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Autore: biondich    25/10/2010    1 recensioni
Wesley scambiò un’occhiata veloce con Angel e capì che era decisamente affar loro.
 “Fra le sette vittime c’era un Osservatore . Questo ci riguarda eccome, non credi?”- proseguì il vampiro dopo l’inopportuna interruzione. Il gruppo rimase in ascolto.
 “E se c’è un Osservatore, in genere, c’è anche la sua cacciatrice …”- ragionò Fred.
“Che potrebbe essere in pericolo. Forse chi ha ucciso l’Osservatore ora le da la caccia.”- disse Gunn .
 “Precisamente. Dobbiamo trovarla ed assicurarci che non le accada nulla. Poi ci occuperemo di trovare il responsabile degli omicidi”- asserì Angelus con determinazione.
cross-over Angel/Buffy
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Decimo capitolo!:D fatemi sapere cosa ne pensate,se vi va:)

Bene! Passiamo ai ringraziamenti:

Ezrebet: ti ringrazio per la tua recensione! Mi fa piacere sapere che segui questa storia e che ne apprezzi la trama!:) Per quanto riguarda il nuovo amore di Spike, devi sapere che in ogni fanfiction che scrivo, aggiungo sempre almeno un personaggio originale.. Diciamo che è un esercizitazione in vista di quando, spero, riuscirò a scrivere una storia tutta mia:)

Personalmente, adoro il personaggio di Spike ma, sono più propensa a scrivere sulla coppia Angel x Buffy. Resta però il fatto che non potevo lasciare Spike da solo e perciò ho creato Clarck.Forse il mio personaggio non prenderà mai il posto di Buffy nella vita di Spike ma vale la pena tentare:)Ti ringrazio ancora tantissimo per la tua recensione e spero di continuare a ricevere il tuo parere riguardo la storia:)

wta87:GRAZIE! Devo dirtelo, sto cominciando a diventare dipendente dalle tue recensioni!:)Quella del nono capitolo in particolar modo, mi ha messo di ottimo umore! Sapere di suscitare reazioni del genere in chi legge, è quanto di più bello si possa immaginare!Grazie, davvero!! Spero che anche questo capitolo ti piaccia, ciao!

Bene!

Buona lettura a tutti,

Francesca

 

Rimasero in silenzio per qualche minuto.

 Spike ritenne fosse il momento giusto per avere dei chiarimenti.

 “Non ci posso credere”- sbottò improvvisamente.

 Buffy lo guardò accigliata. Angel rimase in silenzio, aveva capito a cosa il biondo si riferisse.

 “Davvero, è pazzesco!Sei forse diventata cieca, Buffy?”

La ragazza non rispose. Ora sapeva anche lei di cosa stava parlando Spike.

 “Sono qui, davanti a te, dopo che tu stessa mi hai visto sbriciolare nella Bocca dell’Inferno, e non dici niente? Nemmeno un ciao Spike, ehi ti trovo bene, sei forse resuscitato?”

 Buffy continuò a tacere.

 “Quindi sapevi che ero tornato e non sei venuta a cercarmi, per tua scelta. Dico bene?”- domandò tornando serio.

 Buffy abbassò lo sguardo, Spike aveva ragione. Andrew le aveva parlato del suo ritorno e lei aveva scelto di far finta di niente.

 “Spike , io …”

“No, Buffy, forse è meglio così, credimi.”- la interruppe il biondo- “Siamo pari, no?”

 Lei lo guardò, non capendo a cosa si riferisse.

 “Tu non sei venuta a cercarmi, io nemmeno. Ci avevo pensato ma, poi, ho cambiato idea. Questo dovrebbe dirci qualcosa ,non credi?”

Buffy annuì.

 Aveva provato amore per Spike ma, non era un legame forte come quello che aveva avuto con Riley o … Angel.

 Non aveva mai visto un futuro per lei e Spike, in cuor suo.

 Spike era consapevole che Buffy aveva costituito una parte importante della sua vita, lo aveva spinto a fare cambiamenti drastici come diventare buono, riottenere un’anima, crescere. E le era grato per questo ma aveva anche capito che lei aveva bisogno di qualcuno diverso da lui e questo non lo disturbava. Non più, almeno. Ma questo non influenzava il fatto che,per lui, Buffy sarebbe stata sempre importantissima.

