Crossover
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Autore: ilcantastorie    14/11/2005    2 recensioni
Gyokumen Koshou è stanca di dover aspettare i sutra per poter resuscitare il suo amato Gyumao, chiedendo alleanza e prendendo accordi con un certo Naraku. I mandanti di Sanzo and Co., i Sanbutsushin, accordatesi con i Kaiohshin capiscono che il quattro giovani non bastano più. Anche perchè usare i Frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti per un esperimento di resurrezione può portare alle fine di tutti i mondi. Indi per cui il Supremo è costretto ad andare in un famoso liceo di Nerima a cercare un certo ragazzo con il codino... mentre il gruppo di Sanzo addirittura nell'epoca Sengokua trovare un mezzodemone cane e la sua banda! Ma l'obbiettivo di tutti sarà uno solo. Fermare la resurrezione.Crossover tra Saiyuki(il mondo, il gruppo di Sanzo), Ranma ½ (Ranma e Akane), Dragon Ball(Goku bambino), Inuyasha(Un po' tutti). (Con partecipazione di Street Fighter (Ryu, Akuma) e Darkstalker (Morrigan) e Soul Calibur (Taki, la Soul Edge). Queste ultime appaiono dal 5° capitolo in poi. Per poter apprezzare a pieno l’opera è richiesta una minima conoscenza su Saiyuki, Ranma e Inuyasha. Senza dimenticare l'apporto massiccio dato da The Slayers (per alcuni incantesimi).
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

*** 2° Capitolo ***


 

Dunque siete tornati ancora una volta, o nobili viandanti, attorno al mio fuoco, ma sedetevi ed ascoltate…”

***

E venne spalancata l’ennesima porta.

Dietro vi era un essere dalla mente fine e al tempo stesso terribile.

Egli aveva ordito complotti e trame che avevano portato disfacimento e morte nelle case di coloro che avevano avuto la sventura di esserne stati vittima. Costui era Naraku.

Si presentò avvolto in un sfera di energia che gli permetteva di galleggiare, vestaglia dai riflessi eterei, e due occhi pieni di malizia e astuzia.

Immagino che tu sia venuto per i frammenti della sfera” disse.

L’altra figura, avvolta nel buio, annuì e prese al volo qualcosa che Naraku gli lanciò:

I pezzi della sfera degli Shikon!

E colei che comanda i venti?” parlò per la prima volta la figura.

Dal buio da cui era avvolto il mezzo-demone, emerse una figura femminile.

Un kimono la avvolgeva e in mano aveva un ventaglio, simbolo del suo dominio sui venti.

I suoi neri capelli erano raccolti in uno chignon, ma la cosa che avrebbe più colpito un osservatore umano sarebbero stati gli occhi: senza pupille.

Solo le rosse iridi rendevano vivo il suo sguardo.

***

C’erano molte cose che non gli tornavano, pensava Hakkai alla guida della suo drago-jeep, prima di tutto il nome di quel tempio… Templum Temporis, infatti avendo studiato presso un istituto retto da suore, aveva avuto modo di imparare quella lingua chiamata latino, e quindi era in grado di comprenderne il significato: il Tempio del Tempo.

Il nome, dunque, non aveva, non avrebbe dovuto avere niente a che fare con il trasporto da luogo a luogo.

Poi questi nuovi compagni… assai strani, ma non era quello il punto.

Il punto era come mai tutto ad un tratto i Sanbutsoshin avessero voluto affiancargli questi nuovi compagni…

Le spiegazioni che gli avevano dato non lo convincevano neanche un po’.

Aveva poi notato le differenze, d’abito e di conoscenza tra Kagome e gli altri: Kagome sapeva che cos’erano le jeep e le sigarette, mentre gli altri membri del gruppo non ne avevano idea.

Ma il tempo sarebbe stata la risposta, il tempo era la sola risposta e la risposta a tutto.

***

La prima cosa che Ranma vide non appena fu sveglio fu il deserto, un deserto senza fine, piatto come il mare nelle placide giornate di luglio.

Ma lui come era arrivato lì?

