ragazzino da solo.
"Mi raccomando, vedi di non morire!" I cacciatori lavoravano da soli, mai in coppia, quindi il ragazzino doveva abituarsi a tale evenienza. Kurogane cominciò a camminare per il bosco alla ricerca di un mago da uccidere, quando la sua attenzione fu attirata da una strana risata.
"HHHHAAAAA HA HA HAAAAAAAAAAAAAAAAA! Fermi, così mi fate il solletico" Un ragazzo biondo se ne stava seduto sull'erba, rinfrescata dal sole con degli animali, per lo più scoiattoli, in torno. La prima impressione di Kurogane fu che doveva essere un idiota, ma vista la situazione, forse era meglio metterlo in guardia.
"Ehi, tu! Biondino" Il ragazzo si girò di scatto, mentre gli animali se ne andarono "Non dovresti stare quì, è pieno di maghi!"
"Maghi?" chiese Il biondo non capendo
"Si sono creature che ti mangiano l'anima" spiegò Kurogane. Il biondo si mise a ridere e alzandosi si diede una pulita al vestito.
"Addirittura l'anima! Che essere spregevoli"  proclamo, con finta rabbia
"Guarda che è vero"
"Ne hai le prove?" chiese il biondo. Kurogane rimase a bocca aperta, in effetti non aveva mai visto un mago in azione, quindi non poteva saperlo con esattezza, ma i suoi sempai gli avevano spiegato tutto.
"No, non ho prove: ma credo in quello che ho imparato" proclamò fiero "Piuttosto chi sei?" chiese, infine. Essendo biondo con gli occhi chiari, poteva essere solo uno straniero. Cosa rara da quelle parti, vederne uno.
"Il mio nome è Fay D. Flowrit, ma mi puoi chiamare solo Fay e sono un viandante, più precisamente un musicista" rispose "Con chi ho il piacere di parlare?"
"Sono un cacciatore e il mio nome è Kurogane"
"Kurogane? Mi sembri un tipo tutto d'un pezzo!" disse Fay "In ogni caso, stai tranquillo. Se mai vedessi un mago saresti il primo a saperlo, Kuro-Chu" sbeffeggiò il biondo andandosene. Kurogane lo lasciò andare, nonostante il nome datogli dal biondo. Lo aveva già preso in antipatia e pregò per non incontrarlo di nuovo, in fondo non era affar suo se si faceva male, o veniva ucciso. Il suo compito era uccidere maghi, non biondo deficienti.

Alla fine della giornata non riuscì ad uccidere e a vedere neanche un mago.
"Forse hanno avuto paura!" propose l'allievo.
"Si, come no, ti devo ricordare che sono sanguinari?" chiese Kurogane. Tornati a palazzo del re per fare rapporto, vi trovarono il capitano dei cacciatori e il generale, che parlavano con uno sconosciuto. Il capitano, uomo molto alto e serio, oltre ad essere anche gentile e molto permissivo si chiamava Kusanagi Shiyu. Il generale, invece era assai diverso, minuto e pacato, ma con una vena di sadismo che, faceva scappare tutti, rispondeva al nome di Seishiro Sakurazukamori.
"Ah, Kuroppi!" esclamò il biondo. Kurogane fece cadere la sua preziosa katana a quell'esclamazione. La persona in questione era il biondino incontrato quella mattina. 
"Che diavolo ci fai tu quì?" chiese
"Che domande, mi sono trasferito, quì!" spiegò Fay. 
"Lo conosci, Kurogane?" chiese il generale. Kurogane guardò i superiori con sguardo supplichevole.
"Vi prego ditemi che non è un cacciatore"
"No, è solo venuto a chiedere un posto dove poter dormire, visto che non ha casa e non sa dove andare. E visto che tu già lo consci! Potresti ospitarlo?" chiese il capitano. Kurogane era sollevato dal non averlo come collega, ma la proposta del suo capitano era  a dir poco sconcertante.
"Perchè proprio io?"
"Sei quello che lo conosce meglio!" esclamò il generale.
"Veramente abbiamo avuto una conversazione di neanche cinque minuti, e poi non posso, la mia casa è troppo piccola"
"Ah, sta tranquillo, non occupo molto spazio!" disse il biondo già pronto ad andare a casa del moro.
"Bene direi che è deciso! Fay starà da noi per un anno, quindi buona convivenza" sorrise il generale congedandoli. Kurogane capitolò. Il generale sapeva essere molto perfido in alcune situazioni, e a parte il nome inpronunciabile possedeva il potere di licenziarlo quando voleva, mentre l'altro generale, Sorata Arisugawa era l'opposto: Scalmanato, non stava fermo un secondo e continuava ad andare dietro ad una certa Honey, della quale non si sapeva il nome.


A casa di Kurogane, Fay si accorse che, nonostante i soldi retribuiti, era abbastanza sobria come abitazione. Kurogane fece strada fino alla camera che, avrebbe ospitato il biondo in quel mese.
"La mia camera è quella davanti! Se hai problemi o domande io sono li" spiegò per poi andarsene. Fay sistemò la valigia sul letto, aprendola e levando i vestiti, per riporli nell'armadio. Oltre alla valigia, il biondo si era portato dietro il suo strumento preferito, riposto con cura dentro la sua custodia. Era un flauto traverso d'argento intagliato. Lo ripose sul comodino e finì di sistemare i vestiti.
"Bene! Ho fatto proprio un bel lavoretto, non c'è che dire" si auto applaudì Fay.
"Ehi, biondino! La cena è pronta" disse il moro. Fay uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di se. Arrivato in cucina si ritrovò davanti una tavola apparecchiata per due con già i piatti in tavola. "Spero ti piaccia il sushi! Biondino"
"Potresti chiamarmi con il mio nome! Biondino è snervante" protestò Fay
"Senti da che pulpito!"
"Ma il mio nome è corto il tuo no" spiegò sedendosi. "piuttosto cos'è il sushi?" chiese guardando la pietanza nel piatto. Kurogane sputò il cibo dalla bocca, per la sorpresa.
"COOOSA
? Ma dove hai vissuto fin'ora?" domandò. Fay sorrise e portandosi un boccone alla bocca, fece una faccia schifata "Beh, che c'è adesso?"
"Non mi piace!" esclamò Fay. Kurogane inorridì a quell'affermazione levando il piatto da sotto al biondo con indisponenza. Fay di tutta risposta, si alzò andando ai fornelli e cucinando qualcosa di più appetibile. Kurogane lo guardava cucinare e nel mentre pensava che sarebbe stato l'anno più duro della sua vita.

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La fanfic, non so quanto sarà lunga, ma mi aspetto molte persone che la leggeranno. Questo è solo il prologo e la vera storia inizierà tra qualche capitolo. Non me ne volete a male se non rispetto le cose dette, ma prima o poi posterò tutte le fan fic citate, sopratutto lo spin-of, tra mister prince e secret files, il quale arriverà stasera. Spero di non diventare monotona e buona lettura.

Per ora lo metto ratig giallo, ma con l'andare della storia potrebbe arrivare al rosso.

 

   
 
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