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Autore: biondich    02/11/2010    1 recensioni
Wesley scambiò un’occhiata veloce con Angel e capì che era decisamente affar loro.
 “Fra le sette vittime c’era un Osservatore . Questo ci riguarda eccome, non credi?”- proseguì il vampiro dopo l’inopportuna interruzione. Il gruppo rimase in ascolto.
 “E se c’è un Osservatore, in genere, c’è anche la sua cacciatrice …”- ragionò Fred.
“Che potrebbe essere in pericolo. Forse chi ha ucciso l’Osservatore ora le da la caccia.”- disse Gunn .
 “Precisamente. Dobbiamo trovarla ed assicurarci che non le accada nulla. Poi ci occuperemo di trovare il responsabile degli omicidi”- asserì Angelus con determinazione.
cross-over Angel/Buffy
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ah, ecco il faticoso undicesimo capitolo. Faticoso perchè inizialmente, avrebbe dovuto concludere la mia storia e renderla completa.

Invece, la vicenda non è che all'inizio. 

Seguirò la trama della quinta stagione di Angel, fino ad arrivare ad After the Fall. 

Ho già la trama, so come impostarla, spero continuerete a seguirla:)

Buona lettura!

Francesca

 

Spike tentò di rianimarla con un massaggio cardiaco. Premette entrambe le mani sul torace di Clarck a tempo.

Non era sicuro di farlo nel modo giusto ,ma valeva la pena tentare. Avvicinò l’orecchio al torace della ragazza.

Riuscì a percepire il suo debolissimo battito cardiaco,il cuore della Cacciatrice pompava sangue a fatica. Il vampiro biondo avvertì un movimento alle sue spalle e si voltò di scatto. Si spostò rapidamente, evitando un grosso demone che brandiva una pesante ascia.Con altrettanta rapidità, lo colpì violentemente allo stomaco, facendolo piegare in ginocchio.

Gli spezzò il collo con una facilità spaventosa.

Altri demoni lo attaccarono.Spike li respinse.

Buffy ed Angel, poco lontani dall’altare,optarono per un lavoro di squadra. Spalla contro spalla, stavano eliminando buona parte dei demoni presenti nella grotta.

 Un Osservatore, appostato su un masso in posizione sopraelevata, scoccò un dardo con una balestra. Il suo obiettivo era la testa della Cacciatrice.

Angel se ne accorse appena in tempo. Si parò davanti a Buffy, facendole scudo con il suo possente corpo. La Cacciatrice fu colta di sorpresa quando vide la freccia trapassare la spalla di Angel.

Il vampiro moro trattenne un gemito di dolore, Buffy lo scrutò, visibilmente preoccupata. Respinse altri due demoni,ma non scostò lo sguardo da Angel. Non era cambiato affatto. Era altruista e leale, forse più di lei stessa.

 La Cacciatrice di Sunnydale estrasse il suo paletto e lo conficcò nel petto di un vampiro che l’aveva attaccata,poi, con un agile salto, piombò alle spalle di un Osservatore inesorabilmente segnato.L’uomo cadde a terra privo di sensi.

 Angel estrasse lentamente la freccia dalla spalla. Ironicamente, era la stessa spalla che qualche giorno prima era stata attraversata dalla freccia di Clarck.

 Il vampiro schivò il potente pugno di un troll e lo placcò, facendolo cadere a terra. Una raffica di colpi ben assestati da Angel, fecero spirare il grosso orco. Il numero di nemici stava diminuendo.

 Willow ne aveva inceneriti diversi, altri, trasformati in rospi, saltellavano confusi nelle pozze d’acqua, gracidando freneticamente.

 La strega guardò verso l’altare e scorse Spike. Il vampiro la chiamò a gran voce, gli occhi erano ansiosi ed allarmati.

 La ragazza si precipitò da lui, incenerendo altri demoni lungo la strada. Raggiunse il vampiro, qualche istante dopo.

 “Maledizione, strega!Era ora!”-ruggì Spike mentre colpiva con un pugno un ripugnante demone di fronte a lui. L’avversario rispose con un violento calcio. “Devi”-Spike fu interrotto da un pugno in pieno viso- “salvare”-un altro pugno lo ammutolì temporaneamente- “Clarck!”-concluse indicando con lo sguardo la giovane ragazza bionda a qualche metro da lui.

