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Autore: AliceInAshbaLand    14/11/2010    1 recensioni
Una storia demenziale su due pazze malate di Guns che si apprestano ad assistere ad un loro concerto. Ma qualcosa va storto...
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Dj Ashba , Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here I am
And you’re a rocket queen
I might be too young but honey I ain’t naïve
Here I am
And you’re a rocket queen, oh yeah!
I might be too much but honey you’re a bit obscene
Ah, che goduria prepararsi ad uscire sulle note di Rocket Queen! Okay, non saremo le ragazze più intonate del mondo, ma a chi importa? Continuo a cantare mentre mi sistemo un po’ di gel sui capelli per farli tutti sparati.
“Tanto non ce la fai a farteli come James!” mi urla Ste affacciandosi alla porta del bagno.
“Gnè gnè gnè, e tu non ce li avrai mai come Nikki” rido, mentre la vedo destreggiarsi tra chili e chili di lacca, nell’intento di raggiungere quell’effetto “tamarro fulminato” che ben caratterizza mr. Sixx.
Scoppiamo a ridere mentre dallo stereo Axl continua a gridare come un indemoniato.
“Oh, oh! Questa è la parte più bella” Ste poggia a terra la lacca e si china ad alzare il volume dello stereo.
E gli orgasmi di Adriana Smith riempiono la stanza. Come due deficienti, ci mettiamo ad imitarli, tra una risata e l’altra. Dio, ma cosa penseranno i vicini di stanza? Ovvio, che siamo due lesbiche pervertite che si divertono a scopare alle 8 del mattino!
E infatti, bussano alla porta.
“Abbassa la musica” urlo.
“Che?” mi urla lei di rimando.
“Ho detto abbassa la musica!” le dico mentre scavalco il letto e vado ad abbassare il volume dello stereo.
Mi infilo un paio di pantaloncini e apro la porta. Davanti a me c’è una signora, ma che signora! Questa è una vecchiaccia! Avrà almeno 90 anni! Porta i capelli raccolti in una crocchia, addosso ha una camicia da notte, chiaro segno che l’abbiamo svegliata. Alle dita porta tanti anelli stranissimi, abbinati ad altrettante stranissime collane. Sorride, un ghigno beffardo, mentre anche lei mi squadra con sguardo indagatore. Okay, non sono molto presentabile, ma insomma, che ho di strano da indurla a guardarmi in questo modo?
“Desidera qualcosa?” le chiedo.
Oh, sono una genia! Ovvio che desidera qualcosa! Desidera mandarmi a fanculo perché sparo a palla i Guns alle 8 di mattina e perché simulo scene di sesso violento! Mi scappa da ridere ma mi trattengo, e cerco di fare la seria in attesa di una sfuriata, che però non arriva. Di tutta risposta la nonnetta spalanca la porta e sguscia sotto il mio braccio, entrando in camera.
Ma cazzo! La privacy è un optional, eh? Mi volto rassegnata chiudendo la porta.
“Senta, chi le ha detto che può entrare? Non vede che ci siamo appena alzate?”
“Oh, suvvia fanciulle! Volevo solo dare un’occhiata, poi tolgo il disturbo” sogghigna di rimando.
Questa qui mi incute terrore, e mi fa anche assai incazzare!
“Okay, ora è felice? E’ una camera d’albergo come un’altra, ora può andarsene? Abbiamo da fare noi!” per poco non glielo urlo, non voglio essere scortese ma insomma, chi le ha dato il permesso di ficcare il naso!
“Chi è sta vecchia?” urla Ste uscendo dal bagno.
Oh, eccola, la finezza fatta persona! Soffoco una risata e le lancio un’occhiata eloquente, alla “e io che cazzo ne so?”
“Non so chi sia, ma se ne stava giusto andando. Vero?” affermo prendendo quella sottospecie di strega per un braccio e cercando di trascinarla verso la porta.
Ma lei non ne vuole sapere di muoversi. E’ rimasta impalata a fissare mia sorella; o meglio, la sua maglietta.
“I Guns N’ Roses..” mormora in una specie di crisi mistica. Mi terrorizza ogni secondo di più!
“Ehm, sì..i Guns, è per questo che siamo qui, per caso li conosce?” le chiedo diffidente.
Per tutta risposta lei continua a bisbigliare parole incomprensibili, delle quali riesco solo a capire qualche “Guns..Axl…Slash…Guns…Izzy..Duff…i Guns..Steven!”. Sbuffo, questa è veramente andata!
“Oh, questa è peggio di te davanti alle foto di Izzy!” mi sussurra all’orecchio Ste, che nel frattempo mi si è avvicinata.
Per tutta risposta, le tiro una gomitata nel fianco, quando ci vuole ci vuole! Ehi, okay che sono pazza, ma paragonarmi ad una vecchia decrepita che rantola in preda ad una trance improvvisa proprio no!
Oh, santo Izzy, dammi la pazienza, che se mi dai la forza faccio una strage!
“Senti nonnina, noi qui ci dobbiamo preparare. Ha intenzione di andarsene o devo tirarla fuori a forza?” non ottengo risposta.
Le vado vicino e le sventolo una mano davanti al viso.
