Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Lales    16/10/2010    5 recensioni
“Voi mi siete stati affidati quando avete compiuto sei anni, vi ho dato un'identità, una personalità distinta, vi ho seguito, vi ho cresciuto, vi ho dato le fortune che avete adesso, vi ho tutelato e tutte le altre cose che fanno gli angeli di solito, che ora non sto qui a spiegarti” “Eh?” domando Tom sconcertato non riuscendo a seguire il discorso. “Io vi ho reso quello che siete oggi” continuò Madonna imperterrita “E voi non siete felici di essere quello che siete” “Io sì, lo sono” mormorò Bill girando la testa prima a destra e poi a sinistra, mettendo le mani in faccia al fratello, che cercava di seguire il discorso. “Ma signora Madonna, noi siamo felici, anzi già che ci siamo, grazie mille per il tuo aiuto” annuì bloccando i polsi di Bill. “Tom, io conosco i tuoi più reconditi desideri, le tue paure più sfrenate e le tue voglie nascoste, quindi, evita di dirmi bugie” rispose sempre più suadente avvicinandosi a lui ad ogni parola che diceva, mentre il ragazzo fissava le sue labbra rosse ed invitanti. “E questo cosa vorrebbe dire?” chiese spaventato. “Facile” rispose lei mettendosi in piedi ed aggiustandosi il tailleur nero sui fianchi “Vuol dire che andrete nell'altro mondo”
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5. Cambio manuale, nonna e Jimmy Choo.

Tom prese le chiavi dalle mani di Chris dandogli una riconoscente pacca sulla spalla.
Grazie amico, torniamo questa sera...”
Basta che non ci vai contro un muro come è successo l'anno scorso” rispose sofferente il ragazzo guardando la sua macchina come se fosse
 l'ultima volta “e non far guidare tuo fratello”

No...” rispose poco convinto scuotendo la testa “non si avvicinerà al volante...”
Ma come mai questo ritorno di fiamma?”
Chris alla fine è sempre mio fratello, anche se abbiamo litigato”
Hai ragione” rispose annuendo e tornando verso il portone di casa “ci vediamo stasera, guida piano”
Tom lo salutò e si avvicinò alla macchina e notò immediatamente il fratello seduto alla guida che saltellava allegro da seduto “Sei pronto?”
Si appoggiò al finestrino aperto guardando dentro l'abitacolo e sorridendo dolcemente verso il gemello “Bill, se guidi tu non faremo
neanche duecento metri, e il piano prevede di arrivare a Loitsche entro ora di pranzo...”

Come sei negativo” rispose facendo una smorfia sprezzante ed incrociando le braccia “sali e vediamo un po' se non riesco a fare duecento metri...”
Tom sorrise e gli indico il cambio “Vedi quello?”
Cosa?” domandò guardandosi intorno.
Il cambio”
Bé è un cambio”
Noti niente di strano?”
No... dai Tom sali che è tardi!”
Il fratello sospirò sconfitto, in quanto a macchine Bill non poteva certo ritenersi un esperto, anzi, era già allucinante il fatto che fosse riuscito
a prendere la patente.

È manuale...”
Certo che è manuale, come vuoi che si sposti, da solo? Ci vogliono le mani, per questo si chiama manuale... manuale... capito?”
Provò a rimanere impassibile, ma non aveva ancora deciso se ridere per la frase o guardarlo impietosito per la sua uscita infelice.
Bill, ti prego, scendi da questa macchina e siediti di là...”
Tom, ti prego, fidati di tuo fratello e sali su questa macchina” lo dissero insieme, coordinati come due coristi.
NO! Tu siediti di là” dissero ancora insieme.
BILL!”
“TOM!”

Smettila di parlarmi sopra!” berciò Bill innervosito mentre Tom gli aprivo lo sportello.
Scendi dalla macchina e siediti dall'altra parte, prima che ti prenda di peso, anche perché le chiavi ce le ho io...”
Sbuffò infastidito scendendo dalla macchina “Ricattatore che non sei altro, lo dico a mamma quando arriviamo”
Fa come ti pare” lo spinse via e si sedette alla guida aspettando che il gemello prendesse posto vicino a lui.
Bene...” disse mettendo in moto “Vediamo un po' se riusciamo a capirci qualcosa...”

