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Autore: Padme86    09/11/2010    5 recensioni
Un mondo secreto e oscuro,una realtà quasi inaccettabile.
Ma è così: i Vampiri esistono.
Sono in mezzo a noi, anche se non li vediamo.
Si nutrono e cospirano contro la razza umana.
Un Vampiro sopra tutti aspira al dominio assoluto sul mondo.
E solo un uomo può fermarlo.
Il cacciatore di Vampiri.
Il Daywalker.
-Ispiratami dal film “Blade”-
[Remake modificato]
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Yuri Ivanov, Il vampiro dagli occhi di ghiaccio
 
 
Un’altra alba sta per sorgere, è incredibile come la notte possa essere corta e lunga allo stesso tempo per un vampiro. Non mi manca il sole, è passato tanto di quel tempo dall’ultima volta che l’ho visto o che ho sentito i suoi raggi accarezzarmi il viso… Più di duecento anni.
Chiudo la saracinesca elettrica, prima che sorga il sole, riducendomi in cenere. Per tutta la notte non ho fatto che osservare questo mondo squallido, con le sue leggi e le sue regole assurde e patetiche.  Gli umani sono esseri inferiori, cibo per le creature come me. Anzi, non sono nemmeno loro il nostro cibo, ma il nettare che scorre nelle loro vene: il sangue.
Cibo delizioso, simile all’ambrosia divina per noi vampiri… Ci da forza e vigore, ci rende invulnerabili e invincibili. Tranne che per un uomo… Un ragazzo, paragonato a me: il Daywalker.
È giovane, ma in pochi anni ha sterminato molti dei nostri simili con una facilità impressionante e va fermato a tutti i costi. Un sassolino nella scarpa, una spina nel fianco, un ostacolo da abbattere: ecco cosa rappresenta quel moccioso.
La porta alle mie spalle si apre e vedo comparire il mio caro compagno: Boris Huznestov. La mia prima creatura, il mio servitore più devoto e fedele, l’unico su cui so di poter davvero contare.
“Yuri, sei stato tutta la notte qui? Sei andato nella sala nutrimento?”
“Non avevo molta fame, ci andrò dopo aver riposato. Il rapporto della nottata?”
“Quel bastardo ne ha uccisi altri trentasei, dobbiamo ucciderlo ad ogni costo! Ma la cosa che ha colpito le nostre sentinelle è questa…”- mi porge le foto scattate dalle sentinelle che tengono d’occhio quel moccioso che si diverte a fare l’eroe. È con una ragazza molto bella.
“E’ una ragazza e allora? Magari è una che si vuole scopare dopo una sana caccia al vampiro.”
“E invece no, perché l’ha salvata ben due volte, non può essere una coincidenza. Secondo me abbiamo trovato un punto debole da sfruttare.”- non ha tutti i torti il mio caro Boris: se davvero ha deciso di accoglierla con se significa che c’è un legame tra loro, anche se fievole. E possiamo sfruttarlo a nostro vantaggio per liberarci per sempre di questa piaga una volta per tutte.
“Hai ragione Boris, falla tenere d’occhio anche dai Servitori durante il giorno. Sicuramente ci porterà anche al suo nascondiglio e quando arriverà il momento daremo fuoco a lui e a tutto ciò a cui tiene.”
“Tu ti sei già preso qualcosa di suo, caro Ivanov.”- il mio socio ha proprio ragione: già una volta gli ho strappato qualcosa di prezioso, niente mi impedisce di farlo ancora. E questa fanciulla sembra un bocconcino ancora più appetitoso…
“Che ti prende? Ti sei incantato a fissare la ragazzina? Non è che ti piace?”- quanto è idiota a volte, non lo sopporto in certi momenti. Ma ammetto che senza di lui mi sento solo molto spesso… E’ davvero il mio unico supporto, in mezzo a questa banda di ruffiani.
“E’ molto bella e ha l’aria appetitosa…”
“Abbi pazienza e l’assaggeremo presto, adesso però metti via queste foto e riposati. Non mi piace il tuo colorito, devi nutrirti di più e lo sai.”- caro Boris, apprensivo proprio come un figlio, non cambierà mai da questo punto di vita.
Mi faccio accompagnare a letto, mi toglie le scarpe e la maglia. Mi stendo, coprendomi con le lenzuola leggere del mio enorme letto, invitandolo a riposare insieme a me.
“Mio signore, non vorrei che…”
“Boris, tu sei il solo che tiene a me, quindi vieni qui e riposa. Domani notte abbiamo molte cose da fare e lo sai.”- sorride, stendendosi accanto a me, togliendosi scarpe e maglia: fisicamente è meglio piazzato di me. Lui è atletico, dagli occhi smeraldini e i capelli di un buffo color grigio topo. Io sono esile e delicato, dai capelli cremisi e gli occhi glaciali, come dicono alcuni. Siamo diversi in tutto e per tutto, ma il mio sangue scorre dentro di lui… La mia vita. È parte di me, come io lo sono di lui: due metà indissolubilmente unite da un legame di sangue eterno.
“Yuri, so che hai un piano per qualcosa… Perché non me ne parli?”
“Non è ancora il momento, ma vedrai: quando accadrà l’era degli uomini giungerà al suo crepuscolo, per sempre.”- mi addormento, cullato dal tepore di questo pensiero e la vicinanza di Boris.
Si, presto il mondo degli uomini giungerà alla sua fine e noi saremo i padroni assoluti.
 
