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Autore: Scarcy90    14/11/2010    39 recensioni
*Nell'estate 2024 questa storia diventerà un romanzo self su Amazon. Al più presto avrete una data.* Valeria frequenta l'ultimo anno di Liceo. E' sempre stata una studentessa nella media e insieme alle sue due migliori amiche, Amy e Marti, ha trascorso in relativa tranquillità il suo periodo da liceale. Ma proprio all'inizio di quell'ultimo anno accade qualcosa che sconvolgerà il suo mondo di pace. Un litigio, durante la ricreazione, darà la scossa definitiva perché la vita di Vale cambi per sempre. La chiave di volta di questo cambiamento è Massimiliano Draco, il figlio della temuta professoressa D'Arcangelo, acerrima nemica della protagonista. Una storia che ha il solo scopo di raccontare i sentimenti e le traversie di una ragazza come tante.
||Il Sequel di questa storia è Verso La Maturità||
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Figlio Della Prof Serie's '
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Il Figlio Della Prof- Capitolo 12 (new)
Non E’ Forte Chi Non Cade,
Ma Chi Cadendo Ha La Forza Di Rialzarsi
Jim Morrison
 



 
Capitolo 12: Perdere La Bussola

 
 Avevo sempre odiato l’idea di fare trekking e adesso che mi trovavo a dover affrontare quello stupido sport la mia opinione aveva trovato conferma. Ero assolutamente negata: inciampavo in continuazione rischiando di ammazzarmi e un paio di volte ero quasi uscita dal sentiero. Grazie ad Amy e Marco che mi tenevano sempre d’occhio, per fortuna, mi ero dimostrata in grado di stare dietro agli altri e ad arrivare indenne al punto di raccolta in cui avremmo dovuto piantare le tende.
 Per tutto il tragitto non avevo rivolto la parola a Massi: ero a dir poco imbestialita e frustrata a causa della telefonata di Delia ma non potevo non considerare il fatto che fosse la sua fidanzata e che aveva tutto il diritto di chiamarlo, proprio come lui era assolutamente libero di risponderle anche se stava parlando con me.
 Sapevo che sentirmi irritata e depressa era fuori luogo e indubbiamente inutile ma non ci potevo fare niente. Il mio orgoglio era stato ferito (prima dall’incazzite di Draco e poi dalla telefonata di Delia) quindi adesso mi ero di nuovo chiusa a riccio, nonostante il giorno prima Massi ed io fossimo riusciti a parlare con tanta semplicità e naturalezza.
 Erano stati i minuti più belli di tutta la mia vita.
 Il posto in cui avremmo sistemato l’accampamento era uno spiazzo piuttosto grande proprio nel bel mezzo del bosco.
 Sicuramente lo avevano utilizzato diverse volte come luogo per campeggio visto che qua e là erano sparsi un gran numero di tronchi che dovevano essere stati usati per sedere intorno al fuoco, in più in molti punti erano rimasti i resti bruciacchiati di qualche falò.
 Tolto il problema del trekking mattutino e del terrore di allontanarmi per sbaglio dagli altri perdendomi nei meandri di quei boschi rischiando di essere ritrovata pronta per essere portata via in uno di quei sacchi neri della polizia, dovevo ammettere che quel posto non era per niente male. L’aria che si respirava era leggera e fresca, molto piacevole da sentire nei polmoni. Era novembre perciò faceva piuttosto freddo però l’esercizio fisico fatto fino a quel momento e gli indumenti pesanti che indossavo non me lo facevano avvertire più di tanto.
 Durante le ore di trekking osservando Marco ed Amy stava cominciando a sorgere nella mia mente una strana quanto bizzarra idea. Non ero mai stata brava come Amy a capire i sentimenti delle altre persone- a malapena capivo i miei- perciò sapevo che probabilmente mi stavo sbagliando ma avevo come la sensazione che Amy stesse iniziando a provare una qualche specie di simpatia verso Marco. Era diversa dal solito, con lui si comportava in modo totalmente differente. In genere con i ragazzi era sempre amabile e gentile ma con Marco era tutta un’altra cosa: gli lanciava sguardi assassini e si prendevano a battutine. Mi sembrava una specie di Deja vue, avevo l’impressione che adottasse lo stesso atteggiamento che avevo io all’inizio nei confronti di Massi. Purtroppo i sentimenti di Marco erano assolutamente sconosciuti alla mia povera mente, quel ragazzo era più criptico di un codice segreto: un momento sentivo di conoscerlo come le mie tasche mentre l’attimo dopo era una persona totalmente diversa. Quindi non sapevo cosa fosse Amy per lui o cosa stesse pian piano diventando ma lei la conoscevo bene ed ero certa di avere davanti la stessa Amy di sempre.
 Osservandoli con occhio attento mi ritrovai a pensare che formavano davvero una coppia scoppiata ma indubbiamente molto carina.
 Mi sarebbe piaciuto che tra loro nascesse qualcosa. I miei migliori amici insieme: strano ma assolutamente meraviglioso. Almeno loro avrebbero trovato l’amore e la felicità e differenza di me che, se non avessi dimenticato Massi alla svelta, avrei rischiato di scegliere la carriera monastica.
 -Bene, ragazzi-, disse Serrano poggiando a terra il suo zaino e rivolgendosi alla piccola folla di studenti. –Adesso vi spiegherò come sistemare le tende.-
 Deglutii piuttosto rumorosamente. Già il montaggio della tenda mi terrorizzava ma mai quanto doverci dormire per un’intera notte.
 -Siete fortunati-, continuò ridendo. –Sono tende che si montano da sole perciò le dovrete soltanto aprire. Vi assicuro, però, che non è semplice come sembra. Sono tende da quattro posti quindi risulteranno piuttosto pesanti.-
 Presi un respiro profondo per cercare di concentrarmi sulla spiegazione di Serrano.
 Mentre il professore prendeva una tenda, guardai per un attimo Longo: come al solito se ne stava fermo e zitto lasciando tutto il lavoro a Serrano. Sapevo che la sua non era pigrizia o negligenza, semplicemente aveva cognizione del fatto che Serrano era migliore di lui come insegnante e lo lasciava fare. Più che pigro era realista e consapevole dei suoi limiti.
 -Dovete solo aprire la cerniera di sicurezza e lanciare la tenda a terra-, disse Serrano con semplicità.
 Si fece dare una mano da un ragazzo della 3F e insieme lanciarono la tenda ad un paio di metri di distanza: subito quella si aprì e divenne una capiente tenda pronta ad ospitare quattro di noi sventurati.
 -Ora tocca a voi.-
 Le parole più orrende che avessi mai sentito.