Dopo ore di viaggio in cui Bill aveva avuto modo di scoprire le varie differenze tra cambio automatico e manuale
e dopo aver appreso che la macchina può avere anche delle marce che variano dalla prima alla quinta,
si ritrovò improvvisamente circondato da un paesaggio familiare: il nulla della campagna.
Non gli era mancato per niente quel posto, anche se a volte rimpiangeva quei momenti della sua infanzia in cui
privo di celebrità poteva scorrazzare in giro senza che nessuno sapesse chi fosse. Ogni tanto si dimenticava che anche in quel caso
nessuno sapesse chi fosse.
In quell'universo era di nuovo Bill Kaulitz e basta, il figlio di Simone, il fratello gemello di Tom, quello strano, ma lui era più strano.

Non è cambiato niente” mormorò il gemello.
Cosa dovrebbe cambiare? Ti aspettavi l'erba arancione?”
No mi aspettavo... niente, effettivamente qui le cose non cambiano mai”
Il posto più triste della Germania”
Già...”
Speriamo solo che mamma sia a casa...”
Tom corrugò la fronte, pensieroso “In effetti non abbiamo neanche avvisato che arrivavamo”
Sarà sicuramente felice di vederci, sempre se ci parliamo ancora”
La casa era alla fine della strada, prima che una desolazione disarmante di campi iniziasse la sua corsa verso l'infinito e oltre. Tom fermò
la macchina proprio davanti alla villetta e spense il motore, guardandosi intorno pensieroso.

Ripassiamo il piano”
Ok...” concordò Bill “Fase uno: saluto madre”
Fase due: saluto madre di madre”
No prima c'è la fase 'capire se nonna esiste pure qua'”
Sì” scosse la testa Tom “Sì capire chi sono le persone in casa... fase tre: noncuranza, fare come se fossimo a casa nostra”
Ma è casa nostra!”
No che non è casa nostra”
È come se lo fosse!” rispose infastidito il cantante.
Andiamo avanti” sbuffò il gemello.
Fase quattro: chiedere a mamma dov'è papà”
Fase cinque: capire perché non siamo nei Tokio Hotel”
Fase sei: uscire di casa appena carpite tutte le informazioni necessarie”
Ok” disse Tom soddisfatto “siamo pronti, mi raccomando Bill, niente colpi di testa”
Perché ti raccomandi con me?” rispose offeso “Casomai tu attento alle cazzate che potresti dire”
Io sono tranquillissimo”
Non mi pare!”
Ma che vuoi?!”
Io non voglio niente sei tu che continui il discorso!”
BENE!”
“BENE!”

Aprirono lo sportello insieme e scesero dalla macchina continuando la serie di Bene fino a quando non furono arrivati davanti alla porta di casa.
Bill suonò il campanello vincendo la gara di stupidità di metà giornata, dopodiché in attesa come due scout che vendono i biscotti porta a porta si misero
con un fintissimo e confortante sorriso stampato sulle labbra.