*
 
“Devo tenerla così?”
“Le braccia più alte e tieni sempre l’occhio sul mirino, quando sei pronta spara.”- cavoli, certo che è paziente come maestro, mi aspettavo bacchettate sulle mani o peggio qualche ceffone al minimo sbaglio.
E così è cominciato il mio addestramento già dal primo giorno… All’inizio Rei non era molto convinto nel tenermi qui con loro, ma quando gli ho mostrato le mie conoscenze scientifiche è rimasto basito: adoro la scienza, mi è sempre piaciuta. Mio padre la insegnava, passavo molto tempo a leggere libri scientifici nel suo studio insieme a mio fratello.
Torno a concentrarmi sul bersaglio, io e Kei ci stiamo allenando a sparare. Ha detto che faremo anche un po’ di corpo a corpo e ammetto di averci letto un doppio senso, ma quando ho visto la sua espressione impassibile mi sono cadute le braccia: possibile che non gli faccia nessun effetto? Magari è gay e sta anche insieme a Rei. In questo caso ci sarebbe davvero da spararsi, un tale spreco buttato via.
“Allora, ti sei incantata? Su spara.”
“Ehi, con gentilezza magari!”
“I vampiri che hai incontrato stanotte non erano gentili e nemmeno quelli che incontrerai più avanti. Voglio fare più cose possiamo, stasera voglio portarti con me.”- ecco, adesso si che vado nel panico: cosa vuole fare?! Portarmi già a caccia! Questo ragazzo ha dei seri problemi, ho iniziato l’addestramento solo oggi!
Faccio finta di non aver sentito e torno a concentrarmi sul bersaglio, sparando poi un colpo. Non va a segno e la mano mi fa anche male a causa del contraccolpo, ma per lo meno ho colpito il bersaglio di carta.
Mi volto sconsolata verso di lui, aspettandomi una critica o peggio un rimprovero: invece nulla, che strano. Mi guarda serio ma anche pacato, prendendomi la pistola dalle mani e ricaricandola.
“Sono una frana vero?”
“No, per lo meno hai centrato il bersaglio di carta. Siamo solo all’inizio, che ti aspetti? Di diventare Clint Eastwood in un solo giorno? Forza, riproviamo.”
“Sbaglio o era una battuta quella di poco fa?”- mormoro ironica, prendendomi una bella occhiataccia: ma sono stata avvertita da Rei, dovrò farci l’abitudine.
“Non fare la cretina e continuiamo, io dopo devo uscire per una mezzora ma voglio che tu continui ad esercitarti.”
“Dove vai? Se non rischio la vita chiedendotelo.”
“In città, da una persona che ci sostiene fornendoci armi biologiche.”
“Posso venire? Mi piacciono quel genere di cose!”- esclamo emozionata, ma la sua espressione fredda e seria mi fa capire che dovrò stare qui ad esercitarmi fino al suo ritorno: che rottura, mi sembra di essere tornata a scuola!
“Ho capito, starò qui e mi allenerò.”
“Ti porterò la prossima volta, oggi è meglio che ti alleni. Forza, riprendiamo.”- cavoli, com’è gentile… Fosse così sempre sarebbe il ragazzo ideale. Non faccio altro che pensare a quanto sia bello e quanto deve aver sacrificato per questa guerra contro i vampiri. Né lui e nemmeno Rei hanno voluto dirmi di più su questo fattore, temo che dovrò aspettare.
Continuiamo a sparare qualche colpo, quando sentiamo bussare alla porta. Ci togliamo le cuffie e vediamo che è proprio il cinese a chiamare il suo socio.
“Ha chiamato Victor, le nuove armi sono pronte e puoi andarle a prendere.”
“Anche l’altra cosa?”
“Certamente.”
“L’altra cosa?”- domando curiosa, prendendomi però un’occhiata di fuoco da parte di Kei: accidenti, sembra davvero intimorito dalla mia domanda, mi converrà mordermi la lingua la prossima volta.
“Fatti in cazzi tuoi e continua ad allenarti. Se quando torno non vedo almeno una cinquantina di buchi sul quel bersaglio saprò punirti come si deve.”- mi sta facendo davvero paura adesso.
Lo vedo prendere la sua giacca ed uscire, senza nemmeno salutare Rei, che invece si avvicina a me. Mi mette una mano sulla spalla e mi sorride con fare comprensivo: almeno lui è un poco gentile con me.
“Lo devi perdonare, non ce l’ha con te è solo molto riservato.”
“Potrebbe anche comportarsi diversamente, io sono dalla sua parte e anche tu.”
“Dagli il tempo di conoscerti e impara a conoscerlo anche tu: non hai idea di quanto ha sacrificato per la sua condizione e questa guerra. Se ti ha salvata e accolta vuol dire che un po’ ci tiene a te, non credi?”- ha ragione, non devo saltare alle conclusioni di botto, come faccio troppo spesso. Devo andargli incontro e cercare di capirlo, ma soprattutto aiutarlo come posso, glielo devo.
“Farò come dici, ma non sarò il cagnolino obbediente: non mi morderò la lingua quando sarà necessario!”
“Mi sembra giusto, ma ora è meglio che torni al lavoro; non scherza quando si tratta di punire.”- oh cavolo è vero! Devo continuare ad allenarmi o sono guai! Senza perdere tempo riprendo a sparare, mentre Rei esce dalla porta, con un leggero sorriso stampato sul viso: in fondo quel ragazzo non è così male.
 