Poi ricordò tutto:

Quel vecchio dalla pelle verde che li aveva avvertiti della possibile fine del mondo e che li aveva incaricati di salvarlo… dandogli come aiuto quel ragazzino.

Che sapeva manovrare molto bene il ki, questo gli lo concedeva, ma pur sempre un ragazzino.

Tutto gli sembrava un sogno talmente era assurdo… eppure era tutto dannatamente vero: lui, Akane e il piccoletto… gli unici in grado di porre la parola fine alla fine del mondo.

Che stupido gioco di parole.

Si alzò, si scrollò la sabbia che aveva addosso e si guardò attorno:

Akane era addormentata poco distante, e accanto a lei c’era Goku con un filino di bava che gli usciva dalla bocca, probabilmente fantasticando su cibi di ogni genere.

Il primo pensiero di Ranma fu quello di come svegliare Akane…voleva vendicarsi di tutti i bruschi risvegli che aveva subito da parte sua: secchiate d’acqua fredda, Katanate e brutali martellate, così Ranma veniva svegliato ogni mattina.

Poi gli attraversò la mente un pensiero che lo fece rabbrividire: Akane versione demoniaca con martello in mano.

Quindi pensò a qualcosa di più dolce o perlomeno di meno traumatico.

Ma perché” si chiese “non posso dichiarami una buona volta? ”

Soprattutto dopo la faccenda di Safulan…

Lì quando aveva visto il corpo senza vita di lei… era riuscito a esprimere quello che provava…

Ma non tutto.

Ma l’aveva ammesso a se stesso.

E questo era già un gran passo.

Hai paura” gli disse una voce dentro di sé “hai paura che se tu ti dichiarassi lei potrebbe rifiutarti…e tu dipendi da lei…”

Lui scosse la testa, non era il momento di parlare con strane voci interiori.

La soluzione del problema venne da sé: Akane si stava svegliando da sola.

Tutto bene?” le chiese

Lei scosse la testa:

Credo di sì” rispose con voce quantomeno stordita.

Che facciamo con il piccoletto? Credo che dormirà per il resto della giornata se non lo svegliamo”

Intendi dire Goku? Lasciamolo dormire ancora un po’…deve essere stanco”

Ranma sospirò e si appoggiò ad una roccia lì vicino, dove trovò riparo dal sole.

Sfortunatamente erano caduti in pieno deserto, ma nella sfortuna erano stati fortunati:

Erano caduti vicino a un mucchio di rocce che li avrebbe riparati almeno dal sole.

Ma non altrettanto in fatto di punti cardinali.

Ranma, a nord cosa si vede?”chiese Akane

Ranma infatti era salito su una roccia e osservava il panorama.

Sabbia”

A sud?”

Sabbia”

A est?”

Sabbia”

A ovest?”

Una città!”

Davvero?!?”gli chiese Akane al colmo dell’eccitazione.

No, solo sabbia.”

SDANG

Una randellata colpì Ranma in pieno volto facendolo sfracellare al suolo.

Non c’era neanche il bisogno di dire chi fosse stato.

MA SEI IMPAZZITA?”sbraitò Ranma riemergendo dalla sabbia.

No, ed abbassa la voce, Goku sta dormendo” rispose Akane infuriata per la falsa speranza.

Ma perché deve fare sempre scherzi così idioti?” si chiese la fidanzata di Ranma.

***

Ranma si era infilato del cotone nel naso per fermare l’emorragia causategli da Akane, aspettando che Goku si svegliasse.

Un rumore.

Ranma e Akane rimasero in attesa pronti a fronteggiare l’eventuale nemico.

Ma chi si fece spazio alla loro vista non era una minaccia.

Un vecchietto.

Allora” disse “Vi siete svegliati… sai eravate sotto il sole poco lontano da qui, svenuti, e vi ho trasportato fino a queste rocce, all’ombra…”

***

Saaaaaaaanzoooo… io ho fame!”

BANG BANG

Ma questi non la smettono mai?”

Questo era il pensiero che attraversava la compagnia di Inuyasha, ormai non più divertita dai continui battibecchi tra Gojyo e Goku e dallo sparare della pistola di Sanzo.