Lo stesso valeva per lei nei confronti di lui. Erano pari, come Spike aveva affermato.

 Angel non si intromise nella discussione. Era lecito che avessero i loro chiarimenti ma, il vampiro moro non poté fare a meno di provare una profonda gelosia nei confronti di Spike. Per lui era così facile parlare di rapporti, amore e sentimenti mentre Angel si trovava spesso in difficoltà, in questo genere di situazioni.

Buffy lo detestava,non si fidava più di lui e, certamente, il rapimento di Clarck non lo metteva in una luce migliore, anzi.

Dunque, come poteva dirle che l’amava ed aspettarsi che anche lei ricambiasse i suoi sentimenti? Accantonò momentaneamente l’idea di dichiararle il suo amore.

 Ma bene! Era tornato nel suo Inferno personale.

 

 Nel frattempo, a Firenze i preparativi per il rituale procedevano a ritmo spedito.

 Clarck aprì gli occhi.

 Era buio, un’oscurità disarmante. Era all’Inferno? O in una bara?

 Inspirò a fondo, cercando di calmarsi.

 Respirava, era dunque viva? Sepolta, dove?

 Le tempie pulsavano all’impazzata. O era il suo cuore?

 Ordine.

 Doveva rimettere in fila i ricordi, capire cosa fosse successo. Quanto era grande il luogo della sua prigionia?

Provò a muoversi. Era legata?

Il polsi erano bloccati da un paio di spesse manette. Tentò di muoverli ma erano intorpiditi, il ferro tagliava la sua pelle.

Calma.

 Era distesa supina. Tentò di girarsi su un fianco e con orrore si accorse di avere almeno un paio di costole spezzate.

Trattenne a stento un gemito di dolore e con un ultimo sforzo si girò. Le manette urtarono su quello che doveva essere il pavimento, provocando un sordo rumore metallico. Una cassa di ferro?

 Un altro sonoro clang delle manette glielo confermò. Girò nuovamente su sé stessa. Toccò una parete. Approssimativamente aveva uno spazio di 80 cm di larghezza per? Quanto era lunga la cassa?

 Si trascinò sui gomiti ma, scivolò su un liquido caldo ed appiccicoso. Un grido di dolore echeggiò nella cassa. La sostanza entrò in contatto con il suo viso.

Nonostante non riuscisse a vedere nulla, la classificò come sangue. Di chi? Il suo?

 Quanto ne aveva perso? E quanto gliene rimaneva?

 La sua bara misurava all’incirca due metri e dieci di lunghezza. Era riuscita a toccarne il fondo.

Claustrofobia.

 Si accorse di soffrirne, doveva uscire, respirare.Prese violentemente a calci la cassa. Il dolore alle costole si fece insopportabile e la ragazza non aveva ancora capito se era dallo sterno che sanguinava o dalla gamba o da chissà dove. Non riusciva a distinguere da quale zona del suo corpo provenissero le fitte che provava.

 Cercò di isolare il dolore e sfoderò un ennesimo, disperato, poderoso calcio alla cassa. Un cedimento. Era saltato un bullone?

 Continuò a tirare calci finché non scorse un sottilissimo spiraglio di luce. Calci, ancora calci. La parete della cassa cedette definitivamente e si allentò quanto bastava per permetterle di uscire.

Era sola.

 Faceva terribilmente freddo, l’umidità era sovrana indiscussa di quel luogo. La cassa metallica era posata su un altare di pietra.

 Clarck scese dal grosso masso. I suoi piedi entrarono i contatto con acqua gelida provocandole forti brividi.

Si trovava in una grotta. Era ben illuminata sebbene non riuscisse a capire da quale punto provenisse la fonte di luce. La Cacciatrice poté finalmente vedere da dove proveniva tutto quel sangue. Poco al di sopra del ginocchio destro, c’era un profondo taglio. Utilizzò l’acqua gelata per tentare di fermare l’emorragia.

 Doveva andarsene da quel posto, il prima possibile ma, aveva bisogno di liberarsi dalle manette.

 Mentre cercava un masso abbastanza affilato da rompere le catene, fu però colta di sorpresa da un’ombra alle sue spalle.