*
 
Quella ragazzina è un tormento! Fa troppe domande e comincio a pentirmi di averla presa con noi! D’altra parte non potevo lasciarla morire in mezzo alla strada, ma solitamente me ne sarei fregato di una persona che, dopo quanto ha scoperto, non vuole andarsene. Perché con lei non l’ho fatto? Mi sono interessato e non è nel mio stile… Forse lo faccio solo perché più persone uccidono quelle creature meglio è.
Sono nella mia macchina, dirigendomi verso la città: è lì che Victor tiene il suo negozio che gli funge da copertura per ciò che fa per noi.
Arrivo in poco tempo, parcheggio ed entro senza timore: ha appena aperto, non ci sono mai clienti a quest’ora, non in un banco dei pegni. Lo vedo uscire da una tendina dietro il bancone: un uomo alto di circa trent’anni, dai capelli neri e gli occhi grigi, fisico asciutto e viso marcato ma senza essere eccessivo: una brava persona, insomma.
“Salve Kei, vedo che Rei ti ha dato il mio messaggio.”
“E sono venuto subito, come sempre. Hai tutto?”
“Ma certo, vieni con me.”- mi conduce dietro al negozio, dove tiene il suo laboratorio. È illuminato da tenui luci al neon blu, ci sono diversi freezer, microscopi e sostanze chimiche. Victor è uno scienziato che, dopo un esperimento fallito a causa di un collaboratore stronzo, ha perso la cattedra e l’appalto per i suoi studi. Ho salvato la vita a lui e sua moglie, all’epoca incinta e da quel giorno per ripagarmi il favore, mi procura armi innovative per quei bastardi.
Il banco dei pegni gliel’ho fatto aprire io per copertura e anche per guadagnare qualche soldo extra, oltre la paga che gli do io per le armi.
Apre uno dei freezer e ne tira fuori una boccetta con dentro un liquido blu. La prendo in mano e la esamino attentamente, aspettando spiegazioni come sempre.
“Questo è un potente anti-coagulante, se lo mischi con il sangue di vampiro lo farai esplodere in mille pezzi. Puoi anche riempirci i proiettili, al posto del nitrato d’aglio che ormai è passato di moda.”
“Ottimo lavoro, hai altro?”
“Ma certo, ho giusto una cosetta per la nuova recluta che avete preso.”- mormora ironico, mentre vorrei staccare la testa a Rei: non sta mai zitto, è peggio di un pettegolo!
Victor ridacchia, prendendo una piccola bomboletta nera e porgendomela: sembra una di quelle anti aggressione che usano molte donne.
“Cos’è?”
“Una specie di bomboletta anti-vampiro. Dentro c’è una sostanza fatta di essenza d’aglio e argento: spruzzala su uno di quegli esseri e andrà in shock anafilattico all’istante.”
“Ottimo, per quella rompiscatole andrà benissimo. E… l’altra cosa?”
“Certo, un minuto e te la porto subito.”- si allontana e apre un altro freezer, dove tiene altra roba chimica o altro, mentre aspetto che mi dia quello di cui ho assolutamente bisogno.
“Come sta tua moglie?”
“Bene, le piace fare la mamma. Sai, ormai il piccolo sta raggiungendo i sette mesi.”
“Diventerà un bell’ometto, me lo vedo qui a giocare con provette e armi chimiche, come suo padre.”
