- †
Yuri Ivanov, Il vampiro dagli occhi
di ghiaccio †
-
- Un’altra
alba sta per sorgere, è incredibile come la notte possa essere corta e
lunga allo stesso tempo per un vampiro. Non mi manca il sole, è passato
tanto di quel tempo dall’ultima volta che l’ho visto o che ho sentito i
suoi raggi accarezzarmi il viso… Più di duecento anni.
- Chiudo
la saracinesca elettrica, prima che sorga il sole, riducendomi in cenere.
Per tutta la notte non ho fatto che osservare questo mondo squallido, con le
sue leggi e le sue regole assurde e patetiche.
Gli umani sono esseri inferiori, cibo per le creature come me. Anzi,
non sono nemmeno loro il nostro cibo, ma il nettare che scorre nelle loro
vene: il sangue.
- Cibo
delizioso, simile all’ambrosia divina per noi vampiri… Ci da forza e
vigore, ci rende invulnerabili e invincibili. Tranne che per un uomo… Un
ragazzo, paragonato a me: il Daywalker.
- È
giovane, ma in pochi anni ha sterminato molti dei nostri simili con una
facilità impressionante e va fermato a tutti i costi. Un sassolino nella
scarpa, una spina nel fianco, un ostacolo da abbattere: ecco cosa
rappresenta quel moccioso.
- La
porta alle mie spalle si apre e vedo comparire il mio caro compagno: Boris
Huznestov. La mia prima creatura, il mio servitore più devoto e fedele,
l’unico su cui so di poter davvero contare.
- “Yuri,
sei stato tutta la notte qui? Sei andato nella sala nutrimento?”
- “Non
avevo molta fame, ci andrò dopo aver riposato. Il rapporto della
nottata?”
- “Quel
bastardo ne ha uccisi altri trentasei, dobbiamo ucciderlo ad ogni costo! Ma
la cosa che ha colpito le nostre sentinelle è questa…”- mi porge le
foto scattate dalle sentinelle che tengono d’occhio quel moccioso che si
diverte a fare l’eroe. È con una ragazza molto bella.
- “E’
una ragazza e allora? Magari è una che si vuole scopare dopo una sana
caccia al vampiro.”
- “E
invece no, perché l’ha salvata ben due volte, non può essere una
coincidenza. Secondo me abbiamo trovato un punto debole da sfruttare.”-
non ha tutti i torti il mio caro Boris: se davvero ha deciso di accoglierla
con se significa che c’è un legame tra loro, anche se fievole. E possiamo
sfruttarlo a nostro vantaggio per liberarci per sempre di questa piaga una
volta per tutte.
- “Hai
ragione Boris, falla tenere d’occhio anche dai Servitori durante il
giorno. Sicuramente ci porterà anche al suo nascondiglio e quando arriverà
il momento daremo fuoco a lui e a tutto ciò a cui tiene.”
- “Tu
ti sei già preso qualcosa di suo, caro Ivanov.”- il mio socio ha proprio
ragione: già una volta gli ho strappato qualcosa di prezioso, niente mi
impedisce di farlo ancora. E questa fanciulla sembra un bocconcino ancora più
appetitoso…
- “Che
ti prende? Ti sei incantato a fissare la ragazzina? Non è che ti piace?”-
quanto è idiota a volte, non lo sopporto in certi momenti. Ma ammetto che
senza di lui mi sento solo molto spesso… E’ davvero il mio unico
supporto, in mezzo a questa banda di ruffiani.
- “E’
molto bella e ha l’aria appetitosa…”
- “Abbi
pazienza e l’assaggeremo presto, adesso però metti via queste foto e
riposati. Non mi piace il tuo colorito, devi nutrirti di più e lo sai.”-
caro Boris, apprensivo proprio come un figlio, non cambierà mai da questo
punto di vita.
- Mi
faccio accompagnare a letto, mi toglie le scarpe e la maglia. Mi stendo,
coprendomi con le lenzuola leggere del mio enorme letto, invitandolo a
riposare insieme a me.
- “Mio
signore, non vorrei che…”
- “Boris,
tu sei il solo che tiene a me, quindi vieni qui e riposa. Domani notte
abbiamo molte cose da fare e lo sai.”- sorride, stendendosi accanto a me,
togliendosi scarpe e maglia: fisicamente è meglio piazzato di me. Lui è
atletico, dagli occhi smeraldini e i capelli di un buffo color grigio topo.