 Sospirai pronta ad affrontare il mio destino.
 Amy si diresse subito verso le tende e ne prese una trascinandola verso me e Marti che la guardavamo entrambe con un’espressione da cane bastonato- neanche a Marti andava troppo giù l’idea di dormire in una tenda in mezzo al nulla.
 Lanciai una veloce occhiata verso Marco e ovviamente il mio sguardo venne attirato da colui che stava al suo fianco pronto a lanciare la tenda. Massi era bellissimo, ormai non avevo più problemi ad ammetterlo con me stessa; indossava una maglietta a maniche lunghe, chiara e piuttosto aderente- quel tanto che bastava per vedere le linee dei suoi muscoli. I capelli lunghi e scompigliati erano un po’ appiccicati alla fronte a causa del sudore per la camminata ma quel particolare lo rendeva ancora più affascinante.
 Proprio in quel momento Massi alzò lo sguardo e io lo distolsi immediatamente sperando che non si fosse accorto che me ne stavo immobile a fissarlo con la bava alla bocca come se avessi davanti agli occhi una montagna di panna montata.
 Aiutai Marti ed Amy a sollevare la tenda per poterla lanciare.
 -Scusate-, disse una voce alle nostre spalle.
 Mi voltai curiosa e riconobbi Sabrina De Giorgi l’altra rappresentante di classe della 3F.
 -Sì?- chiesi.
 -Ecco, nella mia classe siamo dispari, e visto che voi siete in tre mi chiedevo se potessi stare insieme a voi…-
 Noi tre ci guardammo un attimo sinceramente sorprese da quella richiesta: non avevamo problemi a permetterle di dormire con noi però era strano che le sue compagne di classe non avessero trovato una qualche soluzione per farla restare insieme a loro. Potevano dormire in cinque per esempio…
 -Certo-, risposi con un sorriso.
 Lei ricambiò contenta e si adoperò immediatamente per aiutarci ad aprire la tenda.
 Osservandola meglio era una ragazza davvero carina: capelli neri corti, occhi scuri e un viso pallido ma che le conferiva un’aria molto matura e decisa. Però leggevo una strana inquietudine nei suoi occhi come se avesse qualcosa in mente che non le permetteva di essere serena.
 Sistemare la tenda fu un’impresa, nonostante la lanciassimo quella non si decideva ad aprirsi e alla fine fummo costrette a chiedere aiuto a Marco e Massi che in pochi secondi risolsero il problema.
 Massi era poco distante da me quando, senza comprenderne il motivo, rivolta ad Amy dissi: -Hai notato che qui i cellulari non prendono?-
 Con la coda dell’occhio vidi distintamente che Massi si era voltato a guardarmi.
 Aspettai una risposta da Amy che non sembrava arrivare: non mi ero accorta che era troppo impegnata a discutere con Marco. Il mistero sul loro rapporto e sui loro sentimenti si infittiva sempre di più ma sentivo che non avrei tardato a capire quello che stava succedendo.
 -Draco-, disse Serrano rivolto a Massi. –Vai a cercare un po’ di legna per il falò.-
 -Cosa?! Perché proprio io?- domandò scocciato, mentre me la ridevo sotto i baffi per il destino avverso che incombeva su quello stupido.
 -Sei l’unico che ha un ottimo senso dell’orientamento perciò ho la certezza che ti vedrò tornare prima che faccia buio-, rispose il professore con tono d’ovvietà.
 Quell’uomo non poteva neanche immaginare quanto lo stessi lodando mentalmente di quel momento. Avevo proprio voglia che accadesse qualcosa di seccante a Massi.
 -Va bene-, mormorò Draco con un sospiro di rassegnazione.
 -Portati anche Ferrari, sono sicuro che le farà bene un altro po’ di trekking…-
  Lo odiavo! Odiavo quel professore con tutte le mie forze!
  -Professore-, mi affrettai a protestare. –Ho il senso dell’orientamento di una nocciolina, è già tanto se non mi sono persa venendo qua, non può chiedermi di andare in mezzo al bosco allo sbaraglio. Le assicurò che morirò, è certo.-
 -Non farla tanto lunga, Ferrari. Ci sarà Draco a darti una mano…-
 Sì, e quello era proprio il secondo motivo per cui non avevo alcuna intenzione di muovermi da quell’accampamento. Non avevo proprio voglia di restare sola con Massi, avrei solo finito per litigare con lui e stare male per tutto il resto della gita.
 -Non sto scherzando, professore-, insistetti. –Sono un caso disperato, sono sicura che mi perderò oppure inciamperò e mi romperò qualcosa.-
 -Ferrari, non vuoi non essere ammessa agli esami per un’insufficienza in educazione fisica, vero?- mi chiese quell’individuo con un sorrisetto furbo.
 -Lei non è il mio professore, non può darmi un’insufficienza-, alzai un sopracciglio confusa ma allo stesso tempo stavo cercando di capire dove volesse andare a parare.
 -Io no, ma il professor Longo può eccome, vero professore?-
 Ci voltammo tutti verso il professore Longo che ne stava seduto su un tronco a leggere il giornale.
 -Ferrari, fai come ha detto il professore Serrano altrimenti ti beccherai un quattro-, furono le sue uniche parole prima di tornare alla sua piccola attività ricreativa.
 Ormai ero arrivata al limite. Non m’importava se stavo per prendere a male parole un professore, quando è troppo è troppo, e quell’uomo ci stava trovando gusto nel prendersi gioco di me, non potevo subire senza reagire!
 Proprio quando ero lì per parlare sentii qualcuno che mi afferrava il polso e mi trascinava verso l’interno del bosco.
 -Torneremo tra un’ora-, disse Massi con voce annoiata.
 Mi lasciai trascinare per qualche metro prima di rendermi pienamente conto di quello che era avvenuto ma quando capii la situazione cercai di divincolarmi dalla sua presa.
 -Lasciami!- esclamai irritata. –Si può sapere perché mi hai portata via in questo modo?-
 Lui sospirò sempre più scocciato e continuò a tirarmi dietro di sé con una certa decisione.
 -Ormai ti conosco meglio di quanto credi-, rispose voltandosi a guardarmi negli occhi. –Ho capito che stavi per rispondere al professore con il tuo solito tono da vecchia acida inviperita e ho pensato che fosse meglio impedirti di giocarti l’ammissione.-
 Lo fissai senza dire una parola: non ne avevo la forza e non ero del tutto certa che in quel momento sarei riuscita a formulare una frase di senso compiuto.