 

 A Roma, intanto …

 “E così, io e Spike, con un grandioso gioco di squadra, abbiamo colpito la Cacciatrice psicopatica … Come si chiamava? Ah, si! Dana!Che incredibile collaborazione, siamo una squadra fantastica, vero Spike?”Andrew stava raccontando per l’ennesima volta la sua ultima visita a Los Angeles.

 Spike lo guardò accigliato e sbuffò irritato. Si come no, pensò nella sua testa.

 “Si, un gioco di squadra così formidabile che tu sei caduto a terra svenuto e Spike ci ha quasi rimesso entrambe le mani.”- concluse Angel riassumendo in breve gli avvenimenti.

 “Sono particolari, quelli!”- banalizzò il giovane Osservatore.

Buffy non poté fare a meno di sorridere.

 “In questa missione, signori, vi dimostrerò quanto valgo”- disse Andrew determinato.

 “Mi dispiace Andrew ma, sarà per la prossima volta. A te affido un compito molto importante che voglio tu svolga durante la mia assenza.”- lo interruppe Buffy con uno sguardo astuto.

 “Oh si, di cosa si tratta? Andare di pattuglia qui a Roma? Cercare alleati?”- domandò entusiasta il ragazzo.

 “Peggio … Ho bisogno che tu tenga d’occhio quel terremoto di mia sorella Dawn”

 Il ragazzo strabuzzò gli occhi.

 “Cosa? Vuoi che faccia da babysitter a tua sorella? Ma lo faccio già tutti i giorni!”- replicò contrariato Andrew.

 “Andrew, ti prego. È importante che tu sorvegli Dawn. Non voglio che le accada niente, intesi?”

 “E va bene”. Il ragazzo sbuffò imbronciato e deluso. Lo seccava che Buffy non lo ritenesse ancora capace di gestire situazioni serie e pericolose.

 

A Firenze …

 Clarck era stata attaccata da un demone del caos liberatosi da un’altra cassa posizionata accanto alla sua. Semisvenuta a terra, scorse degli uomini radunarsi intorno a lei. I Caduti la sollevarono da terra e la sistemarono sull’altare.Le posizionarono accanto il demone del caos, tramortito. Cosa stava succedendo?

 La ragazza non riuscì a parlare, le mancò la voce. Un Osservatore anziano pronunciò una formula ad alta voce e levò sopra la testa un pugnale.

 “Oh, grandioso. Quello lascerà una bella cicatrice!”- non riuscì a fare a meno di commentare la ragazza, ormai in punto di morte. Era segnata? Sarebbe finita così?

 Chiuse gli occhi.

 Percepì il braccio dell’uomo scendere con il pugnale su di lei e lo bloccò a mezz’aria usando quel poco di forze che le rimanevano. Ma erano veramente poche e il suo braccio cedette.

 Il pugnale affondò nella sua carne con così tanta facilità che quasi non lo percepì.

 Una pugnalata, due pugnalate, tre pugnalate. L’uomo le praticò due profondi tagli su braccia e gambe.

Qualcos’altro?

 La Cacciatrice vide l’Osservatore spostarsi in direzione del demone del caos accanto a lei. L’uomo affondò il pugnale nel torace del demone e, con un’operazione brutale, estrasse una metà del suo cuore. Le urla di quest’ ultimo si propagarono nella grotta e si dispersero, lontane.

 Altre formule incomprensibili, altro sangue che sgorgava, instancabile dalle ferite di Clarck.

 La Cacciatrice percepiva ogni singola goccia scenderle lungo la pelle ed unirsi in un rivoletto che scorreva lungo l’altare.

 Doveva fermare quella follia.

 La vista era annebbiata, era debole ,ma valeva la pena tentare un ultimo gesto, prima di passare a miglior vita.

 Voleva morire lottando e non arrendendosi.

 

A Roma, Willow si materializzò nell’appartamento di Buffy.

“Buffy!Oh cielo, che bello rivederti!”La strega corse ad abbracciare l’amica. Le era mancata così tanto.

 “Bentornata Willow, mi sei mancata”-disse Buffy sinceramente.

 “Angel!Ti trovo bene”- disse Willow salutando il secolare vampiro.