Quello strano aggeggio, a detta di Kagome, serviva a uccidere e funzionava un po’ come un arco, ma al posto delle frecce scagliava strani aggeggi di metallo, proiettili, così si chiamavano.

Normalmente – gli aveva spiegato Hakkai – le pistole non avrebbero potuto uccidere dei demoni, ma così come il proprietario quella pistola non era normale: era una Shoreiju; un colpo di quella al cuore e il destinatario, sia esso un demone o un umano, non avrebbe avuto scampo.

EH?”

Kagome che c'è?” le chiese Inuyasha

Percepisco dei frammenti della sfera”

In questa dimensione? Com'è possibile?” chiese Miroku.

Scusate – disse Gojyo – se non sono inopportuno vorrei sapere di che cos'è ‘sta sfera…”

Kagome raccontò al gruppo di Sanzo la storia della Shikon no Tama.

Quindi – disse Goku – in pratica c’e’ un tizio di nome Naraku che vuole completare questa sfera per renderla impura.”

*Gocciolone dei presenti*

Beh Goku –gli disse Kagome – la faccenda non e’ cosi’ semplice…Pero’ il succo è quello!”

*I presenti si cappottano*

Comunque – disse Sanzo – la presenza di quei frammenti vuol dire che quel Naraku si è alleato con chi sta cercando di far risorgere Gyumao”

Quindi – aggiunse Miroku - vuol dire che dovremmo molto probabilmente avere a che fare sia con i servitori di Naraku, o probabilmente anche lui in persona, e sia con i nostri nemici”

***

Com'è la vita da queste parti?”

Devo dire non troppo bella…fino a poco tempo fa questa terra era considerata un paradiso sulla terra ma…”

Ma…?”

Ma tutti i demoni con cui gli umani convivevano pacificamente sono impazziti e sono scappati dai luoghi abitati, non prima di aver mietuto delle vittime”.

Ranma, Akane, il vecchietto e un ormai risvegliato Goku, si stavano incamminando verso il villaggio più vicino, in direzione ovest.

Ma io credo – continuò il vecchio – che ci sia una causa per cui i demoni sono diventati così”

Appunto il tentativo di far risorgere Gyumao” pensò Ranma e gli dispiaceva anche di non poterlo dire al vecchio.

Ma doveva tenerlo segreto.

Era passato un bel po’ di tempo da quando erano partiti dai Ghiaccioloni.

Goku aveva dato quel nome alla radura di pietre dove il vecchio li aveva portati per via di una pietra che sembrava proprio un Ghiacciolo.

Così i quattro avevano adottato quel nome per quel luogo.

La compagnia era stanca per il caldo e Akane dava dei segni di cedimento.

Ma così piccoli che solo un esperto li avrebbe saputo coglierli, la ragazza non voleva che Ranma la vedesse come la debole fanciulla indifesa che lui pensava che lei fosse.

Anche gli altri non sembravano proprio in condizioni ottimali ma sorprendentemente era Goku quello che meglio sopportava la stanchezza e il caldo.

Quant'è che manca per arrivare a quella città! Io ho fame!”disse Goku

*Gocciolone dei presenti*

Sono ancora due giorni di viaggio, ma noi – disse senza aspettare l’espressione di disappunto dei suoi compagni di viaggio – tra poco dovremmo arrivare in un oasi- Ranma e Akane sospirarono non visti - con tanti frutti maturi” aggiunse per la gioia di Goku.

***

I pezzi della sfera si stanno avvicinando” disse Kagome

Quella notizia significava solo una cosa: i nemici erano vicini.

E apparvero…

Non i soliti demoni della dimensione del gruppo di Sanzo.

Alcuni di loro aveva dentro di sé la potenza della Shikon no Tama.

Questi erano deformati in orribili mostri caricature sia della loro natura che di quella umana.

Artigli al posto delle unghie.

Questo sarebbe stato normale, se non fossero stati lunghi venti centimetri e intrisi di veleno.

Non riuscivano a stare eretti. Dalla loro schiena, orribilmente gobba, usciva un veleno che corrodeva i loro vestiti

Le gambe pelose sembravano quelle di una bestia ed esse terminavano con un tre dita; le unghie, lunghe e affilate almeno quanto quelle delle mani, erano intrise anch’esse di veleno mortale.