 -Saranno anche un paio di professori di educazione fisica senza voce in capitolo ma in sede di consiglio tengono conto del comportamento che abbiamo noi studenti durante le gite. Quindi smettila di comportanti in questo modo, ti assicuro che non ti salverò un’altra volta.-
 Fu più forte di me, quella sua ultima frase fece scattare una molla nel mio cervello che scollegò completamente la lingua dalla testa.
 -Ma chi ti ha chiesto niente?! Non avevo bisogno del tuo intervento e ti assicuro che non ne avrò alcun bisogno in futuro.-
 Gli lanciai un’occhiata irritata e incrociando le braccia ricominciai a camminare velocemente verso l’interno del bosco, senza aspettare che lui mi facesse strada.
 Ovviamente fu un errore.
 Camminavamo da qualche minuto tenendoci a debita distanza quando una radice, probabilmente messa lì dal Diavolo in persona, mi fece inciampare e perdere l’equilibrio.
 Proprio mentre vedevo il suolo avvicinarsi sempre di più al mio viso mi sentii afferrare il polso e un istante dopo mi ritrovai tra le braccia più calde e accoglienti dell’Universo.
 Alzai lo sguardo e subito gli avvolgenti occhi verdi di Massi cominciarono a far battere il mio cuore talmente veloce che per poco non mi misi a tremare.
 Potevano degli occhi essere così perfetti ma allo stesso tempo così tanto indisponenti?
 Avevo la sensazione che quando c’era di mezzo Massi fosse possibile qualsiasi cosa, dopotutto io mi ero innamorata di lui senza neanche rendermene conto.
 Ero ancora piuttosto impegnata a capire quante fossero le ciglia che incorniciavano quelle iridi meravigliose quando Massi decise di prendere e ammazzare, come al solito, l’atmosfera che si era venuta a creare.
 Non che avessi dei dubbi su questo particolare: probabilmente lui l’atmosfera non l’aveva neanche notata.
 -Cosa avevi detto prima? Ah, sì. Non hai bisogno del mio aiuto, giusto?- disse con un tono divertito e canzonatorio.
 Come per farmi capire fino a che punto fosse in grado di prendersi gioco di me, strinse ancora di più la presa, senza sapere che quel suo gesto contribuì a far aumentare i miei battiti in modo esponenziale. Chissà se a Cascia avrei trovato un cardiologo, se avessi continuato di quel passo sarei morta d’infarto.
 Non dissi nulla. Avrei voluto parlare, rispondere a quel suo tono derisorio ma i suoi occhi avevano il potere di annullare ogni mia capacità di ragionamento. Se qualcuno in quel preciso istante mi avesse chiesto chi aveva vinto gli ultimi Mondiali di Calcio probabilmente avrei risposto “Le Giovani Marmotte”.
 Accidenti a me!
 -Stai bene?- mi chiese lui confuso, evidentemente sorpreso dal fatto che non lo avessi incenerito con lo sguardo o non mi fossi dilettata nel prenderlo a male parole fino alla fine dei suoi giorni.
 A quel punto capii che era arrivato il momento di riprendermi prima di mettermi in guai seri, dopotutto Massi era piuttosto intelligente non ci avrebbe messo molto a collegare tutto e a fare due più due se non fossi tornata in me immediatamente.
 -Sto benissimo-, risposi socchiudendo gli occhi in un gesto di stizza. –Potresti lasciarmi andare adesso?-
 Il mio tono era piuttosto astioso e a Massi non sfuggì.
 -Sei tornata ad essere la solita zitella acida, eh…-, constatò divertito.
 -Vuoi lasciarmi andare, brutto stupido!- esclamai incavolata. –Se non molli la presa all’istante, mi metto ad urlare.-
 Sì certo, come se avessi davvero intenzione di farlo e come se potesse sentirmi qualcuno.
 -Ma come sei permalosa oggi. Ieri non mi sembravi così schizzinosa quando ti sei praticamente spalmata addosso a me per dormire.-
 Arrossii di colpo; avrei voluto evitarlo ma stavolta fu davvero più forte di me.
 -Ancora con questa storia-, esordii cercando di non fargli notare il fatto che il mio cuore stesse quasi per prendere fuoco. –Non è colpa mia se stavo sognando di baciare Brad Pitt e mi sono ritrovata abbracciata alla prima cosa che mi era capitata a tiro, e sottolineo la parola cosa.-
 -E così stavi sognando Brad Pitt e ti sei appoggiata a me per sbaglio…-, mormorò lui pensieroso e divertito allo stesso tempo.
 Sapevo che come scusa era assolutamente banale ma in fondo poteva anche funzionare e far dimenticare a Massi il fatto che ero stata tra le sue braccia per più di cinque ore senza avere alcuna intenzione di mollarlo.
 -Senti, o mi lasci andare o giuro che questa sarà la volta buona per passare al male fisico-, lo dissi con una voce talmente minacciosa che per poco non mi spaventai anch’io.
 -E che cosa vorresti fare?- mi chiese con un sorriso sbeffeggiatore.  
 -Questo!- esclamai pestandogli un piede con tutta la forza che avevo in corpo.
 Come avevo immaginato lanciò un grido di dolore e mi lasciò andare immediatamente mentre io non potei fare a meno di scoppiare a ridere.
 Feci alcuni passi indietro per cercare di mettere qualche metro di distanza tra noi e Massi si chinò sul suo piede dolorante lanciandomi uno sguardo assassino. In genere quel tipo di sguardo visto sul suo viso e rivolto a me mi faceva sentire male ma stavolta non riuscivo a non ridere.
 Lui continuava a fissarmi irritato e io feci qualche altro passo indietro finché non sentii uno strano rumore sotto ai piedi, come di terra che si sgretolava.
 Poi successe tutto in un attimo. 
 Mi voltai a guardare cosa avessi calpestato e vidi che sotto di me si apriva un piccolo dirupo. Il mio piede era per più di metà oltre il ciglio e il mio corpo era già inclinato verso il basso.
 -Vale, sta’ attenta!- gridò Massi con il terrore nella voce.
 Fu allora che sentii la sua mano intorno al mio polso: cercò di attirarmi verso di lui per evitare che cadessi ma si rese subito conto che ormai era troppo tardi. Così si protese verso di me e abbracciandomi mi strinse a sé con l’intento di proteggermi.
 Rotolammo giù da quel dirupo pieno di pietre ed alberi.
 Non riuscivo a vedere nulla perché Massi teneva la mia testa contro il suo petto per fare in modo che non mi ferissi. Ci misi poco a rendermi conto che per proteggere me lui era del tutto scoperto ed indifeso completamente in balia di qualunque cosa avesse potuto ferirlo.  
 Ad un certo punto sentii una botta forte alla caviglia e gemetti per il dolore: dovevo averla sbattuta contro un masso.