 La giovane strega posò lo sguardo su Spike e spalancò gli occhi, visibilmente colpita.

 “Spike!È incredibile rivederti! Ma … come è possibile?Insomma tu eri … morto!”-domandò stupita la rossa al vampiro biondo davanti a lei.

 “Oh, finalmente qualcuno che si accorga del mio ritorno!”- esclamò soddisfatto il vampiro.

 “Willow, hai le coordinate esatte del posto?”- domandò Angel alla strega.

 “Oh, certo. I Caduti si riuniscono nella Grotta del Vento, a Lucca ,non lontano da Firenze.Usano un passaggio magico, ben nascosto e con difese efficienti, che li nasconde alla perfezione.”

“Sarà difficile da trovare?Abbiamo fretta.”- domandò Spike teso.

 “Di questo me ne occuperò io, non preoccupatevi, ok? Ce la faremo”. Ma Willow era la prima ad avere qualche dubbio sull’esito della missione. Si augurò che tutto andasse per il meglio.

 Buffy prese la sua ascia e qualche arma di riserva, in caso di scontro diretto.

 Willow pronunciò l’incantesimo che li avrebbe condotti a destinazione. Li trasportò all’interno della Grotta del Vento, così che Angel e Spike non venissero esposti alla luce diretta del sole.

 Faceva decisamente freddo.

 “Bene,datemi solo qualche minuto, d’accordo?”Willow mimò con le labbra un incantesimo che rivelò, qualche istante dopo, il passaggio magico nascosto. Soddisfatta, la strega piegò le labbra in un mezzo sorriso vittorioso.

Camminarono nell’acqua, in quel labirinto di stalattiti e stalagmiti. La strada che stavano percorrendo cominciò ad ampliarsi,lasciando il posto ad un largo spiazzo e fu lì che videro, con orrore, cosa stava accadendo.

 Su un altare, un demone sventrato era accasciato esanime. Un uomo anziano era chino su di lui, in fin di vita, con un pugnale sporco di sangue serrato nel pugno.

 La folla di uomini e demoni davanti all’altare levò un grido raccapricciante ed esplose uno scontro.

 In molti, con foga, si lanciarono contro l’altare.

 Buffy ,con la sua balestra, schioccò un dardo e colpì uno dei demoni in prima linea. Demoni ed Osservatori si voltarono per vedere da dove fosse partito il colpo.

 “Disturbiamo?”- domandò ironicamente la Cacciatrice prima di lanciarsi in quello scontro.

Angel e Spike la seguirono mentre Willow, in disparte, guardava le spalle ai compagni, con la magia.

 Entrarono nel vivo dello scontro.

Buffy si fece strada fra la folla, uccidendo chi ostacolava il suo cammino.

 Angel fu messo con le spalle al muro da un consistente gruppo di demoni. Il vampiro mostrò la sua vera natura e sbaragliò i suoi nemici. Le grida dei demoni echeggiarono nella grotta,l’acqua si colorò rosso scarlatto.

 Spike eliminò due grossi troll davanti a lui. Si voltò verso l’altare e scorse una figura magra accasciata accanto alla grossa pietra. Corse in sua direzione, rischiando più volte di scivolare malamente a terra. Si chinò accanto alla figura,in un bagno di sangue.

 “Clarck …”. Dannazione, respirava?

 La ragazza era inerme davanti a lui. In preda al panico le sentì il polso. Niente. O era lui che non riusciva a percepirlo?

 Passò la mano sotto il naso della ragazza, Clarck non respirava.

 Ringhiò, teso.

 Doveva esserci pur qualcosa che potesse fare. La sollevò da terra e la adagiò in un punto più asciutto.

 Spostò lo sguardo confuso sulla battaglia. Angel e Buffy se la stavano cavando egregiamente.

Il vampiro biondo chiamò a squarciagola il nome di Willow, forse la strega poteva fare qualcosa, forse erano ancora in tempo. Il suono della battaglia coprì la sua voce.

Tornò a guardare Clarck.

 “Maledizione, respira Cacciatrice!”- ruggì. Entrò in uno stato di disperata agitazione. Era morta?

 Avevano dunque fallito clamorosamente la missione di recupero?

   
 
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