Io sono esile e delicato, dai capelli cremisi e gli occhi glaciali, come
dicono alcuni. Siamo diversi in tutto e per tutto, ma il mio sangue scorre
dentro di lui… La mia vita. È parte di me, come io lo sono di lui:
due metà indissolubilmente unite da un legame di sangue eterno.
- “Yuri,
so che hai un piano per qualcosa… Perché non me ne parli?”
- “Non
è ancora il momento, ma vedrai: quando accadrà l’era degli uomini
giungerà al suo crepuscolo, per sempre.”- mi addormento, cullato dal
tepore di questo pensiero e la vicinanza di Boris.
- Si,
presto il mondo degli uomini giungerà alla sua fine e noi saremo i padroni
assoluti.
-
- *
-
- “Devo
tenerla così?”
- “Le
braccia più alte e tieni sempre l’occhio sul mirino, quando sei pronta
spara.”- cavoli, certo che è paziente come maestro, mi aspettavo
bacchettate sulle mani o peggio qualche ceffone al minimo sbaglio.
- E
così è cominciato il mio addestramento già dal primo giorno…
All’inizio Rei non era molto convinto nel tenermi qui con loro, ma quando
gli ho mostrato le mie conoscenze scientifiche è rimasto basito: adoro la
scienza, mi è sempre piaciuta. Mio padre la insegnava, passavo molto tempo
a leggere libri scientifici nel suo studio insieme a mio fratello.
- Torno
a concentrarmi sul bersaglio, io e Kei ci stiamo allenando a sparare. Ha
detto che faremo anche un po’ di corpo a corpo e ammetto di averci letto
un doppio senso, ma quando ho visto la sua espressione impassibile mi sono
cadute le braccia: possibile che non gli faccia nessun effetto? Magari è
gay e sta anche insieme a Rei. In questo caso ci sarebbe davvero da
spararsi, un tale spreco buttato via.
- “Allora,
ti sei incantata? Su spara.”
- “Ehi,
con gentilezza magari!”
- “I
vampiri che hai incontrato stanotte non erano gentili e nemmeno quelli che
incontrerai più avanti. Voglio fare più cose possiamo, stasera voglio
portarti con me.”- ecco, adesso si che vado nel panico: cosa vuole fare?!
Portarmi già a caccia! Questo ragazzo ha dei seri problemi, ho iniziato
l’addestramento solo oggi!
- Faccio
finta di non aver sentito e torno a concentrarmi sul bersaglio, sparando poi
un colpo. Non va a segno e la mano mi fa anche male a causa del
contraccolpo, ma per lo meno ho colpito il bersaglio di carta.
- Mi
volto sconsolata verso di lui, aspettandomi una critica o peggio un
rimprovero: invece nulla, che strano. Mi guarda serio ma anche pacato,
prendendomi la pistola dalle mani e ricaricandola.
- “Sono
una frana vero?”
- “No,
per lo meno hai centrato il bersaglio di carta. Siamo solo all’inizio, che
ti aspetti? Di diventare Clint Eastwood in un solo giorno? Forza,
riproviamo.”
- “Sbaglio
o era una battuta quella di poco fa?”- mormoro ironica, prendendomi una
bella occhiataccia: ma sono stata avvertita da Rei, dovrò farci
l’abitudine.
- “Non
fare la cretina e continuiamo, io dopo devo uscire per una mezzora ma voglio
che tu continui ad esercitarti.”
- “Dove
vai? Se non rischio la vita chiedendotelo.”
- “In
città, da una persona che ci sostiene fornendoci armi biologiche.”
- “Posso
venire? Mi piacciono quel genere di cose!”- esclamo emozionata, ma la sua
espressione fredda e seria mi fa capire che dovrò stare qui ad esercitarmi
fino al suo ritorno: che rottura, mi sembra di essere tornata a scuola!
- “Ho
capito, starò qui e mi allenerò.”
- “Ti
porterò la prossima volta, oggi è meglio che ti alleni. Forza,
riprendiamo.”- cavoli, com’è gentile… Fosse così sempre sarebbe il
ragazzo ideale. Non faccio altro che pensare a quanto sia bello e quanto
deve aver sacrificato per questa guerra contro i vampiri. Né lui e nemmeno
Rei hanno voluto dirmi di più su questo fattore, temo che dovrò aspettare.
