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Autore: asyouwishmilady    05/11/2010    3 recensioni
Perchè i loro genitori non vogliono che si vedano? Cosa c'è sotto? Perchè? Nick e Miley devono lottare per stare insieme. Anche se entrambi non sono completamente convinti.
Questa storia è nata non proprio per caso. Per non solo per i fan di Niley.
Non ho la presunzione di credere di conoscere i caratteri dei personaggi realtamente esistenti, semplicemente ho delineato i caratteri per come me li immagino io o per come abbiano più senso nel contesto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era quasi Settembre ormai. Corsi in camera mia ed andai su uno dei tanti siti di gossip nel web. Digitai il suo nome ed eccole, le foto del suo ultimo concerto. Il cuore mi batteva forte, così forte da farmi male. Mi avvicinai ulteriormente allo schermo, mi scappò una risata beffarda: quella non mi sembrava una che avesse l’aria di essere al terzo mese di gravidanza.

Chiusi il portatile e mi buttai sul letto. Le possibilità erano molte. Forse non era rimasta incinta e i suoi non le hanno permesso di incontrarmi. Forse hanno scoperto che era incinta di me e l’hanno fatta abortire. O forse, la cosa che mi sembrava avesse più senso in quel momento, aveva cambiato idea, aveva semplicemente preso una stupida pillola del giorno dopo e aveva messo fine a tutto. La odiavo.

Andai in cucina, giusto per affogare la mia disperazione in un po’ di buon e non salutare cibo.

- Hey Nicholas, ho ottime notize – mio padre, non avevo fatto caso fosse lì.

- Cosa? – risposi piuttosto pacato: sicuramente sarebbero state novità riguardo il lavoro.

- Per il tuo nuovo tour da solista avrai un nuovo menager, io starò a casa ad occuparmi della famiglia – mi innervosì. Non faccio farte della famiglia anch’io?

- Forte – risposi ancora più annoiato di prima.

- Vi incontrerete stasera allo studio di registrazione, verrà anche sua figlia, ha due anni meno di te, se non sbaglio – contrassi la mascella: non volevo avere a che fare con nessuna ragazza per almeno un secolo, o perlomeno finchè non mi sarebbe passata l’angoscia per la storia con quella.

- Ok, mi farò carino, allora – risposi sarcastico: mio padre da quando mi impedì di vedre Miley non faceva altro che cercarmi ragazze. Non lo biasimo, dev’essere brutto vedere il proprio figlio così giù di morale.

È strano, ma parlare con mio padre mi fece sentire un po’ meglio.

[…]

Sentì la voce di mia madre provenire dal piano di sotto – Nicholas! Preparati!

Spalancai l’armadio e rimasi a fissarne il contenuto, mentre tenevo le dita appoggiate alle labbra, di tanto in tanto le muovevo. Mi bloccai: perfetto. Presi una maglia grigia con una stampa nera, dei Jeans aderenti e la classica giacca di pelle.

Mentre mi vestivo ripensai involontariamente a quella storia: mi sentivo così stupido, tutta quella fatica, per cosa? Scacciai quei pensieri e scesi, in salotto.

Mio padre mi fece cenno di salire in macchina, lì mia madre stava già seduta sul sedile anteriore – Sei felice di cominciare un nuovo tour? – cos’è questa? Un’intervista? – Sì.

Mio padre arrivò e ci avviammo allo studio di registrazione.

Non appena entrammo ci fu la fiera dei convenevoli. Che noia.

Mi si presentò davanti un’uomo sulla quarantina, alto, abbastanza magro, aveva l’aria di una Rockstar. Rimasi a fissarlo per un po’, finalmente, qualche secondo dopo mi porse la mano.

- Piacere, Alex Phoenix, sarò in tuo nuvo manager, bello – sorrisi, sembrava davvero una rockstar, aveva uno strano carisma.

- E quella e mia figlia, va da lei intanto che mi accordo con tuo padre – mi diede un colpetto sulla spalla e mi diressi verso la figlia.

Era girata di spalle, le appoggiai una mano sulla schiena per farla voltare.

Si girò in fretta. Aveva dei lunghi capelli biondi, gli occhi verde-azzurro con un tocco di grigio, un naso alla francese decorato da una cascata di lentiggini. Indossava una t-shirt nera con una scritta bianca e un paio di pantaloncini di Jeans con un paio di Converse bianche.

Sembrava annoiata ed entusiasta allo stesso tempo.

Mi presentai – Ehm… Ciao! Io sono Nick – mi strinse la mano.

- Io sono Phoebe – sembrava indifferente nel vedermi. All’inizio credevo che il padre l’avesse portata con se perché era una mia fan, ma evidentemente non era così.

Era affascinante a suo modo. Vedendola solo in volto mi sarebbe potuta sembrare una di quelle principessine rosa confetto, tutte zucchero filato. Osservando i suoi atteggiamenti però era evidente che non fosse così.

Restammo in silenzio finché i nostri padri ci dissero che sarebbero andati a discutere in ufficio.

- Allora… - iniziò spavalda lei – come ci si sente ad essere Nick Jonas? – da schifo. – Ehm… è diciamo forte – lei sorrise e sollevo le spalle.

- Usciresti mai con una tua fan? – no cara, io voglio uscire con te.

Emisi una risata beffarda - No assolutamente! Sono così maniacali e fuori controllo, oserei dire matte – Sono un bravo attore.

C’era qualcosa che non andava, perché mi fissava così? Sembrava molto offesa ed irritata.

- Io sono una tua fan e non sono niente di queste cose – Cosa? No! Accidenti, non sarebbe dovuta andare così! Idiota che non sono altro.

Cercai di riparare il danno, sospirai - Phoebe io non… - si voltò e se ne andò senza una parola.

Mi tirai una sberla sulla fronte. Ma che c’è di sbagliato in me?
   
 
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