Sanzo capì che ormai avevano perso anche la minima parte di io che erano riusciti a conservare dopo la resurrezione di Gyumao.

Insieme a loro c’erano molti di quei demoni che Inuyasha chiamava: “Pesci piccoli”.

Poi, con sommo dispiacere di Miroku, che non pote usare il foro del vento,il Kazana, v’erano anche i Saimyosho.

La battaglia fu tremenda.

Fu più dura di quelle che i singoli gruppi erano abituati a combattere contro le orde di demoni che solitamente i nemici li mandavano contro.

Gli infimi demoni mandati da Naraku furono ridotti in brandelli da un Sankon Tesso di Inuyasha.

Molti proiettili trapassarono cuori, molti corpi vennero mutilati, altri vennero disintegrati, finché non ne rimase che uno.

Inuyasha gli strappò il pezzo della sfera che ne aumentava la forza.

Sanzo gli punto la pistola contro:

Allora dimmi signor demone: qual'è la svolta che c'è stata negli esperimenti?

Chi c'è dietro agli esperimenti?

Che intenzioni ha questo Naraku che vi ha dato questi frammenti?”

Gli occhi d’ametista di Sanzo fissavano con disprezzo il demone.

Io…”

BUM

E si autodistrusse.

Tzè… lurida feccia” disse Sanzo

***

Dunque…” il vecchio, Ranma, Akane e Goku erano raccolti intorno al fuoco dopo esser arrivati alla tanto sospirata oasi che Goku aveva depredato della gran parte del cibo lì presente “volevo farvi una domanda: come e perché siete arrivati qui?”

I tre fissarono il vecchio:

Il suo volto, si confondeva tra le luci del fuoco ma nonostante ciò, dimostrava tutta la sua vecchiaia.

Era solcato da molte rughe ma nei suoi occhi c’era un guizzo di quel certo-non-so-che.

I suoi vestiti erano molto umili, quasi stracci, molto rattoppati.

Ranma tappò la bocca a Goku e pestò non visto il piede di Akane prima che dicessero qualcosa di troppo.

Quando ci hai trovato, A-ehem…scusa ho dimenticato il nome…”

Miagi”

Quando ci hai trovato, Miagi, ci eravamo persi e…”

Ma Ranma venne interrotto da... da... da...da…Ranma non seppe definirlo.

Era un altro demone deformato dalla Shikon no Tama.

Ranma si alzò per preparasi a combattere, imitato da Akane e Goku.

Ma Miagi corse verso il demone e mormorò qualcosa.

Una palla di fuoco si sprigionò dalle mani del vecchio, che colpì il demone.

Con un repentino calcio, poi colpì la caviglia del mostro, facendolo cadere.

Vide un luccichio sull’addome del mostro e intuii anche il potere che gli era proprio, mise la mano su di esso e, affondatovi la mano, lo strappò insieme alla sua carne.

Immediatamente il demone torno’ normale.

Che vuoi?!” urlò il maestro

Da te niente…-sorrise- e’ da loro che voglio qualcosa…”

E che cosa?”

IL LORO CUORE!”

BUUM!

Ed anche lui si autodistrusse.

VOI MI DOVETE UNA SPIEGAZIONE!- disse girandosi verso Ranma Akane e Goku con in mano ancora il pezzo di carne del demone da cui colava ancora sangue - INSOMMA! MI SEMBRAVA UN PO’ STRANO TROVARE DELLE PERSONE IN PIENO DESERTO SENZA ACQUA, SENZA CIBO, SENZA ZAINI E SOPRATTUTTO COMPLETAMENTE FREDDI!”

Infatti Miagi trovò veramente strano che delle persone nel bel mezzo del deserto, probabilmente svenute per mancanza d’acqua fossero fredde.

I tre furono sconvolti dal vecchio, dal suo cambiamento, dalla sua abilità nelle arti marziali e dalla sua freddezza : aveva strappato quel pezzo di carne dal corpo del demone senza batter ciglio.

Ranma, più di tutti, era stupefatto e sconvolto, ma aveva capito una cosa:

Doveva vuotare il sacco.