 Eravamo quasi alla fine del dirupo quando trovammo un albero sulla nostra strada, Massi se ne accorse e fece in modo che non fossi io ad arrivarci sopra: con il risultato che la sua schiena arrivò con il peso di entrambi i nostri corpi contro l’albero.
 -Ah…-, gemette Massi a causa dell’impatto.
 Ci eravamo fermati ma lui continuava a tenermi stretta come se temesse che ci potesse ancora essere qualche tipo di pericolo.
 Per un lungo istante il silenzio regnò sovrano, interrotto soltanto dal canto di qualche uccellino che non aveva fatto per niente caso a noi mentre rotolavamo giù da quel dirupo.
 Il cuore mi batteva forte per lo spavento e il mio corpo sembrava immobilizzato dalla paura, e cercando di metabolizzare l’accaduto, sentivo un senso di protezione avvolgermi.
 -Stai bene?- mi chiese stringendomi di più a sé.
 -Credo-, risposi con un filo di voce mentre il mio volto era ancora nascosto contro il suo petto.
 Poi lo sentii rilassarsi come se fosse stato sollevato dalla mia risposta e le sue braccia abbandonarono lentamente il mio corpo.
 Mi distanziai un po’ da lui per poter osservare il suo volto: aveva gli occhi chiusi ma avvertì il mio sguardo posarsi sul suo viso e li aprì immediatamente mostrandomi uno dei suoi sorrisi spavaldi.
 -Se la tua intenzione era quella di uccidermi, ti è andata decisamente male-, mi fece una linguaccia e scoppiò subito a ridere.
 Rimasi immobile e in silenzio assolutamente allibita dal suo comportamento: non potevo credere che trovasse un modo per scherzare proprio in una situazione come quella, in cui avevamo rischiato sul serio di lasciarci entrambi le penne.
 Lo fissai con sguardo ammonitore e lui sorrise di nuovo.
 -Okay, è stata una battuta poco carina.-
 -Poco carina?!- chiesi incredula. –Dì pure che era assolutamente stupida e fuori luogo.-
 -Va bene, hai ragione-, rispose cercando di sembrare serio.
 Ci guardammo per un attimo negli occhi e come al solito il cuore cominciò ad accelerare i battiti senza che io potessi anche solo pensare di impedirlo.
 Stavamo seduti l’uno di fronte all’altra con ancora i capelli pieni di foglie e rametti a fissarci come due stupidi, il che, in genere, mi sarebbe anche piaciuto ma in una situazione come quella i sentimenti doveva essere messi da parte per poter sperare di sopravvivere.
 -Hai qualche idea per poter tornare al punto di raccolta?- chiesi con una nota di speranza nella voce.
 Lui sorrise divertito. 
 -Non hai sentito quello che ha detto Marco ieri? Sono stato uno scout e so cosa fare in una circostanza come questa-, disse con tranquillità, poi si mise una mano nella tasca dei pantaloni. –Fortunatamente ho portato con me la bussola.-
 -Quella delle Giovani Marmotte?- non potei trattenere un sorriso, era buffo immaginare un piccolo Massi che indossava una divisa da scout e portava una bussola con Qui Quo Qua stampati sopra. Insomma io lo avevo sempre visto come un ragazzo deciso e spavaldo ma pian piano stavo cominciando a scoprire dei lati del suo carattere che lo dipingevano completamente diverso da come lo avevo considerato per quasi cinque anni.
 Quanto ancora c’era da scoprire su quel ragazzo che avrei dovuto dimenticare ma che in realtà era radicato fin nel profondo del mio cuore e della mia mente?
 Avevo la sensazione che non sarei mai riuscita a decifrare ogni lato del suo carattere, e questo m’intrigava ancora di più, facendomi venire voglia di scavare sempre più a fondo fino a trovarmi davanti ogni singola sfumatura del suo cuore.
 -Accidenti!- esclamò lui ad un tratto.
 Sbattei un paio di volte le palpebre per riprendermi da quel piccolo momento di standby che mi aveva travolta e fissai i miei occhi sul viso di Massi.
 -Cosa è successo?-
 -Credo che la mia bussola non potrà esserci di grande aiuto-, il suo tono era mortificato.
 Tirò fuori la mano dalla tasca e la aprì davanti ai miei occhi increduli. I resti della piccola bussola verde delle Giovani Marmotte giacevano deformati e distrutti nella mano di Massi. Ormai quella non era più una bussola, di conseguenza non serviva ad un bel niente.
 -Deve essersi rotta mentre rotolavamo giù dal dirupo-, disse lui osservandola con sguardo triste. Era come contemplare il viso di un bambino che guardava il suo adorato cane appena investito da un’auto; doveva essere davvero molto affezionato a quel piccolo oggetto.
 Avrei voluto consolarlo, per quanto stupido potesse apparirmi il suo comportamento, ma avevo altro a cui pensare. Non me la sentivo proprio di passare la notte lì e di morire assiderata: non aveva ancora nevicato ma a novembre, di notte, le temperature in quelle zone di montagna tendevano a precipitare in modo preoccupante.
 -E ora?- chiesi cercando di nascondere tutto il terrore che stava cominciando ad assalirmi.
 Lui alzò lo sguardo dalla sua bussola e mi fissò per lungo istante dritto negli occhi: fu come essere attraversata da un raggio laser. Mi sentivo accaldata nonostante il freddo, tranquilla nonostante l’agitazione, felice nonostante la tristezza che incombeva come una nube nera sul mio capo. Gli effetti che l’amore aveva sulle persone erano davvero inspiegabili, o forse ero io quella strana a cui succedevano cose che gli altri esseri umani non avevano mai neanche immaginato.
 Massi alzò lo sguardo verso il cielo cercando di capire quello che potevamo fare, e assunse un’aria talmente seria e riflessiva da sembrare più adulto di quanto i suoi atteggiamenti dimostrassero di solito, il che lo rendeva mille volte più bello.
 Abbassò lo sguardo e nuovamente decise di attentare alla mia vita fissando i suoi occhi verdi come degli smeraldi nei miei, impauriti ma desiderosi delle sue attenzioni.
 -Hai paura?-
 Spalancai gli occhi: non pensavo che Massi potesse pormi la domanda con un tono così preoccupato e sincero, sembrava davvero che il mio stato d’animo gli stesse a cuore.
 Non sapevo cosa rispondere: certo che avevo paura, eravamo dispersi in un bosco freddo e umido che presto sarebbe diventato anche buio, e non avevamo alcuna idea di come fare a tornare all’accampamento. In più sentivo la caviglia che avevo sbattuto contro il masso pulsare e il dolore era così forte che la vista mi era annebbiata quasi del tutto.