- Continuiamo
a sparare qualche colpo, quando sentiamo bussare alla porta. Ci togliamo le
cuffie e vediamo che è proprio il cinese a chiamare il suo socio.
- “Ha
chiamato Victor, le nuove armi sono pronte e puoi andarle a prendere.”
- “Anche
l’altra cosa?”
- “Certamente.”
- “L’altra
cosa?”- domando curiosa, prendendomi però un’occhiata di fuoco da parte
di Kei: accidenti, sembra davvero intimorito dalla mia domanda, mi converrà
mordermi la lingua la prossima volta.
- “Fatti
in cazzi tuoi e continua ad allenarti. Se quando torno non vedo almeno una
cinquantina di buchi sul quel bersaglio saprò punirti come si deve.”- mi
sta facendo davvero paura adesso.
- Lo
vedo prendere la sua giacca ed uscire, senza nemmeno salutare Rei, che
invece si avvicina a me. Mi mette una mano sulla spalla e mi sorride con
fare comprensivo: almeno lui è un poco gentile con me.
- “Lo
devi perdonare, non ce l’ha con te è solo molto riservato.”
- “Potrebbe
anche comportarsi diversamente, io sono dalla sua parte e anche tu.”
- “Dagli
il tempo di conoscerti e impara a conoscerlo anche tu: non hai idea di
quanto ha sacrificato per la sua condizione e questa guerra. Se ti ha
salvata e accolta vuol dire che un po’ ci tiene a te, non credi?”- ha
ragione, non devo saltare alle conclusioni di botto, come faccio troppo
spesso. Devo andargli incontro e cercare di capirlo, ma soprattutto aiutarlo
come posso, glielo devo.
- “Farò
come dici, ma non sarò il cagnolino obbediente: non mi morderò la lingua
quando sarà necessario!”
- “Mi
sembra giusto, ma ora è meglio che torni al lavoro; non scherza quando si
tratta di punire.”- oh cavolo è vero! Devo continuare ad allenarmi o sono
guai! Senza perdere tempo riprendo a sparare, mentre Rei esce dalla porta,
con un leggero sorriso stampato sul viso: in fondo quel ragazzo non è così
male.
-
- *
-
- Quella
ragazzina è un tormento! Fa troppe domande e comincio a pentirmi di averla
presa con noi! D’altra parte non potevo lasciarla morire in mezzo alla
strada, ma solitamente me ne sarei fregato di una persona che, dopo quanto
ha scoperto, non vuole andarsene. Perché con lei non l’ho fatto? Mi sono
interessato e non è nel mio stile… Forse lo faccio solo perché più
persone uccidono quelle creature meglio è.
- Sono
nella mia macchina, dirigendomi verso la città: è lì che Victor tiene il
suo negozio che gli funge da copertura per ciò che fa per noi.
- Arrivo
in poco tempo, parcheggio ed entro senza timore: ha appena aperto, non ci
sono mai clienti a quest’ora, non in un banco dei pegni. Lo vedo uscire da
una tendina dietro il bancone: un uomo alto di circa trent’anni, dai
capelli neri e gli occhi grigi, fisico asciutto e viso marcato ma senza
essere eccessivo: una brava persona, insomma.
- “Salve
Kei, vedo che Rei ti ha dato il mio messaggio.”
- “E
sono venuto subito, come sempre. Hai tutto?”
- “Ma
certo, vieni con me.”- mi conduce dietro al negozio, dove tiene il suo
laboratorio. È illuminato da tenui luci al neon blu, ci sono diversi
freezer, microscopi e sostanze chimiche. Victor è uno scienziato che, dopo
un esperimento fallito a causa di un collaboratore stronzo, ha perso la
cattedra e l’appalto per i suoi studi. Ho salvato la vita a lui e sua
moglie, all’epoca incinta e da quel giorno per ripagarmi il favore, mi
procura armi innovative per quei bastardi.
- Il
banco dei pegni gliel’ho fatto aprire io per copertura e anche per
guadagnare qualche soldo extra, oltre la paga che gli do io per le armi.
- Apre
uno dei freezer e ne tira fuori una boccetta con dentro un liquido blu. La
prendo in mano e la esamino attentamente, aspettando spiegazioni come
sempre.
