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Autore: Nicc    14/11/2010    2 recensioni
Questa FF cambia gli eventi che accadono dalla fine della quarta stagione in poi. La vita a Tree Hill raccontata da un nuovo personaggio che racconta tutto ciò che le accede e le vicende che coinvolgono i fratelli Scott e tutti gli altri ragazzi della serie.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brooke Davis, Haley James Scott, Lucas Scott, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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17. Buon Compleanno Migliore Amica…O Forse No

 

Quando suonò la sveglia, mi girai dalla parte opposta, ma quando aprii gli occhi e vidi sul calendario che giorno era, saltai giù dal letto. Mi feci una doccia veloce, mi vestii, presi le mie cose e scesi senza far rumore le scale per uscire, ma appena misi piede in salotto, mi bloccai di colpo. Brooke e Lucas si erano addormentati sul divano: lei con la testa appoggiata sul petto di lui, mentre Lucas le cingeva la vita con il braccio. Avrei volentieri scattato una foto, ma non volevo svegliarli e poi stavo facendo tardi al mio appuntamento con Stella. Mentre percorrevo la strada verso casa Malone pensai che non c’era niente di più bello del silenzio che regnava a Tree Hill alle sei del mattino: nessuna macchina, neanche una persona per la strada e stava per sorgere il sole. Mi ricorderò sempre che Keith amava svegliarsi la mattina presto per godersi quel silenzio e quella vista della città, forse era per questo che amavo quel momento, perché mi ricordava Keith. Iniziarono a bruciarmi gli occhi, ma mi ripresi subito: ero arrivata a casa Malone e non potevo permettermi di piangere. Parcheggiai la mia moto ed entrai in casa utilizzando le chiavi che Stella mi aveva dato in terza madia. Notai che la luce della cucina era accesa, così decisi di andare a vedere chi fosse, ormai quella era la mia seconda casa da anni. Davanti al lavandino, girato di spalle, c’era un uomo che beveva un bicchiere di latte. Doveva avermi sentito arrivare, perché quando misi piede in cucina disse “E tu sei?”  “Sono Niki. La migliore amica di Stella. E sono entrata con le chiavi che mi sono state date da Mary se voleva saperlo” gli risposi “Io sono Paul Malone, il padre di Stella” si presentò “Credo che abbiamo iniziato con il piede sbagliato” continuò “Lo penso anch’io” dissi sorridendo “Allora Niki, cosa ci fai qui alle sei del mattino?” mi chiese “E’ la nostra tradizione, il giorno del compleanno facciamo colazione in spiaggia, pranziamo in centro, facciamo shopping e solitamente c’è una festa, ma quest’anno ho dovuto annullarla, per via della cena” gli raccontai “Mi dispiace avervi rovinato il vostro piano” “Oh, non si preoccupi. Domani sera ci sarà la partita dei Ravens e di sicuro Ethan e gli altri hanno organizzato qualcosa in caso di vittoria” “E Ethan sarebbe?” “E’ il nostro migliore amico” lo rassicurai visto che il suo volto aveva assunto un’espressone preoccupata al nome Ethan. “Sarà maglio che vada a svegliare Stella” continuai “Certo. E’ stato un piacere conoscerti” mi disse “”Anche per me” gli risposi e salii verso la camera della mia migliore amica. Bussai, ma evidentemente stava ancora dormendo. Così entrai e mi buttai sul suo letto “Ahhhh” iniziò a urlare lei “Buon compleanno migliore amica” le dissi. Lei si alzò, mi abbracciò e iniziò a urlare “Ho diciotto anni! Ho diciotto anni!....”  “Vuoi svegliare tutta la casa?” le chiese, ma lei continuò a urlare mentre si vestiva. Mentre Stella era in bagno, io ero scesa in salotto. “Buongiorno Niki” mi disse una voce femminile “Buongiorno Mary” “Non è tardi oggi?” mi chiese “Ho perso alcuni minuti a conoscere Paul” le risposi “Buongiorno mamma. Oh, ciao Niki” disse sbadigliando Adam “Ciao Adam, come è andato il viaggio?” gli chiesi “Tranquillo. La scuola? Hai già scelto cosa farai l’anno prossimo?” “Veramente ora sono un po’ indecisa, ho in ballo il CD e non mi va di allontanarmi da Tree Hill” gli risposi “Eccomi!” esclamò Stella “Alla buon’ora” dissi. Salutammo la sua famiglia, andammo in spiaggia per la colazione e andammo a scuola.