 Solo una stupida non avrebbe avuto paura però non potevo di certo mettermi a piagnucolare davanti a lui, non me lo sarei mai perdonato. Quel ragazzo non avrebbe mai dovuto assistere ad un mio momento di fragilità, ai suoi occhi avrei sempre mantenuto un contegno e la mia corazza non sarebbe mai stata scalfita. Neanche in una circostanza del genere potevo permettermi di cedere, il mio orgoglio e il mio amor proprio me lo impedivano categoricamente, erano loro che stavano ricacciando le lacrime indietro e mi stavano intimando di non parlare.
 Mi sentivo prigioniera nel mio stesso corpo.
 Massi mi guardò ancora in attesa che io dicessi qualcosa ma le parole mi mancavano, la mia bocca non voleva collegarsi al mio cervello e tutto quello che riuscii a fare fu tener testa ai suoi occhi e continuare a fissarlo con determinazione.
 Non dovevo piangere, tutto qui. Mai, in nessun caso, neanche se fossi stata in punto di morte, avrei pianto davanti a Massimiliano Draco.
 Ma il Massi di cui ero innamorata era un tipo istintivo che capiva al volo quando era il momento di tacere e passare ai fatti: perciò smise di guardarmi e in un attimo mi attirò a sé abbracciandomi e stringendomi con forza per paura che decidessi di divincolarmi dalla sua presa.
 Non feci nulla di simile.
 Non potevo e non volevo farlo. Stare tra le sue braccia in quel momento così critico che avevo cercato di affrontare con il mio solito atteggiamento cinico e freddo, aveva avuto su di me lo stesso effetto del sole su un cono gelato. Lentamente cominciai a sciogliermi e tutte le barriere che avevo costruito contro Massi mi tradirono, cadendo giù come una pioggia di stelle cadenti la notte di San Lorenzo. Non avevo più alcun tipo di difesa e fu allora che le lacrime trovarono uno sbocco per uscire e rendere vano ogni mio sforzo di sembrare risoluta in quella circostanza.
 Odiavo mostrarmi fragile davanti agli altri, avevo sempre pensato che fosse solo un’umiliazione che non valeva la pena di sopportare ma con Massi fu tutto diverso. Tra le sue braccia mi sentivo protetta e non provavo vergogna nel piangere e nello sfogarmi, non avevo timore di mostrargli ogni mia paura.
 -Calmati-, mormorò lui con voce gentile cercando di farmi superare quel mio momento di debolezza. –E’ normale che tu abbia paura, dovresti preoccuparti se fosse il contrario.-
 Le lacrime continuavano a scendere eppure le mie guance si colorarono di rosso nel sentire quelle parole sussurrate in modo così dolce. Il mio corpo reagiva sempre in quel modo alla vicinanza di Massi e io non potevo fare nulla per impedirlo.
 -Devi solo cercare di tranquillizzarti-, continuò accarezzandomi la testa e provocandomi dei brividi lungo tutta la schiena, neanche una delle mie vertebre sfuggì a quella corrente elettrica che mi aveva attraversato. –Adesso cercheremo di tornare all’accampamento insieme, vedrai che ce la faremo.-
 Le lacrime si erano bloccate quasi del tutto mentre presa da un istinto involontario mi strinsi di più a Massi come se temessi che da un momento all’altro potesse svanire, e mi aggrappai alla sua maglia in un gesto di pura disperazione.
 -Anche perché se aspettiamo che ci vengano a cercare quei due buoni a nulla di Serrano e Longo possiamo anche prepararci a ritirare la pensione.-
 Sorrisi divertita.
 Grazie a Massi, ai suoi gesti, alle sue parole tutto il timore che avevo dentro al cuore si era trasformato in fiducia e speranza.
 Mi staccai un po’ da lui per poterlo guardare negli occhi.
 -Grazie-, mormorai –se non ci fossi stato tu sarei andata completamente nel pallone.-
 -Lo so perfettamente-, rispose sorridendo. –Riesco persino ad immaginare la scena…-
 Stavo per rispondergli a tono ma anche questa volta quel ragazzo mi stupì: alzò una mano e delicatamente con il pollice asciugò le ultime lacrime che avevano rigato le mie guancie. Il cuore stava quasi per lasciare il mio corpo e prendere il volo per un altro Universo. Stare così vicina a Massi nuoceva alla mia salute molto più di una seduta giornaliera di radiazioni, andando avanti in quel modo non lo avrei dimenticato neanche con una lobotomia.
 -Andiamo-, disse poi alzandosi in piedi e porgendomi una mano per aiutarmi.
 La presenza di Massi mi aveva talmente confusa ed eccitata che avevo completamente dimenticato la mia caviglia e la botta che avevo preso mentre rotolavamo giù. Appena mi alzai una fitta dolorosa mi trapassò il piede e la caviglia facendomi letteralmente vedere le stelle; persi l’equilibrio e caddi su Massi che mi prese con facilità.
 -Cos’hai?- mi chiese notando la smorfia di dolore che avevo sul volto.
 -La ca-caviglia-, risposi con un filo di voce. –Deve essere slogata.-
 Lui si assicurò che riuscissi a stare in piedi e si chinò a guardare come stesse la situazione.
 Dal canto mio rimasi con gli occhi assolutamente chiusi, la vista di Massi inginocchiato davanti a me non avrebbe contribuito a farmi stare meglio.
 Avvertii il tocco delle sue mani sulla caviglia ma stranamente non faceva male, procedeva leggero e deciso allo stesso tempo. Se non avessi saputo chi mi stava toccando lo avrei scambiato per un medico professionista.
 -Non credo sia rotta-, sentenziò lui rialzandosi.
 Riaprii gli occhi e mi ritrovai con il suo volto a pochi centimetri dal mio. Il cuore mi batteva all’impazzata mentre tentavo in tutti i modi di non arrossire.
 -Riesci a camminare?-
 Lo fissai per un istante senza rispondere poi provai a poggiare il piede a terra e a fare un passo: subito ebbi una nuova fitta, più dolorosa della precedente, che mi fece perdere di nuovo l’equilibrio. Fortunatamente anche questa volta Massi mi afferrò in tempo impedendomi di spalmarmi a faccia in giù sul terreno.
 -La risposta mi sembra chiara-, disse preoccupato.
 Abbassai lo sguardo mortificata.
 -Mi dispiace. Per colpa mia non potremmo tornare all’accampamento.-
 Saremmo morti a causa mia: ma possibile che dovessi sempre essere così sfortunata. Dovevo seriamente cominciare a pensare a qualche tipo di esorcismo perché non potevo continuare a vivere in quel modo, la mia vita era troppo satura di malasorte.
