Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Sesshoumaru86    28/10/2010    0 recensioni
Questa storia è scritta a 4 mani, da me e da un amico, Ivan Branciforte.
Questa è una breve introduzione, i capitoli saranno 4 come gli spiriti:
1 del coraggio (荒) Aramitama,
2 dell'amicizia (和) Nigimitama,
3 dell’intelligenza (奇) Kushimitama,
4 dell’amore (幸) Sakimitama.
Oltre è il seguito di questa storia conclusa anni fa e postata in altro sito, buona lettura.
La storia inizia con una piccola introduzione, abbiamo deciso di farla cominciare dal capitolo 513 del manga.
Abbiamo inserito la battaglia di Sesshoumaru contro il Magatsuhi, abbiamo cambiato dei particolari.
Sarà il capitolo seguente l'unico che prende leggermente spunto dal manga, gli altri saranno totalmente diversi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
amicizia (和) Nigimitama amicizia (和) Nigimitama

Naraku fissava la sfera degli Shikon.

Nell’iride dei suoi occhi si contrastavano tonalità rossastre, chiare e scure, flussi organici di diversa composizione, come i fiotti del sangue dei suoi nemici quelli che doveva spargere.

Sesshoumaru era riuscito a sconfiggere il Magatsuhi, rovinando i suoi piani, adesso doveva trovare un’altra soluzione e subito.

***


Il Daiyoukai con sguardo fiero ed interessato guardava uno stormo di rondini in volo, era riuscito ad ottenere una nuova spada, una katana tutta sua, quelle rondini le osservava non con un’aria da predatore.

Le rondini annunciavano i cambiamenti positivi del tempo, per Sesshoumaru era avvenuto un mutamento glorioso, presto si libererà del suo nemico e presto lascerà Rin e Kohaku in qualche villaggio e ritornerà nelle sue terre.

Questi aggraziati uccelli, formavano delle eleganti figure nel cielo mentre inseguivano gli insetti, che catturano direttamente in volo, svolgendo la loro solita caccia aerea.

Sentiva che quell’arma era una parte di se e doveva utilizzarla come se fosse davvero un segmento del suo corpo, conosceva quella katana come ha imparato a farlo con se in tutti i suoi anni trascorsi come le rondini utilizzavano il corto becco adattissimo alla loro caccia.

Intanto Jaken e Rin guardavano Kohaku che stava ancora a terra senza conoscenza.

Sesshoumaru si girò verso di lui e lo guardò velocemente poi mise ancora lo sguardo verso il cielo e pensò alle parole che aveva detto sua madre rivolgendosi a Kohaku poco tempo fa.

“Anche tu come la bambina hai una vita che la tenseiga non potrà restituirti.”
“Togliendo quella scheggia, Kohaku, morirà.” Pensò. “Naraku vuole questo frammento, non gli permetterò di prenderlo!”


***


Inu Yasha aveva avvertito quell’enorme aura malefica, che attualmente non sentiva più, “cosa era successo?” si domandava, ma non poteva saperlo prima di arrivare nel posto dove lui e i suoi compagni stavano giungendo.

Riconosceva l’odore del suo fratellastro e pensava che il proprietario di quell’enorme aura maligna fosse stato distrutto da Sesshoumaru.

Sesshoumaru sentì l’odore di Inu Yasha che si stava avvicinando e pensò che la miko che era con lui potesse occuparsi di Kohaku, ma oltre a questo, aveva avvertito l’odore di Byakuya.

Ora che Naraku si era fatto vivo per prendere il frammento e non c’era riuscito, pensava che sicuramente i due stavano tramando qualcos’altro, Naraku non era il tipo che si arrendeva e non lasciava mai un’altra pedina scoperta dopo che una di queste era stata eliminata dal suo gioco.

"Byakuya deve morire!"


Con aria minacciosa Sesshoumaru guardò nuovamente il cielo in direzione dell'origami di Byakuya che si stava avvicinando.
Stava per spegnersi il rosso del tramonto ed il Daiyoukai doveva tenerlo vivo col sangue di quell'essere ambiguo.

Sesshoumaru voleva provare la sua nuova spada su di lui la Bakusaiga (爆砕牙)"l'artiglio distruttiva del cane", e voleva veder rotolare la sua testa a terra. Doveva eliminare prima la sua emanazione e poi Naraku.