 Willow corse verso di lei. Rimase inorridita dalla quantità di sangue intorno alla Cacciatrice.

Sperò vivamente di poterle essere utile.

 Si chinò accanto a lei, studiando un incantesimo efficace.

Clarck era in fin di vita, il respiro era impercettibile, il cuore pulsava con un ritmo estremamente basso. La giovane strega inspirò ed espirò profondamente, per calmare i nervi.

 Doveva pensare ed agire in fretta.

 A bassa voce, estremamente concentrata, Willow pronunciò un incantesimo. Non era certa che fosse adatto alla situazione, ma, al momento, non ne ricordava altri.

Invocò dei e demoni, entità sovrannaturali di ogni genere, affinchè non portassero via la Cacciatrice, nell’aldilà.

 La strega chiuse gli occhi, aveva paura che l’incantesimo non avesse funzionato. Qualche istante dopo, li riaprì,speranzosa.

 La ragazza accanto a lei giaceva immobile,fredda come una statua.

“Oh,andiamo!”-esclamò costernata la strega,richiudendo gli occhi.

 Fu costretta a riaprirli quando sentì Clarck inspirare profondamente e boccheggiare, visibilmente scossa.

La Cacciatrice spalancò gli occhi e serrò i pugni.

Il sangue riaffluiva dentro alle ferite,che lentamente si rimarginavano,le ossa si riassestavano nella loro posizione naturale, la pelle riprendeva un po’ di colore, il cuore pulsava frenetico, recuperando quello che aveva perso mentre i polmoni si espandevano all’interno della gabbia toracica,avidi di ossigeno.

Willow esultò, soddisfatta ed orgogliosa di sé. Era davvero in gamba, pensò.

 Clarck si guardò intorno, confusa ma cosciente di essere viva. Prese un altro grande respiro e si sollevò sui gomiti. Willow le sorrise.

 Clarck la riconobbe. Aveva sentito la sua voce nella sua testa pronunciare l’incantesimo.

 La ringraziò,prima di alzarsi di scatto e gettarsi nella mischia.

Clarck spiccò un balzo e scavalcò il grosso altare, atterrando su due demoni. Li uccise a prese loro le armi. Brandendo due spade, eliminò chiunque le si parasse davanti, liberandosi la strada. Era assetata di vendetta.

 Scattò in avanti con una velocità sorprendente, scomparve e riapparve qualche metro più in là cogliendo di sorpresa un grosso demone davanti a lei.Un sorriso cupo le si stampò sul volto,piegandole le labbra e creandole una piccolissima fossetta.

Il capelli color grano fluttuarono liberi mentre si spostava rapida, nella battaglia.

Percepì due battiti cardiaci estremamente accelerati. Le sue mani fremettero all’idea di stringersi sul collo dei due Osservatori che l’avevano portata in Italia.

Seguì le pulsazioni, quelle canaglie erano appostate su un grosso masso, sopraelevato alla battaglia, pronti a colpire con balestre ed altre armi da tiro. Piombò loro alle spalle, con uno scatto apparve sul masso.

Provò un piacere immenso nel vedere i loro volti piegarsi in una smorfia di puro terrore mentre il loro organismo rilasciava adrenalina.

Li torturò, giocò con loro prima di ucciderli.

I suoi occhi scintillarono quando vide il loro sangue caldo scorrerle sulla pelle candida. D’un tratto, però, si ritrasse.

 Che cosa stava facendo? Si spaventò del piacere provato nell’ucciderli.

 Non le era mai capitato di provare tali soddisfazioni nel togliere la vita.

Il suo cuore di Ikvàaz pulsò, per la prima volta, insieme a quello di Cacciatrice.

 Spike guardò in direzione di Willow, lanciandole uno sguardo interrogativo. La strega sorrise vittoriosa, ce l’aveva fatta?

 Accigliato, si domandò dove fosse la ragazza dai capelli color del grano.

Willow indicò il grosso masso, il viso di Spike si illuminò, gli occhi azzurri scintillarono. Il vampiro, rapido, si mosse in sua direzione.

 Al centro della grotta, la battaglia infuriava, sebbene il numero dei nemici fosse stato considerevolmente ridotto.