E lo vuotò: disse a Miagi di come venissero da un’altra dimensione e di come il Supremo li avesse contattati, come li avesse portati nel suo palazzo, di come avessero conosciuto Goku e di come fossero stati spediti lì.

La calma tornò sovrana in Miagi, insieme a un senso di crescente di stupefazione.

Poco dopo si accorsero di non essere soli: una carovana era arrivata.

***

Sanzo, Goku, Hakkai, Gojyo, Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango erano intorno al fuoco.

Kirara e Hakuryu avevano fatto amicizia e giocavano in un angolo.

Dunque – cominciò Hakkai – avete qualche idea sul perché Naraku avrebbe dovuto allearsi con chi brama la resurrezione di Gyumao? E perché dargli anche dei pezzi della sfera degli Shikon?

E sulla base di quale accordo?”

Per completare la sfera – gli rispose Miroku – noi abbiamo in fondo l’ultimo frammento, e non è raro che Naraku faccia fare il lavoro sporco ad atri…”

Sai Gojyo – mormorò Goku – non ci sto capendo un granché di tutta ‘sta storia…”

Certo – disse tra sé e sè Gojyo – che ci si può’ aspettare da una scimmia con lo stomaco al posto del cervello?”

Guarda che ti ho sentito!”

***

La carovana si era rivelata un semplice gruppo di beduini.

Da questi comprarono degli zaini e quanto poteva loro servire per sopravvivere nel deserto.

E visto che i tre ragazzi erano sprovvisti della moneta locale, la borsa di Miagi si era notevolmente alleggerita.

I tre si misero nei sacchi pelo (comprati dai beduini a peso d’oro) e cercarono di dormire.

Goku si addormentò subito come un sasso, mentre Ranma e Akane riflettevano per la prima volta sul fatto che se avrebbero voluto sopravvivere avrebbero dovuto UCCIDERE.

Quella parola non gli era consona perché in tutte le matte e strampalate avventure che avevano vissuto non si era mai presentata l’occasione di farlo.

Ed ne erano grati a Buddha.

Ma adesso…se volevano sopravvivere avrebbero dovuto farlo.

Ucciderò - penso’ Ranma – solo quando anche l’avversario avrà intenti omicidi”

E con questa frase chiuse la questione con sè stesso e si addormentò.

Io non voglio uccidere – pensava Akane avvolta nel suo sacco a pelo – spezzare una vita… una cosa che parla e che poi non lo fa più… ma… come sopravviverò qui?” Miagi gli aveva detto chiaramente “O si uccide o si viene uccisi”

Ma lei non voleva uccidere, né voleva essere uccisa, dunque?

La questione finì lì perché Morfeo la prese fra le sue braccia.

***

Allora… tra quanto arriveremo alla città più vicina?”

Ci vorranno più o meno” disse Hakkai “Due giorni di Jeep”

E quel tempio?” chiese Sanzo

Il gruppo era chiuso in un cerchio concentrato su una mappa posata su Hakuryu versione jeep.

Non c’è nessun tempio con quel nome, probabilmente i Sanbutsoshin ci hanno dato un nome caduto in disuso”

E perché mai ci avrebbero dovuto farlo?” chiese Gojyo

Non saprei…” rispose Hakkai “ma c'è una buona notizia, quella città è famosa per una fornitissima biblioteca, lì troveremo sicuramente qualcosa”

E che aspettiamo ad andarci?” disse Inuyasha

*****

La mattina dopo Akane, Ranma, Goku e Miagi erano sulla via del deserto, camminando faticosamente: si sarebbero fermati solo a mezzogiorno in un'altra oasi, il vecchio era molto pratico delle zone.

Miagi avanzava in testa, silenzioso e imperturbabile, seguito a ruota da Goku che dopo un tentativo di conversazione aveva rinunciato e si era rinchiuso in un insolito silenzio.

Dietro Goku avanzava stancamente Akane e a chiudere la fila c’era Ranma, anche lui chiuso nei suoi pensieri.

Doveva essere l’aria del deserto.

Akane rallentò il passo fino ad arrivare al passo con Ranma: doveva parlagli.

