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Autore: Nicc    01/11/2010    2 recensioni
Questa FF cambia gli eventi che accadono dalla fine della quarta stagione in poi. La vita a Tree Hill raccontata da un nuovo personaggio che racconta tutto ciò che le accede e le vicende che coinvolgono i fratelli Scott e tutti gli altri ragazzi della serie.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brooke Davis, Haley James Scott, Lucas Scott, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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16. C’è Chi Si Riavvicina E Chi Si Dice Silenziosamente Addio

 

L’urlo di Stella non si decideva a cessare, così dovetti urlare a mia volta “STELLA!” Silenzio “Scusami Niki, è che non ci posso credere, cioè la settimana della moda e per giunta a New York” disse tutto d’un fiato “Lo so, lo so. Anche io ero scioccata quando me l’hanno detto” “L’hanno?” “Brooke e Rachel” risposi “Rachel?” “Si è tornata e starà qui fino al matrimonio” informai la mia migliore amica “Quindi questa sera facciamo una serata tra donne come ai vecchi temi” disse Stella “Non ci provare, questa sera lavoro. A proposito, devo chiamare Chase e dirgli che venerdì lavoro” “Ah, già. Hai chiamato Alex?” mi chiese “Si, l’ho chiamato ed era del mio stesso parere: l’importante è che tu riveda tuo padre, tuo fratello….” “…e la loro nuova famiglia” disse cantilenando “Me lo dite in continuazione tutti” proseguì “Lo so. Come ha reagito Spencer quando glielo hai detto?” “Ci è rimasto male, ma poi mi ha ripetuto la stessa cosa che mi hai detto tu” rispose. Sotto la voce di Stella sentivo qualcuno parlare , ma non riuscii a capire chi “Scusa devo andare, mi sta chiamando mia madre. Ti voglio bene” “Anche io S. Ci vediamo domani” e attaccai.

Quando scesi al piano inferiore, trovai un sacco di gente, come se qualcuno avesse organizzato una festa. Poi, notai, che non c’era quella gente che, si, vedi tutti i giorni, ma con la quale scambi si o no due parole e niente di più, ma c’era quella che per me era la mia famiglia: Brooke, Hales, Nate, Peyton, Jake e Jenny, Karen, Lily e Andy, Stella e Ethan, Rachel e Skills, Chase e Mia, Will e Alice, Mouth e Millie, Lory e anche Dean, Amy, Annie e Spencer e sula porta le ultime due persone che pensavo di trovare in quella casa: James e Lucas. “Sorpresa?” mi chiese Ethan “Salgo in camera mia per parlare dieci minuti al telefono e quando torno vi trovo tutti qui. E’ ovvio che sono sorpresa” “Si nota la sua mancanza”questa volta fu Will a parlare “Non ci possiamo fare niente, non c’è e noi dobbiamo farcene una ragione, sono passate tre settimane ormai” risposi con l’intenzione di mettere fine al discorso ‘Alex’ e mi allontanai, raggiungendo Brooke “Hai visto chi c’è?” le chiesi e indicai la porta. Mia sorella alzò lo sguardo che si illuminò e notai quella famosa luce che Nathan non vedeva più nei miei occhi “Dovresti andare a salutarli” suggerii “Giusto. Vado” La guardai avvicinarsi ai due uomini più importanti della sua vita e vidi che le scesero alcune lacrime quando James l’abbracciò e vidi che sussurrò all’orecchio di Lucas ‘grazie’. “Hai visto, alla fine tutto va al suo posto” mi disse Nathan abbracciandomi “Doveva finire così dall’inizio della loro storia. E’ il destino” “Vuoi vedere che oggi il destino è di ottimo umore” mi voltai e lo guardai con aria interrogativa “Voltati” disse. Dalla porta era appena entrato Alex. Era ancora più bello di quanto mi ricordassi, indossava una camicia bianca portata fuori dai jeans e aveva accorciato i capelli. I nostri sguardi si incrociarono e ci sorridemmo a vicenda, ma la magia che si era creata venne spezzata dall’urlo, anzi, dal coro di tutti gli invitati “Alex!”. Mi lanciò un ultimo sguardo prima di essere trascinato in salotto da Ethan e Will. Sottovoce dissi “E la magia è andata a farsi benedire” e andai in cucina.