“Allora, quando vuoi il tuo regalo: adesso o a pranzo?” chiesi a Stella quando entrammo a scuola “Adesso! Sono curiosa di vedere se è quello che volevo io” mi rispose ridendo “Tanti auguri Stella” urlò Ethan abbracciandola “Questo abbraccio significa ‘per oggi tregua, niente liti, niente di niente’ ?” gli chiese seria “Certo” ed entrambi sorrisero, ma il momento di pace tra i miei due migliori amici fu interrotto dall’arrivo di Spencer che disse “Buon compleanno amore mio” e la baciò. “Io vado in classe altrimenti vomito” mi sussurrò Ethan all’orecchio e mi diede un bacio sulla guancia prima di andarsene  “Ragazzi, io vado” dissi ai due, che però erano troppo impegnati a fare altro per sentirmi, così me ne andai in classe, ma prima mi fermai al mio armadietto a prendere i libri “Ehy Nik.” “Ciao Amy. Dimmi” “Hai già pensato alla canzone per concludere la coreografia da presentare al campionato?” mi chiese Amy, che da qualche settimana frequentava Patrick Gibes, un ragazzo del terzo anno “Veramente la sto ancora cercando, ma non preoccuparti il campionato sarà a metà maggio, abbiamo ancora circa sette mesi per lavorarci su” le risposi e vidi arrivare Patrick  “Ti lascio, sta arrivando il tuo cavaliere” continuai e andai in classe. Era appena finita la lezione di matematica e andai a prendere i libri di spagnolo, quando una voce mi fece sobbalzare “Ehy, ti sei dimenticata di darmi il mio regalo!” “Non mi sono dimenticata, ti ho lasciata con il tuo ragazzo! Risposi a Stella “Comunque, eccolo qua” continuai, prendendo un sacchetto e porgendolo alla mia migliore amica “Sono proprio curiosa di vedere cosa è” disse lei aprendo il sacchetto e tirando fuori la scatola che c’era all’interno. Due secondi dopo, tutti gli sguardi dei ragazzi del primo anno erano puntati su di noi, mentre gli altri si erano limitati a sorridere, perché oramai conoscevano Stella e sapevano che il 19 novembre se avesse sentito qualcuno gridare , quel qualcuno era Stella “Spiegami come fai. Ogni anno riesci a trovare il modello che mi piace, del mio numero e per di più è il modello più raro della collezione!” esclamò “Ho le mie conoscenze…” le risposi. Il suono della campanella interruppe la nostra conversazione “Ci vediamo a pranzo” le dissi e andai verso la classe di spagnolo. All’una risuonò in tutta la scuola il suono dell’ultima campana della giornata. Uscii in cortile ad aspettare Stella e vidi Ethan parlare con Adam, così mi avvicinai “Ciao ragazzi” dissi “Ehy, Niki. Stella?” mi chiese Adam “Dovrebbe arrivare a momenti” risposi, poi mi accorsi che il signor Malone, accompagnato da una bella donna e da un ragazzino di circa dodici anni, si stava avvicinando a noi “Niki, è un piacere rivederti” mi disse “Il piacere è mio signor Malone” gli risposi “Cosa ci fate voi qui?” chiese, appena arrivata, Stella rivolgendosi a suo padre “Nadia ha insistito tanto per pranzare tutti insieme…” le rispose lui “Ah, Niki, lei è mia moglie Nadia e lui è suo figlio Francesco” continuò “Piacere” dissi, stringendo la mano a entrambi “Lui, invece, è Ethan Ward, il nostro migliore amico” e presentai loro Ethan “Piacere” disse lui leggermente imbarazzato. “Aspettate un attimo, questo significa che oltre ad avermi fatto saltare la festa, mi fate saltare anche il pranzo con Niki?” chiese stupita la mia migliore amica “In poche parole si, mi dispiace Stellina” le rispose il padre “Non chiamarmi Stellina!” esclamò Stella “Ehy, S. non ti preoccupare, non importa. Vai pure, ci vediamo domani”  “Ma…” cercò di parlare lei “Niente repliche. E’ stato un piacere rivedervi” dissi “E’ stato un piacere conoscervi” disse Ethan e lasciammo sola la famiglia “Vieni da me?” mi chiese il mio migliore amico “Non disturbo?” “Non disturbi mai” mi rispose e andammo a casa Ward.