Akane, aumenta il passo o rimarrai indietro”

Ranma, dobbiamo parlare”

Di che cosa?” le chiese tra in curioso e il preoccupato.

Di questo mondo: ti sei reso conto che dovremmo poter uccidere?”

Sì “le rispose Ranma serio “e l’ho accettato: ucciderò se sarà per preservare delle vite. E tu: che farai?”

Io non lo so…non voglio uccidere delle persone…”

Akane” Ranma si fermo’ e fissò i suoi occhi in quelli di lei “quelli non sono persone, sono demoni: e non esiteranno ad ucciderti se gliene si presenterà l’occasione.

Non devi essere tenera, perché loro non lo sarebbero con te, quanto di più umano che possiamo fare è dargli una morte indole.”

E con queste dure parole si allontano da Akane senza aspettare una sua risposta o una sua reazione.

Non voleva saperla.

Lui aveva fatto il suo compito, per quanto doloroso potesse essere.

***

Ancora la stessa parete di metallo ,ancora le stesse voci, ancora non riusciva a muoversi.

Ebbene?”

Come avevamo previsto la resurrezione sta dando gli esiti sperati”

I sicari?”

Tutti morti”

C’era da aspettarselo…tutti demoni di bassa lega…anche se potenziati con quella Shikon no Tama…”

Inuyasha aprì gli occhi, accecato dalla luce del sole: si era addormentato!

Maledizione!

Ma dopotutto era giustificato, pensò, nessuno aveva voluto rimanere di guardia e così lui era dovuto restare sveglio tutta la notte.

Ma poi, durante il viaggio in jeep, il cullare del rumore della pistola di Sanzo, del boomerang di Sango, dei gridi di Goku e Gojyo l’avevo fatto addormentare.

E poi sempre queste strane visioni…che parlavano dell’attacco che avevano subito.

Prima quel nome, Gyumao, poi il parlare dell’attacco che avevano ricevuto… ormai era certo che aveva delle visioni di quello che accadeva ai loro nemici.

Ma non ne avrebbe parlato agli altri… era un peso che doveva sopportare da solo.

Aspetta!” si disse “Quelli dicevano che la resurrezione stava dando gli effetti sperati!”

Che mancasse così poco alla resurrezione?

Oppure erano gli effetti di cui gli avevano parlato quei tizi?

***

Ranma era maturato.

Era impossibile non notarlo ma si era trovato tra le mani la responsabilità, quella che ogni uomo temeva o aspirava: quella di salvare il mondo.

Ma sapeva anche di non essere abbastanza forte.

E Miagi poteva essere la sua ancora di salvezza.

Era abile, davvero molto abile, almeno ai livelli di Obaba e Happosai.

E lui aveva bisogno che qualcuno lo aiutasse a migliorare velocità, tecnica e forza.

E glielo avrebbe chiesto, il più presto possibile.

***

Qualcosa non quadra – pensava Miagi mentre camminava nel deserto – chi brama la resurrezione di Gyumao, come faceva a sapere dei ragazzi? O si è svolto tutto alla luce del sole? Oppure è stato casuale, l’incontro con quel demone? No…”

Che vuoi?!”

Da te niente…-sorrise- e’ da loro che voglio qualcosa…”

E che cosa?”

IL LORO CUORE!”

Ma la cosa più sorprendente era quel frammento:

Come poteva un demone di così infimo livello come quello possedere un oggetto di tale potere?

Ma rimaneva quell’interrogativo…

Come facevano a sapere che si trovavano li’?

********

Il sole arrivò allo zenit; e la compagnia di Ranma arrivò all’oasi, come programmato.

Si sedettero all’ombra di una palma per magiare i rimasugli della colazione e quello che avevano comperato da quella carovana.

E Ranma capì che era il momento di fare la sua richiesta :

Miagi posso chiederle una cosa?”

Certamente” rispose affabile “ma non è detto che ti risponderò’”

Vuole diventare il mio maestro?”

La proposta lo colse impreparato.

Cosa?”

Akane era stupita almeno quanto il vecchio.