Erano circa le undici e non ero andata al lavoro a causa della festicciola organizzata da Brooke e da Rachel, che avevano convinto anche Chase a tenere chiuso il TRICK e per di più non ero riuscita a scambiare neanche mezza parola con Alex. “Ehy, noi andiamo a casa” mi disse Peyton, la salutai, come avevo fatto con tutti gli altri invitati che erano andati via prima, presi alcuni bicchieri che erano stati lasciati in salotto e li misi nella lavastoviglie, uscii e mi sedetti sulle scale che davano sulla spiaggia “E’ bello il silenzio, non è vero?” “Soprattutto quando viene interrotto dalla tua leggerissima voce, Alex” dissi ridendo “Mi sono mancati questi scambi di battute tra di noi” “Anche a me, non sai quanto” gli risposi “Vieni qui” disse e mi avvolse tra le sue braccia “Come è vivere a San Francisco?” gli chiesi rimanendo con il viso sul suo petto “E’ un’altra cosa rispetto s Tree Hill”. Alzai lo sguardo verso il suo e le nostre labbra erano distanti pochi millimetri, ma mi allontanai e dissi “Mi dispiace, ma non posso” lui mi guardò con uno sguardo interrogativo “Domani tu partirai e io rimarrò qui senza sapere quando ti vedrò” continuai “Veramente io ritorno a San Francisco subito” “E tu volevi baciarmi sapendo che saresti partito subito dopo?” “Mi dispiace” si limitò a dire “Anche a me “ risposi e rientrai. Senza accorgermene avevo sbattuto la porta e quando arrivai in salotto tutti mi stavano guardando “Non mi va di parlarne, lasciatemi stare” dissi e salii le scale correndo. Chiusi la porta della mia camera, mi buttai sul letto e iniziai a piangere fino a quando non mi addormentai.

Quando la mattina dopo mi svegliai erano quasi le dieci, il che significava che Brooke aveva staccato la sveglia e che avevo saltato la scuola. Presi il cellulare e trovai un messaggio [ Mi dispiace per ieri sera, avevo bevuto un po’ e non volevo fare quello che ho fatto. Non voglio rovinare la nostra amicizia. Perdonami, Alex ] [ Non ti preoccupare, non so neanche io perché ho reagito così. Sei uno dei miei migliori amici e non voglio perderti ] gli risposi e con quelle parole avevo imposto al mio cuore di dimenticare Alex, perché la nostra storia era finita ancor prima di incominciare. Mi feci una doccia, mi vestii, presi il mio portatile e andai in spaiggia. Quella mattina faceva particolarmente freddo e il vento era molto forte, ma mi piaceva avere l vento tra i capelli e stare seduta sulla sabbia avvolta nella mia coperta. Accesi il computer, andai nei documenti e aprii la cartella denominata  ‘Per…’, lì c’erano altre cartelle denominate ‘Per Keith’, ‘Per papà’, ‘Per mamma’ e ‘Per Brooke’. Ognuna di queste conteneva delle lettere mai spedite, in cui scrivevo quello che pensavo e quello che provavo, ma che non avevo mai avuto o l’occasione o il coraggio di spedire. Creai una nuova cartella nominata ‘Per Alex’ e aprii un nuovo documento. Scrissi una lettera in cui descrivevo tutto ciò che provavo, quando finii di scrivere la salvai con il nome ’18 Novembre 2010’ poi attaccai le cuffiette al computer, accesi iTunes e rimasi a guardare il mare ascoltando la mia musica preferita. Stavo ascoltando ‘Manos al Aire’ di Nelly Furtado, quando la musica si interruppe, mi voltai verso il portatile per vedere cosa fosse successo e mi ritrovai davanti Lucas “Ehy…” disse “Ciao Luke, cosa ci fai qui?” gli chiesi “Stella mi ha detto che non eri a scuola e così sono venuto a vedere se è successo qualcosa” “Non è successo niente di grave, Brooke ha staccato la mia sveglia, tutto qui” risposi “Cosa è successo ieri sera con Alex?”  Mi voltai per evitare di guardarlo “Ci stavamo per baciare, ma poi mi sono resa conto che lui sarebbe partito il giorno dopo e stamattina quando mi sono svegliata ho trovato un suo messaggio in cui diceva che gli dispiaceva e che non voleva rovinare la nostra amicizia” dissi “E tu ci credi?” “Perché non dovrei?” “Perché forse lui ti ha detto questo perché ha paura…come ce l’hai tu” mi rispose “Non credo.  Possiamo cambiare argomento?” “Certo” “Come va con James?” “Lo amo, è la cosa più bella della mia vita. E’ come se fossimo sempre stati insieme” raccontò “E con Brooke?” “A James è mancata tanto e sono felice che si siano riavvicinati” “Io volevo dire come va tra te e Brooke” “Ecco…ci stiamo riavvicinando…ma lo stiamo facendo per James” precisò “Certo…ora non dovresti andare a prenderlo a scuola?” “E’ già mezzogiorno e mezzo?” mi chiese “E’ quasi mezzogiorno e ti conviene andare visto che sei a piedi” “Hai ragione. Ci vediamo presto” mi disse, mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Rientrai in casa, mi cambiai e andai al TRICK.

