Le
strade sono buie a quest’ora della sera, luci psichedeliche e naturali si
incontrano dando vita ad un gioco irrefrenabile di colori e luminosità.
La
gente passeggia tranquilla, coppie mano nella mano, gruppi di amici che si
ritrovano al locale di turno.
Persone
del tutto ignare di vivere in un mondo che è solo una facciata… Niente di vero
esiste in questo gioco di luci e divertimento, è solo pura illusione.
Io
l’ho capito nel momento in cui un essere incredibile è comparso nella mia vita,
rivoltandola completamente e aprendomi gli occhi su ciò che non riuscivo a
vedere.
† Il Daywalker
- La scoperta del vero mondo †
E’
una notte come altre nella fredda Mosca, sto passeggiando per tornare a casa.
Nevica e fa molto freddo, ma essendo nata in questa terra sono abituata a
simili temperature. Il pesante cappotto nero mi da calore necessario, ma
desidero tornare nella mia dimora e mettermi a letto.
Un’altra
notte passata a servire drink e coctkail a gente di cui non mi importa nulla.
Faccio la carina e simpatica, ma solo perché lo richiede il lavoro: è tutto
falso intorno a me.
La
mia famiglia è scomparsa qualche anno fa, in un incidente automobilistico… Con
loro c’era anche mio fratello maggiore, con cui avevo un legame stupendo. Mi
proteggeva, mi stava sempre vicino, nonostante i numerosi battibecchi ci
volevamo davvero molto bene.
Adesso
sono sola, ma non ho intenzione di buttarmi giù e deprimermi: ho mollato la
scuola per potermi mantenere e trovato un lavoro con cui pago tutte le spese,
facendo molto spesso doppi turni. E’ molto dura, ma so che non posso fare
altrimenti: probabilmente era nel mio destino.
Passo
per una via isolata, una scorciatoia, quando vedo un tipo strano appoggiato al
muro: è vestito di pelle nera, ha una sigaretta tra le labbra e lo sguardo…
Famelico. Sembra proprio affamato, mi guarda come se volesse mangiarmi…
“Ehi,
bella bambola, dove vai così di corsa?”
“A
casa. Con me non cavi ragno dal buco, quindi vedi di lasciarmi perdere.”- dico
frettolosa, cercando di aumentare il passo. Mi volto e vedo che non è più
dietro di me, ma quando mi rimetto a camminare mi accorgo che ce l’ho proprio
davanti! Ma com’è possibile? Solo pochi secondi fa era alle mie spalle!
“Non
si fa così, piccolina: perché vuoi negare ad un affamato un po’ di cibo delizioso?”-
mi prende per le braccia, sbattendomi contro il muro adiacente. Non riesco a
liberarmi, la sua presa sembra d’acciaio… E la sua bocca… Mi sembra di vedere
dei canini più appuntiti del normale…
“Adesso
se permetti mangio, puoi anche urlare, mi eccita…”- sposta i miei capelli di
lato, lasciando scoperto il mio collo e avvicinandosi sempre di più: ma che
diavolo vuole fare?!
Non
riesco ad urlare, è come se tutto il mio corpo fosse immobilizzato… Che io stia
per morire?
Ad
un tratto una luce accecante ci colpisce, mi volto ma non riesco a vedere
nessuno, se non i fari di una moto che illuminano il vicolo.
Mi
sembra di vedere un ragazzo avvicinarsi a noi: è vestito di nero, con un lungo
cappotto di pelle. Ha due pistole in mano e qualcosa che sembra una spada
dietro la schiena, ma non riesco a vedere bene il suo viso a causa della luce
dei fari…
Il
ragazzo che mi tiene prigioniera lascia la presa sulle mie braccia, ringhiando
feroce: una persona normale non potrebbe mai comportarsi così.
“Tu,
maledetto! Perché devi sempre metterti in mezzo?!”- urla il tizio, con voce
insolitamente roca per una persona. Il ragazzo con le pistole gliele punta
contro, mentre quell’altro si butta su di lui… Ma non fa in tempo a
raggiungerlo perché due colpi escono dalle armi del tizio misterioso. Ma la
cosa che mi sciocca di più è vedere il mio assalitore finire in cenere dopo
essere stato colpito dai proiettili esplosi da quelle pistole!