“Ciao mamma” disse Ethan quando entrammo in casa. Lucy Ward si affacciò dalla cucina “Ciao Ethan…Oh, ciao Niki” “Salve signora Ward” la salutai “Niki, che bella sorpresa” disse la voce di Tony Ward “Buongiorno signor Ward” “Mamma, Niki si ferma a mangiare, c’è qualche problema?” le chiese Ethan “Assolutamente no. Niki è come una figlia per noi e può venire quando vuole” “Grazie mille signora Ward” dissi “Quando inizierai a chiamarci Lucy e Tony? Ormai ci conosciamo da otto anni2 mi disse il signor Ward “Ha ragione, sono cresciuta insieme a voi, signor Ward” lui mi fulminò con lo sguardo “Scusi, Tony” mi corressi “Bene! Fai ufficialmente parte della famiglia Ward!” esclamò Ethan “Ora ti daranno le chiavi di casa, avrai una camera tutta tua e ti daranno i soldi per la benzina” continuò a scherzare il mio migliore amico “La camera e i soldi no, però le chiavi di casa anche subito. Da quel che so hai le chiavi di casa Malone , non è vero?” mi chiese Lucy “E’ vero, Mary me le ha date in terza media” le risposi “Per cui, ecco a te” mi disse Tony porgendomi due chiavi “Era una cosa organizzata?” chiesi divertita “E’ una cosa che volevano fare già molto tempo fa” mi spiegò Ethan “Grazie mille” dissi. Come sempre il pranzo di Lucy fu fantastico: arrosto, patate al forno e come dolce torta di fragole. “Era tutto fantastico, Lucy” mi congratulai  “Complimenti mamma” disse Ethan “Noi adesso andiamo a scuola perché abbiamo gli allenamenti. Ah, non torno per cena” continuò “Ma scusa, diamo almeno una mano a sistemare” dissi “Non preoccuparti Niki, andate pure” mi rispose Tony “Allora grazie di tutto. Arrivederci”salutai e uscii con il mio migliore amico. “Hanno saputo cosa è successo tra te e Alex” disse d’un tratto Ethan “Come scusa?” gli chiesi stupita “Ieri, dopo che te ne sei andata, ha chiamato Alex e mentre discutevamo mamma ha sentito tutto e così ha passato un’ora al telefono con lui…Non so cosa si siano detti, ma credo che ei sia rimasta molto delusa dal suo comportamento” “E’ per questo che mi hanno dato le chiavi?” “No, quello volevano farlo da tempo, ma non hanno mai trovato l’occasione. Ti considerano come una figlia” “E loro sono come dei genitori per me, ma non capisco perché se la siano presa tanto con Alex” “Credo sia perché, in fondo in fondo, speravano che un giorno tu e lui…insomma…” cercò di spiegarsi “Che un girono io e lui ci saremmo messi insieme, capito” dissi “Per cambiare discorso, questa sera TRICK?” mi chiese “Si, e visto che Chase ha raggiunto Mia a San Francisco dovrò lavorare il doppio” “Vuoi che ti dia una mano?” “Sarebbe fantastico, grazie” dissi e gli diedi un bacio sulla guancia “Ward, invece di fare il carino con la tua amica, perché non vai a cambiarti visto che, come al solito, sei in ritardo” disse Skills “Ti aspetto qua” dissi e lo vidi andare in palestra “Non ti sembra di esagerare?” chiesi a Skills “Lo sai che mi piace prenderlo in giro” mi rispose “Lucas?” “Mi ha chiamato e mi ha detto che non poteva venire” mi informò “Perché non mi dai un amano con i ragazzi?” mi chiese “E’ da tanto che non gioco contro Ethan e gli altri, sarà divertente”gli risposi e insieme entrammo in palestra. Dopo circa un’ora di allenamento ero veramente stanca, ma soddisfatta del fatto che finalmente ero riuscita a dimenticare tutti i problemi e tutte le preoccupazioni che avevo accumulato nelle ultime settimane. “Wow, no pensavo fossi così brava a basket” mi disse Dean “E’ stato Keith a insegnarmi a giocare e ogni tanto mi allenavo con Luke e Nate quando c’era il coach Whitey” dissi “E adesso dove è il coach Whitey?” mi chiese “Si è trasferito nella sua casa di campagna, quella che aveva comprato con la moglie, circa quattro anni fa” gli raccontai “Niki, vieni?” mi chiamò Ethan “Devo andare. Salutami Annie. Ci vediamo domani” salutai Dean e corsi verso il mio migliore amico “Sono le sette e io inizio alle otto e mezza, per cui adesso andiamo a casa mia, così mi faccio una doccia, mi cambio e mangiamo qualcosa” dissi “E io non mi cambio?” mi chiese “Ti darò dei vestiti di Mouth, credo ti vadano bene” “Perfetto. Andiamo” disse e andammo a casa.