- “Questo
è un potente anti-coagulante, se lo mischi con il sangue di vampiro lo
farai esplodere in mille pezzi. Puoi anche riempirci i proiettili, al posto
del nitrato d’aglio che ormai è passato di moda.”
- “Ottimo
lavoro, hai altro?”
- “Ma
certo, ho giusto una cosetta per la nuova recluta che avete preso.”-
mormora ironico, mentre vorrei staccare la testa a Rei: non sta mai zitto,
è peggio di un pettegolo!
- Victor
ridacchia, prendendo una piccola bomboletta nera e porgendomela: sembra una
di quelle anti aggressione che usano molte donne.
- “Cos’è?”
- “Una
specie di bomboletta anti-vampiro. Dentro c’è una sostanza fatta di
essenza d’aglio e argento: spruzzala su uno di quegli esseri e andrà in
shock anafilattico all’istante.”
- “Ottimo,
per quella rompiscatole andrà benissimo. E… l’altra cosa?”
- “Certo,
un minuto e te la porto subito.”- si allontana e apre un altro freezer,
dove tiene altra roba chimica o altro, mentre aspetto che mi dia quello di
cui ho assolutamente bisogno.
- “Come
sta tua moglie?”
- “Bene,
le piace fare la mamma. Sai, ormai il piccolo sta raggiungendo i sette
mesi.”
- “Diventerà
un bell’ometto, me lo vedo qui a giocare con provette e armi chimiche,
come suo padre.”
- “Sarò
il mio successore senz’altro, ecco qui ciò che ti occorre.”- mi da una
borsa con dentro tutto ciò che gli ho chiesto, metto via il resto delle
sostanze chimiche e lo saluto con una bella stretta di mano.
- “Grazie
di tutto, Victor.”
- “Figurati.
Passa a casa qualche volta, Irina ti aspetta.”
- “Vedrò
quando posso, ci vediamo.”- ci fissiamo un’ultima volta, esco dal
negozio e mi rimetto in macchina in direzione del covo.
- Ho
proprio bisogno della mia medicina… La ragazzina non deve ancora
saperlo, si spaventerebbe e basta e vista la sua reazione alla scoperta dei
vampiri preferisco non rischiare.
- Non
ci metto molto ad arrivare, vedo Rei sempre all’opera con le sue mansioni:
riempire i proiettili e pulire le armi, controllando sempre le varie
segnalazioni che riceviamo attraverso internet. È stato lui a creare tutto
questo, è veramente un socio in gamba e capace, anche se spesso non gli
dimostro la mia stima.
- “Bentornato,
hai preso tutto?”
- “Si,
Victor mi soddisfa sempre. Riempi metà dei proiettili con il liquido in
queste fiale, il resto tienilo di riserva.”
- “Agli
ordini, hai anche il resto?”
- “Si,
sbrighiamoci prima che la mocciosa si accorga di qualcosa…”- sono
freddo, lo so, ma non ho altra scelta. Non deve sapere assolutamente la
verità…
- Rei
sorride sconsolato, prendendo la borsa e tirando fuori una fiala con un
liquido nero all’interno. Mi siedo sulla poltrona che usiamo sempre per
questa fase della mia esistenza, mentre il mio socio prepara la siringa
speciale che serve per iniettarmi la medicina che mi serve… E’
una condanna, ma non posso fare altro.
- “Forse
dovremmo smettere con questa roba…”
- “Lo
sai bene che non è possibile, quindi fallo e basta… Amico mio.”- mi
mette uno stecco di plastica dura in mezzo ai denti e conficca l’ago della
siringa nel mio collo, rilasciando il liquido nel mio corpo.
- È
questione di pochi attimi… Sento il mio corpo in fiamme, come se un
incendio lo bruciasse da dentro. Mi contorco dal dolore, mentre Rei mi tiene
la mano come si fa ai malati. Comincio a tremare, mentre la sostanza entra
sempre più in circolo, causandomi ulteriore dolore.
- “Resisti
amico, adesso passa…”- cerca di rincuorarmi il mio socio, come fa ogni
volta che lo costringo a questa merda di cui però non posso fare a meno.
- Il
dolore finalmente passa e, pian piano, il mio respiro ritorna regolare. Dopo
qualche minuto di calma riesco a rialzarmi e sono in perfetta forma: succede
sempre così.
- “Va
meglio?”