 -Chi ha detto che non torneremo all’accampamento?- ribatté Massi sorridendo.
 -Come?- chiesi alzando il capo di scatto.
 -Solo perché tu non puoi camminare non significa che non possiamo spostarci-, il suo sguardo era divertito e ammiccante. Era in uno dei suoi momenti da “meglio di me nessuno al mondo c’è” ma forse in una situazione del genere era perfetto il fatto di avere accanto una persona così sicura di sé.
 Non riuscivo a capire cosa avesse in mente però sapevo di potermi fidare ciecamente di lui, sentivo di non aver alcun tipo di problema nell’affidargli la mia stessa vita.
 Quando però vidi quello che aveva intenzione di fare cominciai a dubitare seriamente della sua sanità mentale: mi aveva voltato le spalle e si era piegato ai miei piedi.
 -Che stai facendo?- chiesi incredula.
 -Ti porto in spalla fino all’accampamento-, rispose lui tranquillo.
 -Sì, come no-, dissi incrociando le braccia.
 -Non essere stupida e sali, non vorrai mica che diventi notte.-
 -Senti, non sono un’idiota. Mi sono accorta che prima sei arrivato con la schiena contro l’albero.-
 Massi si rialzò e mi fissò dritto negli occhi con uno dei suoi sorrisi sghembi che mi facevano battere forte il cuore.
 -Non è che per caso sei preoccupata per me…-
 Accidenti! Mi ero esposta troppo, e come se non bastasse a quella sua stupida osservazione- che era anche azzeccata- ero diventata rossa come una fragola matura.
 Per fortuna la mia fantasia non aveva limiti e quindi riuscii ad inventarmi una scusa abbastanza plausibile.
 -Preoccupata per te?- esordii con tono incredulo. –Ti piacerebbe. E’ per la mia incolumità che sono preoccupata. Con quella schiena ammaccata che ti ritrovi saresti capace di mollarmi e farmi cadere in un altro dirupo.-
 Il suo sguardo non lasciava i miei occhi neanche per un secondo come se stesse cercando di leggermi dentro per capire quello che realmente avevo voluto dire con le mie parole.
 Non dovevo abbassare lo sguardo! Qualsiasi cosa ma abbassare lo sguardo sarebbe stata un’ammissione troppo palese per poter sperare che poi Massi non capisse ogni cosa. Dovevo reggere il suo sguardo e per farlo diedi fondo a tutta la mia determinazione.
 -Fidati-, disse poi lui tornando ad usare il suo tono divertito. –Sono abbastanza forte da poter trasportare tutta la ciccia che ti porti dietro-, detto questo mi diede una pacca su sedere con fare giocoso.
 -Ciccia?!-
 A quel punto non ci vidi più dalla rabbia e mi sporsi verso di lui per prenderlo a schiaffi dimenticandomi che non potevo poggiare il piede a terra. In quel preciso istante un’altra fitta mi fece perdere l’equilibrio ed io mi lasciai cadere ad occhi chiusi verso il suolo: però Massi fu più veloce e, cogliendo l’occasione, si voltò piegandosi in avanti e lasciò che il mio corpo cadesse inerme sul suo.
 Fu semplice per lui poi issarmi sulla sua schiena mentre io, arresami, gli cingevo il collo per non rischiare di cadere.
 -Sei sempre il solito imbroglione-, dissi dandogli uno scappellotto in testa.
 -Non è colpa mia se sei così testarda che mi devo inventare degli stratagemmi idioti per convincerti a darmi retta.-
 Sospirai scocciata e posai la guancia sulla sua spalla: mi sentivo al sicuro. Nonostante mi trovassi in mezzo al nulla, al freddo e con poche certezze di riuscire a sopravvivere ero felice che Massi fosse lì con me a proteggermi da ogni tipo di pericolo. Anche se sarebbe stato per poco sentivo che i nostri cuori erano stranamente uniti.
 -Grazie-, mormorai con un filo di voce quasi inudibile.
 -Hai detto qualcosa?- chiese lui voltando il capo.
 -No, niente-, risposi senza guardarlo.
 Così ci mettemmo in marcia con la speranza di ritrovare l’accampamento prima che scendesse la notte.












***L'Autrice***
 Bene, bene, bene... Le cose cominciano a farsi interessanti, vero? Massi e Vale si sono finalmente avvicinati un po' e credo che questo sia motivo di gioia per tutti i loro fan (me per prima...^^). Il prossimo capitolo sarà molto molto interessante, succederanno diverse cose che penso piaceranno a molte di voi... xD Ma come al solito non anticipo niente, al massimo metterò qualche spoiler sulla pagina de Il Figlio della Prof, su facebook... Non chiedetemi altro... xD
 Per il prossimo capitolo, non so quando troverò il tempo per pubblicarlo, la settimana che sta per arrivare sarà abbastanza impegnativa... Però cercherò di non farvi aspettare troppo, promesso... xD
 Purtroppo riuscirò a rispondere solo alle recensioni del capitolo 11, se qualcuno di voi mi aveva fatto qualche domanda me la riscriva in un'altra recensione o mi contatti privatamente e risponderò molto volentieri... ^^
 
Ovviamente ricordo che potete trovare altre informazioni su questa storia visitando il forum, il gruppo su facebook, la pagina su Facebook, e anche il mio profilo su Facebook (Scarcy Novanta) aggiungetemi se volete...^^


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 Ringraziamenti:
 chiara84: In effetti Vale attira la sfortuna in una maniera incredibile, ma se così non fosse non sarebbe la nostra Vale... xD Massi lo faceva solo per darle fastidio e farla arrabbiare, dubito che si aspettasse un risultato del genere... xD Diciamo che Massi è come tutti i ragazzi, a nessuno di loro dà fastidio che una bella ragazza dorma per cinque ora abbracciata a loro... ahahahha xD Sono maschi, che vuoi farci? xD Delia è un po' una spina nel fianco ma anche lei ha il suo perchè in tutta questa storia... xD Grazie mille per la recensione, sono contentissima che la storia stia continuando a piacerti... *-* Un bacio!
 biafin: Sì, sono molto carini e anche in quest'ultimo capitolo penso che abbiano dato una bella dimostrazione di dolcezza... xD Sono come calamite ma allo stesso tempo continuano s respingersi come due cretini, be' si spera che prima o poi aprano gli occhi entrambi... xD Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. *-* Grazie mille per la recensione. Un bacio!