Mi sono reso conto di - fece una smorfia - non essere abbastanza forte… non sarei mai riuscito a sconfiggere quel demone…”

Quindi ne seguì un lungo silenzio rotto solo dal mugugnare di Goku che non sembrava aver capito troppo bene la situazione.

No” rispose seccatamene

E posso saperne la ragione?”

E il vecchio si aprì; teneva quel segreto dentro si sè da troppo, veramente troppo tempo.

E l’aveva sopportato.

Ma ormai era stanco e vecchio e aveva bisogno di qualcuno con cui condividere i propri segreti.

Perché io ho già avuto un allievo, un giovane demone di saldi principi ma… non ha dato ascolto ai miei avvertimenti… e ha rubato il Demone Furioso… e si e’ messo dalla parte del male…”

E la voce gli si ruppe.

Ha ucciso tante persone con l’arte che gli avevo insegnato… tante persone innocenti…”

Ma ti puoi riscattare - era Ranma - io sono stato scelto per salvare il mondo… se mi allena si sarà riscattato…”

E lo stesso vale per me, così ti riscatterai…” intervenne Akane.

Infatti se Ranma si sentiva così debole, figuriamoci lei!

Anch’io!” intervenne Goku “anch’io voglio diventare tuo allievo!”

E da allora fu il loro maestro.

Lui doveva riscattarsi.

E quello sarebbe stato il suo modo.

***

Il mezzogiorno divenne pomeriggio, il pomeriggio crepuscolo e il crepuscolo sera.

E le due compagnie si si fermarono.

Sanzo e compagni avevano appena finito di mangiare le pietanze di Hakkai, mentre ognuno si dedicava ad attività diverse.

Sanzo leggeva il giornale, Kagome studiava matematica aiutata da Hakkai che si era rivelato un ottimo professore, Goku già dormiva alla grande, Sango, affiancata da Miroku, lucidava il suo boomerang che puntualmente veniva sbattuto in faccia al monaco, Gojyo era seduto solitario a fumare, mentre Inuyasha si allenava a tirar fendenti con la sua Tessaiga, infine Hakuryu giocava con Kirara.

Inuyasha dopo un po’ si stancò.

Era inutile.

E si sedette.

E si era seduto proprio accatto a Gojyo.

Ho saputo che sei un mezzo demone”

Esattamente” disse Gojyo sputando del fumo “padre demone e madre umana…”

E da queste parti come sono considerati i mezzi demoni?”

Figli della proibizione… capelli e occhi scarlatti è quello che ci contraddistingue… è la nostra condanna… avere il colore del sangue…”

Il mezzodemone notò che accanto a Gojyo c’erano delle lattine di birra.

Kagome gli aveva spiegato che se ne beveva troppa gli effetti erano gli stesse del saké.

Bevi saké ma non farti bere da esso.

Gojyo invece si era fatto bere dalla birra.

Vivevo con la mia matrigna… e lei mi odiava… perché… lei vedeva in me l’uomo che amava e l’ombra di una donna che non conosceva…”

Inuyasha capì che in qualunque posto i mezzidemoni sarebbero stati infelici.

E lei piangeva guardandomi… io sarei morto volentieri per non vederla piangere… e quando ci provò non opposi resistenza…”

E come mai sei ancora vivo?”

Mio fratello...”continuò, forse senza nemmeno aver ascoltato le parole che gli vennero dette “uccise mia madre prima che mi uccidesse…lui che aveva preso il posto di mio padre nel suo letto…”

E rise.

Una risata piena di malinconia e tristezza.

E dov'è adesso tuo fratello?”

Ma Gojyo si era addormentato.

Inuyasha quindi si alzò:

Venite! Qui c'è da mettere a nanna il Kappa”

***

La sera, Ranma, Akane, Goku e Miagi si fermarono vicino a uno sperone roccioso.

Goku pensò a lungo a che nome dargli ma… non gli venne in mente alcun tipo di cibo da associargli.

Stavano mangiando.

Allora ditemi…usate qualche arma?”

No”

No”

Si”

Ranma e Akane guardarono Goku:

Si?”

E si alzò e prese qualcosa, un piccolo cilindro.

Bastone allungati!”

Il piccolo cilindro si allungò fino a diventare un bastone.

