Non ho potuto presenziare alla Notte bianca di Maridichallenge causa mancanza internet ma quando, pochi giorni prima, è comparso il regolamento, fra gli esempi di prompt figurava “Yuna, Yunalesca” e beh, rules!fill dando finalmente corpo a una vecchia idea:
Le era stata imposta un'eredità preziosa.
Attraverso i secoli, un paragone
Yunalesca li accolse con un cenno di assenso. La bambina evocatrice portava le sue prime sillabe impresse come una benedizione: spiccando su quel mondo vacuo di deboli e indecisi, dominava la stanza con l'intensità della sua determinazione (per contro notò a stento il vecchio guardiano, poco più di un sassolino nella lenta deriva della sua esistenza).
Cercò il suo sguardo, che non vacillava, e vi ritrovò se stessa. Una donna forte com'era stata lei in vita, che aveva inseguito le origini del suo nome dapprima nel profondo dei templi, immergendosi in quell'Arte che Yunalesca aveva tramandato ai folli di Bevelle, poi senza passi falsi fino a Zanarkand. Annuì, benevola. Quella bambina portava il suo nome e le succedeva e come lei non avrebbe fallito: glielo leggeva negli occhi, il suo sacrificio avrebbe fatto risplendere Spira di speranza. Suo padre aveva scelto bene.
Allungò una mano in segno di sorellanza verso quella figlia lontana.
“Chi sceglierai?”
(sì, il titolo è una trollata sempre nella stessa direzione, bite me, continuo a non amare particolarmente Yunalesca ma stocavolo, Lenne per paragone può solo uggiolare in un angolino e me la fa stare simpatica per confronto) (e vogliamo discutere di statura caratteriale? *_* Ok, una è una psicopatica genocida, l'altra però si è innamorata di uno psicopatico genocida, che non è tanto meglio, e viene pure presentata come una figura del tutto positiva)
E, @sony1987: sìsìsì assolutamente! È tutto quel che volevo trasmettere, nei minimi dettagli! :D Grazie del rimpallo di idee, è sempre piacevolissimo!