“Sarò il mio successore senz’altro, ecco qui ciò che ti occorre.”- mi da una borsa con dentro tutto ciò che gli ho chiesto, metto via il resto delle sostanze chimiche e lo saluto con una bella stretta di mano.
“Grazie di tutto, Victor.”
“Figurati. Passa a casa qualche volta, Irina ti aspetta.”
“Vedrò quando posso, ci vediamo.”- ci fissiamo un’ultima volta, esco dal negozio e mi rimetto in macchina in direzione del covo.
Ho proprio bisogno della mia medicina… La ragazzina non deve ancora saperlo, si spaventerebbe e basta e vista la sua reazione alla scoperta dei vampiri preferisco non rischiare.
Non ci metto molto ad arrivare, vedo Rei sempre all’opera con le sue mansioni: riempire i proiettili e pulire le armi, controllando sempre le varie segnalazioni che riceviamo attraverso internet. È stato lui a creare tutto questo, è veramente un socio in gamba e capace, anche se spesso non gli dimostro la mia stima.
“Bentornato, hai preso tutto?”
“Si, Victor mi soddisfa sempre. Riempi metà dei proiettili con il liquido in queste fiale, il resto tienilo di riserva.”
“Agli ordini, hai anche il resto?”
“Si, sbrighiamoci prima che la mocciosa si accorga di qualcosa…”- sono freddo, lo so, ma non ho altra scelta. Non deve sapere assolutamente la verità…
Rei sorride sconsolato, prendendo la borsa e tirando fuori una fiala con un liquido nero all’interno. Mi siedo sulla poltrona che usiamo sempre per questa fase della mia esistenza, mentre il mio socio prepara la siringa speciale che serve per iniettarmi la medicina che mi serve… E’ una condanna, ma non posso fare altro.
“Forse dovremmo smettere con questa roba…”
“Lo sai bene che non è possibile, quindi fallo e basta… Amico mio.”- mi mette uno stecco di plastica dura in mezzo ai denti e conficca l’ago della siringa nel mio collo, rilasciando il liquido nel mio corpo.
È questione di pochi attimi… Sento il mio corpo in fiamme, come se un incendio lo bruciasse da dentro. Mi contorco dal dolore, mentre Rei mi tiene la mano come si fa ai malati. Comincio a tremare, mentre la sostanza entra sempre più in circolo, causandomi ulteriore dolore.
“Resisti amico, adesso passa…”- cerca di rincuorarmi il mio socio, come fa ogni volta che lo costringo a questa merda di cui però non posso fare a meno.
Il dolore finalmente passa e, pian piano, il mio respiro ritorna regolare. Dopo qualche minuto di calma riesco a rialzarmi e sono in perfetta forma: succede sempre così.
“Va meglio?”
“Come sempre. Vado dalla mocciosa a vedere se ha fatto progressi, tu prepara tutto per stasera.”- dico autoritario, dirigendomi poi verso la stanza che sto usando come palestra per l’addestramento di Kira. Quando apro la porta vedo che sta ancora sparando e il bersaglio è pieno di buchi sempre più precisi: per fortuna impara in fretta.
“Ciao, bentornato. Allora, vado bene?”
“Direi di si, possiamo concludere con le armi e passare al corpo a corpo.”
“D… Davvero?”- perché si agita? Questa ragazza è strana forte, ma è ciò che la rende particolare… Ma che mi salta in testa?!