E lo impugnò.

Bene – disse il maestro alzandosi – confrontati con me Goku!”

E dal suo zaino estrasse un bastone.

Miagi partì a una velocità quasi innaturale, ma Goku non si fece sorprendere, parò colpo su colpo.

E per la prima volta Ranma e Akane toccarono con mano la bravura di Goku.

Basta così!” disse con un accenno di fiatone “sei davvero molto bravo, farai strada.”

Goku gli sorrise, si sedette e continuoò a mangiare.

Ora veniamo a noi tre” disse il maestro “Dovete assolutamente imparare ad impugnare un arma”

Perché?”chiese Akane

Mi sembra ovvio” rispose “se l’avversario impugna un arma voi siete in enorme svantaggio,

l’arte del corpo a corpo è utilissima se vi disarmano. Ma il mio compito è che ciò non avvenga mai”

Silenzio.

Avanti Ranma vediamo come te le cavi!”

Goku alzò la testa dal piatto per vedere l’incontro.

Ranma si alzò:

Sapeva benissimo di non aver speranze contro quel vecchio, era strano che lo dicesse proprio lui, Ranma Saotome che aveva sconfitto Safulan ritenuto invincibile dalla sua tribù di uomini-uccello.

Miagi lo voleva mettere alla prova e lui avrebbe fatto del suo meglio.

Si mise in posizione di combattimento.

Anche il maestro vi si era messo.

Silenzio.

Ranma capì che aspettava una sua prima mossa…

E attaccò.

Un calcio venne diretto alla testa del vecchio, quello si abbassò, quasi ad averlo previsto.

Dalla polvere Miagi menò un calcio all’altezza dei piedi di Ranma

Ranma saltò appena in tempo per evitarlo: la velocità del maestro era sorprendente.

Ma prima che il ragazzo potesse fare qualcosa Miagi, facendo leva su un braccio, si slancioò in un calcio che si abbattè sulla faccia di Ranma.

Basta così!”

Ora toccava ad Akane:

Anche lei sapeva di non aver speranze ma per lo stesso motivo di Ranma avrebbe lottato.

Il maestro e l’allieva si misero in posizione.

Questa volta fu il maestro a colpire per primo un pugno diretto alla sua faccia.

Lui non faceva favoritismi e lei lo doveva capire da subito.

Akane schivò il pugno spostandosi di lato.

Per un soffio…” pensò

Ma non ebbe il tempo di pensare ad altro perché l’altra mano di Miagi si stava già muovendo nella direzione della sua faccia.

Ranma osservava silenzioso il combattimento, probabilmente Akane si sarebbe fatta male, gli dispiaceva, ma era una strada che aveva deciso di intraprendere lei quando aveva detto:

E lo stesso vale per me… così ti riscatterai…”

E lui doveva rispettarla.

Akane schivò per pura fortuna anche l’altro.

E capì che doveva attaccare.

Infatti il suo avversario ora era sbilanciato.

Ma non c'è ne fu il tempo.

Miagi trasformò lo sbilanciamento in un micidiale cacio rotante.

Akane si preparò ad incassare il colpo.

Ma il piede di Miagi si fermò a pochi centimetri dalla faccia di Akane.

Bene – disse – credo di aver capito più o meno il vostro livello come combattenti e quale arma vi sarebbe più adatta.

Akane : credo che per te sia adatto il bastone

Ranma: per te la spada.

Goku: sai maneggiare molto bene quel bastone e credo che sia davvero adatto a te.”

Bene -riprese dopo qualche attimo di silenzio- credo che sarebbe meglio se andassimo tutti a dormire”

Si – disse Ranma – ma ho una curiosità: contro quel demone…quella palla di fuoco…che cos’era? Concentrazione di ki?”

No, era stregoneria”

STREGONERIA?” dissero i tre in coro.

Sapete… da giovane ho viaggiato molto… e sono andato anche in altre dimensioni… in una di quelle ho imparato qualche magia… la mia perstata molto breve perciò non ho potuto imparare le magie più potenti… comunque – disse ai giovani che avevano strabuzzato gli occhi – quella palla di fuoco era una Fire Ball…”

  
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