 _Caline: Se non vedevi l'ora di leggere lo scorso capitolo penso proprio che forse questo ti sia piaciuto anche di più e che il prossimo ti lascerà senza parole... xD Sono così contenta che la loro tenerezza ti sia piaciuta, in effetti sono stati molto dolci... xD Diciamo che la storia di Amy e Marco sta trovando sempre più certezze, ma vedremo man mano che si andrà avanti... xD Marco e Massi sono troppo amici per restare in collera l'uno con l'altro, loro stessi lo sapevano già che avrebbero chiarito tutto...^^ Spero che gli sviluppi di questo capitolo ti siano piaciuti, la gita si sta rivelando interessante (o almeno lo spero... xD). Grazie davvero per i complimenti, sono contentissima che la storia ti stia piacendo così tanto... Grazie...*-* Un bacio!
 saketta: Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto... xD Penso anch'io che Massi e Vale siano stati dolcissimi, anche se forse quest'ultimo capitolo è stato ancora più dolce, non so dimmi tu... xD Delia ormai è specializzata nel rovinare i momenti di Vale e Massi, non è stata la prima volta e di certo non sarà l'ultima... ^^' Non posso dirti per cosa Marco e Massi avevano litigato ma prima o poi anche questo mistero verrà svelato, promesso... xD Spero di non averti fatto aspettare troppo per l'aggiornamento, sto cercando di andare più veloce che posso... xD Grazie mille per la recensione... *-* Un bacio!
 fallsofarc: Ciao Chia! *-* Sono contenta di risentirti, è da un vita che volevo contattarti ma non ho mai avuto mai il coraggio. Sono sparita e pensavo che ti fossi arrabbiata con me, in effetti non ti avrei biasimata per questo. Anche se a mia discolpa posso dire poco, la verità è che non ho passato un bel periodo, volevo addirittura cancellare completamente Il Figlio della Prof dal pc e dimenticarmi di tutta questa storia. Alla fine non l'ho fatto è ho deciso di tornare, anche se un po' di delusione resta sempre...^^' E' bello sapere che la mia storia ti è rimasta nel cuore e ricordo come se fosse ieri i mesi in cui tutto questo è cominciato, all'epoca ero parecchio diversa, spero di non essere peggiorata con il tempo però adesso so di essere una persona migliore rispetto a prima. Grazie davvero per questa recensione, è inutile dirti che mi sei mancata davvero tantissimo... *-* Un bacio!
 ShadowOfTheWind: Tranquilla per la recensione allo scorso capitolo, come dico sempre l'importante è che continuiate a leggere la storia e che vi piaccia sempre...xD Sì, in effetti Vale e Massi erano davvero dolci e sono così contenta che ti siano piaciuti, in effetti tutte le parole che hai detto si sposano benissimo con la loro situazione... xD Le gite sono galeotte eccome, anche se la testardaggine di questi protebbe essere una bella eccezione al potere delle gite... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti... xD Un bacio!
 Lione94: Non avrei mai fatto perdere la gita a Vale... u.u A costo di andarla a svegliare io stessa... ahahah xD Sì, Draco è fatto così. Non riesco a stere buono neanche un attimo, e alla fine fa solo incavolare Vale... xD Ma se si comportassero in modo diverso non sarebbero più loro...^^ Diciamo che il prof Serrano, in modo inderetto, riesce sempre a fare in modo che Vale e Massi si avvicinino, basta guardare anche quest'ultimo capitolo che ho postato... xD Massi e Marco sono davvero molto amici, prima o poi avrebbero sicuramente fatto pace e lo sapevano benissimo... xD Grazie davvero per la recensione e per tutti i complimenti... *-* Un bacio!
 alina 95: Era questo il tuo capitolo preferito? Se non ricordo male, sì... xD Be' spero che ne sia valsa la pena di aspettare...^^ Ringrazia la tua amica, sono felice che fosse così su di giri per il mio aggiornamento... *-* Sì, il 19 febbraio si avvicina e a me sta venendo l'ansia perchè non ho scritto neanche quattro capitoli, università del cavolo! Cercherò di darmi una mossa... xD Grazie mille per la recensione, sei sempre meravigliosa... *-* Un bacio!
 sTar__: Crepi il lupo! Morto ammazzato da un branco di cacciatori imbufaliti! (scusa ma quando mi fanno l'in bocca al lupo divento molto scaramantica... ahahah xD). Spero che ti stia piacendo il modo in cui sta proseguendo la gita, gli sviluppi piano piano ci sono ma quei due sono più lenti di due lumache, non ci si può fare niente... xD Grazie davvero per la recensione e per ogni tua parole... *-* Un bacio!
 Adaliah: Anch'io adoro i capitoli in cui sono presenti Massi e Vale, e da adesso in poi ci saranno molte più scene con loro due, promesso... xD E di belle se ne vedranno davvero tante, diciamo che avrete sempre più dubbi e sempre meno certezze, quando scrivo riesco a far scervellare chiunque persino me stessa... xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto... *-* Grazie mille per la recensione, un bacio!
 _Manto_: Tranquilla per le recensioni, l'importante è che continui a leggere e che la storia non ti deluda, per le recensioni c'è sempre tempo... ^^ Sì, in effetti la scena di Massi e Vale sull'autobus è molto dolce, sono contenta che ti sia piaciuta così tanto... *-* Diciamo che per Marco ed Amy si vedrà man mano che andremo avanti... xD Per quanto riguarda la litigata al Living tra Massi e Marco anche quella troverà una spiegazione tra qualche capitolo, tranquilla... xD Sono contenta che i tuoi dubbi riguardo i sentimenti di Massi stiano aumentando, è il mio scopo quello di confondere la gente ma vedrai che tra qualche capitolo avrai tutte le risposte... ^^ Marti e Christian invece sono un discorso a parte. Non ti dico nulla perchè non voglio darti troppe anticipazioni, ma la loro storia lascerà parecchie bocche aperte tra qualche capitolo. Forse accradranno cose che qualcuno già si aspetta, o forse no... Vedremo... ^^ Una cosa te la posso dire però: Christian non è il tipo che si fa rubare il cuore facilmente, se poi Marti c'è riuscita è tutto da vedere... ^^' Be' diciamo che il ritardo di Vale non ha avuto molte ritorsioni da parte dei compagni perchè nessuno di loro era proprio impaziente di andare in mezzo al nulla a fare campeggio... xD Spero che anche l'ultimo capitolo postato ti sia piaciuto... *-* Grazie davvero per la recensione e per tutti i complimenti... *-* Un bacio!