Il TIRCK era completamente buio e la cosa era parecchio strana. Entrai e attraversai il locale, dirigendomi verso l’ufficio di Peyton. Bussai, la porta era aperta, così entrai. “Peyton?” chiamai “Niki! Arrivo” mi rispose la migliore amica di mia sorella “Ehy. Ciao Nik” disse Jake “Ciao Jake…O mio dio, scusate non volevo disturbarvi” “Non ti preoccupare, devo andare a prendere Jenny” mi rispose “Ciao amore, ci vediamo dopo” disse, diedeun leggero bacio a Peyton e se ne andò. “Allora,dimmi tutto piccola Davis” mi disse Peyton con gli occhi ancora sognanti “Visto che ho un po’ di tempo libero ho pensato di venire a incidere” “Perfetto, vai pure in sala” disse. Ogni volta che entravo in sala d’incisione mi ricordavo le parole che Mia mi disse quando iniziai a cantare seriamente: “Quando entri in sala, stacca la mente e metti i tuoi sentimenti e la tua energia nella canzone che stai cantando, senza pensare se è la cosa giusta da fare. Devi seguire il tuo istinto” e così facevo sempre, ma quel giorno avevo qualcosa in più, non sapevo neanche io cosa fosse, ma sta di fatto, che quando uscii Peyton mi disse “Questa è stata la tua migliore registrazione di sempre” “Ci ho messa tutta me stessa” “Si  sentito. Brooke mi ha detto cosa è successo dopo che me ne sono andata ieri sera, come stai?” mi chiese “Non mi va di parlarne e ormai lui se ne andato” le risposi “Ora è meglio che vada, Stella mi ha mandato un messaggio e vuole vedermi. Ci vediamo presto. Ciao” dissi “Ciao” rispose e mi avviai verso la casa di Stella. Quando arrivai suonai il campanello e ad aprirmi venne Mary, la madre di Stella “Ciao Niki” mi disse “Buongiorno Mary, Stella è già arrivata?” “Ah, Stella mi ha chiamato e mi ha detto di avvisarti di andare da Ethan” mi rispose “Perfetto. Grazie mille Mary” “Di niente. A presto” mi salutò e chiuse la porta. Mentre andavo a casa Ward, maledicevo mentalmente i miei due migliori amici per essere così curiosi dei fatti che riguardavano la mia vita. Quando suonai alla porta di casa Ward venne ad aprirmi la signora Ward “Buongiorno signora Ward”  dissi “Ciao Niki. I ragazzi sono in camera di Ethan” “Grazie mille”  Percorsi velocemente la casa, che ormai conoscevo a memoria, fino ad arrivare davanti alla porta della camera di Ethan. Entrai senza bussare e trovai Ethan e Stella seduti sul letto di lui, impegnati a guardare qualcosa sul computer, ma appena mi videro abbassarono lo schermo del portatile “Ehy, Nik. Come stai?” mi chiese Stella con aria colpevole “Tutto bene. Cosa stavate combinando?” chiesi loro guardando sospettosa il portatile “Niente, stavamo guardando dei video” rispose Ethan “Emm, emm…Comunque perché tanta urgenza di vedermi?” “Volevamo sapere cosa è successo con Alex, lui non ci ha voluto dire molto” disse Stella “Perché non c’è molto da dire. Siamo amici, SOLO amici” risposi sottolineando la parola solo “Ah, ok” . Ci accorgemmo che avevamo passato tutto il pomeriggio a parlare, solo quando il cellulare di Stella squillò “Pronto?” rispose “Come? Sono già le cinque e mezza?” continuò “Va bene. Si, arrivo mamma” e attaccò “Scusate ragazzi, ma devo andare. Sta arrivando mio padre e devo andare a prendere tutta la famigliola all’aeroporto” disse, ci salutò e uscì “Vado anch’io. Brooke sarà già tornata a casa” “Se vuoi puoi rimanere per la cena, ai miei farebbe piacere” mi disse il mio migliore amico “Grazie, ma non mi sembra il casa. E’ meglio che vada” gli diedi un bacio sulla guancia e uscii dalla stanza chiudendo la porta e in quel momento sentii Ethan dire “Allora Alex?” feci un respiro profondo, salutai la signora Ward e tornai a casa.