“Yuhuuu? Ci siamo? Terra chiama nonna, terra chiama nonna, ci seiii?” ancora nessuna risposta.
“Eh okay, qui proprio non vogliamo muoverci eh? Allora, se le dico…Guns?”
La vecchia si alza di scatto con sguardo vispo urlando “Guns!”
Sento la sonora risata della Ste dietro di me, e mi giro con sguardo omicida. E’ stesa per terra in preda ad un attacco di ridarella, eccheccazzo!
No, non fa ridere! Io sono qui che cerco di far rinvenire una pazza più pazza di me, e lei se la ride! Bah…
“Senta, o lei se ne va o se ne va. Ha capito?” domando sconsolata.
Come per miracolo, la vecchia si riprende dal suo stato di trance e si avvicina a noi con un ghigno. Oddio, sembra una specie di film horror!
“Ragazze mie” comincia a mormorare “volete sapere la mia storia?”
Dio, ora pure la favoletta ci deve raccontare! Mi siedo per terra rassegnata, qui prima di due ore non si esce sicuro.
“Avevo una nipote che si chiamava Anne ed era uguale a voi. Impazziva per questo gruppo e ascoltava i loro cd a ripetizione, da mattina a sera. Questo però era vent’anni fa…una mattina, nel 1992, Anne fu trovata senza vita nella sua stanza. Nessuno sa come è morta, l’unica cosa che trovammo fu lo stereo acceso con Appetite For Destruction che andava”
Mi volto verso Ste. Ha sulla faccia la mia stessa espressione di stupore. Mi chiedo se questa storia che ci sta raccontando sia vera o sia solo frutto della sua mente malata! Come se non bastasse, la vecchia ricomincia a raccontare.
“Da quel giorno mi sentii vuota…presi quel cd che era dentro lo stereo e lo portai a casa mia..volevo sentirlo, cercare di capire perché mia nipote se n’era andata…ma ogni volta che  lo ascoltavo, sentivo delle voci. Sì, oltre a Axl che cantava, sentivo dei bisbigli, dei sussurri. Mi spaventai a morte, ma non ebbi mai il coraggio di buttare via quel disco, sarebbe stato un gesto scortese nei confronti di Anne…e così me lo porto sempre dietro” mentre lo diceva, tirò fuori da una tasca quel disco.
Rabbrividisco. Questa è una storia da perfetto film horror, cazzo! La vecchia si avvicina a noi con gli occhi sbarrati. Oh, no! E ora che vuole fare? Faccio per ritrarmi, ma lei mi blocca un braccio.
“Sapete qual è il potere di questo disco?” sussurra.
Oddio, ora anche i poteri magici! Questa è sciroccata proprio!
“No, non lo so quali sono i suoi poteri, ora per favore, per l’ultima volta, se ne vuole andare??”
Lei non mi ascolta, ovvio, e continua imperterrita il suo discorso.
“Questo fa esaurire i desideri” esclama.
Sento Ste lasciarsi andare ad una sonora risata.
“Ahaha, ma fammi il piacere, nonnetta! Adesso vuole farmi credere a questa stronzata dei desideri?”
La vecchia si volta verso di lei con sguardo truce.
“Puoi crederci o non crederci, ma per favore, esprimete un desiderio. Qui e ora. Fatelo per mia nipote, e poi me ne andrò”
Guardo mia sorella, ed entrambe facciamo spallucce. Un desiderio, e che sarà mai! Se serve a far andare via sta pazza, ben venga! Oh, bene, cosa posso desiderare? Uhmm, beh, avere la possibilità di incontrare Ashba! Naaa, troppo banale! Allora, mmm, vediamo…ecco, fatto!
“Ho espresso il mio desiderio, ora se ne vada!”
Per la prima volta, quella strega mi ascolta: si alza dal letto, si dirige verso la porta e la apre.
“Ci si rivede, ragazze!”
“Sì, ciao eh!” le dico mentre le chiudo letteralmente la porta in faccia.
Mi siedo per terra e guardo Ste. Basta uno sguardo per farci scoppiare a ridere fino alle lacrime!
“Ahahahaha, ma l’hai sentita? Quella era pazza dura!”
“Ahahahah sì cazzo, matta da legare!”
Finalmente finiamo di prepararci e usciamo per visitare la città. Dopo un’intera giornata passata a camminare, ci sediamo in una pizzeria a fare cena e poi torniamo in albergo.
Una volta in camera, ci prepariamo per andare a dormire presto. Eh, domani ci si deve alzare all’alba per assicurarsi le prime file! Mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte. Dopo un po’ anche Ste esce dal bagno e si mette a letto.
“Dimmi una cosa” esordisce “che desiderio hai espresso stamattina?”
Mi metto a ridere “Eh, ma allora la prendi come una cosa seria! Comunque, non lo sai che i desideri non si possono dire? Sennò non si avverano!”
“Ma figurati se si avverano, quella è una pazza!” esclama lei “volevo solo sapere, ma se non me lo vuoi dire amen”
“Prima o poi te lo dirò, ora però voglio dormire. Buona notte e a domani!”
“Ah, domani!” sospira lei, e dopo neanche un minuto siamo entrambe nel mondo dei sogni. 
  
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