La giornata è calda anche se è solo Aprile, una primavera così calda non si vedeva da almeno dieci anni dicono i telegiornali.
Almeno il vestito che ho scelto non é troppo pesante!
Gli inviatati sono tutti ai loro posti piuttosto impazienti visto che la sposa è in ritardo.
Ma mi sembra giusto!
La sposa deve esser sempre il ritardo di almeno mezz’ora!
Le mie amiche sbuffano guardando alternativamente l’orologio e l’entrata della chiesa.
- Ma dove diavolo è finita?- mormora Rei impaziente.
- Vuoi vedere che ha cambiato idea? – fa Makoto in preda al panico.
Fortunatamente nessun vestitino celeste o rosa questa volta, nessuna sfilata ridicola, nessun bambino con le fedi da infilare nel naso… nulla di tutto questo.
- Dici che ci ha ripensato all’ultimo?- fa Minako tentando di acquietare suo figlio– Eppure era così contenta quando ce l’ha detto!
- Eccola!- fa Yuri emozionato.
La sposa entra quasi di corsa, si sistema meglio la gonna e guarda il suo futuro marito in fondo alla navata centrale.
La marcia nuziale parte e lei inizia ad avviarsi verso il suo uomo.
Ed eccomi qui… no non solo tra gli inviatati.
Questa volta sono la sposa!
Avevo pensato che i sogni cambiano quando si cresce ma, alla fine, sono sempre quelli magari hanno solo perso la voce, non riescono più a farsi sentire, sono offuscati dalla vita e dai sogni più materiali, ma ci sono sempre.
Ho trovato il mio principe azzurro… non scapperò come immaginavo durante il matrimonio di Rei, non potrei mai.
É una parte di me.
Mi avvicino sempre di più a Mamoru, ho il cuore che esplode nel petto… temo che mi verrà un infarto prima di pronunciare il sì!
Ci fermiamo davanti a lui, sto per piangere lo sento… e anche lui è emozionato quanto me.
Mio padre mi da un piccolo bacio sulla fronte, poi fissa Mamoru.
- Falla soffrire e ti uccido!- gli sussurra talmente serio che temo che Mamoru possa scappare da un momento all’altro.
- Non si preoccupi. – gli sorride prendendomi la mano – Pronta principessa?
Mi mordo un labbro e mi volto leggermente verso le mie amiche.
Stanno tutte sorridendo, Minako e Takashi hanno avuto un bel maschietto che ora ha un anno e mezzo, anche Rei sta per avere un figlio è al settimo mese, Ami si è sposata l’anno scorso a Giugno mentre Makoto e Jun vogliono convolare a nozze per l’estate dell’anno prossimo.
In questo momento ripenso a tutto quello che abbiamo passato assieme e tutto quello che ancora passeremo, poi guardo Mamoru nel suo vestito nero, elegantissimo, emozionato e felice quanto me.
- Certo che sono pronta Mamoru.
La cerimonia è breve ma molto intensa, quando mi infila l’anello al dito sento chiaramente i singhiozzi di mia madre e di mia zia Arika.
Solo che non so se mia zia piange perché mi sono sposata o perché Mamoru non è più disponibile!
Quando tocca a me infilargli l’anello mi tremano le mani… impacciata e leggermente imbarazzata riesco a mettergli la fede.
Ora siamo marito e moglie!
Sono la signora Chiba.
Usciamo dalla chiesa e veniamo investiti dal riso e dai petali di rosa.
A differenza di Rei mi sono dimenticata di far promettere alle mie amiche di non farmi scherzi e mi hanno incartato la macchina con la carta igienica!
***
La mia vita é sempre stata costellata di stranezze.
Sono sempre stata una calamita di figuracce e con le mie amiche ne ho fatte di tutti i colori.
Ma ora sono qui, al ricevimento del mio matrimonio, gli invitati sono felici, io sono felice... e se penso che tutto questo lo devo ad un gambero rubato ad un matrimonio...
- Ehi, Signora Ciba, - mormora Mamoru al mio orecchio deviando il fiume dei miei pensieri- ora che siamo sposati posso rivelarti un segreto.
Mi volto curiosa chiedendomi se sta per dire una sciocchezza o una cosa seria.
- Ricordi il gambero che ti ho rubato al matrimonio di Rei?
- Mamoru certo che lo ricordo... credo di odiarti ancora!
Lui ride e mi accarezza il capo.
- Ti avevo detto che non avevo fatto apposta a rubartelo... invece non è vero. Ti avevo visto e volevo farmi notare da te... così l’ho afferrato nel tentativo di attirare la tua attenzione.
Credo la mia espressione sia stupore allo stato puro.
- Te l’avevo detto che mi eri piaciuta subito. – ride più forte.
- Tu! Brutto...- mi bacia senza darmi la possibilità di sfuggirgli.
Come se io volessi sfuggirgli!
Gli accarezzo una guancia mentre continuiamo a baciarci... é vero, sono strana, acida, aggressiva, pessimista e ho altri mille difetti. La mia vita é frenetica, stressante, piena di stranezze, caotica e burrascosa in certi casi.
Ma é la mia vita e non la cambierei per nulla al mondo.
FINE