È
davvero diventato polvere, che si sparge sulla strada e sparisce, portata via
dal vento… Sono ancora sotto shock, quando vedo il ragazzo misterioso
avvicinarsi a me.
Finalmente
riesco a vederlo in faccia e sono sbalordita: sembra un angelo. Ha un viso a
dir poco perfetto, due occhi ametista caldi e profondi, un fisico degno di una
statua e capelli argentei. Due tatuaggi blu per guancia gli incorniciano il
viso, dandogli un’aria ancora più misteriosa… Sento un leggero calore invadermi
le gote, ma che diavolo mi prende?!
Certo,
mi ha salvato la vita, ma ha ridotto in polvere un tizio davanti ai miei occhi!
“Ti
ha morsa?”
“Co…
Come?”- ha anche una voce molto calda… Nonono! Io devo riprendermi o finirò per
impazzire.
“Ti
ha morsa sul collo? Ti ha toccata?”
“No,
sto bene. Grazie… Ma cos’era?”
“Non
è necessario che tu lo sappia, ma se tieni alla vita lascia la città prima del
prossimo tramonto.”- si volta e fa per andarsene, quando lo fermo,
afferrandogli un braccio. Il suo sguardo freddo incontra il mio: mi dicono
tutti che ho uno sguardo freddo, ma credo che le sue ametiste siano più
glaciali.
“Aspetta
un secondo, mi devi una spiegazione e poi io non voglio andarmene!”
“Morirai,
non è un problema mio.”
“Se
non ti importa perché mi hai salvata?”
“Non
voglio altri succhia sangue in giro per la città, tutto qui.”- succhia sangue?
Ma a cosa si riferisce? Non intendo certo mollarlo, si passa al piano B! Lo
supero e mi piazzo davanti alla sua moto, con il chiaro intendo a non lasciarlo
partire. Lui sorride, anche se è più un mezzo ghigno, e si avvicina a me con
fare sicuro.
“Come
ti chiami?”
“Kira
Petrova. Io sono nata in questa città e ci riposa la mia famiglia… Per favore,
non puoi spiegarmi almeno perché devo andare via? Poi farò quello che mi dici,
te lo devo.”- scuote la testa, come se fosse rassegnato: credo che abbia capito
che di me non si libererà facilmente.
Mi
sposta dalla sua moto, montandoci su e invitandomi a salire… Che davvero lo
abbia convinto?
“Salta
su e ti spiegherò ogni cosa, ma dopo per te le cose cambieranno, sappilo.”
“Io
vivo una vita di merda, se posso cambiarla tanto meglio.”- sembra restare
sorpreso dalle mie parole.
Salgo
in sella, mettendomi il casco che mi porge, ma prima che accenda il motore
voglio fargli un’ultima domanda…
“Qual
è il tuo nome?”
“Mi
chiamano Daywalker.”
La
moto parte a tutta velocità, scomparendo nella notte. Percorriamo molta strada,
le luci e il paesaggio scorrono veloci davanti a noi. Mi reggo a lui,
stringendo le mani intorno al suo torace: posso sentire i muscoli sotto la
maglia che indossa: cavoli, questo ragazzo fa palestra! Mi ritrovo di nuovo ad
arrossire, ma sono davvero così patetica?!
Arriviamo
in un quartiere molto isolato, pieno di capannoni abbandonati. Entriamo in uno
di essi, ferma la moto e mi aiuta a scendere. Mi guardo intorno e mi rendo conto
che siamo in una specie di laboratorio: c’è una pompa di benzina, diversi
attrezzi e strumenti anche chimici. Vedo che ci raggiunge un giovane dai tratti
orientali: capelli neri come la pece, lunghi e tenuti in ordine da una cosa
bassa e sottile. Occhi ambrati, viso liscio e fisico atletico, ma la sua
espressione è più gentile di quella del tizio che si fa chiamare Daywalker.