“C’è nessuno?” chiesi appena entrai in casa, ma nessuno mi rispose “Perfetto. Mentre tu vai a cambiarti io vado a farmi la doccia e visto che tu ci impiegherai meno tempo di me, prepara anche qualcosa da mangiare” dissi a Ethan “Agli ordini capitano”. Dopo essermi fatta la doccia ed essermi preparata, provai a chiamare Lucas, ma il cellulare era staccato, provai a chiamare Brooke, il telefono squillava libero, ma partì la segreteria. Squillò il telefono di casa ed Ethan rispose prima di me “Pronto?...Certo Peyton, te la passo subito” disse e mi passò il telefono “Ehy, ciao Peyton. Dimmi” dissi “Ti volevo dire che James è qui da me, magari ti stavi preoccupando” mi rispose “E perché?” le chiesi “Brooke mi ha chiesto ti tenerlo per un paio di giorni e, come al solito, non ho chiesto spiegazioni” “Ok, ma il fatto strano è che non risponde al cellulare” dissi “Tua sorella è grande e vaccinata, stai tranquilla, sa badare a se stessa” cercò di rassicurarmi lei “Lo so. Grazie di avermi avvisata, ci sentiamo. Abbraccia James da parte mia” “Certo. Un bacio” disse e attaccò “Allora?” mi chiese preoccupato Ethan “Brooke ha scaricato James da Peyton ed è sparita e Lucas è irrintracciabile” gli risposi “Magari Nate sa dove si è cacciato” disse lui “Aspetta un attimo…oggi è il 19, giusto?” chiesi “Si, è il compleanno di Stella” “Anche, ma oggi Lucas andava alla presentazione del suo libro e quindi di sicuro avrà visto Linsday….Non ci voglio neanche pensare!” dissi “Hai fatto tutto da sola. Comunque ci conviene andare, altrimenti chi lo gestisce il TRICK questa sera?” “Giusto, andiamo. Però sono comunque preoccupata per Brooke, insomma, sparire così…” “E’ una cosa decisamente da Brooke!” concluse Ethan “Forse hai ragione, ma pensavo che avesse un po’ più di responsabilità da quando c’è James” “Si vede che aveva bisogno di staccare un po’ la spina” “Forse…” “ Dai, andiamo” mi disse Ethan, quasi trascinandomi in macchina “Ci sei rimasta male?” mi chiese mentre ci dirigevamo al TRICK “Per cosa?” “Per il fatto che Stella non abbia rispettato la tradizione” “Non è stata colpa sua. L’arrivo di suo padre e della sua famiglia è stato un imprevisto” “E visto che stiamo parlando di tradizioni spezzate, ecco…quest’anno non passeremo il Natale insieme” mi informò “In che senso?” gli chiesi “Passeremo le vacanze di Natale in Italia, da mio zio Fred” “Ah. Quest’anno tutto quello che avevo programmato è andato a farsi benedire” gli risposi ed entrai nel locale. “Sei arrabbiata?”mi chiese il mio migliore amico mentre preparavo alcuni drink “Eh?..No, scusa ero sovrappensiero “ “Ragazzi, prendetevi cinque minti di pausa” ci disse Andrew “Grazie Andy” gli risposi e andammo a sederci al nostro divanetto “Come fai?” mi chiese Ethan “A fare cosa?” “A stare dietro a tutto: il lavoro, Stella ed io, Brooke e i suoi problemi, Jamie, la scuola, il disco, il matrimonio di Hales e Nate…Come fai a pensare anche a te?” “E’ difficile, ma ormai ci ho fatto l’abitudine” gli risposi “Guarda c’è Spencer” disse Ethan infastidito “Hai ragione…ma è insieme a una ragazza” “Una ragazza che non è Stella?” il tono del mio migliore amico si stava alzando sempre di più e lui si stava per avvicinare verso Spencer, ma io lo fermai “Aspetta. Quella è Stella”

Spazio Autrice

Mi voglio scusare per il piccolo ritardo che ho avuto nel pubblicare questo capitolo e annuncio che non credo riuscirò a pubblicare regolarmente i nuovi capitoli. Il tempo per scrivere è davvero poco e mi sono armata anche di carta e penna per portarmi un po' avanti, ma comunque continuerò a pubblicare.

Ringrazio tutti quelli che leggono questa storia (mi piacerebbe sapere cosa ne pensate)

Ringrazio la mia Juls che legge e recensisce ogni volta (Ti voglio bene)

sophiamurray Sono contenta che ti piaccia. Tranquilla non è finita, anzi durerà ancora un po', ma con la scuola e                                                                                                                                    tutti gli altri impegni il tempo per scrivere è davvero poco. Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo. Grazie ancora.

  
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