***


Inu Yasha correva con Kagome sulla schiena, la ragazza percepiva la presenza del frammento della Shikon No Tama che possedeva Kohaku.

Sango era preoccupata sperava che il fratello non fosse stato attaccato da Naraku e che fosse ancora in vita.

La sterminatrice pensò poi che col fratello c’era anche Sesshoumaru, e che sicuramente lui proteggerebbe il ragazzo ed il frammento della Shikon No Tama dagli oscuri interessi di Naraku, così la ragazza si rassicurò.

Il ragazzino aveva deciso di stare con l’Inu-youkai, da tempo grazie a Kikyo la sua volontà era buona.

***


Arrivati trovarono Jaken e Rin accanto Kohaku che stava in posizione supina e con gli occhi chiusi.

Sango corse disperata incontro al fratello, lo raggiunse e lo abbracciò piangendo credendo che il ragazzino fosse morto.

Sesshoumaru guardò Sango urtato per il suo comportamento, lui aveva protetto il fratello con tutto se stesso ed adesso la corsa apprensiva di quella ningen verso il ragazzo a terra, gli faceva capire che la sterminatrice diffidava della sua forza, così emise un “Tsk!”

“Kohaku non è morto!” disse poi Sesshoumaru “Il Magatsuhi ha sfiorato il suo frammento.”

Kagome scese dal dorso di Inuyasha e vide che la scheggia di Kohaku era totalmente nera, ricordò in quell’istante cosa le aveva detto Kikyo.

“Kohaku ha l’ultima scheggia, difendi la luce di Kohaku!”
“Kagome solo tu puoi farlo!”


Si avvicinò a Sango e rassicurò la compagna sullo stato del fratello, poi provò a purificarlo.

Non si sentiva in grado, ma adesso che Kikyo non c’era più soltanto lei poteva farlo, pensò che dopo Kohaku avrebbe pensato a Sesshoumaru, il suo hitatare era sporco di sangue, sicuramente il fratellastro di Inu Yasha era ferito. Kagome apprezzava ciò che Sesshoumaru aveva appena fatto e voleva sdebitarsi, posò le mani sulla nuca fredda di Kohaku, e sentì qualcosa di strano.

Inu Yasha non vedendo il nobile Youkai lo cercò con lo sguardo.

Sesshoumaru era andato verso la zona collinare sottostante, Inu Yasha percepiva il tanfo del sangue del fratellastro e voleva capire cosa era successo.

“Inu Yasha-sama! Sesshoumaru-sama ha combattuto contro un orrendo mostro!” disse la piccola. “Quello Youkai era molto forte, ma poi ha vinto!”

Rin con le lacrime agli occhi raccontò quello che era avvenuto, nonostante l’occhiataccia che Jaken le aveva lanciato.

“Io non ho dubitato della forza di Sesshoumaru-sama, lui è il più forte che esiste!” disse il Kappa con voce esaltata.

***


Byakuya voleva che Sesshoumaru lo seguisse, ma non si aspettava cosa il Daiyoukai aveva in serbo per lui.

Mentre volava sul suo origami di carta con la coda dell’occhio scrutò sotto e vide Sesshoumaru con sguardo minaccioso che si stava avvicinando con grande velocità.

Inu Yasha decise di seguire il fratellastro, vedeva qualcosa di strano in lui, di nuovo, ma non capiva cosa fosse.

Vide in lontananza il fratellastro schizzare verso Byakuya con enorme velocità. Gli corse incontro, ma poi si fermò per lo stupore.

Sesshoumaru estrasse col suo braccio sinistro una katana mai vista.

Una mezza luna stava per sorgere, la lunga spada rifletteva la luce lunare e splendeva mostrando riflessi argentei, possedeva delle incisioni particolari in una parte della lama, dei caratteri simili a quelli dei segni della scrittura degli dei.

Sesshoumaru sferrò un solo colpo e si generò così un uragano di luce che colpì Byakuya.

Byakuya sconcertato da quel tremendo gesto, stava per morire trascinato da quel bagliore fortissimo, così in un istante venne travolto ed ucciso dal “Kaze no Hina” di Sesshoumaru, “Luce del vento” 風の光.