La porta si aprì piano, in modo quasi timido, e comparve sull'uscio una signora anziana, ma poi non troppo, che li guardò con aria curiosa “Sì?” domandò perplessa.
Bill guardò Tom e sorrise ancora di più “Nonnina, siamo noi!”
Noi chi?” chiese la donna.
Come noi chi?” domandò Tom basito “Siamo Bill e Tom”
Lo vedo” continuò la donna “sembrate loro, ma non siete loro”
I gemelli sgranarono gli occhi insieme, prima di vedere loro madre comparire sull'uscio e la nonna che se ne andava blaterando qualcosa.
Mami!” saltellò Bill andandole incontro, mentre la donna sorrideva ed apriva le braccia.
Che sorpresa!”
Ciao mami!” disse di nuovo il cantante beandosi nell'abbraccio materno.
Fammi salutare anche tuo fratello” ma Bill rimase ancorato alle sue spalle.
Mi sei mancata”
Anche tu, anche voi...”
Ciao mamma” disse Tom più serio abbracciandola appena Bill si era riuscito a scollare ed entrare dentro casa.
Ciao amore, che bella sorpresa che mi avete fatto”
Bill voleva vederti” ammise Tom mettendole una mano sulla spalla e camminando dentro casa.
Tu no?”
Sì anche io”
Che bello vedervi insieme” sorrise la donna “finalmente, lo sapevo che avreste fatto pace prima o poi”
Sì eh?” ammiccò Bill “come farei senza il mio fratellone?”
Fintissimo. Davvero pessima recitazione.
Vi fermate per pranzo vero?” domandò curiosa.
Certo mami” sorrise Bill mentre la seguiva in cucina e sentiva sempre la nonna che borbottava qualcosa dalla poltrona del salotto.
Come sta papà?” chiese Tom occhieggiando il gemello per dirgli di reggergli il gioco.
Simone si girò a guardarlo con gli occhi sgranati “Tom che domande fai?”
Entrambi si irrigidirono come fusi e sgranarono gli occhi insieme alla madre “Così, per sapere”
È morto, come vuoi che stia?”
A quel punto sperava che gli cascassero gli occhi dalle orbite perché più di come stava spalanco le palpebre non poteva fare.
Bill avrebbe voluto gridare “COME MORTO?” ma si trattenne e deglutì un paio di volte per mantenere il controllo per poi girarsi verso il fratello, basito.
Certo che fai delle domande idiote!” lo accusò irritato.
Scusa mamma” rispose Tom dispiaciuto abbassando lo sguardo.
Hai lo stesso senso dell'umorismo che aveva lui” rispose la donna dolcemente, indaffarata con la preparazione del pranzo “lui avrebbe riso a questa battuta”
È vero” convenne Bill senza sapere che altro dire.
Piuttosto, ditemi come siete riusciti a fare pace, finalmente!”
Bill rise e mise una mano sulla spalla di Tom che invece ripensava ancora al fatto che il padre dell'altro mondo fosse morto e lui non lo sapesse
“Tutto merito mio, non aveva senso litigare tra noi”

Certo ci avete messo un bel po'...”
Lo sai com'è Tom mami, testardo come un mulo!”
Tom lo fulminò con lo sguardo e si sedette sulla sedia del tavolo della cucina, rimuginando sui suoi pensieri.
La nonna comparve in cucina e li occhieggiò guardinga andando verso il frigo.
Simone, chi sono questi giovanotti?”
Mamma sono Bill e Tom...”
No, non sono loro” continuò la donna guardandoli con disprezzo “come fai a non accorgertene, sono figli tuoi...”
Nonna ma cosa dici?” domandò Bill ridendo isterico “Siamo noi...”
Mamma perché non vai di là? Il pranzo è quasi pronto...”
Stai attenta, nascondi i soldi, questi sono ladri, te lo dico io” disse ancora la nonna uscendo piano dalla cucina prima di lanciare l'ultimo sguardo assassino
verso Bill che la guardava impaurito.

Ma cos'ha?” domandò Tom perplesso.
Niente” rispose la madre “Ogni tanto fa così, ma sta bene...”
Tu mami come stai?”
Bene, mi manca vostro padre... tanto”
Tom avrebbe voluto chiederle come fosse morto, e soprattutto perché lui e Bill avessero litigato, ma non sapeva in che modo farlo senza apparire insensibile e fuori di testa.
Lui sarebbe felice di vedere che finalmente avete fatto pace, e sarebbe felice di sapere che tu l'hai perdonato Tom...” si girò verso il figlio che stava guardando
il pavimento interessato a contare le mattonelle ed appena si sentì chiamato in causa alzò la testa di scatto e guardò prima la madre e poi il fratello.

Io... io... sì” balbettò “l'ho perdonato...”
Certo non ho mai avuto modo di rimproverarti per non essere venuto al funerale e di essertene andato in Grecia, ma credo che la litigata con tuo fratello ti sia servita di lezione...”
si girò verso la credenza e poi fece per uscire dalla cucina “vado a prendere la pasta”

Bill era da circa due minuti che muoveva bocca, occhi e mani appena la madre si girava, facendo segnali senza audio al gemello per fargli capire neanche lui sapeva cosa;
appena Simone si fu allontanata si avvicinò al tavolo e si poggiò con i gomiti sul legno.

Stai capendo?” gli domandò incerto.
NO!” berciò Tom serio.
Io sì... è tutto chiaro!”
COSA?”
Parla piano...” lo rimproverò “tu hai litigato con papà non so perché e quando è morto tu non sei venuto al funerale e sei andato in Grecia con Alex, per questo io e te poi non ci parlavamo...”
Tom spalancò la bocca basito, facendo un paio di veloci collegamenti mentali, per poi scuotere la testa.
Impossibile, io non avrei mai fatto una cosa simile...”
Secondo te perché hai litigato con lui?”
Non lo so!”
Non possiamo chiederlo alla mamma...”
No che non possiamo!”
Il mistero si infittisce” mormorò Bill guardandosi intorno guardingo “Uh Tom, guarda, là fuori c'è il mio triciclo!”

