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Autore: Padme86    25/10/2010    7 recensioni
Un mondo secreto e oscuro,una realtà quasi inaccettabile.
Ma è così: i Vampiri esistono.
Sono in mezzo a noi, anche se non li vediamo.
Si nutrono e cospirano contro la razza umana.
Un Vampiro sopra tutti aspira al dominio assoluto sul mondo.
E solo un uomo può fermarlo.
Il cacciatore di Vampiri.
Il Daywalker.
-Ispiratami dal film “Blade”-
[Remake modificato]
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le strade sono buie a quest’ora della sera, luci psichedeliche e naturali si incontrano dando vita ad un gioco irrefrenabile d

Le strade sono buie a quest’ora della sera, luci psichedeliche e naturali si incontrano dando vita ad un gioco irrefrenabile di colori e luminosità.

La gente passeggia tranquilla, coppie mano nella mano, gruppi di amici che si ritrovano al locale di turno.

Persone del tutto ignare di vivere in un mondo che è solo una facciata… Niente di vero esiste in questo gioco di luci e divertimento, è solo pura illusione.

Io l’ho capito nel momento in cui un essere incredibile è comparso nella mia vita, rivoltandola completamente e aprendomi gli occhi su ciò che non riuscivo a vedere.

 

Il Daywalker - La scoperta del vero mondo

 

 

E’ una notte come altre nella fredda Mosca, sto passeggiando per tornare a casa. Nevica e fa molto freddo, ma essendo nata in questa terra sono abituata a simili temperature. Il pesante cappotto nero mi da calore necessario, ma desidero tornare nella mia dimora e mettermi a letto.

Un’altra notte passata a servire drink e coctkail a gente di cui non mi importa nulla. Faccio la carina e simpatica, ma solo perché lo richiede il lavoro: è tutto falso intorno a me.

La mia famiglia è scomparsa qualche anno fa, in un incidente automobilistico… Con loro c’era anche mio fratello maggiore, con cui avevo un legame stupendo. Mi proteggeva, mi stava sempre vicino, nonostante i numerosi battibecchi ci volevamo davvero molto bene.

Adesso sono sola, ma non ho intenzione di buttarmi giù e deprimermi: ho mollato la scuola per potermi mantenere e trovato un lavoro con cui pago tutte le spese, facendo molto spesso doppi turni. E’ molto dura, ma so che non posso fare altrimenti: probabilmente era nel mio destino.

Passo per una via isolata, una scorciatoia, quando vedo un tipo strano appoggiato al muro: è vestito di pelle nera, ha una sigaretta tra le labbra e lo sguardo… Famelico. Sembra proprio affamato, mi guarda come se volesse mangiarmi…

“Ehi, bella bambola, dove vai così di corsa?”

“A casa. Con me non cavi ragno dal buco, quindi vedi di lasciarmi perdere.”- dico frettolosa, cercando di aumentare il passo. Mi volto e vedo che non è più dietro di me, ma quando mi rimetto a camminare mi accorgo che ce l’ho proprio davanti! Ma com’è possibile? Solo pochi secondi fa era alle mie spalle!

“Non si fa così, piccolina: perché vuoi negare ad un affamato un po’ di cibo delizioso?”- mi prende per le braccia, sbattendomi contro il muro adiacente. Non riesco a liberarmi, la sua presa sembra d’acciaio… E la sua bocca… Mi sembra di vedere dei canini più appuntiti del normale…

“Adesso se permetti mangio, puoi anche urlare, mi eccita…”- sposta i miei capelli di lato, lasciando scoperto il mio collo e avvicinandosi sempre di più: ma che diavolo vuole fare?!

Non riesco ad urlare, è come se tutto il mio corpo fosse immobilizzato… Che io stia per morire?

Ad un tratto una luce accecante ci colpisce, mi volto ma non riesco a vedere nessuno, se non i fari di una moto che illuminano il vicolo.

Mi sembra di vedere un ragazzo avvicinarsi a noi: è vestito di nero, con un lungo cappotto di pelle. Ha due pistole in mano e qualcosa che sembra una spada dietro la schiena, ma non riesco a vedere bene il suo viso a causa della luce dei fari…

Il ragazzo che mi tiene prigioniera lascia la presa sulle mie braccia, ringhiando feroce: una persona normale non potrebbe mai comportarsi così.

