POV ROSALIE

Mio fratello e Bella sono tornati insieme. Lui è riuscito a salvarla, appena in tempo.

Bella voleva buttarsi dalla scogliera, quando Alice mi chiamò per dirmelo, ritenni che la cosa migliore da fare fosse avvisare Edward.

Il perché non lo so di preciso. Volevo che la salvasse o forse volevo che si rassegnasse e riunisse di nuovo la famiglia, davvero non lo so, ho agito d'istinto.

Non so cosa vorrà fare con Bella, so che la maggior parte della famiglia la vorrebbe una di noi, ma io no.

La voglio umana, voglio che abbia dei figli, quelli che io non ho potuto avere, non deve diventare vampira, diventare madre è troppo importante.

Ho parlato a lungo con Emmet di questo, lui è convinto che Bella potrebbe non passare mai quello che ho passato io per la mancanza di un figlio e che è perfettamente consapevole dei rischi che corre.

Ma io non voglio che getti via la sua possibilità di essere madre, non deve farlo. Solo che non sono nessuno per impedirglielo.

Ho cercato in tutti i modi di colpevolizzare Edward prima che lui la lasciasse, e ho combinato un casino, ora ovviamente non posso certo ritornare alla carica con lui, devo parlare con Bella di ciò che rischia di perdere se vuole diventare una di noi, non capisce quanto sia gratificante essere madre? Quanto sia bello avere una creatura che ti cresce nel ventre?

Persino Esme accetta l'idea che Bella diventi vampira, anche lei che come me sente la mancanza di un figlio proprio, accetta che Bella rinunci a tutto questo. Perché?

Perché accetta di condannarla ad una vita di dolori e rimpianti come la mia? Come la sua?

Edward potrebbe amarla da umana no?

No, purtroppo il suo sangue lo tenta troppo, e per questo lei vuole diventare una vampira.

Ha più volte detto che non le importa di non essere madre al limite adotterà qualcuno come ha fatto Esme. Non ha capito che non sarà la stessa cosa?

Ammiro Esme ma non farò mai quello che ha fatto lei, mai adotterei qualcuno, io volevo un figlio mio, un figlio che mi deformasse la pancia, che si muovesse dentro di me, carne della mia carne e sangue del mio sangue.

Ed invece no. Invece ho un uomo che amo e che non posso rendere padre, ed una «cognata» che potrebbe avere tutto ciò che io desideravo e che lo sta buttando alle ortiche.

Emmet dice che Bella deve vivere la sua vita e fare quello che si sente, non è giusto il mio comportamento nei suo confronti, non è stato giusto il mio modo di fare con lei nei mesi passati.

Come mi comporterò con lei quando ci incontreremo di nuovo a Forks? Cosa le dirò?

Le parlerò del mio passato, le farò capire perché per me avere dei figli è così importante, perché mi manchi la maternità.

Proverò a spiegarglielo e a spiegarlo a me stessa. Ci sono cose che non mi sono del tutto chiare.

Amo Emmet e non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui, e da questo amore vorrei tanto che fosse nato un figlio nostro. Ma rimpiango anche la mia vita da umana, penso a tutte le cose che ho perso, a come le ho perse e mi rendo conto che forse quello che fa male è anche il modo in cui mi sono state strappate.

Sono quasi morta nel dolore e nella sofferenza, Bella invece verrebbe trasformata nella sicurezza di una casa e circondata dall'amore dei suoi cari.

Forse questo glielo invidio, forse questo mi è mancato, vivere il dolore della trasformazione confortato dalla persona che ami, è sicuramente un modo migliore per morire e per rinascere, che non il mio.

In più se riuscisse a convincerlo sarebbe Edward a trasformarla, rinascere per mano del tuo uomo, anche questo mi è mancato.

Mi sono mancate molte cose, e questo mi porta ad essere la persona che sono, apparentemente fredda e distaccata.

Solo Emmet è riuscito ad entrarmi dentro e ad arrivare nel mio io più profondo ma anche a lui ho taciuto delle cose, molte delle sensazioni che mi porto dietro e che mi fanno star male, non voglio che si convinca che io pensi ancora a Royce, ma quello che ha fatto proprio non riesco a buttarmelo oltre le spalle, quello che ha fatto è troppo grave, nemmeno il suo sangue ha avuto il potere di calmarmi, neppure la sua morte mi ha messo in pace, perché lui è morto ma la sua morte non mi ha ridato quello che ho perso.

Un figlio.

Lo voglio tanto, lo voglio davvero, ma non l'avrò mai.

E Bella vuole rinunciare a questa opportunità, a questa felicità che la vita le ha concesso.

Perché il destino si è accanto così con me? Non lo so, non me lo spiego, non mi capacito.

Mi meraviglio sempre dell'equilibrio di Esme, della spensieratezza di Alice, invidio la felicità di Bella, il suo donarsi a Edward.

Forse perché per me non c'è stato niente di tutto questo, niente di così facile, è stato tutto sofferto, anche il mio rapporto con Emmet, quando capii di amarlo e provammo ad avere un contatto più intimo.

Non fu facile, per niente. Ci ho messo un po' a capire che lui e Royce erano completamente diversi.

Ricordo ogni cosa  di quelle notti, i singhiozzi, la mobilia distrutta, una voglia di donarsi all'altro e l'incapacità di farlo.

Ecco, è questo forse che mi è mancato e che loro sei hanno avuto.

Alice ha trovato Jasper e lui si è fidato di lei ciecamente, tanto da seguirla ed è riuscito a lasciarsi andare con lei in poco tempo, Carlisle ed Esme, sembravano destinati da quanto il loro amore è forte ed immutabile, Edward e Bella, bhé il destino nel loro caso non basta, lui l'ha aspettata tutti questi anni, con lei è rinato per la terza volta, anche lui si è fidato abbastanza rapidamente di lei, ed ora che sono tornati insieme ed il loro amore è più forte di prima, capisco che l'eternità forse è troppo poco per il loro amore.

Io, invece ho lottato per tutto ciò che ho, e per questo quando mi guardo indietro pur avendo trovato delle braccia pronte ad amarmi e ad accogliermi qualche rimpianto ce l'ho.

Siamo arrivati, ci sono Bella, Edward e tutti gli altri.

La guardo, a lungo, pallida magra, con delle occhiaie profonde, ma felice di essere di nuovo con lui, con Edward.

«Bella?»

«Sì Rose?»

«Mi dispiace davvero tanto, per come mi sono comportata con te in tutto questo tempo, io non credevo che il tuo amore per Edward fosse così forte, io pensavo fosse solo un capriccio per tutti e due, mi dispiace, ti devo delle scuse, anzi le devo ad entrambi. Io...»

«Va tutto bene Rose, non temere»

E per un istante rimaniamo lì indecise, ma è solo un istante, un abbraccio fraterno sancisce in maniera definitiva che tra me e lei non ci saranno più problemi.