Tornarono a Berlino la sera, dopo essere rimasti un pomeriggio a convincere loro nonna che fossero effettivamente i suoi nipoti, ma la donna non si convinse per niente.
Lasciarono la macchina da Chris, felice di poterla rivedere sana e salva, e poi se ne tornarono a casa a piedi, pensando e ripensando a come
le cose potessero essere andate, ma nessuno dei due riusciva a capirci qualcosa.

L'unica soluzione è chiedere a qualcuno di cui ci fidiamo, qualche nostro amico, tipo io potrei chiedere a Chris se sa qualcosa e tu a Kira”
Kyla!” lo corresse il fratello.
Kyla, scusa... come sei permaloso”
Si chiama Kyla! A te piacerebbe se ti chiamassero Mot?”
Ma io ho il nome più comune del mondo, chi potrebbe sbagliarsi?”
Ok, allora da oggi ti chiamo Mot, tanto non ti interessa!”
Cosa ti prende adesso?” domandò il gemello ridacchiando “Non ti piacerà mica?”
Bill si fermò di colpo ed incrociò le braccia, serrò le labbra e spostò la testa leggermente di lato.
Potrebbe piacermi, ma ci sono dei fattori di difficoltà che mi impediscono di agire”
Tipo?”
Tipo... da questa parte sono gay e lei è innamorata di te”
Di me?” scoppiò a ridere Tom “Ma se non mi ha mai visto...”
Il gemello lo guardò scettico, ricominciando a camminare “A te non ha mai visto, a l'altro Tom sì...”
Ah, già”
Da quello che ho capito tu sei sempre stato con Alex e lei non ci ha mai neanche provato a farsi avanti...”
Bella roba, quattro anni con quella pazza... questo Tom deve avere un po' di carenze d'affetto se è rimasto tutto quel tempo con una del genere...”
Evidentemente Tomi non sappiamo tutta la storia... evidentemente lei era l'unica persona che gli fosse rimasta, dopo il litigio...”
Potrebbe essere” convenne il fratello, incerto al massimo.
La mia teoria è valida, e poi sto capendo tutto da solo, tu non fai niente!”
Io sto pensando!”
“Tu pensi ed io capisco... guarda un po'!”

Senti Bill è già tanto che riesca a pensare in questa situazione, tra la tesi, la bicicletta, quella pazza che mi insegue, i Tokio Hotel, Georg che canta, Sophie...”
Sophie?” domandò girandosi a guardarlo “Lei è carina”
È una fan di Georg” rispose con disprezzo.
Vedi, ora fai come quelli che ci odiano dall'altra parte... parli come se li conoscessi”
Io li conosco!”
Ma abbiamo visto che non è proprio lo stesso identico Georg dell'altro lato...”
Tom si fermò alla ricerca delle chiavi di casa e scosse la testa “Che c'entra?”
C'entra” chiuse Bill il discorso.
Continuarono a bisticciare fino a quando non aprirono la porta di casa, e notarono tutte le luci accese all'interno.
Bill strinse la mano intorno al braccio di Tom e sgranò gli occhi, mentre il gemello faceva una smorfia di noncuranza ed entrava in casa.

Hai lasciato le luci accese?”
Shhhh” si mise l'indice sulle labbra e lo trattenne sull'uscio.
Che c'è?”
Shhhh” disse di nuovo mettendosi in ascolto.
Distintamente, un ticchettio costante rimbombava sul parquet e diventava sempre più vicino.
Jimmy Choo” mormorò Bill e non finì di dirlo che Madonna si materializzò davanti a loro, con il classico tailleur nero e delle scarpe diverse dall'ultima volta.
Oddio” sospirò Tom mettendosi una mano sul petto “la prossima volta che ne dici di avvisare?” domandò verso l'angelo che li guardava sorridente.
La prossima volta ti piomberò in camera in piena notte Tom”
Grazie” berciò lui innervosito andando verso la cucina.
Ciao signora Madonna” disse Bill “è sempre bellissimo vederti”
Ciao Bill, come stai?”
Il cantante seguì il gemello in cucina mentre la donna lo precedeva “Diciamo bene, un po' scombussolato”
Avete ricevuto il mio dono?”
Se intendi quello di sapere quanti figli aveva Giulio Cesare e quante erano le tre caravelle, sì...” berciò Tom “l'ho ricevuto”
Oh, sì signora Madonna” saltellò Bill allegro”so disegnare delle cose bellissime”
Mi fa piacere che almeno uno dei due apprezzi...”
Io apprezzo” disse Tom serio “ma vorrei anche capire cosa è successo da questa parte, perché ho litigato con mio padre, perché è morto,
perché ho litigato anche con mio fratello, perché non siamo nei Tokio Hotel”