“Tu, maledetto! Perché devi sempre metterti in mezzo?!”- urla il tizio, con voce insolitamente roca per una persona. Il ragazzo con le pistole gliele punta contro, mentre quell’altro si butta su di lui… Ma non fa in tempo a raggiungerlo perché due colpi escono dalle armi del tizio misterioso. Ma la cosa che mi sciocca di più è vedere il mio assalitore finire in cenere dopo essere stato colpito dai proiettili esplosi da quelle pistole!

È davvero diventato polvere, che si sparge sulla strada e sparisce, portata via dal vento… Sono ancora sotto shock, quando vedo il ragazzo misterioso avvicinarsi a me.

Finalmente riesco a vederlo in faccia e sono sbalordita: sembra un angelo. Ha un viso a dir poco perfetto, due occhi ametista caldi e profondi, un fisico degno di una statua e capelli argentei. Due tatuaggi blu per guancia gli incorniciano il viso, dandogli un’aria ancora più misteriosa… Sento un leggero calore invadermi le gote, ma che diavolo mi prende?!

Certo, mi ha salvato la vita, ma ha ridotto in polvere un tizio davanti ai miei occhi!

“Ti ha morsa?”

“Co… Come?”- ha anche una voce molto calda… Nonono! Io devo riprendermi o finirò per impazzire.

“Ti ha morsa sul collo? Ti ha toccata?”

“No, sto bene. Grazie… Ma cos’era?”

“Non è necessario che tu lo sappia, ma se tieni alla vita lascia la città prima del prossimo tramonto.”- si volta e fa per andarsene, quando lo fermo, afferrandogli un braccio. Il suo sguardo freddo incontra il mio: mi dicono tutti che ho uno sguardo freddo, ma credo che le sue ametiste siano più glaciali.

“Aspetta un secondo, mi devi una spiegazione e poi io non voglio andarmene!”

“Morirai, non è un problema mio.”

“Se non ti importa perché mi hai salvata?”

“Non voglio altri succhia sangue in giro per la città, tutto qui.”- succhia sangue? Ma a cosa si riferisce? Non intendo certo mollarlo, si passa al piano B! Lo supero e mi piazzo davanti alla sua moto, con il chiaro intendo a non lasciarlo partire. Lui sorride, anche se è più un mezzo ghigno, e si avvicina a me con fare sicuro.

“Come ti chiami?”

“Kira Petrova. Io sono nata in questa città e ci riposa la mia famiglia… Per favore, non puoi spiegarmi almeno perché devo andare via? Poi farò quello che mi dici, te lo devo.”- scuote la testa, come se fosse rassegnato: credo che abbia capito che di me non si libererà facilmente.

Mi sposta dalla sua moto, montandoci su e invitandomi a salire… Che davvero lo abbia convinto?

“Salta su e ti spiegherò ogni cosa, ma dopo per te le cose cambieranno, sappilo.”

“Io vivo una vita di merda, se posso cambiarla tanto meglio.”- sembra restare sorpreso dalle mie parole.

Salgo in sella, mettendomi il casco che mi porge, ma prima che accenda il motore voglio fargli un’ultima domanda…

“Qual è il tuo nome?”

“Mi chiamano Daywalker.”

La moto parte a tutta velocità, scomparendo nella notte. Percorriamo molta strada, le luci e il paesaggio scorrono veloci davanti a noi. Mi reggo a lui, stringendo le mani intorno al suo torace: posso sentire i muscoli sotto la maglia che indossa: cavoli, questo ragazzo fa palestra! Mi ritrovo di nuovo ad arrossire, ma sono davvero così patetica?!