 Aryanne: In effetti non so se per Vale sia cominciata proprio male, se fossi in lei non mi sentirei così disperata a dormire tra le braccia di Massi... ahahah xD Diciamo di sì, questi capitoli sono ancora un assaggio di quello che accadrà tra Massi e Vale prossimamente...^^ Spero davvero che anche quest'ultimo capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
 lady snow: Ciao! Ho letto tutte le recensioni che mi hai lasciato! *-* Sei stata davvero meravigliosa, e sono contentissima che tu abbia deciso di cominciare a leggere la mia storia... Grazie davvero. *-* Diciamo che ci hai proprio preso con la tua previsione, Vale si è persa nei boschi insieme al suo Boy Scout... ahahah xD Fossi in te non mi farei piacere troppo Christian, non si comporterà proprio da gentiluomo con Marti, ma meglio che non ti anticipi nulla... xD Grazie davvero per le recensioni e per tutti i complimenti che mi hai sempre fatto... *-* Spero che continuerai a seguirmi. Un bacio!   
 Manu5: Grazie davvero per aver deciso di iniziare a leggere la mia storia, sono contenta che ti stia appassionando...*-* Mi piacerebbe darti le anticipazioni che mi hai chiesto ma poi ti rovino la sorpresa...xD Comunque sono davvero contenta che la mia storia stia diventando un'ossessione in senso buono... xD Cercherò di non farti aspettare troppo per gli aggiornamenti... xD Grazie davvero per le tue parole, sono meravigliose... *-* Un bacio!
 Antonya: Sì, in effetti l'ho cancellata per un po' ma alla fine ho deciso di ripostarla. Sono contenta che tu abbia cominciato a leggerla, e spero che le voci che hai sentito abbiano trovato conferma... xD Sono felicissima che i miei personaggi ti piacciano tanto, voglio loro un gran bene e sono contenta che anche tu li apprezzi... *-* Grazie davvero per tutti i complimenti che mi hai fatto, è stato davvero meraviglioso leggere la tua bellissima recensione... *-* Un bacio!
 EnergyAir: Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto!!! *-* Credimi il professor Serrano è solo all'inizio, in un modo o nell'altro darà sempre a quei due l'occasione di ritrovarsi da soli... ahahahah Nella casualità è davvero quello che serviva a quei due... aahhaha xD Sì, Massi si è un po' calmato rispetto agli ultimi capitoli, ha deciso di sotterrare per un po' l'ascia di guerra anche se non sa neanche lui il perchè, o forse ha iniziato a capirlo ma non vuole ancora ammetterlo... xD Delia ormai sta diventando una specialista nell'interrompere Massi e Vale, e lo farà ancora... ^^' Vale non dimenticherà Massi, per quanto ci stia provando con tutte le sue forze, ormai è del tutto inutile... xD Grazie davvero per la recensione e per le tue parole meravigliose, sei una angelo... *-* Un bacio!
 momi87: Sono contenta che il viaggio in autobus sia stato così interessante... ^^ Ma sono ancora più contenta di averti sorpresa, chissà cosa avrai pensato di quest'ultimo capitolo allora... xD Marco e Massi avrebbero comunque fatto pace prima o poi, sono davvero troppo amici per fare i musoni a lungo... xD Marco ed Amy, chissà cosa accadrà tra di loro... ahahhaha Vedremo. ^^ Grazie davvero per la recensione e per le tue meravigliose parole... *-* Un bacio!
 4lb1c0cc4: Oddio, sono così contenta che il capitolo ti sia piaciuto fino a questo punto... *-* Certo, l'autista deve essere ringraziato assolutamente... xD Chi lo sa perchè Massi non si è scansato? ^^ Forse semplicemente perchè è un maschio e loro non si spostano se una bella ragazza decide di addormentarsi tra le loro braccia... O forse c'è un altro motivo? xD Vedremo... ahahaha xD Grazie davvero per la tua bellissima recensione... *-* Un bacio!     
 RockAngelz: Sono contentissima che i protagonisti di questa storia ti stiano piacendo così tanto... *-* Grazie. Si spera che se e quando Massi e Vale diventeranno una coppia faranno ancora più scintille di adesso... ahahah xD Per Amy e Marco vedremo... Qualcosa potrebbe succedere anche tra loro... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti...*-* Un bacio!
 DifferentStar: Il prof non è proprio stronzo, diciamo che un po' troppo sicuro del suo potere.... ahahha xD Sono contenta che Massi e Vale ti siano piaciuti in questo capitolo... *-* Grazie mille per la recensione, un bacio!
 sassenach: In effetti io non do nessuna colpa alla sveglia, è Vale che la odia... ahahaha xD Massi è fatto così, anche se molte sfumature del suo carattere non sono ancora venute fuori... ^^ Sì, Marco ed Amy faranno davvero uscire Vale fuori di testa, nel prossimo capitolo soprattutto... ahahah xD Fossi stata in lei io non mi sarei di certo lamentata del viaggio, ma ovviamente lei è tutta problematica quindi si lamenta eccome... xD Le cose si stanno muovendo molto a rilento, ma prima o poi daremo una bella scossa a tutto, promesso... xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e che gli sviluppi abbiano portato a qualcosa di buono... xD Per Davide, chi lo sà... Forse un bel giorno succederà qualcosa di positivo anche per lui... xD Grazie mille per la recensione e per le tue parole... *-* Un bacio!
 Lily_Rose: Grazie mille per aver deciso di lasciarmi una recensione, sei stata davvero dolcissima...*-* Sono contenta che la storia ti stia piacendo così tanto e spero davvero che continuerai a seguirla... ^^ Grazie per i complimenti che mi hai fatto per la scena della telefonata, in effetti non è stato semplice da rendere come pezzo e sono contentissima che ti sia piaciuto... xD Lasciare i dubbi sui sentimenti di Massi mi piace, rende tutto molto meno certo e misterioso... ^^ Grazie davvero per tutti i complimenti che mi hai fatto sul mio modo di scrivere... *-* Sei stata dolcissima! Un bacio!
 kribja: Io fortunatamente ho evitato entrambe le cose, ma una mia ex compagna del liceo ha fatto ritardo per la partenza il giorno dell'ultima gita... ahahah xD E' da lei che ho preso lo spunto per questo capitolo... ^^ Sono contenta di averti fatto rivivere un momento così bello... ^^ Sì, diciamo che Vale e famosa per come la sfiga ha deciso di prenderla di mira, lei è la prima ad ammetterlo... xD Anche se io pagherei per avere una sfiga che fosse anche solo la metà della sua... ahahha ^^ Chi lo sa perchè Massi è rimasto in hotel... xD Questa è una domanda che troverà risposta solo quando scriverò il suo pov... ahahah xD Sono contenta che tu faccia tutte queste congetture, mi piace sentire tutte le vostre teorie... ^^ Grazie davvero per la recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto! *-* Grazie! Un bacio!
 
 
 
       
 
 
   
 
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