“Chi
è questa giovane? Porti qui dei senza tetto, adesso?”- mormora ironico il
ragazzo cinese al giovane che mi ha salvata.
“E’
stata attaccata da uno di loro, e ha tanto insistito perché la portassi con
me.”
“Non
è tua abitudine farlo.”
“Che
dovevo fare?! Questa non vuole andarsene e lasciargli una scorta di cibo non è
nel mio stile!”
“Ehi,
piano! Mi volete spiegare?! Qui la vittima sono io! Ho appena visto un tizio
finire in polvere, non vi sembra rilevante come cosa?!”- esclamo adirata,
mentre l’espressione dell’orientale cambia dall’ironico allo stupito: questa
gente mi sta già sulle scatole.
“Li
ha visti?”
“Uno
solo, ma l’ho ammazzato prima che se ne nutrisse. Non vuole andarsene e di
certo non potevo lasciarla in mezzo alla strada, pronta per un banchetto.”
“Hai
fatto bene, ma sarà un rischio, lo sai. Però potrebbe esserci utile…”- se
qualcuno adesso non mi spiega giuro che comincio io a sparare! Mi piazzo
davanti all’argenteo, con il chiaro intendo ad avere la verità su tutto quello
che sta succedendo in questa pazza notte.
“Adesso
mi spieghi tutto! Ti rendi conto che sto impazzendo?! Ho visto un tizio finire
in cenere davanti ai miei occhi, non so se mi spiego!”
“Hai
solamente visto la piccola facciata del mondo reale, ragazza.”- cavoli, com’è
freddo… Mi sono venuti i brividi nel sentirlo dire questa frase.
Si
volta e si dirige verso una macchina nera, mentre il ragazzo cinese posa una
mano sulla mia spalla e mi invita a sedermi. Il Daywalker ha preso dalla
vettura delle mappe e le sta segnando ad una ad una, come se tracciasse un
percorso.
“La
verità a cui sarai messa di fronte non sarà facile da accettare, tutta la tua
vita potrebbe anche cambiare solo con quello che scoprirai.”
“Va
bene, ora mi interessa solo sapere che cosa cazzo è successo stanotte con quel
tipo finito in cenere.”- il cinese mi guarda sorridendo, volgendo poi lo
sguardo al suo compagno, che però rimane impassibile.
“Ha
carattere, sai? Potrebbe davvero esserci utile.”
“Ne
dubito.”- ma che antipatico! È lui che mi ha portato qui! Certo su mia
insistenza passiva, ma se lo ha fatto vuol dire che non gli sono indifferente! L’asiatico
sorride e torna a parlare con me… Chissà cosa sta per dirmi.
“Quello
che hai incontrato stasera era un Homo
Nocturnus: un vampiro.”- che cosa? Questo sta scherzando, non è possibile! I
vampiri non esistono, li si vede solo nei film!
“Cosa?
Stai scherzando vero? Andiamo, i vampiri esistono solo nei film dell’orrore.”-
vedo l’argenteo avvicinarsi e mettersi davanti a me… Il suo sguardo non mi
piace.
“Vieni
con me, ti mostro che cosa accade nel mondo reale e non nei film.”- mi prende
per un braccio, in maniera anche poco delicata, e mi porta davanti ad uno dei
computer che ci sono in questo posto. Preme qualche tasto e si apre un filmato…
Si vedono delle persone legate alle sedie e altri che si avvicinano a loro. Non
capisco perché mi sento inquieta, è solo un filmato…
Ma
ad un tratto vedo le persone in piedi prendere per i capelli i poveri
prigionieri e morderli sul collo con violenza e mostruosità.
Le
persone che vengono morse urlano straziate dal dolore, mentre quelle creature
continuano a dilaniarle, senza nessuna pietà… No, non è possibile, dev’essere
una montatura di questi pazzi!
Ad
un tratto sento una voce sussurrarmi qualcosa all’orecchio…
“Quello
che stai vedendo è il mondo reale, ragazzina. Ormai dovrai convincerci e se non
lo accetti sono cazzi tuoi.”- mi volto verso di lui, inorridita: come può una
persona essere così fredda e crudele?