Ti avevo spiegato che non sarebbe stato uguale al vostro mondo”
Sì, ma non avevi menzionato queste altre cose...”
Ma non importa” si affrettò a dire Bill “Tom non voleva essere sgarbato” si avvicinò al gemello e gli dette un calcio sul piede “vero Tomi?” sorrise fintamente verso la donna
per poi lanciare un'occhiataccia al fratello.

Non ti preoccupare Bill, so esattamente quali sono le preoccupazioni di Tom e cosa intendeva dire...”
Sei venuta per portarci a casa?” il moro allargò ancora il sorriso, d'altronde il motivo della sua visita poteva essere solo quello, portarli a casa.
No” negò con la testa “sono qui per dirvi che non avete ancora finito da questo lato... ci sono ancora delle cose che dovete capire...”
COSA?” urlò Tom “Io ho capito tutto quello che dovevo capire: qui noi non siamo nel gruppo ed il gruppo va alla grande... in compenso
abbiamo un'eccezionale vita privata che ci da tante soddisfazioni” continuò sarcastico “cosa dovrei capire ancora oltre al fatto di non dover più sprecare tempo prezioso dall'altro lato?”

Oh Tom, sei sempre stato un po' limitato” l'angelo fece qualche passo ticchettando sul parquet e si sedette sul tavolo “ti fermi alla superficie e non scavi a fondo”
L'ho sempre detto io” convenne Bill “è scemo”
Stai zitto idiota!”
Stai zitto tu!”
State zitti tutti e due” mormorò la donna sbattendo ritmicamente pollice ed indice, ed in un attimo i gemelli furono zittiti.
Tom e Bill si guardarono basiti, entrambi non riuscivano più ad emettere suoni. Bill alitava nell'aria cercando di dire qualcosa,
si mise una mano sulla gola terrorizzato e guardò il gemello nella stessa situazione che cercava di dire qualcosa impossibilitato dal fatto che Madonna
avesse levato la voce ad entrambi.

Bene” disse “ora che ho la vostra completa attenzione, lasciate che vi spieghi un po' di cose... rimarrete qui ancora per un po', non negate che vi stia
piacendo questa vita perché lo so, che dentro di voi state godendo di ogni momento di libertà che vi è stato concesso, per cui smettetela con la sceneggiata.
Immagino che vogliate tornare a casa, che vogliate tentare di mettere le cose a posto nel vostro mondo d'origine, ma come già vi dicevo, c'è ancora qualcosa
che dovete capire, e non ci siete ancora arrivati. Non preoccupatevi, le voci torneranno nel momento in cui me ne andrò... ci rivediamo presto e...
buona fortuna bambini miei”

Sorrise dolcemente verso i ragazzi che avevano ascoltato scioccati dal fatto che non avessero più voce e sculettò fuori dalla cucina con grande maestosità.
Bill si fermò ad ascoltare il rumore dei tacchi fino a quando non fu scomparso del tutto.
Oddio la mia voce!” disse osservando la porta da cui era scomparsa Madonna con gli occhi sgranati e lo sguardo assente.
L'angelo psicopatico ovviamente doveva capitare a noi!” berciò Tom prima di alzarsi dalla sedia e dirigersi verso la camera "La solita fortuna!"


____


Lo so, sono imperdonabile! Non ho avuto intenzione neanche per un attimo di abbandonare questo piccolo esperimento quindi non vi preoccupate, avrà una fine degna (speriamo!)
Grazie mille a tutte per i numerosi commenti precedenti, mi avete reso una donna felice!
Alla prossima - non troppo lontana - volta!
Baci



  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Lales