Arriviamo in un quartiere molto isolato, pieno di capannoni abbandonati. Entriamo in uno di essi, ferma la moto e mi aiuta a scendere. Mi guardo intorno e mi rendo conto che siamo in una specie di laboratorio: c’è una pompa di benzina, diversi attrezzi e strumenti anche chimici. Vedo che ci raggiunge un giovane dai tratti orientali: capelli neri come la pece, lunghi e tenuti in ordine da una cosa bassa e sottile. Occhi ambrati, viso liscio e fisico atletico, ma la sua espressione è più gentile di quella del tizio che si fa chiamare Daywalker.

“Chi è questa giovane? Porti qui dei senza tetto, adesso?”- mormora ironico il ragazzo cinese al giovane che mi ha salvata.

“E’ stata attaccata da uno di loro, e ha tanto insistito perché la portassi con me.”

“Non è tua abitudine farlo.”

“Che dovevo fare?! Questa non vuole andarsene e lasciargli una scorta di cibo non è nel mio stile!”

“Ehi, piano! Mi volete spiegare?! Qui la vittima sono io! Ho appena visto un tizio finire in polvere, non vi sembra rilevante come cosa?!”- esclamo adirata, mentre l’espressione dell’orientale cambia dall’ironico allo stupito: questa gente mi sta già sulle scatole.

“Li ha visti?”

“Uno solo, ma l’ho ammazzato prima che se ne nutrisse. Non vuole andarsene e di certo non potevo lasciarla in mezzo alla strada, pronta per un banchetto.”

“Hai fatto bene, ma sarà un rischio, lo sai. Però potrebbe esserci utile…”- se qualcuno adesso non mi spiega giuro che comincio io a sparare! Mi piazzo davanti all’argenteo, con il chiaro intendo ad avere la verità su tutto quello che sta succedendo in questa pazza notte.

“Adesso mi spieghi tutto! Ti rendi conto che sto impazzendo?! Ho visto un tizio finire in cenere davanti ai miei occhi, non so se mi spiego!”

“Hai solamente visto la piccola facciata del mondo reale, ragazza.”- cavoli, com’è freddo… Mi sono venuti i brividi nel sentirlo dire questa frase.

Si volta e si dirige verso una macchina nera, mentre il ragazzo cinese posa una mano sulla mia spalla e mi invita a sedermi. Il Daywalker ha preso dalla vettura delle mappe e le sta segnando ad una ad una, come se tracciasse un percorso.

“La verità a cui sarai messa di fronte non sarà facile da accettare, tutta la tua vita potrebbe anche cambiare solo con quello che scoprirai.”

“Va bene, ora mi interessa solo sapere che cosa cazzo è successo stanotte con quel tipo finito in cenere.”- il cinese mi guarda sorridendo, volgendo poi lo sguardo al suo compagno, che però rimane impassibile.

“Ha carattere, sai? Potrebbe davvero esserci utile.”

“Ne dubito.”- ma che antipatico! È lui che mi ha portato qui! Certo su mia insistenza passiva, ma se lo ha fatto vuol dire che non gli sono indifferente! L’asiatico sorride e torna a parlare con me… Chissà cosa sta per dirmi.

“Quello che hai incontrato stasera era un Homo Nocturnus: un vampiro.”- che cosa? Questo sta scherzando, non è possibile! I vampiri non esistono, li si vede solo nei film!

“Cosa? Stai scherzando vero? Andiamo, i vampiri esistono solo nei film dell’orrore.”- vedo l’argenteo avvicinarsi e mettersi davanti a me… Il suo sguardo non mi piace.

“Vieni con me, ti mostro che cosa accade nel mondo reale e non nei film.”- mi prende per un braccio, in maniera anche poco delicata, e mi porta davanti ad uno dei computer che ci sono in questo posto. Preme qualche tasto e si apre un filmato… Si vedono delle persone legate alle sedie e altri che si avvicinano a loro. Non capisco perché mi sento inquieta, è solo un filmato…

Ma ad un tratto vedo le persone in piedi prendere per i capelli i poveri prigionieri e morderli sul collo con violenza e mostruosità.

Le persone che vengono morse urlano straziate dal dolore, mentre quelle creature continuano a dilaniarle, senza nessuna pietà… No, non è possibile, dev’essere una montatura di questi pazzi!