 “Lo sai? Speravo che, dopo tanto tempo, saremmo riusciti a incontrarci in una situazione meno spiacevole”- disse Angel ad alta voce, per farsi sentire da Buffy. Il moro respinse un vampiro e lo incenerì con il paletto.

 Buffy stava prendendo a calci un demone dalla pelle squamosa.

 “Perché, non ti diverti?”- disse ironicamente la ragazza, respingendo definitivamente il suo avversario.

 Angel non potè fare a meno di sorriderle.Si ricompose immediatamente quando vide Willow venire loro in contro, allarmata.

Aveva avvertito dei cedimenti, lungo le pareti rocciose.

 “Dobbiamo allontanarci!”.

Qualche istante dopo una scossa più forte, fece tremare l’acqua sotto di loro.

 Un boato echeggiò nella grotta, coprendo le grida e il fragore delle armi. Il masso sul quale si trovava Clarck, tremò.

 Profonde crepe incrinarono la superficie rocciosa.

Spike la raggiunse.

 “Bentornata fra i vivi, Cacciatrice”. Decise di non mostrarle il suo grande entusiasmo nel vederla sana e salva.

 “Anche io sono contenta di rivederti, Spike”- rispose la ragazza, gettando dal masso, un demone che l’aveva raggiunta.

In molti stavano tentando di arrampicarsi lungo la parete, per attaccarli.

 Un’altra forte scossa ed il masso cominciò a staccarsi dalla parete.

“Dobbiamo scendere da qui!”-ruggì Spike,cercando di trovare una via di fuga.

Clarck gli lanciò una delle due spade che aveva e fece cenno di seguirla.

 La Cacciatrice si gettò nel vuoto, lungo la parete.

 “Tu sei pazza!”- ringhiò il vampiro biondo, allarmato.

 La seguì, in fondo lui se la sarebbe sicuramente cavata. Era su di lei che aveva qualche dubbio.

 Entrambi conficcarono le punte delle spade nella parete, frenando e controllando la caduta. L’impatto non fu dei migliori ,ma ne uscirono pressoché illesi.

 Nel caos, tentarono di raggiungere i compagni. Il masso precipitò a gran velocità, portando con sé altre grosse pietre.

Spike e Clarck riuscirono ad evitare la pioggia di sassi ed individuarono, nella folla spaventata, Buffy, Angel e Willow.

 Con altrettanto orrore, videro un grosso sasso precipitare nella direzione dei tre amici.

 “No!”-esclamò Spike. Dimenò le braccia tantando di attirare la loro attenzione, così che si spostassero. Lui e Clarck corsero loro in contro, dovevano avvisarli,ma la corsa fu arrestata dal masso che piombò inesorabile su i tre compagni.

 L’impatto era stato potente ed inevitabile.

 Entrambi rimasero scioccati,paralizzati dall’orrore.

Le orecchie di Spike cominciarono a ronzare, rendendo le grida e i boati, semplici sottofondi.

Il masso di fronte a loro cominciò a sgretolarsi, sbriciolandosi sotto i loro occhi. Clarck trattenne il fiato, non aveva mai visto nulla del genere.

 Un grosso campo energetico, si fece strada fra la roccia, disintegrandola.

 Willow era riuscita a proteggere sé stessa , Angel e Buffy dall’impatto, altrimenti mortale.

 Buffy aprì gli occhi. Era raggomitolata fra le forti braccia di Angel. Quando si rese conto di quanto era accaduto, si allontanò da lui, visibilmente imbarazzata. Si augurò che il rossore sulle sue guance si diradasse il più in fretta possibile e che nessuno se ne accorgesse.

 Spike si rilassò. Stavano tutti bene.

Le emozioni gli fecero venire una fitta al petto e, per un attimo, pensò di stare avendo un infarto. Poi si ricordò che,fortunatamente, era già morto.

L’intera grotta stava cedendo, Willow fece raccogliere tutti accanto a lei.

 Un semplice incantesimo li condusse via da quel luogo e li riportò a Roma, nell’appartamento di Buffy.

 L’arrivo non fu dei migliori, Willow era stanca e quando riapparvero nel salotto delle Summers, caddero a terra, sbalzati dallo spostamento.

 Andrew, appisolato sul divano, si svegliò di soprassalto, il suo cuore perse un battito quando vide il numeroso gruppo, rialzarsi dal pavimento.

 “Che mi venga un colpo! Ce l’avete fatta!”- esclamò ancora scioccato il giovane Osservatore.