“Voi…
Voi siete pazzi! State lontani da me!”- non voglio restare un minuto di più in
questo posto. Mi volto di scatto e corro verso l’uscita, scappando lontano da
questo posto orribile.
Comincio
a correre, senza sapere dove andare… Non voglio più tornare indietro, quei due
sono pazzi, fuori di testa! Non avrei mai voluto avere questa consapevolezza,
altro che vita di merda!
Correndo
mi rendo conto di essermi persa: grande Kira, sei davvero un’idiota!
Faccio
per tornare indietro per cercare di ricordare la strada che ho visto venendo
qui, quando davanti a me compaiono un uomo e una donna. Ringhiano e mostrano i
canini: sono dei vampiri! Mi sono cacciata in un bel casino, forse avrei dovuto
dare retta a quei due.
“Un
bel pranzetto prima dell’alba, è quello che ci vuole.”
“Ce
la dividiamo, però.”- ecco, adesso posso morire contenta: vengo paragonata ad
uno spuntino, non potevo chiedere di meglio.
Non
so che cosa fare, continuo ad arretrare sapendo che prima o poi mi salteranno
al collo… E’ finita.
Ad
un tratto però mi pare di vedere qualcuno arrivare con un balzo sovraumano e
piazzarsi davanti a me: lo riconosco, è il Daywalker.
“Ancora
tu, maledetto!”
“Mi
dispiace ragazzi, ma lei non è il vostro spuntino e non credo ne farete
altri.”- i due vampiri ringhiano feroci, attaccandolo.
“Stai
indietro!”- l’argenteo mi spinge indietro, bloccando il vampiro maschio e
colpendolo con un pugno molto potente. La femmina fa per attaccarlo di lato, ma
il ragazzo estrae la sua spada e la taglia praticamente in due, facendola
diventare cenere.
Il
vampiro maschio è inorridito e fa per scappare, ma il Daywalker lancia la sua
spada contro di lui e lo trafigge in pieno, facendolo incenerire, mentre la sua
spada finisce contro il muro.
Sono
ancora senza parole: ha tenuto testa a quei due come se niente fosse… Comincio
ad avere più paura di lui che di quelle creature.
Va
a recuperare la sua spada, dopo di che si avvicina a me, porgendomi la mano:
credo che voglia aiutarmi ad alzarmi, o forse uccidermi per essere scappata in
quel modo.
“Alzati,
è meglio tornare al laboratorio. Non credo che tu voglia scappare ancora e
diventare lo spuntino di qualcuno di questi mostri.”- è stranamente gentile,
tanto vale approfittarne.
Con
un po’ meno paura afferro la sua mano, ma ci mette un po’ troppa forza a
tirarmi su e mi ritrovo praticamente appiccicata a lui! Sento di nuovo quel
calore alle gote farsi sempre più forte… Sono davvero una cretina.
“Sei
congelata, è meglio sbrigarci a tornare.”
“Va
bene.”- riesco a dire solo questo, mentre ci avviamo verso il laboratorio. Per
tutto il tragitto non parla e non mi degna nemmeno di uno sguardo: forse è
semplicemente una persona silenziosa, anche se non ci vuole un genio per
capirlo.
“Senti..?”
“Che
cosa c’è?”
“Ecco…
Che cosa ne sarà adesso di me?”- mormoro, un po’ impaurita dalla risposta. Si
ferma e si piazza davanti a me, guardandomi in maniera molto seria: forse gli
sta davvero a cuore la mia sorte.
“Hai
due alternative: lasciare la città o restare con noi. Se scegli la seconda
sappi che dovrai obbedire agli ordini senza discutere e imparare ad uccidere
quegli esseri. Non ammetterò distrazioni o fallimenti e al primo sgarro ti
pianto una pallottola in testa. Sono stato chiaro?”- è stato cristallino. Non
c’è che dire, sa come motivare i suoi soldati a dare il meglio: li minaccia!
Però credo di non avere molte alternative, non posso andare da nessuna parte e
non voglio nemmeno farlo.
“Resto
con voi: voglio rendermi utile per uccidere quelle creature. Se è l’unico modo
per restare lo faccio.”
