Insalata di mare, di giungla, di belli e di brutti.
L’immenso vascello dagli intagli in oro
puro salpò dal grande porto dove era attraccata.
A bordo vi erano tre principi di tre
isole parallele le une con le altre. C’era Erik, principe del regno anteriore,
John, che era il più vecchio dei tre, regnava sull’isola posteriore, in mezzo
alle due c’era l’isola di mezzo, il cui principe si chiamava Mogli.
Il primo era alto e moro, uomo forte
dalla pelle lattea; forte e gentile, regnava con magnanimità. Il secondo era
biondo e dalla pelle bruna, fiero e serio, regnava su un paese di solida forza,
sorretto dagli ideali di giustizia e uguaglianza. Il più piccino dei tre,
nonché l’ultimo della triade, era Mogli, ragazzino orgoglioso e fin troppo
impavido, aveva occhi neri e capelli bruni, pelle d’ebano e labbra carnose.
Erano uomini in cerca d’avventura, di
scoperte e di ricchezza, viaggiavano per portare miglioramenti alle loro isole.
Tuttavia, durante un loro viaggio i tre rimasero folgorati dalla bellezza di
alcune giovani fanciulle. Persino mogli si innamorò a prima vista di una
danzatrice di strada, giovane gitana girovaga di origini franco-orientali. Non
riuscì nemmeno a rivolgerle parola che essa scappò via, spaventata dall’arrivo
di alcune guardie.
Erik, invece, non sapeva di cosa si
fosse davvero innamorato. La vide una notte, illuminata dalla bianca luce della
luna, immersa in parte nelle acque del mar Mediterraneo. La notò affacciandosi
al cornicione del ponte della nave, era seduta su uno scoglio nel bel mezzo
della vasta distesa d’acqua, si spazzolava i lunghi capelli ramati, cantando
accompagnata dalle note soavi della brezza che aleggiava in quella serata.
Strabuzzò gli occhi e quando li riaprì, lei non c’era più.
Per John fu tutto differente, non si
innamorò per suo volere, ma bensì per colpa di un crudele incantesimo attuato
da un’affascinante, quanto malvagia, strega. Quando l’uomo se ne rese conto, la
scacciò, ma lei, per vendetta, lo maledì e lo trasformò in un orribile mostro
dalle sembianze indefinite, più simile ad un orso che ad un uomo.
Quando tornarono ai loro castelli,
tutto era cambiato nella loro vita. Mogli non esplorò più in cerca di
avventure, Erik si prendeva cura del suo regno con sufficienza e si fermava
ogni notte ad osservare il mare dal balcone della sua stanza, John, avvilito
per l’indesiderato mutamento, si rinchiuse nel suo castello, rifiutando di
uscire dalle sue stanze e troncando ogni comunicazione con l’esterno, fatta
eccezione per alcuni sudditi che, in ogni caso, non riuscivano a mai a
guardarlo perché nascosto.
In aiuto dei giovani principi
innamorati arrivarono tre fate madrine, le quali concessero un informazione e
un desiderio per ognuno dei sovrani.
Ovviamente, Mogli ed Erik domandarono
chi fossero e dove si trovassero in quel momento le loro innamorate, mentre
John chiese di essere ritrasformato in un essere umano, ma le fatine non
potevano farlo e gli spiegarono che l’unico modo per ottenere ciò che voleva era
trovare tre preziosi fiori e prepararvi un infuso magico.
Dopo che i tre ebbero ottenuto le
informazioni che volevano, partirono ognuno per la meta predestinata.
Erik aveva scoperto che la sua amata
era in realtà una bella sirena dalla coda di smeraldo, figlia di Nettuno e
amante della storia terrestre. Si precipitò sulle rive del Mediterraneo e,
quando arrivò nel punto in cui aveva intravisto la chioma ramata, chiamò
l’aiuto delle giovani fate che gli diedero il potere di respirare sott’acqua.
Erik si tuffò in mare, iniziando a cercare la bella fanciulla e quando la trovò
le si avvicinò, spaventandola quasi. Tuttavia, la giovane, curiosa per natura,
rimase al suo fianco e iniziò a sommergerlo di domande. Parlando, lui le rivelò
tutto quello che stava accadendo e lei, sentendo la storia di Jhon, decise di aiutarlo
e rivelò al principe Erik di possedere uno dei tre fiori magici. Glielo
consegnò e, dopo aver pregato Nettuno, la sirena fu trasformata in essere umano
e accompagnò il principe fino all’isola dello sfortunato John.
Intanto Mogli aveva raggiunto la bella
danzatrice, con cui aveva passato una dolce settimana, durante la quale i due
erano divenuti amici. Prima che il ragazzo portasse la giovane nel suo regno,
si fermarono a raccogliere uno dei fiori magici che cresceva nel luogo in cui
la ragazza viveva. Poi partirono.
Nello stesso periodo di tempo, John
aveva trovato l’ultimo fiore che gli serviva. Esso cresceva solo nel giardino
di una giovane ragazza, che accettò di dargli il fiore. Lui si innamorò della
giovane, chiamata da tutti Bell e lei, durante il viaggio, imparò a conoscerlo,
rimanendo affascinata da lui, nonostante il suo aspetto mostruoso.
L’infuso funzionò e quando lui tornò
umano, i due decisero di sposarsi. Mogli e la sua amata divennero inizialmente
amici, fino a che, crescendo, lui riuscì a confessarle il suo amore. Ariel ed
Erik vissero insieme per tutta la loro vita, dividendosi tra mare e terra.
Fine.
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Salve a tutti.
Come avrete notato, questa è una storia a "insalata". Cioè: l'ho scritta io, ma utilizzando personaggi e mischiando le trame di altre storie.
Spero vi piaccia, in realtà sarebbe un compito per scuola, ma visto che la sto facendo sul computer ho deciso di pubblicarla.
Grazie alla mia Beta Ilarione.