“Perché, ne dubitavi, ragazzino?”-domandò con leggerezza Spike. Spolverò la sua preziosa giacca dalle macerie.

 Buffy guardò per la prima volta in direzione di Clarck. Le sembrò una ragazza normalissima, niente corna, niente ali,aveva un aspetto umano.

 Eppure il suo sesto senso di Cacciatrice le confermò che Clarck era anche un demone.

 “Finalmente, ci conosciamo. Sono Buffy”. La Cacciatrice di Sunnydale si presentò a Clarck che ricambiò il saluto con una stretta di mano ed un sorriso di gratitudine.

“Io non so davvero come ringraziarvi, siete stati incredibili.Senza di voi, non sarei mai riuscita a sopravvivere.”- disse Clarck alla compagnia. Aveva gli occhi lucidi dalla commozione, sorrise sinceramente.

 “Figurati,è stata una sciocchezza!”- sdrammatizzò Willow con un sorriso rassicurante.

 “Sinceramente, quando Giles ha parlato di un semi-demone, mi aspettavo che avessi almeno un paio di piccole corna o, che so,una lingua biforcuta, una coda o roba simile …”-disse Andrew rivolto a Clarck .

 “Deluso?”-domandò scherzosamente lei.

 “Niente affatto, anzi!”

 “ Bene, propongo che vi fermiate tutti qui da noi per stanotte.”- disse Buffy al gruppo. Erano le sette di sera passate. La proposta fu accolta favorevolmente.

 Andrew andò in una macelleria poco lontana dall’appartamento per procurare ad Angel e Spike del sangue mentre Willow preparava una cena per umani.

 Dawn, come riferì Andrew, era ospitata per la notte da una sua compagna di classe.

 Terribilmente esausti, immediatamente dopo cena, si coricarono.

Buffy occupò la sua stanza, Willow quella di Dawn. Il divano letto fu lasciato a Spike, Andrew ed Angel, i quali, tutt’altro che felici, cominciarono a litigare circa lo spazio limitato che avevano per dormire.

Clarck si accomodò su una poltrona reclinabile, nel salotto.

Il giovane Osservatore cominciò a tempestarla di domande.

 “Di cosa ti nutri?”- comandò Andrew con in mano un blocchetto per segnare le risposte della ragazza.

 “ Cervelli di scimmia”-disse lei con tono scherzoso. Andrew l’aveva vista poco prima mangiare un consistente piatto di spaghetti al pomodoro, ma quando vide che il ragazzo stava annotando la sua risposta sul blocchetto, dovette rispondere seriamente.

Il ragazzo non aveva uno spiccato senso dell’umorismo, pensò.

 “Come si scrive Hiecvaz?”- domandò il ragazzo storpiando il nome più di quanto avesse mai fatto Spike.

“Hai un’anima? A tuo parere, chi vincerebbe se Xena e il Luke skywalker si scontrassero?” Andrew stava divagando, Clarck sorrise divertita da quel buffo ragazzo.

 “Ok, ragazzino, ora basta, non costringermi a morderti. Gli immortali, vogliono dormire!”- disse Spike, mettendo a tacere il giovane Osservatore.

 “Anche lei è immortale? Devo appuntarmelo!”

Gli sguardi truci di Angel e Spike lo spaventarono a tal punto che, in silenzio, il ragazzo posò il suo block notes e spense la luce.

 “Buonanotte ragazzi”-li salutò Clarck, soffocando una risata.

 “Buonanotte”-dissero all’unisono Angel ed Andrew. Spike aggiunse un “Bentornata”

Il vampiro biondo rimase sveglio per un po’. Nonostante la scarsità di luce, vedeva perfettamente. Posò lo sguardo sulla figura di Clarck, che con respiri regolari e bassi, dormiva placidamente. Stava bene, per lui era già abbastanza.

 Clarck aprì un occhio; Spike la stava ancora guardando. Anche lei, in qualità di demone, vedeva perfettamente al buio, ma finse i dormire, lanciando occhiate fugaci al bel vampiro biondo, senza che lui se ne accorgesse.

Entrambi, poco dopo,si abbandonarono tra le braccia di Morfeo e si addormentarono, affaticati dalla pesante giornata affrontata.

 Angel si svegliò di soprassalto.