La prendo per un braccio e la conduco in fondo alla sala, dove ho messo un sacco da boxe e anche dei materassi per fare addominali e flessioni: ciò che uso io per allenarmi ogni giorno o quasi.
“Allora, adesso ti mostrerò qualche tecnica di attacco e difesa, d’accordo?”
“Va bene, ma vedi di non rompermi nulla: rimango sempre una signora.”
“Ma dai, pensavo fossi un travestito. Muoviti e vieni qui.”- ammetto che certa ironia mi sta uscendo solo con lei, mi piace vederla con quell’espressione imbronciata e incazzata allo stesso tempo.
Si mette davanti al sacco, osservando i movimenti basilari che le mostro. Cerca di imitarli ma con scarso successo: è così minuta, ci sarà da lavorare sui muscoli.
“Coraggio, mettici un po’ più di forza.”
“Se lo faccio mi rompo una mano! Non sono portata per il corpo a corpo, sono troppo minuta!”
“Non accetto queste osservazioni, i muscoli si sviluppano con l’allenamento, quindi vedi di non fare la bambina e riprendiamo.”- dico alla ragazza davanti a me deciso ed stranamente calmo: in fondo alzare la voce non porta certo a risultati migliori.
Le mostro come tirare dei pugni senza farsi troppo del male e quando mi imita vedo che già facciamo progressi: il sacco per lo meno ora si muove.
Andiamo avanti così per una mezzora, quando mi fa una richiesta un po’ strana ma lecita…
“Senti, so che non dovrei uscire, ma potrei andare a casa mia e prendere un po’ delle mie cose? Almeno qualche vestito, visto che non ho nulla.”
“E’ rischioso, quelli sono ovunque.”
“Ma siamo in pieno giorno, come posso incontrarne qualcuno?”- è vero, non l’ho ancora informata di quanto quei bastardi siano efficienti anche di giorno.
“Usano i Servitori durante il giorno, così gestiscono meglio i loro affari e i loro traffici.”
“Chi sono questi Servitori?”
“Esseri umani che vogliono essere vampiri. Li servono, fanno tutto ciò che gli chiedono e se compiacciono a dovere il loro padrone e dimostrano lealtà verranno trasformati.”
“E’ orribile… C’è gente che vuole trasformarsi in un mostro…”- povera piccola ingenua, avrà molto da imparare stando a contatto con questo mondo folle e oscuro.
Ma d’altra parte riconosco che non possiede niente qui e non ho certo soldi da buttare per comprarle vestiti e altre cose inutili che usano solitamente le ragazze. E poi… Potrebbe anche…
“Io devo riposare, stasera come ti ho detto si va a caccia e pretendo che lo fai anche tu quando torni. Chiedi a Rei di accompagnarti, di che te l’ho detto io e usate la mia macchina. Mi raccomando, rapidi a tornare.”
“Grazie mille Kei, prima di andare a caccia ci alleniamo ancora?”- cavoli, ha preso sul serio il suo addestramento: meglio, avere a che fare con una mocciosa lavativa era il meno che sperassi.
“Ovvio. Ora vai, piantagrane.”
“Agli ordini, Generale Acidità.”- dice ironica, uscendo dalla nostra palestra: mi ha preso in giro, quella piccola stupida! Ma chi me l’ha fatto fare di salvarle il culo!
Anche se averla qui… Non è così male, in fondo.
Mi ci potrei anche abituare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 