- “Come
sempre. Vado dalla mocciosa a vedere se ha fatto progressi, tu prepara tutto
per stasera.”- dico autoritario, dirigendomi poi verso la stanza che sto
usando come palestra per l’addestramento di Kira. Quando apro la porta
vedo che sta ancora sparando e il bersaglio è pieno di buchi sempre più
precisi: per fortuna impara in fretta.
- “Ciao,
bentornato. Allora, vado bene?”
- “Direi
di si, possiamo concludere con le armi e passare al corpo a corpo.”
- “D…
Davvero?”- perché si agita? Questa ragazza è strana forte, ma è ciò
che la rende particolare… Ma che mi salta in testa?!
- La
prendo per un braccio e la conduco in fondo alla sala, dove ho messo un
sacco da boxe e anche dei materassi per fare addominali e flessioni: ciò
che uso io per allenarmi ogni giorno o quasi.
- “Allora,
adesso ti mostrerò qualche tecnica di attacco e difesa, d’accordo?”
- “Va
bene, ma vedi di non rompermi nulla: rimango sempre una signora.”
- “Ma
dai, pensavo fossi un travestito. Muoviti e vieni qui.”- ammetto che certa
ironia mi sta uscendo solo con lei, mi piace vederla con quell’espressione
imbronciata e incazzata allo stesso tempo.
- Si
mette davanti al sacco, osservando i movimenti basilari che le mostro. Cerca
di imitarli ma con scarso successo: è così minuta, ci sarà da lavorare
sui muscoli.
- “Coraggio,
mettici un po’ più di forza.”
- “Se
lo faccio mi rompo una mano! Non sono portata per il corpo a corpo, sono
troppo minuta!”
- “Non
accetto queste osservazioni, i muscoli si sviluppano con l’allenamento,
quindi vedi di non fare la bambina e riprendiamo.”- dico alla ragazza
davanti a me deciso ed stranamente calmo: in fondo alzare la voce non porta
certo a risultati migliori.
- Le
mostro come tirare dei pugni senza farsi troppo del male e quando mi imita
vedo che già facciamo progressi: il sacco per lo meno ora si muove.
- Andiamo
avanti così per una mezzora, quando mi fa una richiesta un po’ strana ma
lecita…
- “Senti,
so che non dovrei uscire, ma potrei andare a casa mia e prendere un po’
delle mie cose? Almeno qualche vestito, visto che non ho nulla.”
- “E’
rischioso, quelli sono ovunque.”
- “Ma
siamo in pieno giorno, come posso incontrarne qualcuno?”- è vero, non
l’ho ancora informata di quanto quei bastardi siano efficienti anche di
giorno.
- “Usano
i Servitori durante il giorno, così gestiscono meglio i loro affari e i
loro traffici.”
- “Chi
sono questi Servitori?”
- “Esseri
umani che vogliono essere vampiri. Li servono, fanno tutto ciò che gli
chiedono e se compiacciono a dovere il loro padrone e dimostrano lealtà
verranno trasformati.”
- “E’
orribile… C’è gente che vuole trasformarsi in un mostro…”- povera
piccola ingenua, avrà molto da imparare stando a contatto con questo mondo
folle e oscuro.
- Ma
d’altra parte riconosco che non possiede niente qui e non ho certo soldi
da buttare per comprarle vestiti e altre cose inutili che usano solitamente
le ragazze. E poi… Potrebbe anche…
- “Io
devo riposare, stasera come ti ho detto si va a caccia e pretendo che lo fai
anche tu quando torni. Chiedi a Rei di accompagnarti, di che te l’ho detto
io e usate la mia macchina. Mi raccomando, rapidi a tornare.”
- “Grazie
mille Kei, prima di andare a caccia ci alleniamo ancora?”- cavoli, ha
preso sul serio il suo addestramento: meglio, avere a che fare con una
mocciosa lavativa era il meno che sperassi.
- “Ovvio.
Ora vai, piantagrane.”
- “Agli
ordini, Generale Acidità.”- dice ironica, uscendo dalla nostra palestra:
mi ha preso in giro, quella piccola stupida! Ma chi me l’ha fatto fare di
salvarle il culo!
- Anche
se averla qui… Non è così male, in fondo.
- Mi
ci potrei anche abituare.