Quando misi piede in casa c’era la confusione più assoluta: borse, scarpe, CD e altro. “Cosa è successo qua dentro?” chiesi urlando “Ciao zia” disse James, che era sbucato dalla cucina insieme a Jenny “Ehy terremoto, ciao Jenny. Cosa ci fate qui?” “Hanno organizzato una cena di famiglia e hanno messo un po’ in disordine la casa” mi rispose James “Ah, bene. Dove sono tutti?” “Mamma, zia Hales, zia Peyton e Alice sono in cucina, mentre papà, zio Nate, zio Jake e Will sono in salotto” “Perfetto. Andiamo a salutare la famiglia” dissi andando in cucina “Ciao ragazze”, ma non riuscii a vedere niente perché la cucina era completamente imbiancata “Ma si può sapere cosa avete combinato?” continuai “Ah, ciao sorellina. Non ti abbracciamo perché siamo completamente ricoperte di farina” mi disse Brooke “Fantastico. Ah, poi sistemate voi tutto questo casino. Io non voglio neanche saperne di dover pulire la cucina” informai le quattro e con i due bimbi andai in salotto “Ciao. Sei tornata” disse Will abbracciandomi “Cosa guardate di interessante?”chiesi a Luke, nate e Jake che stavano guardando la tv “E’ il campionato universitario. Questa sera gioca la L.A. University contro la Chicago University” mi rispose Nathan “La L.A. University? Non è la squadra dove è andato a giocare Matthew Clap?” chiese a Will “Hai ragione, Matt è andato alla L.A. University. L’ho sentito la settimana scorsa, a gennaio verrà a Tree Hill per la partita e stavamo organizzando una rimpatriata” mi rispose “Ragazzi, la cena è pronta!” gridò Hales “Arriviamo” le rispose Luke. Fu come una di quelle cene che si vedono nei film, dove le famiglie si riuniscono, parlano e si raccontano cosa succede nella loro vite. Ecco, quella fu la mia prima cena di famiglia e fu la migliore e fu la migliore in assoluto. “James si è addormentato. Se vuoi lo sveglio così andate a casa” disse Brooke a Lucas “No, non preoccuparti. Lascialo dormire, lo passo a prendere domani a scuola” le rispose “Ok. Allora lo porto in camera sua” disse lei, prese in braccio James e lo portò in camera sua. “Andiamo anche noi prima che Jenny si addormenti” disse Jake e insieme a Peyton e Jenny se ne andò. “Io accompagno a casa Alice e poi vengo a casa” disse Will “Ciao Niki. Ci vediamo domani a pranzo?” mi chiese Alice “Mi dispiace, a domani mangio con Stella e poi andiamo a fare shopping, come da tradizione” le risposi. Salutai tutti, tranne Lucas, che rimase a parlare con Brooke “Ragazzi, io vado a dormire” dissi ”Va bene cucciola. Ci vediamo domani”mi rispose Brooke “Prima di tutto non chiamarmi cucciola, ho diciotto anni ormai, e secondo domani è il compleanno di Stella  e quindi mi dovrò svegliare presto” dissi “Ah, buonanotte Lucas” continuai prima di salire in camera, sdraiarmi sul mio letto e addormentarmi.

 

Spazio Autrice

Ringrazio tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite o tra le seguite.

E come ogni settimana ringrazio la mia Juls

  
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