 Dannato Spike, ecco chi aveva rubato le coperte!

Si alzò, ormai era completamente sveglio. Nella stanza, l’unico suono era costituito dai respiri si Andrew e Clarck.

 Aprì il frigorifero, prese quel che rimaneva del sangue di mucca che Andrew aveva preso, lo versò in un bicchiere che accostò alle labbra.

Sentì una porta aprirsi lievemente e le assi del pavimento scricchiolare leggere. La figura, che lui riconobbe appartenere a Buffy, entrò in cucina ed accese la luce. La Cacciatrice sussultò quando vide Angel, seduto a tavola.

 “Non riesci a dormire nemmeno tu?”- domandò la ragazza, accomodandosi di fronte a lui.

 Angel le prese una tazza, le versò del latte freddo e trovò, nella dispensa, dei biscotti. Buffy lo ringraziò.

 “A dire il vero, Spike mi ha rubato le coperte.”-le rispose, rimettendosi a sedere.

“Oh, capisco”- disse lei prendendolo in giro. Prese un sorso di latte.

 “Tu piuttosto, perché non riesci a dormire?”

“Willow russa.”-rispose Buffy mettendo il broncio come una bambina.

 “Ora voglio la verità.”-disse il vampiro divertito.

 “Ho troppi pensieri per la testa”

“Che genere di pensieri?”

 “Non posso dirtelo”. Buffy cercò di non guardarlo negli occhi.

“Dimmi almeno chi riguardano”

“Non insistere.”- disse Buffy continuando a concentrare lo sguardo su tutto tranne che su di lui.

 Se avesse guardato Angel nei suoi grandi occhi rassicuranti, lui le avrebbe letto dentro come se fosse stata un libro aperto.

 Nella grotta, durante la battaglia, era scattato qualcosa in lei che le aveva aperto gli occhi su Angel. Aveva rispolverato i vecchi sentimenti che provava per lui, forse non poi così vecchi.

 Ma sapeva perfettamente che il loro amore sarebbe stato ostacolato dalla riapparizione di Angelus, se Angel avesse perso la sua anima.

 “Perché non ha funzionato tra di noi?”- domandò Angel interrompendo il silenzio che si era creato fra loro.

 “Credo sia stato perché tu eri così felice da voler scatenare un’apocalisse …”-disse Buffy alludendo ad Angelus .

“Ah, già.”- disse Angel fingendo di non ricordarselo.

Entrambi sorrisero,gli sguardi erano, però, malinconici.

“Bene, sarà meglio che vada, adesso. Buonanotte, Angel”- disse la Cacciatrice , alzandosi e sparecchiando la tavola. Buffy tornò nella sua camera, più confusa di prima.

 Angel rimase in cucina qualche istante in più, poi tornò al divano letto. Strattonò la coperta, lasciando Spike senza.

 Il vampiro biondo non se ne accorse,si girò su un fianco continuando a dormire.

 La mattina successiva, Angel decise che lui e Spike sarebbero tornati a L.A. Clarck sarebbe partita insieme ad Andrew per l’Inghilterra.

Espose il suo programma al gruppo, dopo colazione.

 “Vi posso portare io in aeroporto. Partiremo tutti da lì.”-disse Andrew, accettando di buon grado la decisione.Un jet di proprietà del Consiglio degli Osservatori era parcheggiato in aeroporto ormai da un paio di giorni in attesa di Andrew e Clarck. Anche l’aereo privato di Angel era in aeroporto, ad attenderlo.

“Suppongo allora, che sia giunto il momento di salutarci.”- disse Buffy con un mezzo sorriso.

 “Ciao Cacciatrice, stammi bene”- disse Spike salutando Buffy. Le regalò un sorriso che lei ricambiò.

 “A presto”- disse Clarck abbracciando Buffy e Willow- “Vi sono debitrice”

 “Figurati”- dissero entrambe le ragazze.

 “Bene, dobbiamo salutarci.”- disse Angel rivolgendosi a Buffy, mestamente.

 “Già …”- nemmeno a lei faceva piacere separarsi da lui. Sapeva che avrebbe sofferto nuovamente per Angel.

 “Ciao Buffy”- la voce di Angel quasi si spezzò nella sua gola.

 La guardò a lungo, catturando ogni particolare della sua immagine e mettendolo al sicuro in una zona remota e segreta del suo cervello.