“Ti
rendi conto che dovrai dire addio alla tua vita? Non potrai più lavorare, o
vedere le persone amiche: niente di tutto questo.”
“Il
mio lavoro non mi mancherà e in quanto ad amici non ne ho, quindi non
preoccuparti di questo. Domani mattina andrò subito a licenziarmi e sparirò per
sempre.”- non ho difficoltà a fare queste cose, ma è il suo sguardo a
confondermi: sembra quasi stupito dal mio atteggiamento. Forse non crede che ci
sono persone che possono odiare la loro vita.
“Va
bene, allora benvenuta nella squadra, Kira.”- gli sorrido, continuando poi a
camminare vicino a lui. Però c’è una curiosità che voglio togliermi…
“Senti,
posso farti una domanda?”
“Dipende.”
“Come
ti chiami? Non credo che il tuo vero nome sia Daywalker.”
“Mi
chiamano i vampiri così, è il loro modo di identificarmi.”
“Si,
ma lo avrai anche un nome.”
“Non
ti riguarda!”- esclama adirato, mentre abbasso il capo non capendo cosa ho
fatto di male. Mi metto a camminare con passo più svelto, quando lo sento
prendermi il polso delicatamente. Ma come ha fatto ad essere così veloce? Forse
è uno di quelli che vanno forte nella corsa, altra spiegazione non riesco a
trovare.
“Non
volevo essere brusco, ma…”
“Se
non vuoi dirmelo va bene, ma cerca di essere meno scontroso. Insomma, siamo
soci adesso, non vedermi come una nemica. Se lo fai non andremo lontano nella
nostra collaborazione e lo sai.”- mi libero della presa, riprendendo a
camminare accanto a lui, anche se mi dispiace non sapere il suo vero nome…
Pazienza, mi ci dovrò abituare, dato che costui è la persona cui passerò molto
tempo, da oggi in avanti.
“Kei…”
“Come
scusa?”- mi fermo e mi volto meravigliata verso di lui, che mi rivolge un mezzo
sorriso quasi gentile… E’ come se si stesse sforzando, ma sono risultati.
“Il
mio nome è Kei. Kei Hiwatari.”
Un
risultato l’ho ottenuto e spero che non sia l’ultimo. Da oggi comincia la mia
nuova vita, che di certo non potrà essere peggiore dell’altra… O almeno lo spero.
Ma
una cosa la so: devo la vita al ragazzo che mi sta accanto ed io i debiti li
pago sempre.
E
lo farò: sarò la migliore aiutante che potesse desiderare.
Lo
giuro sulla mia vita.
“E’ un bel nome.”- gli rispondo gentilmente, sorridendogli e arrivando con lui al laboratorio.
Dove la mia nuova vita sta per cominciare.
Salve a tutti, gente xD
Dopo
varie riflessioni e pensieri vari mi sono decisa a scrivere la nuova versione
di una mia vecchia storia di cui non ero molto soddisfatta a livello di trama
ed espressione: Daywalker - Cacciatore di vampiri. Non so in quanti
ricorderanno quella storia, ma posso dirvi che questa nuova versione sarà
totalmente diversa. Non solo nello stile e nella grammatica varia ma anche a
livello di trama. Diciamo che l’ho rivoluzionata completamente xD Per farvi un
esempio, e per chi se lo ricorda, Kira prima era rossa con gli occhi azzurri
v.v Ora è bionda e con gli occhi blu xD Ci saranno molti altri cambiamenti che
non vi svelo adesso perché sono perfida e voglio che scopriate tutto leggendo
XD
Aspetto
le vostre opinioni, non siate timidi^^ Anche chi non ha letto la vecchia
versione si faccia avanti senza paura: non cerco un confronto, cerco solo opinioni
sincere e dirette su ciò che ho partorito^^
Per
concludere in bellezza ecco qui sia l’immagine di Kira che quella di Kei in
versione Daywalker^^ Quest’ultima è opera dalla mia amata lover Ika, un suo
bellissimo regalo: ti voglio bene mio amato maggiordomo <3
Un bacio forte a tutti^^