Salve a tutti, gente! Mi spiace avervi fatto attendere, ma come vedete ecco qui il nuovo capitolo di Daywalker^^ Sono felice che questa mia nuova versione stia piacendo, davvero, mi lusingate^^ Come avete visto qui è iniziato l’addestramento della piccola Kira e la presentazione del nemico: il vampiro Yuri Ivanov che trama un piano malvagio v.v Ma di cosa si tratterà? Lo scoprirete xD Parto col dire che per la “medicina” di Kei ho preso spunto proprio dal film, anche se lì veniva chiamato in modo diverso, ma non ho saputo resistere, ci stava troppo bene *_* Chi ha visto il film capirà subito, ma ci tengo a metterlo in chiaro. Un’altra cosa che mi sono scordata l’altra volta di mettere in chiaro è che il nome “Daywalker” viene anch’esso dal film, precisamente dalla pronuncia in lingua originale della parola “Diurno”. Ma per sapere che cosa significa esattamente e a meno che non abbiate visto il film dovete aspettare XD
Ora passo a ringraziare le meravigliose persone che mi hanno recensito il primo capitolo^^ Grazie mille, vi adoro <3
 
Rubis HD: Ciao cara, parto col dirti che puoi benissimo chiamarmi Pad, ormai è il mio nomignolo ufficiale xD Si, i vampiri saranno tradizionali, non alla nuova moda di adesso e penso che ci siamo capiti v.v Per fartela breve io amo i vampiri di Anne Rice e penso di aver detto tutto xD Sono felice che la mia storia ti incuriosisca e spero di avere la tua anche su questo secondo capitolo^^ Se ho un’idea chiara sull’andazzo della storia? Si, ce l’ho, è tutto sigillato nel mio cervello xD Quindi non temere, non penso che la tua curiosità aspetterà più del necessario xD E la medesima tua curiosità mi fa tanto piacere ^_^ Aspetto la tua allora, ci conto^^ Un bacio, bella =)
 
Avly: Tesoro mio! No, lo ammetto, immaginavo di vederti tra le ultime recensioni xD Ma sono felice anche così, anzi di più xD Sono felice che gradisci la mia idea di ristrutturazione della storia e per quanto riguarda il disegno e Kei concordo in pieno xD Non si può non sbavare su uno così, diciamolo XP Ecco qui il secondo capitolo, piccola, spero che ti piaccia ^O^ Un bacio forte, ti voglio bene <3

Iria: Si, i giorni di festa sono santi se ti fanno ricomparire xD Ma ciaoooooo!! Ti ringrazio per i complimenti sullo stile e si la storia è stata completamente rivoluzionata v.v Quindi il tuo ragionamento ci sta xD D’altra parte l’ho detto: non cerco un confronto ma solo opinioni sincere, come le tue^^ Sono contenta che hai gradito il primo capitolo e incrocerò tutte le mie dita per riuscire ad avere la tua anche su questo xD Ci conto, piccola^^ Un bacio, ti voglio bene <3
 
Aphrodite: Il mio amato maggiordomo <3 Ma si, l’importante è che arrivi, lo sai =) I tuoi complimenti mi hanno davvero fatto piacere, sono felice che ami i personaggi e il mio nuovo modo di narrare. Come vedi non si sono limitata al punto di vista di Kira, sarebbe stato troppo complicato v.v Per quanto riguarda l’aspetto di Kira abbiamo già parlato quindi non sto qui a ripetermi che sono di fretta xD Attendo la tua su questo, mia Sebas-chan ^*^ Love u <3
 
Lirin Lawliet: Tesoro mio! Si, purtroppo li conosco bene i tuoi impegni ç__ç Ma tanto so che arrivi quindi sono felice =) E soprattutto sono contenta di vederti così presa da questa mia nuova versione^^ I tuoi complimenti come sempre mi lusingano e si, so che hai un debole per i capelli rossi, ma per esigenze di copione Kira è meglio che sia bionda in questa nuova versione xD Anche a te piace il Kei così, ma lo sapevo xD Ecco qui il secondo capitolo, spero che ti piaccia =) Un bacio forte, tesoro bello, ti voglio bene <3
 
 
 
Ringrazio anche chi legge solamente e le persone che l’hanno messa tra preferiti e seguite^^ Continuate a seguirmi^^
 
 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad
  
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