 “Ciao”. Gli occhi le si inumidirono.

 Aveva idea di quante forze avrebbe dovuto impiegare per tornare all’equilibrio che era riuscita a conquistarsi? Aveva già tentato di dimenticare Angel, in passato, e adesso quel vampiro, in un solo giorno, aveva fatto crollare tutte le barriere che lei si era creata.

Osservò i quattro compagni uscire dalla porta di casa.

Le ginocchia le tremarono, si domandò se avrebbe mai avuto occasione di rivedere Angel.

 Andrew andò a prendere la macchina e vi fece entrare rapidamente i due vampiri. Clarck si accomodò sul sedile accanto al guidatore.

 Il viaggio non fu molto lungo. Andrew parcheggiò nel garage sotterraneo, evitando, così, che Angel e Spike rimanessero esposti al sole.

 Durante il tragitto Angel ed Andrew avevano contattato i piloti dei jet, annunciando il loro arrivo.

Camminarono in silenzio fino all’interno dell’ingresso dell’aeroporto. Cercarono un punto meno affollato e si fermarono.

 Dovevano salutarsi e prendere i rispettivi voli.

 “Bene signori, è giunto il momento”- esordì Andrew.

 “Ciao Angel”- disse il giovane Osservatore, salutando con una stretta di mano il vampiro.

 Quando fu il momento di salutare Spike, lo abbracciò. Il vampiro biondo lo allontanò, sconcertato.

 Quel ragazzino era appiccicoso ma, alla fine, sopportabile.

Clarck sospirò, dispiaciuta.

 Angel le sorrise e la salutò con una pacca sulla spalla. Le diede il numero del suo ufficio, per chiamare in caso di necessità.

 La ragazza decise di salutare Spike rapidamente.

 Più guardava il bel vampiro biondo davanti a lei, più aumentava il suo desiderio di tornare a Los Angeles e non partire con Andrew.

 Angel cominciò a camminare in direzione del gate che avrebbe portato lui e Spike al jet. Andrew incitò Clarck a seguirlo,ma né la ragazza né il vampiro dagli occhi azzurri si mossero.

“Sarà meglio che vada, ora”- disse lei con un mezzo sorriso. Si voltò verso Andrew e cominciò a camminare.

 “Oh, al Diavolo!”- si disse Spike.

Afferrò il polso di Clarck costringendola a voltarsi verso di lui e la baciò. La ragazza ricambiò il bacio dolcemente, chiuse gli occhi.

“Torna a Los Angeles”- le disse Spike con voce profonda e suadente.

“I-io non credo sia il caso, insomma … Giles mi aspetta ed io …”. La ragazza venne messa a tacere da un altro appassionato bacio del vampiro. “Suppongo che Andrew non si offenderà, se annullo la partenza. Sai, ne ho abbastanza degli Osservatori. Magari più avanti, chissà”- disse Clarck ancora stordita dalle forti emozioni provate per quel bacio.

Spike sorrise vittorioso.

 Era riuscito a convincerla a tornare a L.A. con lui.

 Distolse lo sguardo da lei e guardò in direzione di Andrew.

“Ehy, ragazzino, ti spiace se …”

“Ho capito, ho capito. Il jet tornerà in Inghilterra senza passeggeri.”- lo interruppe il ragazzo, facendogli l’occhiolino.

“Grazie, amico.”- disse Spike prima di allontanarsi in compagnia di Clarck.

 Raggiunsero Angel, il quale lanciò uno sguardo interrogativo ai due.

“Cambio di programma. Torna indietro con noi.”- gli annunciò Spike, cercando di tenere a freno l’entusiasmo.

 Angel sospirò. In un certo senso si era preparato all’eventualità che accadesse qualcosa di simile. Aveva visto in che modo, la partenza di Clarck, aveva ridotto Spike. Sapeva che il biondo avrebbe provato a dissuadere Clarck dal partire.

 Quello che non aveva previsto era che la Cacciatrice ricambiasse i sentimenti di Spike.

Oh, beh, almeno a quei due era andata bene.

 In fondo, avere una Cacciatrice alleata ad L.A. poteva risultare vantaggioso e lo avrebbe potuto aiutare nella realizzazione del suo piano per distruggere la Wolfram & Hart.

Ma si, perché no?

   
 
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