-
-
-
-
-
-
- Salve a tutti, gente! Mi spiace avervi fatto attendere, ma come vedete ecco qui il nuovo capitolo di Daywalker^^ Sono felice che questa mia nuova versione stia piacendo, davvero, mi lusingate^^ Come avete visto qui è iniziato l’addestramento della piccola Kira e la presentazione del nemico: il vampiro Yuri Ivanov che trama un piano malvagio v.v Ma di cosa si tratterà? Lo scoprirete xD Parto col dire che per la “medicina” di Kei ho preso spunto proprio dal film, anche se lì veniva chiamato in modo diverso, ma non ho saputo resistere, ci stava troppo bene *_* Chi ha visto il film capirà subito, ma ci tengo a metterlo in chiaro. Un’altra cosa che mi sono scordata l’altra volta di mettere in chiaro è che il nome “Daywalker” viene anch’esso dal film, precisamente dalla pronuncia in lingua originale della parola “Diurno”. Ma per sapere che cosa significa esattamente e a meno che non abbiate visto il film dovete aspettare XD
- Ora passo a ringraziare le meravigliose
persone che mi hanno recensito il primo capitolo^^ Grazie mille, vi adoro
<3
-
- Rubis HD: Ciao cara, parto col dirti che
puoi benissimo chiamarmi Pad, ormai è il mio nomignolo ufficiale xD Si, i
vampiri saranno tradizionali, non alla nuova moda di adesso e penso che ci
siamo capiti v.v Per fartela breve io amo i vampiri di Anne Rice e penso di
aver detto tutto xD Sono felice che la mia storia ti incuriosisca e spero di
avere la tua anche su questo secondo capitolo^^ Se ho un’idea chiara
sull’andazzo della storia? Si, ce l’ho, è tutto sigillato nel mio
cervello xD Quindi non temere, non penso che la tua curiosità aspetterà più
del necessario xD E la medesima tua curiosità mi fa tanto piacere ^_^
Aspetto la tua allora, ci conto^^ Un bacio, bella =)
-
- Avly: Tesoro mio! No, lo ammetto,
immaginavo di vederti tra le ultime recensioni xD Ma sono felice anche così,
anzi di più xD Sono felice che gradisci la mia idea di ristrutturazione
della storia e per quanto riguarda il disegno e Kei concordo in pieno xD Non
si può non sbavare su uno così, diciamolo XP Ecco qui il secondo capitolo,
piccola, spero che ti piaccia ^O^ Un bacio forte, ti voglio bene <3
Iria: Si, i giorni di festa sono santi se ti fanno ricomparire xD Ma ciaoooooo!! Ti ringrazio per i complimenti sullo stile e si la storia è stata completamente rivoluzionata v.v Quindi il tuo ragionamento ci sta xD D’altra parte l’ho detto: non cerco un confronto ma solo opinioni sincere, come le tue^^ Sono contenta che hai gradito il primo capitolo e incrocerò tutte le mie dita per riuscire ad avere la tua anche su questo xD Ci conto, piccola^^ Un bacio, ti voglio bene <3-
- Aphrodite: Il mio amato maggiordomo <3
Ma si, l’importante è che arrivi, lo sai =) I tuoi complimenti mi hanno
davvero fatto piacere, sono felice che ami i personaggi e il mio nuovo modo
di narrare. Come vedi non si sono limitata al punto di vista di Kira,
sarebbe stato troppo complicato v.v Per quanto riguarda l’aspetto di Kira
abbiamo già parlato quindi non sto qui a ripetermi che sono di fretta xD
Attendo la tua su questo, mia Sebas-chan ^*^ Love u <3
-
- Lirin Lawliet: Tesoro mio! Si, purtroppo
li conosco bene i tuoi impegni ç__ç Ma tanto so che arrivi quindi sono
felice =) E soprattutto sono contenta di vederti così presa da questa mia
nuova versione^^ I tuoi complimenti come sempre mi lusingano e si, so che
hai un debole per i capelli rossi, ma per esigenze di copione Kira è meglio
che sia bionda in questa nuova versione xD Anche a te piace il Kei così, ma
lo sapevo xD Ecco qui il secondo capitolo, spero che ti piaccia =) Un bacio
forte, tesoro bello, ti voglio bene <3
-
-
-
- Ringrazio anche chi legge solamente e le
persone che l’hanno messa tra preferiti e seguite^^ Continuate a
seguirmi^^
-
-
-
- Un bacio forte a tutti^^
-
-
- La cara Pad