Ad un tratto sento una voce sussurrarmi qualcosa all’orecchio…

“Quello che stai vedendo è il mondo reale, ragazzina. Ormai dovrai convincerci e se non lo accetti sono cazzi tuoi.”- mi volto verso di lui, inorridita: come può una persona essere così fredda e crudele?

“Voi… Voi siete pazzi! State lontani da me!”- non voglio restare un minuto di più in questo posto. Mi volto di scatto e corro verso l’uscita, scappando lontano da questo posto orribile.

Comincio a correre, senza sapere dove andare… Non voglio più tornare indietro, quei due sono pazzi, fuori di testa! Non avrei mai voluto avere questa consapevolezza, altro che vita di merda!

Correndo mi rendo conto di essermi persa: grande Kira, sei davvero un’idiota!

Faccio per tornare indietro per cercare di ricordare la strada che ho visto venendo qui, quando davanti a me compaiono un uomo e una donna. Ringhiano e mostrano i canini: sono dei vampiri! Mi sono cacciata in un bel casino, forse avrei dovuto dare retta a quei due.

“Un bel pranzetto prima dell’alba, è quello che ci vuole.”

“Ce la dividiamo, però.”- ecco, adesso posso morire contenta: vengo paragonata ad uno spuntino, non potevo chiedere di meglio.

Non so che cosa fare, continuo ad arretrare sapendo che prima o poi mi salteranno al collo… E’ finita.

Ad un tratto però mi pare di vedere qualcuno arrivare con un balzo sovraumano e piazzarsi davanti a me: lo riconosco, è il Daywalker.

“Ancora tu, maledetto!”

“Mi dispiace ragazzi, ma lei non è il vostro spuntino e non credo ne farete altri.”- i due vampiri ringhiano feroci, attaccandolo.

“Stai indietro!”- l’argenteo mi spinge indietro, bloccando il vampiro maschio e colpendolo con un pugno molto potente. La femmina fa per attaccarlo di lato, ma il ragazzo estrae la sua spada e la taglia praticamente in due, facendola diventare cenere.

Il vampiro maschio è inorridito e fa per scappare, ma il Daywalker lancia la sua spada contro di lui e lo trafigge in pieno, facendolo incenerire, mentre la sua spada finisce contro il muro.

Sono ancora senza parole: ha tenuto testa a quei due come se niente fosse… Comincio ad avere più paura di lui che di quelle creature.

Va a recuperare la sua spada, dopo di che si avvicina a me, porgendomi la mano: credo che voglia aiutarmi ad alzarmi, o forse uccidermi per essere scappata in quel modo.

“Alzati, è meglio tornare al laboratorio. Non credo che tu voglia scappare ancora e diventare lo spuntino di qualcuno di questi mostri.”- è stranamente gentile, tanto vale approfittarne.

Con un po’ meno paura afferro la sua mano, ma ci mette un po’ troppa forza a tirarmi su e mi ritrovo praticamente appiccicata a lui! Sento di nuovo quel calore alle gote farsi sempre più forte… Sono davvero una cretina.

“Sei congelata, è meglio sbrigarci a tornare.”

“Va bene.”- riesco a dire solo questo, mentre ci avviamo verso il laboratorio. Per tutto il tragitto non parla e non mi degna nemmeno di uno sguardo: forse è semplicemente una persona silenziosa, anche se non ci vuole un genio per capirlo.

“Senti..?”

“Che cosa c’è?”

“Ecco… Che cosa ne sarà adesso di me?”- mormoro, un po’ impaurita dalla risposta. Si ferma e si piazza davanti a me, guardandomi in maniera molto seria: forse gli sta davvero a cuore la mia sorte.

“Hai due alternative: lasciare la città o restare con noi. Se scegli la seconda sappi che dovrai obbedire agli ordini senza discutere e imparare ad uccidere quegli esseri. Non ammetterò distrazioni o fallimenti e al primo sgarro ti pianto una pallottola in testa. Sono stato chiaro?”- è stato cristallino. Non c’è che dire, sa come motivare i suoi soldati a dare il meglio: li minaccia! Però credo di non avere molte alternative, non posso andare da nessuna parte e non voglio nemmeno farlo.