Inu Yasha non credeva ai suoi occhi, quella spada forse era molto più potente della tessaiga, come era riuscito Sesshoumaru ad ottenerla?

Naraku aveva chiesto a Byakuya di allontanare Sesshoumaru dai pressi del monte Kaimon, i suoi piani erano stati sventati, adesso doveva spostare la sua ultima pedina, questa colpirà Sesshoumaru in uno dei suoi celati punti deboli, ma non era Rin l’oggetto del piano, la bambina che stava con lui, ma qualcuno che intaccasse l’orgoglio e la voglia di vendetta di quel Daiyoukai.

Midoriko aveva perso, ma la sua anima era ancora presente all’interno della sfera perché non era stara interamente abbattuta, Naraku temeva ancora che il Naoni potesse riformarsi ingrandirsi ed ucciderlo.

Naraku non voleva che Sesshoumaru se ne accorgesse prima che lui portasse a termine il suo esperimento, questo l’avrebbe reso eterno ed una volta ottenuta l’immortalità totale, neanche il Naoni poteva ucciderlo.

Un calore profondo avvolse le sue tempie e un dolore forte agli occhi gli impedì di guardare dentro la buia caverna dove stava per entrare.

“Byakuya è morto!”

Spalancò i suoi occhi color rubino, rimpicciolendo le bianche pupille che stavano all’interno.

***


Kagome sentiva che qualcosa all’interno del frammento della Shikon no Tama stava chiamando il suo spirito, provò una sensazione di paura ma non riusciva a staccare le mani dalla nuca di Kohaku.

La Shikon no tama splendeva di un nero intenso il Magatsuhi prima di uscire aveva vinto la sua battaglia contro Midoriko e lei era orami debole perché aveva perso una buona parte del suo spirito che era stato divorato dai demoni.

“Kagome, ho bisogno di te, tu possiedi un grande spirito, se non mi permetti di prenderlo, colui che possiede la parte quasi completa della Shikon no Tama porterà a termine i suoi piani e farà sì che il Magatsuhi si ricrei ancora più forte di prima.”

Una voce si fece sentire da Kagome, le chiedeva di abbandonarsi alla morte per distruggere Naraku.

Cosa doveva fare? Doveva cedere?

“Ti chiedo un sacrificio enorme, fallo per il bene dei tuoi amici!”
“Kagome questo era il tuo destino!”


“Per Miroku la morte di Naraku è importante, la sua maledizione deve essere sciolta, fatto questo vivrà una vita normale senza più l’angoscia di poter scomparire un giorno risucchiato dalla sua stessa mano. Sango si sposerà con lui e sarà felice, verrà fatta giustizia per la morte di Kikyo e vincerà il Naoni, l’equilibrio, la Shikon no Tama scomparirà e non ci sarà più motivo di lotta tra la gente e gli Youkai bramosi di potere.”

Kagome rifretteva con le lacrime agli occhi era decisa, se cedeva adesso il suo spirito e combatteva con Midoriko faceva il bene di tutti, anche se doveva rinunciare a vivere una sua vita accanto ad Inu Yasha.

“Amici, se torna Inu Yasha ditegli che era necessario questo mio sacrificio per purificare la Shikon no Tama, fatto questo Naraku morirà.”

“Addio amici! Questo era il mio destino.”

Consentì a Midoriko di prendere il suo spirito e di lottare al suo fianco all'interno della Shikon no Tama.

Il tamashii di Kagome venne risucchiato dall’interno del gioiello, una parte della luce che usciva dal corpò di Kagome volò in direzione di Naraku, mentre l'altra parte fu assorbita dal frammento di Kohaku, poi Kagome cadde.

I suoi capelli corvini erano sparsi sulla terra gialla e sabbiosa del posto, il frammento di Kohaku riprese colore ed il ragazzino si svegliò, puntato dai volti terrorizzati di chi stravolto, guardava il corpo di Kagome abbandonarsi a terra senza vita.

Tornato in se Naraku vide che la sfera stava interamente per ricolorarsi, doveva affrettarsi se non lo faceva la sua esistenza era in serio pericolo.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Sesshoumaru86