“Resto con voi: voglio rendermi utile per uccidere quelle creature. Se è l’unico modo per restare lo faccio.”

“Ti rendi conto che dovrai dire addio alla tua vita? Non potrai più lavorare, o vedere le persone amiche: niente di tutto questo.”

“Il mio lavoro non mi mancherà e in quanto ad amici non ne ho, quindi non preoccuparti di questo. Domani mattina andrò subito a licenziarmi e sparirò per sempre.”- non ho difficoltà a fare queste cose, ma è il suo sguardo a confondermi: sembra quasi stupito dal mio atteggiamento. Forse non crede che ci sono persone che possono odiare la loro vita.

“Va bene, allora benvenuta nella squadra, Kira.”- gli sorrido, continuando poi a camminare vicino a lui. Però c’è una curiosità che voglio togliermi…

“Senti, posso farti una domanda?”

“Dipende.”

“Come ti chiami? Non credo che il tuo vero nome sia Daywalker.”

“Mi chiamano i vampiri così, è il loro modo di identificarmi.”

“Si, ma lo avrai anche un nome.”

“Non ti riguarda!”- esclama adirato, mentre abbasso il capo non capendo cosa ho fatto di male. Mi metto a camminare con passo più svelto, quando lo sento prendermi il polso delicatamente. Ma come ha fatto ad essere così veloce? Forse è uno di quelli che vanno forte nella corsa, altra spiegazione non riesco a trovare.

“Non volevo essere brusco, ma…”

“Se non vuoi dirmelo va bene, ma cerca di essere meno scontroso. Insomma, siamo soci adesso, non vedermi come una nemica. Se lo fai non andremo lontano nella nostra collaborazione e lo sai.”- mi libero della presa, riprendendo a camminare accanto a lui, anche se mi dispiace non sapere il suo vero nome… Pazienza, mi ci dovrò abituare, dato che costui è la persona cui passerò molto tempo, da oggi in avanti.

“Kei…”

“Come scusa?”- mi fermo e mi volto meravigliata verso di lui, che mi rivolge un mezzo sorriso quasi gentile… E’ come se si stesse sforzando, ma sono risultati.

“Il mio nome è Kei. Kei Hiwatari.”

Un risultato l’ho ottenuto e spero che non sia l’ultimo. Da oggi comincia la mia nuova vita, che di certo non potrà essere peggiore dell’altra… O almeno lo spero.

Ma una cosa la so: devo la vita al ragazzo che mi sta accanto ed io i debiti li pago sempre.

E lo farò: sarò la migliore aiutante che potesse desiderare.

Lo giuro sulla mia vita.

“E’ un bel nome.”- gli rispondo gentilmente, sorridendogli e arrivando con lui al laboratorio.

Dove la mia nuova vita sta per cominciare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti, gente xD

Dopo varie riflessioni e pensieri vari mi sono decisa a scrivere la nuova versione di una mia vecchia storia di cui non ero molto soddisfatta a livello di trama ed espressione: Daywalker - Cacciatore di vampiri. Non so in quanti ricorderanno quella storia, ma posso dirvi che questa nuova versione sarà totalmente diversa. Non solo nello stile e nella grammatica varia ma anche a livello di trama. Diciamo che l’ho rivoluzionata completamente xD Per farvi un esempio, e per chi se lo ricorda, Kira prima era rossa con gli occhi azzurri v.v Ora è bionda e con gli occhi blu xD Ci saranno molti altri cambiamenti che non vi svelo adesso perché sono perfida e voglio che scopriate tutto leggendo XD

Aspetto le vostre opinioni, non siate timidi^^ Anche chi non ha letto la vecchia versione si faccia avanti senza paura: non cerco un confronto, cerco solo opinioni sincere e dirette su ciò che ho partorito^^

 

Per concludere in bellezza ecco qui sia l’immagine di Kira che quella di Kei in versione Daywalker^^ Quest’ultima è opera dalla mia amata lover Ika, un suo bellissimo regalo: ti voglio bene mio amato maggiordomo <3

 



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Un bacio forte a tutti^^

 

 

 

 

                                                                 La cara Pad

  
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